digiTEST: Dvico Tvix HD M6500A
Player multimediale multitutto? Il produttore lo etichetta come il miglior prodotto di questo tipo del pianeta: sarà vero?!?
Nella selva dei formati video che, più passa il tempo, più pare complicarsi "dentro", scegliere OGGI un player multimediale appare un'impresa quanto mai ardua.
Se poi il "player" non è solo "player" (ovvero in grado di riprodurre file multimediali), ma ha anche capacità di registrazione, la cosa si complica ulteriormente: siamo sicuri, poi, che riusciremo ad utilizzare i file da "lui" stesso creati al di fuori del "cosetto" medesimo? :-)
Aggiungiamo, tanto per renderci la vita ancor meno semplice, la tanto sospirata capacità di riprodurre file video in alta definizione. Qui, ahimè, si apre una vera e propria voragine di dubbi: di preciso, che cosa sarà in grado di visualizzare e cosa no? In che formato video, con quale risoluzione, attraverso quale connessione verso il nostro "Full HD" da salotto? Reggerà anche in formati non interlacciati, ovvero i cosiddetti "progressive"?!?
Inoltre, l'apparecchio, per restare al passo coi tempo avrà la possibilità di aggiornarsi, come fosse un piccolo computer, o si tratta di un dispositivo, per così dire, "usa" (qualche anno se va bene) "e getta"?
Sono sempre tante, direi senza ombra di dubbio "troppe", le domande da porsi prima di acquistare un dispositivo di questo tipo. Se a tutto ciò aggiungiamo che un apparecchio del genere può costare dalle poche decine fino a qualche centinaio di euro (prezzi sempre giustificati dalle caratteristiche offerte, nell'uno e nell'altro caso) è chiaro quanto e come la confusione regni sovrana in questo campo.
Direi, pertanto, di cominciare innanzitutto a fare un po' d'ordine... :-)
Multichè?!?
In principio era il nastro. I video si registravano, si compravano, si affittavano, si riproducevano esclusivamente sotto forma di videocassetta: in vari formati a seconda del bisogno (commerciale, delle aziende!) del momento. Così c'era la canonica VHS per i film della videoteca e per registrare i programmi televisivi, il Video8 (e successive evoluzioni) e VHS-C (idem, con le versioni "super") per i "filmini" delle comunioni, delle vacanze e quant'altro.
Poi, un bel giorno, ci dissero che qualcosa stava cambiando: era il digitale che bussava prepotentemente alla porta (del nostro cuore... tecnologico!). Digitale che, per un po', ha occupato i medesimi supporti dell'analogico: alzi la mano destra chi non ha mai utilizzato - e, perché no, continua ad usare - videocamere Digital8 e MiniDV, basate sull'utilizzo di nastri magnetici praticamente tradizionali per memorizzare video in formato rigorosamente numerico.
Con l'avvento, poi, del formato DVD - presente anche nelle videocamere in grado di registrare direttamente su "dischetti" di questo tipo - potremmo dire che il video è diventato un po' più digitale di prima.
Contemporaneamente, veri e propri passi da gigante sono stati compiuti anche nell'informatica personale allo stato puro, ovvero quella del nostro comune PC di casa. Se, infatti, una decina d'anni fa trattare il video su un computer domestico era un'impresa piuttosto ardua - alla portata, cioè, di pochi utenti "superdotati" :-))) - la situazione, da un po' di anni a questa parte, è cambiata radicalmente.
Al punto che... non ha più alcuna importanza che giro fa il nostro video, rigorosamente digitale, per giungere a noi. Ciò che conta è che alla fine possa "planare" morbidamente sul nostro hard disk che, sempre nel frattempo, conta svariate centinaia, se non migliaia, di gigabyte di spazio libero... a bassissimo costo!
Il computer, però, non può essere la "tomba dell'amore" (per il digitale). Tutto quello che vi entra, con qualsiasi mezzo, non può e non deve rimanere lì dentro, stoccato come fossero scorie radioattive: se abbiamo il nostro bel "plasmone" da 50 pollici e più in salotto... come sarebbe a dire che vediamo i nostri video sul monitor del PC?
È già da qualche anno che circolano sul mercato i cosiddetti "player multimediali". Dispositivi dotati di hard disk interno che, collegati al tradizionale televisore (HD o anche non HD), permettono quantomeno la visualizzazione dei file multimediali stando comodamente seduti in salotto.
Di questi, dicevamo, ne esistono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Il modello che andiamo a provare questa settimana è, a detta del costruttore, il "miglior dispositivo di questo tipo di tutto il pianeta".
Delle due l'una: o è esagerato il produttore o... è esagerato (in senso positivo) l'apparecchio. Andiamolo a scoprire... :-)
Dvico Tvix HD M6500A
Diciamolo francamente: il nome del prodotto rasenta l'impronunciabilità. Anche a scriverlo - modello "Fracchia de' noiantri" - spesso mi si intrecciano le dita: ho la vaga impressione che non devono aver fatto un grosso studio comunicativo al riguardo... ma tant'è!
