dT n.25/2009 del 29.06.2009
Cornice stile Ritorno al futuro
JUN 29 2009


Windows e i 7 nani

Microsoft è pronta a lanciare, ad ottobre, l'atteso successore di Vista. Ripercorriamo la favola di Windows degli ultimi 24 anni!

Immagine_inlineDi rivisitazioni in chiave scherzosa della (assai seria...) favola "Biancaneve e i sette nani" se ne contano a decine se non a centinaia. La tentazione, pertanto, in vista (Vista?) dell'uscita di Windows 7 poco dopo l'estate, è stata forte. Così forte che non ho saputo resistere. Nemmeno un po'.

Pertanto... mi consentano... "andiam, andiam, andiam a incominciar.." :-)))

Tornando seri - tanto durerà solo pochi instanti, che credete?!? - inizierei col dire che... "io c'ero" (come del resto molti di voi... lo so bene!). Anche se nei primi tempi il mio interesse per MS-DOS & affini era piuttosto fiacco: preferivo, come qualcuno degli antichi lettori di MCmicrocomputer forse ricorderà, architetture "alternative".

La "favola" di Windows ha inizio, si sa, esattamente a metà degli anni ottanta. Un po' dopo la nascita di Macintosh che, per primo, ha diffuso l'interfaccia a finestre, l'utilizzo del mouse (all'epoca pallo-dotati!), e quella nuova filosofia di utilizzo dei computer che ancor oggi, dopo un quarto di secolo abbondante, ci portiamo "dentro".

Chissà quanto dovremo aspettare ancora per assistere a un'altra rivoluzione della medesima portata! Altri venticinque anni? Bah... potrebbe essere! (ahimè)

Partiamo dalle origini, da Windows 1.0 (soprannome in codice "Affiangolo" :-))) del lontano 1985. Come molti dei suoi successori (almeno fino alla versione 5, meglio nota come XP) non era un vero sistema operativo, ma "solo" un ambiente operativo. La distinzione, tutt'altro che filosofica, si basa sul fatto che i primi Windows non erano, per così dire, autosufficienti, ma si appoggiavano su un sistema operativo "testuale" sottostante. Nella fattispecie, il sistema operativo in questione era l'MS-DOS e, se vogliamo, i primi Windows non erano altro che interfacce grafiche sviluppate per quest'ultimo. Poi, naturalmente, esistevano programmi sviluppati specificatamente per tale ambiente che, in tal senso, lo facevano sembrare un VERO sistema operativo. Ma non era affatto così!

L'appellativo "Affiangolo" :-))) nasce dal fatto che la prima versione di Windows, per quanto possa sembrare strano, era sì basato su finestre (altrimenti il nome originale stesso che senso avrebbe avuto?) ma quest'ultime non erano sovrapponibili né dimensionabili dall'utente. Ogni volta che si apriva una finestra lo spazio del display veniva ri-suddiviso in aree affiancate orizzontalmente e verticalmente. Ovviamente poi l'utente sceglieva quale portare a tutto schermo per usarla davvero!

Uno sguardo all'illustrazione in alto (non questa qui a lato!) fugherà ogni dubbio a chi non l'ha mai visto o rinfrescherà la memoria a chi, come il sottoscritto, più o meno c'era.

Un paio d'anni dopo, nel 1987, fu la volta di Windows 2.0 (soprannome in codice "Sovrappongolo" :-)))

Qui, finalmente, le finestre diventano sovrapponibili, non più fisse sullo schermo, peraltro a quei tempi di risoluzione formato palmare di oggi. (640x480 pixel, quando andava bene!)

Francamente penso che il primo cauto tentativo da parte di Microsoft, basato su un'interfaccia utente tanto rozza (mi riferisco a "Affiangolo" :-))) era dettato soprattutto dal timore di sconfinare nei brevetti di Apple, almeno fino a quando non fossero stati (Bill Gates & Company) in grado di combattere guerre legali con le dovute forze. Battaglie che poi ci furono e come, a volte con soddisfazione dell'una, a volte con gaudio dell'altra parte.

