Amiga importanti novità
ECS: Enhanced Chip Set
Se ne parlava da mesi, ma ancora non si sapeva se era vero oppure si trattava di una delle tante “finte notizie” che circolano attorno ad Amiga. I nuovi chip custom per Amiga, sebbene ancora sotto forma di prototipi. esistono e personalmente ho avuto il piacere di vederne i primi effetti nella sede italiana della Commodore. Finalmente il tanto criticato «modo interlacciato» è affiancato (attenzione, non “sostituito”) da un nuovo modo grafico a 512 linee “pure” che ha solo il difetto (ma non poteva essere altrimenti) di richiedere per la visualizzazione non il monitor standard, ma un video con più ampia banda passante come il Nec Multisync.
La seconda grossa novità dell'ECS è il fatto che ora la chip ram non è più limitata a soli 512 K ma può raggiungere ben un megabyte. Ciò significa maggiori risoluzioni ma soprattutto la possibilità di visualizzare molti schermi contemporaneamente. Oltre a questo i nuovi integrati potranno essere montati all'interno dei preesistenti Amiga 2000B, già dotati, come noto, di un megabyte di ram sulla piastra madre. Spostando alcuni ponticelli sarà possibile vedere tutta questa memoria come chip ram. Non sappiamo ancora di preciso quali saranno le nuove caratteristiche cromati che (bit piane e quindi colori) ottenuti, ma intanto siamo riusciti a vedere e a fotografare il nuovo modo grafico super hires largo 1280 pixel. Nella schermata potete vedere uno schermo WorkBench 1280 x 256: tutte le scritte visibili danno un'idea delle 160 colonne (ora) visualizzabili. Scusate se è poco ...
Hard Disk A590
Mai visto niente di più bello per il piccolo Amiga 500. Si tratta di un minuscolo box da attaccare sul bus di sistema disponibile a sinistra della macchina, contenente una interfaccia SCSI, un Hard Disk da 20 mega e, opzionali, ben due mega ram per la macchina. Naturalmente sul retro è disponibile una uscita supplementare SCSI per collegare altri HD o periferiche con questo standard. Il tempo di accesso medio dichiarato è di circa 40 ms (anche se al sottoscritto sembravano un tantino di più) e, collegato ad un A500 dotato di kickstart 1.3, permette all'accensione o al reset il boot da HD. All'interno del minuscolo cabinet trova posto anche una piccola ventola di aerazione, necessaria più per l'espansione ram che per l'HD vero e proprio. L'alimentatore è infatti esterno, dalle dimensioni simili a quello del 500, che ha però la fortuna di autoaccendersi non appena agiamo sull'interruttore dell'alimentatore del computer. Con questa periferica e con il nuovo sistema operativo 1.3 il 500 si pone in un sol colpo su un livello decisamente più interessante, distante dal 2000 praticamente solo per l'impossibilità di montare le varie Janus o la scheda acceleratrice A2620. Certo tastiera non separabile e look troppo videogamico penalizzano non poco la macchina per applicazioni professionali, ma pensare che un sistema siffatto (Amiga 500 + Monitor + HD + 2 mega) dovrebbe costare sicuramente meno di 3 milioni (contro i quasi 5 per una pari configurazione del 2000). farà venire la voglia di passare ad Amiga a molti nuovi potenziali utenti.
Amiga UX
Anche di questa nuova versione di Amiga con Unix se ne parlava praticamente dall'uscita del 2000, ma fino ad ora nessuno ci avrebbe scommesso sopra. Il sottoscritto, almeno, da bravo seguace di S. Tommaso, l'ha sempre pensata sul tipo: ({quando lo vedo, ci credo ... ». Detto, fatto. A Milano, nella sede della Commodore Italiana, la nuova macchina, l'Amiga 2500 UX esiste, funziona, e aspetta solo gli ultimi ritocchi prima di apparire in versione definitiva.
Tra i motivi della mia esasperata scetticità c'era essenzialmente il fatto che una macchina mono utente come Amiga avrebbe avuto ben poco le carte in regola per apparire ({perfino» sotto Unix. AmigaDos, Intuition e WorkBench erano, per me, più che sufficienti.
