iPhone se lo conosci, lo eviti!
Macintosh' è stata la famiglia di computer che ho utilizzato/amato di più, fino a quando il senso di frustrazione non ha avuto il sopravvento!
Una prima, doverosa, premessa: io NON ce l'ho con la Apple e non sono, di certo, un fan sfegatato di Microsoft. Riguardo quest'ultima, semmai, ho un atteggiamento di rassegnazione. Non credo ce ne potremmo mai liberare facilmente e, quando il nemico è imbattibile, si sa, è meglio allearsi con lui piuttosto che combatterlo... e perdere!
Seconda, altrettanto doverosa, premessa. Nel mio passato «informatico» ne ho viste di tutti i colori. Parlo delle bandiere che ho sventolato man mano, in forza della tecnologia, secondo me, vincente. Ho iniziato, timidamente, con un «giocattoloso» Commodore Vic-20 (ve lo ricordate, vero?!?) e quello era il «mio mondo». Poco dopo, diciamo un paio d'anni più tardi al massimo - se non ricordo male era l'83 o su di lì - sono passato alla sua logica evoluzione, ovvero al mitico Commodore 64. Tale è restata, mia bandiera, fino all'avvento dell'Amiga, altro dispositivo digitale che ho «smandruppato», sempre a suo tempo, fin oltre l'inverosimile.
Poi, chiusa la mia parentesi Commodoriana, mi sono buttato a capofitto nel mondo Apple, saltando a piè pari lo storico Apple II, in qualità di «normalissimo» utente Mac.
Già! Da quei computer in poi, i Macintosh appunto, ho smesso di «smandruppare» le macchine che mi passavano sotto le mani e mi sono limitato, quasi esclusivamente, ad utilizzarle: che volete fare... anche per me era arrivata, precoce, la vecchiaia! :-)
Siamo ai primissimi anni '90 (se non ho perso il conto...) Windows esiste, certo, ma è ancora un accrocco installato su un sistema operativo a carattere (l'MS-DOS) e ben lontani sono ancora i tempi, futuri, di Windows 95 e tutte le sue evoluzioni.
A conti fatti sono rimasto legato al mondo Mac per quasi un decennio. Di sicuro è stata la famiglia di computer che ho utilizzato/amato di più, fino a quando... il senso di frustrazione non ha avuto il sopravvento.
Mi spiego. Io non ho mai pensato, né allora né oggi, che i sistemi operativi Microsoft fossero i migliori in assoluto. Se mi azzardassi a dire un'idiozia del genere potrei davvero «vergognarmi dentro» :-)
Il vero guaio, se vogliamo chiamarlo così, è che Microsoft ha, comunque, invaso il mercato e tanto oggi quando una decina di anni fa, non c'è «ammennicolo digitale» che non sia PIENAMENTE compatibile col mondo Windows. Poi, in seconda, terza o quarta battuta, è «concessa» la compatibilità anche verso altre piattaforme... spesso però non tanto piena come ci si potrebbe attendere.
È proprio questo «problemino» che, alla fine, mi ha fatto cambiare nuovamente bandiera. Con i Mac, come uscivi dal loro «previsto» eran dolori. Io avevo, a quei tempi, fine anni 90, un bellissimo Psion 5. Questo «palmtop» (una volta si chiamavano così i computerini davvero tascabili) aveva, ahimè, un bellissimo software di sincronizzazione col mondo Windows e un pessimo omologo in ambiente Mac. E così, tappandomi il naso, sono migrato nel mondo Microsoft dove, sempre in apnea nasale, continuo a stare.
Tutto ciò premesso, circa un anno e mezzo fa, a metà 2007, quando la Apple lanciò negli Stati Uniti il suo iPhone, affascinato da cotanta tecnologia, la prima cosa che pensai è stata: «fusse che fusse che torno ai Mac???». Un po' ho pensato di procurarmene di straforo, sin da subito, uno «americano» su eBay, ma poi ho preferito aspettare il lancio ufficiale nel nostro Paese, con la scusa di desiderare la versione 3G che, di certo, prima o poi sarebbe arrivata. È così, come tutti sanno, è stato!
L'ho acquistato, quindi, nel 2008, precisamente l'11 settembre. La data non era voluta... ma posso assicurarvi che, come esperienza, è stata un disastro! Sin da subito...
Infatti, il buongiorno, a modo suo, anche nell'iPhone si vede dal mattino. Ovvero da... non appena lo accendi e cerchi di usarlo. La prima cosa che Apple ti «impone» (mostrandoti un perentorio avviso sul display del «pupo») è di scaricare ed installare iTunes. E, all'inizio, non si capisce perché. Non te lo danno nemmeno su CD a corredo: te lo DEVI andare a prendere dal sito Apple. E se l'utente non avesse un computer a portata di mano o una buona e veloce connessione che fa? Richiude lo scatolino e ci ripensa in un altro momento? Nel frattempo non gli è concesso nemmeno di fare una telefonata o, quantomeno, di familiarizzare un po' con l'apparecchio testé acquistato.