Ma il (primo) vero balzo in avanti, soprattutto riguardo le vendite - particolare tutt'altro che trascurabile! - avvenne nei primi anni '90 con la saga dei Windows 3.x (soprannome in codice "Usalo" :-)))

"Usalo" proprio perché è stato il primo ambiente operativo marchiato Windows, per così dire, di larga diffusione. Immagino che chiunque abbia lavorato in ufficio al PC in quel periodo abbia in mente proprio questo "protozoico" (che poi tale non era, essendo già una versione "3" di qualcosa che esisteva da tempo!), dicevo... protozoico modo di "comandare" un computer.

Fanno eccezione, ovviamente, gli utenti Macintosh di quello stesso periodo che, come facilmente immaginabile & ricordabile, se la ridevano allegramente sotto i baffi. Anzi, a ben guardare mi sa mi sa che continuano a farlo ancora oggi, rivendicando l'incontestabile superiorità dei "loro" sistemi operativi.

Passato un lustro dominato dalla saga 3.x si affacciò all'orizzonte Windows 95 e, tre anni dopo, Windows 98 (soprannome in codice "Avviolo", poi cambiato in "Startolo" :-)))

Pur vissuti dal grande pubblico come due ambienti operativi distinti e separati erano, in realtà, due sotto-release della medesima versione di Windows: la 4.x

Windows 95 era la 4.00, Windows 98 era appena la 4.10 (si è ben stupito di ciò "financo" il sottoscritto, andandosi a ri-guardare le varie tappe di Microsoft in previsione di questo articolo).

Windows 95, "Avviolo", aveva finanche il nome del menù Start tradotto in italiano: si chiamava, appunto, menù Avvio. Bah!

Forse in Microsoft, a quei tempi, pensavano che Start fosse un termine poco chiaro per chi utilizzasse un computer in Italia. Evidentemente sfuggiva loro che finanche il più casalingo dei videoregistratori (per non parlare dei lettori di musicassette e di molti frullatori già a quei tempi) avevano in bella mostra un bel pulsantone Start per "farlo andare" :-)

Tre anni dopo, dicevamo, arrivò Windows 98. Finalmente il pulsante principale si chiamò Start (come in tutte le versioni internazionali, credo) ma non era ovviamente solo questa la differenza col suo predecessore, "Avviolo" :-)))

"Startolo" :-))) spalancò meglio le porte al ben noto meccanismo Plug & Play (da molti ribattezzato, per ovvi motivi, "Plug & Pray" :-) grazie anche al supporto, migliorato, all'innovativa interfaccia USB.

Windows 98 aveva, come novità, anche Internet Explorer incorporato (ma forse dovrei dire "integrato") e diede il battesimo anche al File System FAT32 che ancor oggi è utilizzato dalla chiavette USB e dai dischi esterni di piccole dimensioni e/o destinati ad essere utlizzati anche con altri sistemi operativi.

Per la serie "che tempi! che tempi!!!", Windows 98 aveva come requisito minimo di sistema, per quanto riguarda la RAM, la "ragguardevole" cifra di 16 MB. Praticamente quello che oggi troviamo in un telefonino da quattro soldi! :-)

Dopo i consueti tre anni - siamo giunti al 2001 - arriva sul mercato il tanto amato Windows XP (soprannome in codice "Attivalo" anche se in molti lo chiamavano "Crackalo" :-)))

La "prima cosa" che cambiò nei confronti dell'utente, rispetto ai precedenti sistemi o ambienti operativi, fu il fatto che prima di utilizzarlo fosse necessario effettuare una banale operazione di attivazione, online o telefonica, per metterlo in condizione di funzionare. Era una mossa di Microsoft, come facilmente immaginabile, per "tentare" di arginare il dilagante fenomeno della pirateria informatica. Inutile dire che, parallelamente, tutti i "pirati" si misero immediatamente all'opera per aggirare l'ostacolo (da questo il secondo soprannome in codice, forse più diffuso del primo!).

Io sono tra quelli che inizialmente, non fidandomi di Microsoft, ha installato una versione di prova "taroccata". Poco dopo, però, constatato quanto funzionasse bene almeno rispetto ai suoi disastrosi predecessori (uno dei miei commenti all'epoca fu: "mi sa che qualche progettista Apple deve aver cambiato sponda!!!"), ho sentito il DOVERE di acquistare una copia originale. Anzi, due: una Professional per il PC "grande" e una HomeEdition per il portatilino di allora.

Chiaramente XP, rispetto a suoi tanti predecessori, non aveva come differenza il solo processo di attivazione! Era, innanzitutto, un VERO sistema operativo: non si appoggiava, cioè, su MS-DOS & affini.