Dvico, per chi non lo sapesse (e fino a poche ore fa anche io ne ero all'oscuro...) è un'azienda Koreana nata appena una decina d'anni fa. Produce principalmente dispositivi video tecnologicamente avanzati, tra i quali riproduttori multimediali e schede di sintonizzazione TV per computer.
Il modello 6500-A assomma le funzioni di player multimediale, di sintonizzatore DVB-T e di videorecorder: è in grado, però, di registrare esclusivamente da quest'ultimo (il sintonizzatore DVB-T) non avendo alcun ingresso video, ma soltanto uscite: una porta HDMI per l'alta definizione, i consueti videocomposito e S-Video, i meno diffusi component in grado di gestire anch'essi le risoluzioni maggiori.
A questi, ovviamente, si affiancano le uscite audio disponibili sia in versione analogica che in quella digitale (coassiale e ottica). E lato audio/video abbiamo terminato.
Le possibilità di connessione col mondo esterno continuano, però, sul piano informatico. Troviamo, ancora, due porte USB 2.0 per il collegamento di HDD esterni e/o "pen drive", una porta di rete Ethernet, una porta USB specifica per utilizzare l'apparato come un comune HDD USB da collegare al proprio computer. Hard disk, interno, che trova posto in un alloggiamento laterale: lì troviamo, pronti per noi, un connettore SATA e uno di alimentazione. L'operazione di inserimento di un hard disk è davvero alla portata di tutti e non crea alcun tipo di problema. In più, come auspicabile, l'HDD non necessita di nessuna particolare formattazione, tant'è che se già ci sono dei file multimediali al suo interno li troveremo pronti e disponibili senza bisogno di doverli trasferire successivamente all'installazione iniziale.
Interessante...
Tornando alle porte USB presenti sul retro, una delle due può essere utilizzata per collegare una "chiavetta WiFi" per connettere in modalità wireless il dispositivo alla nostra rete domestica. Molto comodo nel caso in cui non disponessimo di una "comoda" porta di rete tradizionale nel punto dove l'andremo ad installare. L'unico problema (e non posso non chiamarlo tale...) è che il protocollo di sicurezza utilizzato in questo modalità non va oltre il Wep a 64 bit: un po' poco, in tutta sincerità!
A monte di tutto ciò, per dirla alla Lubrano, la domanda nasce spontanea: ma perché dovremmo collegare questo "aggeggino" alla nostra rete domestica? La risposta è molto semplice: abbiamo la possibilità sia di vedere, tramite rete, dal nostro PC l'hard disk installato all'interno del Tvix, sia l'esatto contrario, ovvero vedere dal Tvix eventuali dischi condivisi contenenti altri file multimediali.
Tutto qui???
Già... volendo alla Dvico avrebbero potuto fare molto di più con una porta di rete: dalla possibilità di accedere ad Internet (fosse anche solo per scaricare automaticamente gli aggiornamenti via via disponibili per l'apparecchio... senza passare dal PC e alla verifica manuale) fino alla possibilità di accedere a contenuti condivisi e/o a condividere i propri. Ovviamente nel rispetto delle leggi vigenti sul diritto d'autore...
(dicono tutti così!!!)
Due apparecchi, separati-o-quasi, in uno!
Le funzioni di player multimediale e di sintonizzatore DVB-T (quest'ultimo con capacità di videorecorder), pur condividendo lo stesso cabinet, sembrano proprio due "separati in casa". Di fatto condividono solo l'hard disk interno (utilizzato dalla sezione DVB-T solo per registrarvi sopra i programmi televisivi, nemmeno per funzioni di timeshifting e altro), e qualsiasi funzione dell'uno inibisce totalmente quelle dell'altra.
Così mentre registriamo un programma televisivo... scordiamoci di poter vedere un video presente nella sezione player.
Addirittura, finanche la condivisione dei file tramite rete viene disattivata quando utilizziamo il Dvico come sintonizzatore DVB-T. Peccato!
Sono due "dispositivi" talmente tanto separati che praticamente il passaggio dall'uno all'altro provoca di fatto lo spegnimento del primo e l'accensione del secondo. Con, per di più, alcune decine di secondi d'attesa per passare dall'uno all'altro utilizzo: un po' troppo, no?!?
Bene, andiamo a incominciare... :-)
Come dicevo prima, una delle operazioni iniziali da compiere è l'installazione di un HDD interno all'apparecchio. In realtà non si tratta di una operazione obbligatoria in quanto l'M6500 è in grado di funzionare anche senza hard disk installato internamente: si possono sempre utilizzare le porte USB o le condivisioni di rete eventualmente disponibili.
Collegato l'apparecchio al TV (utilizzando una delle possibilità di uscita disponibile) ed eventualmente all'impianto audio video, collegheremo anche l'antenna per il segnale televisivo digitale terrestre. Alla prima accensione è chiaramente indispensabile effettuare una ricerca dei canali, altrimenti avremo ben poco da videoregistrare.