Bene (anzi, male!): diamogli iTunes... «tanto per andare avanti». Scaricato? Installato? Lanciato? Ok, proseguiamo. Finalmente l'iPhone, tranquillizzato al riguardo, molla la presa e diventa, d'un tratto, usabile. L'interfaccia «tattile» è, apparentemente, molto user-friendly. Si lascia usare con piacere e possiamo finalmente divertirci un po' con i vari meccanismi touch e multitouch. Spettacolare, non c'è che dire. Anzi, non c'è altro da dire...
Fintantoché siamo nel canale «volevamo stupirvi con effetti speciali», di sicuro le nostre aspettative non rimarranno deluse. Ora però basta giocare (coi polpastrelli) e cominciamo ad usarlo per davvero.
Prima considerazione: l'interfaccia multitouch (ovvero la possibilità di utilizzare contemporaneamente più dita per interagire col coso, ad esempio per ingrandire e rimpicciolire le immagini e le pagine web) ha un «piccolo» problema. Ti costringe ad usare, necessariamente, due mani. Una regge l'apparecchio e l'altra interagisce con lo schermo.
Seconda cosa, allucinante. Quando l'iPhone è collegato al PC ed è in corso la sincronizzazione dei dati (operazione peraltro sempre terribilmente lunga, anche se sono cambiate pochissime cose!) non riesce a fare nient'altro. Ti viene di fare una telefonata? Scegli: o interrompi la sincronizzazione (ricominciando poi da capo) o aspetti pazientemente che finisca. Se per caso ti vien voglia, viceversa, di fare una qualsiasi altra cosa sull'iPhone mentre è in corso una sincronizzazione... beh, pensa ad altro che è meglio!
Terzo: l'iPhone non conosce il «copia & incolla». E pensare che proprio i Mac, se non ricordo male, ne hanno fatto sin da subito motivo d'orgoglio, quando una tale (banale, diremmo oggi) funzione non esisteva ancora nel mondo «avversario».
Quarto: scoperto il «motivo» di iTunes. Passa tutto da «lui», aggiornamenti di sistema compresi. Io pensavo, all'inizio, di poter copiare le cose che mi parevano nei 16 GB disponibili e invece scopro che, al massimo, posso sincronizzare i contenuti necessariamente presenti sul mio computer all'interno del «coso».
Sincronizzare, non copiare! Nel senso che, una volta caricate (tramite iTunes) qualche migliaio tra immagini, video e brani musicali sull'iPhone, se decido che, sul «coso», non le voglio più devo toglierle dal PC (o, almeno, dalla cartella dove sono sempre state) e ripetere la sincronizzazione. Una volta che ho staccato quel maledetto cavo USB sull'iPhone non ho, praticamente, modo di intervenire. Le uniche immagini, tanto per essere chiari, che posso cancellare «stand-alone» sono quelle riprese dalla fotocamera incorporata. Ma non quelle «sincronizzate».
Quinto: capitolo mail. Quando ne arriva una, l'iPhone emette un suono ultra-soft e, orrore!, non c'è modo di cambiare tale «suoneria». Sempre in tema di e-mail vogliamo parlare, ad esempio, del fatto che il numero di mail scaricate è fisso e non può essere indicato un range temporale? Posso, ad esempio, dire di scaricare le ultime 25 o 50 mail ma non c'è modo di dire «scaricami tutte le mail degli ultimi 3 giorni», quante sono sono.
Così, se avevo indicato di scaricare le ultime 25 mail, ho 25 mail da leggere (e non ho il tempo di farlo ora!) se ne arriva un'altra e mi sono perso il «ssssiiiing» di avviso, non ho modo di capire che qualcosa è successo: il contatore di mail da leggere rimane «fisso» a 25 (una in più appena arrivata e una in meno scartata d'ufficio) e non compare nemmeno una «bustina» di segnalazione di nuova posta arrivata.
Ultima cosa pazzesca (e sono sei, ma potrei anche continuare!) il fatto che la tastiera a comparsa in modalità orizzontale (usabile abbastanza bene anche con due pollici) salta fuori solo per digitare indirizzi Internet nel browser. Volendola usare per scrivere una mail o un SMS possiamo al massimo desiderarla!
Vabbè...
Sapete, poi, come è andata a finire? Dopo circa un paio di mesi ho messo, io, un bell'annuncio su eBay e ho passato la «palla» (nel vero senso della parola) a un altro felice possessore. Comprato nuovo, a prezzo pieno a 569 euro, rivenduto usato a 499.
Un vantaggio l'iPhone ce l'ha: mantiene bene il suo valore nel tempo!
Buon tutto! :-)