Ma alla Commodore non fanno certo le cose per gioco (checché ne dicano gli invidiosi) e assieme alla nuova macchina arriverà sul mercato anche una scheda multiuser che permetterà il collegamento in multiutenza di ben 8 terminali. A questo punto, come utente Amiga, spero che tale scheda sia visibile e utilizzabile anche sotto AmigaDos. Esperimenti di bi-utenza sono infatti possibili già da ora utilizzando il device logico «AUX:».
La nuova macchina, dotata della stessa scheda aggiuntiva 2620 provata sul numero scorso (CPU 68020, FPU 68881. MMU 68851, 2 mega ram a 32 bit espandibili a 4), dispone di un Hard Disk da 80 megabyte e tempo di accesso medio di 18 (diconsi diciotto) millisecondi. più una comoda unità tape streamer compatibile coi sistemi Unix esistenti installata nella sede del drive da 5.25". L'Hard Disk può essere formattato in parte Unix e in parte Amiga DOS. All'accensione, se non si tengono premuti i due tastini del mouse come detto sull'articolo della 2620, il sistema parte sotto Unix presentando la sua Console Window. Il sistema Unix adoperato è l'AT&T system V release 3, che grazie ad Amiga sfrutta anche un nuovo window system dall'aspetto decisamente più professionale di lntuition. Ogni utente potrà a sua volta aprire più finestre non solo tra loro indipendenti, ma lanciare in ognuna di esse task diversi. Esattamente come succede in AmigaDos con le finestre CLI.
Peccato che non sia possibile la coesistenza di Unix e AmigaDos, come accade tra questo e l'MS-DOS. C'è da dire però che non si tratta certo di un difetto (in quanto non c'è proprio niente di strano) ma è solo colpa della Janus che ci ha abituato male. Non è escluso, però, che successive versioni di Unix per Amiga (siamo solo alla 1.0) permettano di far girare Unix in una finestra Intuition proprio come accade con la bridge board (anche la 2620 è praticamente un computer autonomo «completo di tutto»!).
Logitek Firma
Si tratta di un sistema basato su Amiga 2000, di acquisizione, archiviazione, controllo e supervisione di specimen di firma prevalentemente adatto per scopi bancari. In banca, infatti, una delle poche operazioni non ancora automatizzate è appunto il controllo delle firme allorché si presenta allo sportello un utente sconosciuto che intende cambiare un assegno. Normalmente, per le operazioni di controllo, l'impiegato è costretto a ricercare negli archivi cartacei lo specimen ed effettuare la verifica della firma.
Senza contare che, per assegni «particolari» tanto per l'importo in gioco quanto per il conto corrente in questione, potrebbe essere necessario un ulteriore benestare di un funzionario.
Tutte queste operazioni finora assolutamente manuali, possono essere automatizzate grazie al sistema Firma della Logitek di Milano che ha approntato un sistema multi utente e multifunzionale basato su Amiga 2000.
Il cuore del sistema è composto da un modulo di acquisizione e archiviazione formato da un 2000 e uno scanner col quale, prima dell'utilizzazione, occorre digitalizzare e memorizzare su supporto magnetico (Hard Disk) gli specimen di firma già esistenti.
Ad ogni specimen digitalizzato viene naturalmente associato il numero di conto corrente corrispondente in modo che gli impiegati allo sportello, di ponendo ognuno di un modulo operatore, possano richiamare lo specimen digitalizzato semplicemente indicando sul tastierino il numero di c/c dell'assegno in questione.
Qualora l'impiegato avesse dubbi sull'assegno può chiamare via citofono (anch'esso incluso nel sistema) il funzionario incaricato per teletrasmettergli l'immagine dell'assegno semplicemente inserendo questo in una apposita fessura del modulo operatore.
Riassumendo, ogni modulo operatore dispone di un video, una tastiera, un citofono, una telecamera e la logica relativa alla visualizzazione dell'immagine digitalizzata proveniente dall'unità centrale; il modulo supervisore è formato da un video, un citofono e una pulsantiera per il collegamento audio e video con i moduli operatori; il modulo centrale, oltre alla già citata CPU e allo scanner, dispone naturalmente anche della logica necessaria all'interfacciamento con il resto del sistema.