dT n.22/2010 del 31.05.2010
Cornice stile Ritorno al futuro
MAY 31 2010


Immagine di apertura

Qualche minuto con iPad

Il D-Day italiano dell'iPad è arrivato. Prime impressioni per un prodotto che rappresenta di certo una pietra miliare dell'informatica.

Senza mezzi termini è stato un salto, ma che dico un salto!, un capitombolo indietro nel tempo di quasi 17 anni. Risale infatti al settembre 1993 (con reportage pubblicato sul numero 133 di MC, del mese successivo) il mio pellegrinaggio santo in quel di Milano, presso la sede italiana di Apple.

Immagine_inlineEro lì, invitato da Giuseppe Turri - Public Relations Manager di Apple - per provare personalmente & in anteprima l'ultima creatura ipertecnologica della mela morsicata: un prodotto che da lì in poi e per i decenni successivi avrebbe cambiato (come tante altre proposte dell'Azienda di Cupertino) il corso tecnologico della nostra vita. Era nato il tanto atteso Apple Newton, l'antesignano di tutti i palmari intelligenti, capace (quantomeno ce la metteva tutta...) di interpretare non solo i comandi, ma la nostra stessa scrittura manuale tramite stilo e schermo sensibile al tocco.

Come spesso capita in questo ambito, oggi un affarino del genere, in un mondo in cui finanche i forni a microonde pensano e gli aspirapolvere scodinzolano (allegri?) per casa, può far sorridere... ma vi assicuro che 17 anni or sono fece parlare tanto di sé, quantomeno nei salotti più tecnologici.

Forse non come l'iPad di oggi, certamente!, ma quelli erano tempi in cui l'informatica personale, per quanto assai diffusa in ambito professionale, ancora non era rivolta a tutti-tutti, dalla massaia general pourpose ai ragazzini terribili (come ho potuto modo di vedere - e apprezzare! - ieri sera all'Apple Store di Roma) quanto mai interessati a fenomeni di questo tipo.

Immagine_inlineE qui la festa?!?

Roma, ore 14. Ho deciso, spontaneamente, di fare un salto all'Apple Store capitolino per conoscere, di persona, il nuovo nato. Ho scelto volutamente un orario tranquillo - nonostante il giorno, sabato, fosse dei meno indicati - per evitare calca e quant'altro nel centro commerciale, come rappresentato per l'occasione da tutti i TG nazionali e non.

Si vocifera, infatti, di pazzi scatenati in fila sin dalle 17 del giorno prima (giovedì 28), che hanno passato la notte davanti alle saracinesche chiuse a guardia della loro pole position, pur di avere l'iPad italiano prima degli altri, nel giorno ufficiale di vendita qui da noi (venerdì 29 maggio 2010, una data - per alcuni - da ricordare... :-)

A un giorno e mezzo dal lieto evento, di file manco l'ombra. C'era, sì, tanta gente dentro, ma per prendere possesso di una postazione demo erano sufficienti pochi minuti d'attesa: tutto dipendeva, in pratica, da quanto eravamo bravi a stare col fiato sul collo all'utente (spesso uno solo) prima di noi! :-)))

Immagine_inlineUn po' triste, a dire il vero, il cartello ben in evidenza all'ingresso che riportava, testualmente, la raccomandazione: Se vuoi acquistare iPad, questa è la fila giusta. Fila che non c'era (non so dirvi se fossero finiti gli acquirenti o i prodotti in vendita, furbescamente centellinati a quanto pare) e allora - da solito Puffo Brontolone - delle due l'una: o togliete il cartello all'ingresso o, meglio ancora, appiccicatevi sopra un add-on del tipo tutto esaurito, che forse fa più scena! Vabbè... non sono fatti miei, come sempre.

