Avanti Nokia, alla riscossa
Nokia e Microsoft hanno stretto un accordo per aiutarsi a vicenda nel complicato mondo degli smartphone. Funzionerà?
Era Nokia, me lo ricordo benissimo, il mio primo telefono cellulare: si chiamava TMX e operava sulla rete E-TACS a 900 MHz. Già un passo avanti rispetto ai precedenti telefoni a 450 MHz, costosi apparati per le auto dei ministri più importanti e di alcuni imprenditori col pallino della tecnologia e sempre attaccati al telefono. Telefono era anche questo, nemmeno telefonino. Nel senso che era un trasportabile (a tracolla) con eventuale attacco in auto. La base si collocava nel baule della vettura, la cornetta si agganciava, magneticamente, a un apposito sostegno avvitato nelle vicinanze del posto di guida, a portata di mano.
Il viva voce non c'era... e nemmeno un attacco per l'auricolare... ma a quei
tempi (inizi anni '90) non era ancora vietato dal codice stratale guidare e
telefonare contemporaneamente. L'operatore telefonico era l'unico disponibile -
si chiamava ancora Sip - e faceva le tariffe che voleva, solo in abbonamento,
con canone stratosferico oltre alla tassa di concessione governativa "full-size".
Non c'era ancora nemmeno quella, per così dire, domestica.
Mi ricordo che una volta in via Lanciani, a Roma, fui fermato da un tizio (sia
ben chiaro: quelli erano i tempi d'oro di MCmicrocomputer, che aveva la
redazione proprio in quel quartiere) che mi apostrofò chiedendomi:
"Lei deve essere Andrea de Prisco, di MC, vero?"
"Come fa a saperlo???"
"Solo AdP può andare in giro con un telefono a tracolla!!!"
:-)))
Touché... anzi, colpito e affondato (non vi dico in che cosa). Non sapevo come e soprattutto dove nascondermi...
A pensarci bene è stato Nokia anche il mio secondo apparato mobile, il 101, ma per questa seconda occasione almeno si trattava di qualcosa di vagamente tascabile. Idem per il terzo, sempre Nokia, un pelino più tascabile: pesava appena 200 g contro 280 di quello precedente (era il Cityman 500, del giurassico 1994!). Ancor più Nokia - allora è vizio!!! - fu il mio quarto "telefonino", questa volta in ambito GSM e, finalmente, per il tramite di un operatore alternativo, Omnitel, che poi fu assorbita dalla tuttora in auge Vodafone (ma mi erano più simpatici quelli di prima).
Il Nokia 8110 passò alla storia per un altro motivo: era il telefono utilizzato da Neo, nel film Matrix, per comunicare con Morpheus tutte le volte che emergeva un problema. Era "quasi quello" perché nel film sfoggiava un meccanismo di apertura a scatto non presente sul modello realmente in vendita. Si trattava, comunque di una sponsorizzazione del film bella a buona... si capisce! :-) L'8110 è stato comunque un telefono di ampio successo, forse di quelli meglio ricordati nella storia passata di Nokia.
È stato anche l'ultimo Nokia da me acquistato, in quegli anni, perché tutti i modelli successivi proposti dall'azienda finlandese hanno avuto, almeno a mio modesto parere, sempre e comunque qualcosa di meno di quanto ci si sarebbe aspettato. Vabbè... mettiamola al singolare: di quanto MI sarei aspettato! Ci ho riprovato, a dire il vero, lo scorso anno, con un E52, bellissimo telefono sotto il profilo estetico... ma l'interfaccia utente (Symbian) ha quel certo non so che di "diverso" dalle aspettative. So che in tanti la pensano ben diversamente al riguardo, tant'è che Nokia è tuttora il primo produttore al mondo di cellulari (in generale, non dei soli smartphone), ma quello che è accaduto questa settimana, la joint-venture con Microsoft, ha quasi dell'incredibile. Anche se, a detta di alcuni, non bastano due tacchini (Nokia e Microsoft) per fare un'aquila (il leader indiscusso del mercato).