Discendeva dal ramo NT dei sistemi Microsoft ovvero era figlio dei prodotti professionali, principalmente destinati ai server (e scusate se è poco!). Era, per intendersi, della stessa "pasta" del meno fortunato (in quanto a diffusione...) Windows 2000, da non confondersi con Windows ME, Millennium Edition. Infatti Win2k era comunque "generazioni avanti" rispetto ai '98 nelle sue varie espressioni.

Tra le carte giocate con l'occasione, è da segnalare la larga diffusione del File System NTFS, tuttora in uso nei sistemi operativi successivi a XP. Di novità in tal senso, se ne parla molto, ma si vede poco. O, per meglio dire, nulla!

XP ha dalla sua anche un grande primato: è stato il sistema operativo di Microsoft di gran lunga più longevo. Non è stato sostituito, come previsto in partenza, allo scadere del consueto triennio ma è rimasto al comando per un intero lustro. Ancor oggi, a distanza di 8 anni dal lancio, viene regolarmente venduto a corredo dei netbook ed è lasciato come possibilità di downgrade per alcuni portatili di fascia alta.

A "tentare" di sostituire e a bissare il medesimo successo di XP c'ha provato Windows Vista (soprannome in codice "Incazzolo" :-))) In realtà "tentare" non è proprio la parola giusta, visto che a un certo punto Microsoft - probabilmente per arginare l'insuccesso - ha praticamente imposto agli utenti la commercializzazione del suo nuovo sistema operativo per i PC, ritirando di fatto dal mercato l'amato predecessore.

Vista, dal punto di... vista tecnico (non mi esprimo su quello commerciale) è stato proprio un piccolo-grande disastro. Non si capisce perché Microsoft (o forse si comprende fin troppo bene...) abbia tirato fuori un altro sistema operativo (Vista) quando quello precedente (XP) andava benissimo. Rinnovato sì nella grafica e nell'interfaccia utente era (anzi è) contraddistinto da una lentezza esasperante. In particolare sui portatili che, notoriamente, non brillano certo per performance entusiasmanti. E più sono piccoli, peggio è!

La cosa strana (ma farei bene a dire "insopportabile") dell'attuale sistema operativo è che man mano che è in funzione, ingigantisce il suo "da fare sommerso" rallentandone di conseguenza il funzionamento lato-utente. Leggasi: "roba da pazzi!!!".

Nonostante abbia personalmente disattivato la stragrande maggioranza dei servizi inutili (primo tra tutti l'indicizzazione dei dischi... preferisco di gran lunga Google Desktop) a volte, mentre non è utilizzato dall'utente, parte con una serie interminabile di operazioni disco alla ricerca di non so bene cosa. Ma che fa di così importante quando dovrebbe starsene buono buono & a riposo???

Arriviamo ai giorni d'oggi. Anzi a quello che succederà a partire dal prossimo 22 ottobre 2009. Il fatto stesso che un nuovo sistema operativo Microsoft sia lanciato con anticipo sulla tabella di marcia (i tre anni canonici scadrebbero a gennaio 2010) la dice lunga sulla corsa ai ripari operata dall'azienda di Redmond a seguito dell'imbarazzante affair-vistà.

Arriva, tutti lo sanno, Windows 7.

Chi ha avuto modo - come il sottoscritto - di provare la beta (rilasciata a gennaio) e poco dopo la RC (Release Candidate, praticamente definitiva, dello scorso aprile) si è potuto rendere conto di quanto fosse "avanti" rispetto a Vista (come dire... "non lo vede proprio!!!" :-)))

L'ha smessa, finalmente, di ravanare l'hard disk alla ricerca del byte perduto, si avvia in un attimo e, altrettanto velocemente (perché, si sa, questa era/è un'altra delle tragedie di Vista!) si spegne!

A me, per dirla senza mezzi termini, viene addirittura un dubbio (Andreotti diceva: "a pensar male si commette peccato, ma di solito non si sbaglia!" :-)

Ma non è che "per caso" la pessima riuscita di Vista era volutamente prevista per invogliare maggiormente gli utenti a passare al "nuovo"???

Non lo so, e non mi interrogo più di tanto. Penso però che il soprannome in codice più adatto per Windows 7 sia uno solo: "Còmpralo!" :-)))

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Andrea de Prisco - AdP

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