Le postazioni ad uso e consumo dei visitatori erano davvero tante, una ventina se non di più, tutte costantemente occupate da potenziali utilizzatori di tutti i tipi. C'erano gli inossidabili Macintoshiani convinti, ben riconoscibili dall'espressione da estasi godereccia, gli utenti Windows parimenti attratti dal fenomeno tablet (ma dall'espressione ben più critica), alcuni infiltrati-curiosi... di estrazione Linux e massonerie varie :-))), e tanti, tantissimi, utenti generici - per intenderci, di quelli che GIUSTAMENTE non sanno né cos'è un Mac né che il loro PC monta un determinato sistema operativo, uno a caso, piuttosto che un altro! Potenziali utilizzatori iPad di tutte le età, tutte le taglie, tutti gli stili.

Immagine_inlineSpiccavano tra questi, come anticipato, tanti ragazzini terribili (nel senso positivo del termine!), finanche di 8-10 anni al massimo, che utilizzavano in tutta scioltezza la tavoletta magica di Apple, e non solo per lanciare i giochi più divertenti preinstallati all'occorrenza, ma anche per navigare in Internet sui loro siti preferiti. Certamente non avranno aperto Mail o la ToDo List, ma sono disposto a scommetterci che un salutino veloce ai loro amici tramite Facebook non se lo saranno fatti scappare. Comunque... il ragazzino terribile peggiore di tutti era, naturalmente, il sottoscritto! :-)))

Dopo essermi accaparrato una postazione (a forza di sguardi minacciosi dei tipo: e molla!!!) la voglia, iniziale, di rimanere lì a lungo era tantissima. Peccato che dopo un po' tale voglia è si è dissolta altrettanto spontaneamente. Non perché il cosetto abbia deluso le mie aspettative... ma solo perché, in fin dei conti, non mi ha stravolto più di tanto. E per un motivo ben preciso: a livello emozionale non è né più né meno che un iPhone dallo schermo più grande: l'interfaccia gestuale è esattamente la stessa.

Immagine_inlineRisponde, bene, allo stesso modo e le operazioni effettuabili sono proprio le medesime. È l'ormai nota vecchia magia del multi-touch che ci permette di interagire con più dita, ad esempio, per ingrandire o ridurre gli oggetti visualizzati: foto, pagine Internet e quant'altro. È molto reattivo, come auspicabile, ma (ripeto) né più né meno di quanto lo fosse, già da tempo, il piccolo e spettacolare iPhone.

Troviamo, certo, qualche applicativo in più di serie, come l'utility per lo sfoglio dei libri in formato elettronico, alcune modifiche miniori dell'interfaccia (come la possibilità di inserire un'immagine di sfondo nella home) ma, ripeto, nel bene e nel male - anzi, soprattutto nel bene! - non rappresenta chissà quale salto in avanti rispetto a quanto deja vu.

Cominciamo bene, anzi proprio male... :-(

Come penso chiunque avrebbe fatto una volta preso in mano l'iPad, la mia prima esplorazione del dispositivo è stata in ambito World Wide Web. Avendo alcuni siti realizzati da me, la prima verifica è andata proprio in questa direzione: vediamo come si comporta sulle mie pagine: è stata una doccia fredda, ma non credo proprio per colpa mia...

Ecco qua: nonostante il display di dimensioni ben più ampie di quelle dell'iPhone, andando su questo stesso sito, invece di visualizzare, automaticamente, la homepage completa (o, al più, quella ottimizzata per i display medi, leggi netbook e compagnia compatta) l'affarino di casa Apple mostra - a parer mio erroneamente - sul display la home in versione mobile.

Immagine_inlinePer chi, naturalmente, fosse a digiuno di tali argomentazioni, su questo sito il tutto si svolge attraverso del codice JavaScript che, inequivocabilmente, dirotta sulla versione mobile in caso di risoluzione orizzontale strettamente inferiore agli 800 pixel. Lo schermo magico dell'iPad ne conta, come da specifiche Apple ben 1024, quindi o non dice la verità lato server o si tratta di un vero e proprio bug da ricercare non so dove... ma non nel mio codice. Perché dovunque altro, funziona!