Anche su quest'aspetto alla Dvico potevano fare un po' meglio. I canali, sintonizzati, sono difficili da gestire in quando a spostamenti e cancellazioni. Le prime sembrano impossibili, le seconde si fanno... ma sempre con una certa macchinosità di troppo.
È una fortuna che il sw di sistema sia completamente aggiornabile: non escludo, infatti, che prima o poi venga rilasciato un aggiornamento mirato a risolvere questi piccoli problemi, chiamiamoli, "ergonomici".
Se, come auspicabile, colleghiamo anche la porta di rete (o utilizziamo una chiavetta Wireless di quelle, poche, compatibili con l'apparecchio, come la D-LINK DWL-G122) dovremo chiaramente configurarla per il funzionamento. Se la nostra rete assegna dinamicamente gli indirizzi IP attraverso un server DHCP dovremo fare davvero molto poco: collegare il cavo e attendere qualche secondo che venga "aggiudicato" un indirizzo valido. Se stiamo utilizzando la rete wireless dovremo, in più, indicare la chiave Wep64 e la relativa rete cui collegarci. Tutte operazioni sicuramente alla portata dell'utente "domestico", già impelagato in situazioni simili per altre circostanze di questo tipo, abbondantemente vissute! :-)
Il passo successivo sarà, probabilmente, quello di "caricare" un po' di file multimediali sull'apparecchio. Abbiamo, come detto, diverse possibilità. O colleghiamo direttamente il Dvico al computer, tramite porta USB (verrà visto come un normale hard disk esterno) o, meglio ancora, accediamo allo stesso tramite rete. A proposito: ovviamente l'unità può essere utilizzata anche come generico "disco di rete" (ad esempio per fare backup dei propri dati) essendo "visto" dai vari sistemi operativi come un generico file server Samba.
Cosa possiamo riprodurre?
Potrei dire: praticamente qualsiasi file multimediale "compatibile" con un aggiornato PC... multimediale!
Per quanto riguarda il video, sia a bassa risoluzione (qualità "telefoninica") che a media definizione (ad esempio DVD-VCD-SVCD, ecc.) che HD e Full HD (fino al tanto sospirato 1080p, "progressive"!).
Per essere più precisi, i formati video supportati sono: MKV, WMV, AVI, MPG, VOB, MP4, ASF, TP, TRP, IFO, ISO, M2TS. I codec supportati: MPG 1/2/4, AVI, XVID, WMV9, H.264.
Il tutto, ripeto, fino alla risoluzione massima di 1920x1080p (tombola!)
Ovviamente il player gestisce, in scioltezza, anche i file audio... nei seguenti formati: MP3, WMA, AAC, OGG, PCM, M4A, AC3, FLAC, WAV.
Infine, ma sempre per la serie "last but not least", è in grado di riprodurre (ovviamente) anche le immagini fotografiche, quest'ultime - scusate se è poco... - solo in formato JPG. Se nella stessa cartella in cui sono raccolte le immagini che stiamo visualizzando inseriamo uno o più file audio, gli stessi saranno utilizzati automaticamente come sottofondo musicale durante lo slide show. Simpatico! :-)
Sì... ma "quanto" è davvero compatibile?
Ho provato a "buttarci" dentro di tutto, ho racimolato centinaia e centinaia di giga di file in vari formati (non chiedetemi da dove li ho presi... :-))) sia in bassa che media che alta definizione (Full HD). Li riproduce senza batter ciglio quasi tutti, solo in rarissimi casi (sarà capitato per cinque o sei file sulle centinaia caricati) il lettore si rifiuta di riprodurlo dichiarando una non meglio specificata incompatibilità del coded.
In definitiva, se non è compatibile al 100% lo è almeno al 99, e non mi pare sia un risultato di poco conto.
Ancor più interessante è la compatibilità, diciamo, "a ritroso", ovvero riguardo ai file salvati durante le registrazioni del segnale DVB-T. Può essere comodo, ad esempio, portarli su PC per togliere le pubblicità e rimetterli al loro posto: basta solo cambiare l'estensione del file (da TP ad MPG) e sono tranquillamente digeriti da qualsiasi programma di videoediting.
Tutto questo, per quanto possa sembrare banale, non è "banale" che avvenga: in tanti altri casi - mi riferisco ad altri apparecchi - i file sono custoditi all'interno degli stessi e non c'è modo di tirarli fuori in formato digitale (quali sono).
Una nota finale sempre riguardo al sintonizzatore digitale terrestre. Come spesso si sente vociferare in questi ultimi tempi, anche l'unità inclusa del Dvico è, a detta del costruttore, "compatibile" con l'alta definizione.
Ovviamente non mi fido ad occhi chiusi... ne riparliamo quando saranno trasmessi, davvero, segnali di questo tipo sul digitale terrestre. Detto in altre parole: quando lo vedo, ci credo!
(ma sono ottimista...)