In principio eee-era l'Asus
Arrivano, come prevedibile, le prime 'contraddizioni in termini' nel magico mondo dei dei netbook.
... con il suo eee PC 700. Chi non lo conosce? È stato il primo vero "netbook" della storia. Anzi, no, se vogliamo essere precisi e corretti (essendo in corso una bella causa al riguardo meglio puntualizzare...) il primo netBook™ di nome e di fatto è stato un Psion, nato molti, molti anni prima: a fine millennio, se non ricordo male...
Pertanto, cominciamo col dire che la parola stessa, "netbook", sembra essere un marchio registrato.
Vabbè, ma non è di questo che stavamo parlando. Torniamo all'Asus eee PC 700, primo "nonsoché" della storia. Di sicuro ha lanciato una moda, la moda dei portatilini, tanto carini, tanto utili (però) per una cosa ben precisa: navigare in Internet. Da questo il soprannome, reinventato a quanto pare, di netbook.
Di sicuro non sono notebook, non sono laptop, non sono nemmeno palmtop, non sono "UMD" (Ultra Mobile Devices) ma sono, certamente, una categoria a sé stante.
O, almeno, questa era l'intenzione originaria...
Ma facciamo un passo indietro. Fino a prima dell'avvento dell'eee PC - però, che brutto nome! - i notebook avevano una caratteristica apparentemente incontrovertibile: il loro costo era in assoluto inversamente proporzionale alle loro dimensioni e peso. Non andavano, per così dire, un tot al chilo di peso, ma un tot al chilo di peso... in meno. Più era leggero "lui" più si veniva alleggeriti nel portafoglio. O nel plafond della carta di credito, che dir si voglia.
Io sono tra quelli, non pentiti affatto, sempre fissati per gli ultraportatili a pagamento. Così ho avuto prima (ai tempi di win98) un Portégé 3410, poi un Dell X300 e poco dopo uno stupendo Fujitsu Siemens S710 (siamo nell'era XP), e infine - in piena era Vista - un assai deludente (per quante volte s'è rotto in garanzia finora) Toshiba R500 ultrasottile, ultradelicato, ultracostoso (oltre 2000 euro di maledizioni e grattacapi!).
Un bel giorno, non so se dall'uovo di Pasqua o più semplicemente dal magico cappello a cilindro dagli occhi a mandorla, Asus che fa? Stravolge irreparabilmente questo ordine innaturale delle cose, lanciando un portatile più piccolo di tutti e, allo stesso tempo, "financo" più economico di tutti.
Ma come? Se fino a ieri per avere un portatile sotto al Kg di peso bisognava spendere 1500 euro ed oltre... come sarebbe a dire che con un quinto di questa stessa cifra si "ottiene" un portatilino ancora più "ino"??? :-)
La confusione ha regnato - e continua a regnare - sovrana. C'è chi crede che questa è la dimostrazione di quanto fossero inutilmente cari gli ultraportatili di prima. Ovviamente non è così: non confondiamo la lana con la seta.
I netbook sono, comunque, macchine assai limitate. A cominciare dal "piccolo schermo" che in più di un'occasione può creare problemi. Per dirne una, questo stesso sito (www.digiTANTO.it) seleziona automaticamente un layout ad hoc nel caso vi si acceda con un portatilino del tipo "eee PC".
Poi hanno poca memoria, "poco processore", poco disco. Non è pensabile né usarli con Autocad (per progettare palazzi) né con Pinnacle Studio (per i montaggi video). A meno che non abbiate tanto, ma proprio tanto, tempo (e salute) da perdere!
Di certo, però, i "netbook" hanno lanciato una nuova moda, non c'è dubbio. Un'onda subito cavalcata da tutti i produttori che non sono certo stati a guardare, da spettatori, le gesta (e i fatturati) di Asus. Tant'è che esistono "piccolini economici", tanto per citarne alcuni, in casa Samsung, Dell, MSI, Acer, HP/Compaq, e finanche da Toshiba che, fino a poco prima, aveva quasi l'esclusiva (insieme a Sony) dei notebook ultracompatti. E ultracostosi.
Il guaio, se vogliamo indicarlo come tale (almeno in merito alla confusione che continuerà ad essere alimentata da questa irrefrenabile moda) è che stanno arrivando, come prevedibile, anche le prime contraddizioni in termini.
Ad esempio Dell ha a catalogo, sempre per poche centinaia di euro e comunque alla base della sua gamma di portatili, un "netbook" da 12 pollici con schermo 1280x800 (azz!!!). Si chiama Dell Mini 12 ma, a dire il vero, tanto "mini" non è. Se non per il prezzo di vendita, circa 450 euro.
Asus, "inventatrice" di questa bellissima moda, ben consapevole dell'assunto che l'appetito vien mangiando, ci va ora pesante con i suoi modelli dotati di hard disk da 160 GB, con i suoi "gioielli" assai raffinati nel look - come il bellissimo eee PC 1002HA - per non parlare di quell'altra (meravigliosa...) contraddizione in termini di nome eee PC 1004DN: per la serie "siamo in grado (financo) di re-inventare l'acqua calda" ecco a voi, siore e siori, il primo netbook col masterizzatore!!!
E già si parla di nuovi modelli dotati di touchscreen (li chiameranno net-tablet-pc?), di connettività 3G e perché no con disco a stato solido "vero", display magari da 14/15 pollici e chissà che altro ancora. Di già visto, da anni, nel mondo laptop/netbook.
Ma c'era proprio bisogno di tutto ciò?
Non so che dire. Dalla mia aggiungo solo che i portatili non sono più quelli di una volta. O forse no: stiamo assistendo proprio al contrario! :-)))