Per un pugno di processor!
AMD mostra i muscoli presentando (funzionante!) una CPU dotata di ben 12 core. Ma serve davvero questa corsa al riarmo?
AMD, da sempre (unico?) competitor di Intel nel "reame" delle CPU dedicate al mondo server, al mondo workstation e, più recentemente, anche in ambito mobile, dopo aver rallentato un po' l'inesauribile corsa a chi ce l'ha più potente (la CPU) ha finalmente ri-riscaldato i suoi muscoli mostrando (finalmente?) per l'ambito server, il suo "processore" - non so quanto sia giusto continuarlo a chiamare ancora così... - a BEN 12 core! Come dire 12 CPU su un singolo chip, quando gli "altri" (uno a caso: Intel) non si spingono molto oltre i canonici (???) sei-otto nuclei di calcolo.
Chiaramente, sempre per la serie "rullo di tamburi...", AMD dovendo minacciare battaglia in questo campo, si presenta contestualmente con una piastra madre in grado di ospitare, parallelamente, 4 di questi "cosi" a 12 facce. Totale: 48. Ambo!
Sì, avete moltiplicato bene: diconsi #quarantotto# processori fisici su un singolo sistema, tutti pronti ad eseguire codice a volontà . Non si sa bene, ancora, di che tipo.
Personalmente, tanti e tanti anni fa, precisamente nel giurassico 1988, scrissi un "pensierino del genere" ai tempi del lancio della mitica workstation NeXT (del ben noto Steve Jobs, proprio lui!). Montava, nientepopodimeno che... un (singolo) processore Motorola 68030: una CPU, all'epoca strabiliante per performance, che oggi se siamo fortunati troviamo in un evoluto telecomando programmabile con display Full-HD... da quattro soldi! :-)))
Scrivevo, a quei tempi, in "codesti" termini (copio e incollo da questo articolo): "Se è vero che il multitasking è ormai d'obbligo per ogni nuova macchina mono utente, perché invece di un 68030 non trenta 68000? E poi applicazioni multitask: un processor impagina, un processor controlla Ìortografia, uno interagisce con Ìutente attraverso tastiera e video, uno litiga con la stampante, un altro coi dischi. E gli altri 25? Semplice, aspettano con ansia di fare qualcosa, ad esempio altre tre o quattro applicazioni naturalmente multitask anch'esse! ".
Quell'ansia... invero... ancora mi tormenta. Considerato che, tanto per cominciare, comprendo tuttora con difficoltà l'esigenza di avere così tanti core in ambiente server (ma, si sa, mica capisco-internét... :-) mi chiedo se "per caso" questa improbabile corsa a chi utilizzi più processori non sia un modo come un altro per tirare i remi in barca - per limiti tecnologici finalmente raggiunti! - in quanto ad evoluzioni dei processori cosiddetti "singoli". In altre parole, visto che non si riesce più ad andare oltre i 3-4 GHz di clock, cambiamo "dimensione" e aumentiamo, a dismisura, i nuclei operativi. Bah...
L'ansia, dicevo, mi tormenta per un semplice, banale, dettaglio: ma a che servono così tanti processori se poi, di fatto, non esistono software (e soprattutto sistemi operativi) in grado di sfruttare tale mastodontica potenza di calcolo, ahimè "teoricamente", disponibile?
In un video messo a disposizione da AMD, visibile qui a lato, è ben chiara la potenza di calcolo offerta. Viene mostrata a confronto la velocità di rendering ray-trace di un sistema tradizionale (???) quad-core con un più fantascientifico (mica tanto...) sistema six-core. Non c'è alcun dubbio: si vede in maniera assolutamente indiscutibile quanto la velocità sia proporzionalmente maggiore nel secondo sistema.
Le applicazioni di questo tipo, così come quelle di rendering video, sono facilmente parallelizzabili, visto che ogni core si può occupare "per fatti suoi" della sua fettina di immagine (fissa o in movimento che sia). Il problema è un altro. Quella è una demo messa a punto (appunto...) da AMD: ma, ripeto (dopo 21 anni...), quanti applicativi realmente disponibili per l'utente sono già in grado di comportarsi in questo modo?
Qui non siamo ancora riusciti a consacrare il passaggio dai 32 ai 64 bit dei processori "normali" e questi corrono ancora così oltre, tormentando in tal modo i produttori software con applicazioni (hardware) che chissà quando riusciremo a sfruttare, degnamente, da parte dei nuovi programmi? (e sistemi operativi!)
La macchina che, nei pochi ritagli di tempo, sto finendo di assemblare in queste settimane (ve ne parlavo qui un paio di settimane fa) è un "banale" (???) quad-core, aspirante "otto" grazie alla tecnologia Intel denominata Hyper Threading. Terminate le principali installazioni hardware - al momento sono in pausa contemplativa per alcuni problemi riscontrati all'unità RAID che ha deciso di fare capricci... - ho fatto qualche prova di rendering video con Pinnacle Studio 12, l'ultima versione di questa fortunata serie. Bene, che la velocità di esecuzione sia incredibilmente alta non c'è dubbio. L'unico... dubbio è che di tutti gli otto processori disponibili solo uno è sfruttato al 100%: gli altri "si grattano" :-)))
Allora... o qualcuno mi spiega meglio come funziona il tutto... o, detto francamente, mi sento un (bel) po' truffato!
Figuriamoci quanto mi sarei incaxxato se a battere la fiacca fossero stati 47 core (sui 48 disponibili...) e uno solo si faceva "il mazzo" sul mio rendering video.
Tra l'altro, e chiudo, tanto per cambiare mica finisce qui questa simpatica corsa: AMD già parla, per il 2011, di 16 core su singolo chip, come conseguenza dell'applicazione di tecnologie costruttive da 32 nm. Non si sbilancia, fortunatamente, sulla "Next Gen Platform" del 2012 e del 2013. Un'unica raccomandazione: per quell'epoca... tenetevi forte!
Simpatico, infine, il nome dato alla generazione attuale: "Maranello". Speriamo porti bene alle nostre "rosse"! (che le performance te le fanno vedere su asfalto, non con ipotetici, quanto improbabili, salti nell'iperspazio! :-)))