La mela... della discordia
Diciamolo francamente: la prima botta da orbi, al mercato, è giunta qualche anno fa con la Apple e il suo amatissimo (da molti) e contestatissimo (da pochi, tra cui il sottoscritto) iPhone. Come sempre la casa di Cupertino indica la direzione di marcia che, volenti o nolenti, tutti poi sono costretti a seguire. Se pensate che lo stesso Windows è "figlio" di Apple, nel senso che il primo mouse e le prime finestre (per tutti) si sono viste su un Mac una trentina di anni fa, capirete bene quel che intendevo dire. L'ultima è il fenomeno tablet che non sarebbe mai esploso, come è esploso o sta per esplodere, se l'anno scorso non avessero lanciato l'iPad.
Lo stesso lo potremmo dire per il boom della musica da scaricare, legalmente, via Rete, e per tantissime sotto-tecnologie e applicazioni varie che, inconsapevolmente per molti, accompagnano da decenni la nostra crescita digitale. (Oh, come sono poetico!!! :-)))
La seconda mazzata è arrivata, più di recente, da Android e dal suo inaspettato successo. Quando fu presentato da Google, un paio d'anni fa, il primo smartphone basato su questo sistema operativo, sembrava un tentativo "tanto per fare...". E invece oggi Android è al primo posto a livello di penetrazione del mercato nel segmento smartphone, soprattutto per il non trascurabile "dettaglio" che è utilizzato da tantissimi produttori. Inoltre, a differenza di altri scenari, questi ultimi hanno anche ampia libertà di personalizzazione, tant'è che i vari dispositivi Android presenti sul mercato sono anche sufficientemente diversi tra loro... e non solo per la posizione dei tastini eventualmente presenti.
Questo appena "enunciato" è, tanto per dirne una, "IL" problema di Windows Phone 7, l'ultimo sistema operativo di Microsoft. La casa di Redmond ha (aveva?) imposto tantissimi vincoli per l'utilizzo del proprio sistema, a cominciare dalle caratteristiche hardware dei dispositivi ospitanti (e che caratteristiche!!!) con specifico divieto di personalizzazione dell'interfaccia utente. Come dire che gli smartphone WP7, a parte il look della scocca e la forma dell'alimentatore a corredo... sono praticamente tutti uguali tra loro!
Vincoli... svincolati!
Bene, pare che questo vincolo sia subito stato depennato dall'accordo con Nokia che utilizzerà a modo suo il sistema operativo di Microsoft. La cosa non può che farci piacere... Anzi, la cosa è forse anche più profonda. Queste le parole di Nokia: "Abbiamo stabilito un accordo con Microsoft che consente a Nokia di guidare congiuntamente alla casa di Redmond lo sviluppo di Windows Phone 7. Insieme definiremo lingua, funzioni e personalizzazioni che vedrete nei futuri Windows Phone 7. Avremo la capacità esclusiva di realizzare soluzioni differenzianti nel design del software, nel supporto chipset e nella configurazione dello schermo per assicurarci di essere competitivi rispetto ad Android e Apple".
Come dire che Windows Phone stesso (e non solo Microsoft) trarrà beneficio da tale accordo. Nel frattempo, sempre Nokia, ha anche dichiarato che mollerà del tutto Symbian, ma sembra più una frase di circostanza che un vero intendimento: bisogna vedere veramente che fine farà o, per dirla in altri termini, su quale tipologia di dispositivi continuerà ad essere utilizzato. Destino ancor più nebuloso per MeeGo, l'altro sistema operativo in programma da parte di Nokia, che alla luce dei recenti accordi con Microsoft potrebbe essere anch'esso abbandonato sul nascere.
È uno scenario complicato, quello degli smartphone. Non si capisce bene cosa sta succedendo e cosa succederà nei prossimi mesi. Una cosa è certa: ci sono troppo sistemi in circolazione, pertanto una "selezione naturale" prima o poi avverrà. A parer mio ne rimarranno al massimo un paio... indovinate quali! :-)))