dT n.12/2009 del 30.03.2009
Cornice stile Ritorno al futuro
MAR 30 2009


Immagine di apertura

Eravamo 'quattro' amici online

... che volevano 'salvare' il moooondo! Ma non su una chiavetta USB da 32 gigabyte, bensì su 'audiocassetta'.

Immagine_inlineE aggiungerei: "... che volevano "salvare" il moooondo!".

Sì, proprio "salvarlo". Inteso, volendo, come "salva con nome...". Ma non su una chiavetta USB da 8, 16 se non 32 gigabyte, bensì su "audiocassetta", su "floppone da 8 pollici" se non, addirittura, su "nastro perforato" (modello telescrivente!) dell'era pre-pre-pre... tutto! :-)

Di che stiamo parlando??? (o, come direbbero a Roma, "de che stamo a parlà?!?").

Semplicemente di un entusiasmante salto nel passato al quale, con piacere, la scorsa settimana (precisamente venerdì 20.03.2009) sono stato invitato. In veste di ospite (spero) gradito - in quanto non facente del tutto parte di questo entourage così particolare - ero anch'io, per una sera, nel gruppo dei "retromani".

Detta così potrebbe anche sembrare una cosa "sconcia" ;-)

No, non pensate male... nulla di così preoccupante si nascondeva "dietro"... quella serata! (vabbè, poi, dipende sempre dai gusti! :-)))

I retromani, per quei "pochi" (tra cui, fino a venerdì della scorsa settimana, perfino il sottoscritto...) che ancora non conoscessero tale parolina, non sono altro che appassionati di "retrocomputing".

Ovvero appassionati di home e personal computer, per così dire, "prima maniera" e, in generale, di tutti i dispositivi digitali pensati per il calcolo, principalmente relativi agli anni '70, '80 e un po' anche dei primi anni '90.

Di prima, cioè, del grande "botto" di Windows col suo "95" e infinita discendenza!

E fin qui, come facilmente immaginabile, non c'è nulla (più di tanto) di cui doversi preoccupare. Del resto sia l'antiquariato quanto il più recente modernariato potremmo dire che sono sempre esistiti.

Ma sentirli parlare ANIMATAMENTE di Commodore 64, di MSX, di "Aquarius" (Mattel), per non parlare di TRS-80, CP/M, TI-99/4 - quest'ultimo nelle sue varie versioni! - come se fosse del tutto "roba di oggi"... devo dire, sinceramente, m'ha fatto un certo effetto.

E più d'una volta ho sospettato che mi stessero prendendo in giro: "Andrea de Prisco, sei su scherzi a parte!!!".

No, non era affatto uno scherzo... e quando mi sono permesso di ribadire: "ma voi ne parlate come se fossero cose di oggi..." ho scoperto che, tra i TANTI - questo è il bello! - esiste ad esempio un gruppo denominato "MSX Club Roma" molto attivo non a fine anni ottanta, non negli anni novanta, ma addirittura oggi! E scopro, nel frattempo, che questi signori (tutti, non solo quelli di venerdì sera...) tutt'altro sono che "collezionisti di ferraglia". I loro pezzi, si badi bene, non solo sono perfettamente funzionanti, ma gli stessi si curano, con passione maniacale (nel senso buono, s'intende!) di trovare anche tutti i software dell'epoca e gli accessori "coevi" per dare un senso attivo alle loro passioni: Fantastico! :-)

Tra le altre cose (tante) che ho appreso quella sera, ho scoperto che i "retromani" si suddividono essenzialmente i due categorie: i collezionisti veri e propri (ovvero quelli che comprano, spesso a poche decine di euro, i computer "vecchia maniera" per le loro esclusive collezioni) e quelli più organizzati imprenditorialmente, i cosiddetti "recuperatori di professione" (non presenti quella sera). Vanno in giro, ma non a caso!, a recuperare grosse quantità di pezzi dismessi da uffici, scuole e laboratori, facendo di questo un vero e proprio business. Magari non il principale della loro vita... ma lo fanno, spesso, più per la passione di altri che per la propria.

Ovviamente in mezzo ci sono poi quelli che uniscono saggiamente le due cose, recuperando dove c'è da recuperare e conservando quello che c'è da conservare: "salvano dei piccoli orfani dalla distruzione" e nella maggior parte dei casi scambiano e regalano: anche la loro è certamente passione. Riempiono così, dopo casa anche box e cantina... mogli permettendo! E anche questo è un problema ampiamente discusso quella sera e, credo, un po' sempre in questi incontri.

Chiudo questa mia breve cronaca della serata (che, ottima magnata a parte, m'ha comunque lasciato una discreta acquolina in bocca riguardo questi bei tempi andati) ringraziando tutti i presenti alla cena per la bella serata e precisamente: Paolo Cognetti (è il "colpevole primo", visto che è stato proprio lui a portarmi lì in mezzo!), Ermanno Betori, Giuliano Brunetti, Carlo Cavallucci, Igor Chiandetti, Massimo Corsi, Marco Gastreghini, Alberto Rubinelli, Pietro Simone.

AdP

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Andrea de Prisco - AdP

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