Comunque, per situazioni simili (non so cosa mi abbia a suo tempo fatto essere così malfidato...) avevo previsto in basso, nella homepage mobile, un link per rimettere a posto la visualizzazione nel caso in cui qualcosa fosse andato storto. Un click, anzi un tap, su Attiva la versione classica (con frame) e... ti passa la paura.

Quasi. Seconda doccia fredda, ma questa me l'aspettavo. Il buon Safari dell'iPad - come noto! - non gestisce in alcun modo i siti Flash e, in generale, il benché minimo contenuto in tale tecnologia. L'homepage classica di questo sito, come noto, ha il banner animato come la stragrande maggioranza dei siti attuali. Qui lo potete vedere, mancante, in tutto il suo biancore. Nemmeno un'indicazione del tipo: plug-in mancante. Forse perché, si sa, non arriverà mai. Contenti loro...

Mi stavo poi, consapevolmente, mettendo a piangere nel vedere (ma, ripeto, anche questo era noto) che è negato agli utenti iPhone/iPad anche lo sfoglio di MC-online visto che il gestore ISSUU.com utilizza proprio l'irrinunciabile tecnologia Adobe Flash per i suoi filmati... sfogliabili. Chedddolore!!! :-(((

Immagine_inlineUn saltino, poi, nella homepage di Repubblica ha mostrato un box altrettanto bianco: strano, di solito lì ci doveva essere un'altra notizia e non un'animazione Flash. Non ho avuto la prontezza di riflessi di controllare subito su uno dei Mac disponibili nello Store cosa mancasse all'appello. Ma il buco c'era ed è innegabile!

In ogni caso Repubblica ha approntato una propria applicazione realizzata ad hoc per l'iPad, che consente di sfogliare il giornale vero e proprio (immagino a pagamento) direttamente sullo schermo tattile del nuovo nato.

L'ho stesso l'ha fatto Il Corriere della Sera e, come facilmente intuibile, tanti altri editori seguiranno. Per la serie... va' dove ti porta il business!

Perché no! :-(

Il salto all'Apple Store di Roma era, per me, più che altro un fatto dovuto... per dovere di cronaca. Mi aspettavo, infatti, che avrei tratto conclusioni negative non tanto per quel che riguarda l'hardware o il software di sistema/aggiuntivo, quanto per la filosofia in sé (Apple/iPhone/iPad) che, per dirla alla Mughini, aborro in toto!

Trovo quantomeno criticabile, ad esempio, che l'iPhone (e temo che la stessa cosa succeda anche con l'iPad) si rifiuti di funzionare se non installiamo prima iTunes sul nostro PC (tra l'altro con il melafonino non è nemmeno fornito a corredo, è a carico dell'utente il doverselo scaricare su Internet) come se questo software fosse intrinsecamente indispensabile... per fare anche solo una prima telefonata di prova!

Altra cosa per me discutibile è il dover passare dall'AppStore per installare qualsiasi cosa sul dispositivo. Anche se gratuita. Tra l'altro sull'AppStore ci vai dopo (non prima...) esserti registrato su iTunes e per fare questo bisogna (obbrobrio!!!) fornire a prescindere il numero della propria carta di credito. E niente più!

Comunque, che l'iPad sia destinato ad avere un grande successo anche in Italia è fuori d'ogni dubbio. Altrettanto indiscutibile è che il neonato melatappetino rappresenti in sé un'importante pietra miliare nella nostra via digitale, tant'è che sarà per lungo tempo un dispositivo con il quale tanti altri produttori dovranno confrontarsi. Proprio come è già successo e continuerà a succedere con il sempreverde iPhone.

E tra poco atterrerà anche la versione 4 o HD che dir si voglia!

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Progetto a cura di

Andrea de Prisco - AdP

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