dT n.02/2011 del 10.01.2011
Cornice stile Ritorno al futuro
JAN 10 2011


CES 2011: Chaos Electronics Show!

Si chiudono i battenti del CES di Las Vegas, tra discutibili novità tecnologiche che alimentano solo la confusione degli utenti.

Immagine_inlineL'ultima volta che sono andato al CES (che avete capito?!? :-))) è stato, se non ricordo male, una ventina di anni fa. Ero ospite della Apple e l'occasione fu, tutto sommato, piuttosto ghiotta: la presentazione ufficiale - per mano e per bocca dell'allora CEO John Sculley) dei suoi primi PowerBook: ben tre modelli per tutte le tasche (si fa per dire...) e per tutte le necessità! Processori da capogiro da 20 o 25 MHz, 2 o (addirittura!!!) 4 megabyte di RAM, enormi harddisk da 20 o 40 megabyte. Per la gioia di tutti noi che, a quei tempi, ci accontentavamo di poco (ripeto, si fa per dire...)

Buttando oggi, anche solo virtualmente, uno sguardo al Consumer Electronics Show edizione 2011, c'è davvero da mettersi (tutt'altro che virtualmente) le mani nei capelli. Ci sarebbe da dire che l'elettronica di consumo non è "più quella di una volta"... ma la verità forse sta da un'altra parte: saranno probabilmente gli utenti che non sono più quelli di una volta e, nell'attuale clima di confusione totale (degli utenti), le aziende ci sguazzano alla grande contribuendo significativamente ad alimentare il caos. Basta solo vedere cosa accade nel mondo tablet, dove la battaglia si consuma principalmente in ambito interfaccia... utente. Quel soggetto assai complicato (l'utente, appunto) che normalmente sta al di là del touch screen: il tipico rompipalle che, come sempre, non sa manco lui quello che vuole. È dura la vita da tablet! :-)))

Aridatece i tasti...

Mi auto-cito, tanto per cambiare. Il riferimento è ad uno dei miei primi articoli su DigiTANTO.it, dal titolo "Aridatece er maus...". Questa volta, però, la preoccupazione del sottoscritto non riguarda l'appendice "topica" dei nostri gingilli tecnologici ma qualcosa che è arrivato sicuramente prima nella sempre più vituperata interazione uomo-macchina: la tastiera! Da un po' di tempo si cerca in tutti i modi di farla fuori definitivamente, e la moda - recentissima - dei tablet ne è un chiaro segnale. Peccato che nel frattempo i produttori stessi tornano sui loro passi (o dovrei dire sulle loro ditate...) proponendo soluzioni che definirle discutibili è poco.

Un primo esempio è la proposta di Acer, nemmeno tanto originale, a ben guardare. La tastiera non c'è MA (badabèn...) al suo posto viene posizionato un secondo display, ovviamente di tipo touch. Basta appoggiare entrambe le mani sulla sua superficie per far saltare fuori la tastiera virtuale che, a differenza dei tablet propriamente detti, in questo furbissimo modo non sottrae spazio a quanto visualizzato sullo schermo principale. Ancor più curioso, per non dire discutibile, la "macchina indietro" proposta da Asus e Samsung che, incredibilmente, offrono i loro nuovi tablet con tastiera. I conti proprio non mi tornano:

Tablet = Computer senza tastiera

Tablet con tastiera = Computer senza tastiera con tastiera!

Bello, no?!?

Ancor più "curiosa", per non dire peggio, la proposta ibrida di Lenovo che ha presentato al CES il suo LePad. Potrebbe essere definito, a scelta, la soluzione perfetta per gli indecisi oppure per quegli utenti dichiaratamente incontentabili... ma con problemi di spazio! Non è, come potrebbe sembrare ad una prima analisi, un tablet con tastiera opzionale in grado di trasformarsi in un netbook, ma sono due distinti prodotti accomunati dall'unico... display. La base con tastiera, infatti, è un PC quasi completo al quale manca soltanto il display. Quest'ultimo viene gentilmente offerto dal tablet una volta inserito nel suo alloggiamento. Il resto è tutto doppio: due sistemi operativi (Android e Win7) due processori, due memorie. In pratica due dispositivi (quasi) totalmente indipendenti l'uno dall'altro! Bah... :-)))

Per chi invece è "semplicemente" appassionato di fantascienza, ecco a voi la tastiera virtuale... laser. Si chiama Magic Cube, è prodotta dalla coreana Celluon e può essere collegata via bluetooth all'iPhone, all'iPad, ai dispositivi Android, così come a un qualsiasi PC. Non si tratta, chiariamolo, di una novità di questo Consumer Electronic Show, ma ovviamente era esposta anch'essa tra gli infiniti gadget presenti alla "fiera delle meraviglie". Proietta un'immagine di una tastiera virtuale su una qualsiasi superficie piana e, grazie ai suoi "speciali sensori" è in grado di rilevare la posizione delle nostre dita (ovviamente è multitouch!) per carpirne la digitazione.

Molto interessante - sebbene in un ambito più ristretto, ma non dispero che possa essere esportato altrove! - la proposta di Razer con il suo Switchblade. Una console portatile video-ludica caratterizzata dal ribaltamento totale del moderno concetto di tastiera. È assolutamente fisica, non virtuale, ma i singoli tasti sono a loro volta dei minuscoli display LCD che possono così visualizzare qualsiasi cosa. A me sembra un'idea geniale, spero solo che gli stessi, i tasti, abbiano un feeling del tutto paragonabile a quello delle tastiere "di una volta". Compatibili con il nostro essere in "carne ed ossa".

Pensate, ad esempio, alle tastiere per le varie lingue, con le accentate giuste al posto giusto... al momento giusto. Così come tutti i caratteri speciali che - una volta, sempre ad esempio, premuto l'Alt - li troveremo visualizzati al loro posto a prova di errore. Proprio come accade con una tastiera virtuale che, in questo caso, (ed era ora...) è più reale che mai.

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Andrea de Prisco - AdP

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