Google 2.0: sai che novità!
Con le sue 'miliardate' di pagine, il Web rappresenta sempre più una miniera inesauribile di informazioni.
È circolata, e continua a circolare, questa settimana una (non)notizia bomba su Google. L'origine pare sia addirittura il Wall Street Journal, ma c'è chi giura che l'articolo in questione sia solo un copia-incolla di tanti frammenti di pezzi circolati anni fa, abilmente riciclati/ricuciti all'occorrenza. Pare, le virgolette sono obbligatorie PER LEGGE! :-))) che Google stia studiando il modo per rendere le ricerche più vicine al pensiero umano, ovvero non fermandosi all'apparenza dei contenuti indicizzati ma andando nella profondità degli stessi, a livello (intimo...) di significato. Che, tradotto in due sole parole, si dice ricerca semantica. Ah, che novità...!!!
In realtà anche il Google che conosciamo ora, e che abbiamo visto evolversi nel corso degli anni, qualcosa di semantico già lo porta dentro da tempo, non foss'altro per proporci a loro insindacabile discrezione l'ordine dei risultati di ricerca, secondo algoritmi di valutazione non meno segreti della formula magica della Coca-Cola. Nel Google-che-verrà (non si sa quando) non dovremo essere noi abili ad azzeccare le parole giuste per trovare facilmente quello che cerchiamo, ma dovrà essere un compito del motore del ricerca capirci al volo, senza tante complicazioni. E, possibilmente, senza farci finire da tutt'altra parte!
Il Web, questo sconosciuto... :-)
Con le sue miliardate di pagine, il Web rappresenta sempre più una miniera inesauribile di informazioni. Non è difficile affermare che non esiste materia (o materiale...) assente sul Web, il problema è stato sin dall'inizio il poterlo trovare e sfruttare facilmente. Sin da subito i motori di ricerca ci hanno dato un aiuto in questo, e man mano che la complessità stessa del Web si ingigantiva, i loro algoritmi sono stati sempre più affinati. Oggi, certo, dire ricerca è dire Google (se non ricordo male il 99% del mercato è suo), pertanto attendersi proprio da Big G grandi svolte anche in tal senso è più che legittimo.
La ricerca semantica, per chi ancora non l'ha chiaro, permetterà di rivolgersi al Web così come ci si rivolge a una persona, con un linguaggio non certo fatto di parole chiave e di termini di ricerca. Già oggi chi utilizza sapientemente i motori di ricerca sa che inserire un singolo termine difficilmente porta al risultato cercato, meglio esprimere più o meno un concetto, fosse anche solo qualcosa del tipo: riparare lavastoviglie.
I motori di ricerca prima maniera non facevano altro che scandagliare il web indicizzando i contenuti trovati, così alla richiesta prima formulata venivano fuori tutte e sole le pagine in cui comparivano i termini inseriti, nel caso specifico: riparare e lavastoviglie. Con l'evoluzione del search sono entrati in circolo anche i sinonimi, tant'è che spesso capita che nelle pagine trovate non sempre abbiamo i termini inseriti alla lettera, ma anche quelli per similitudine... semantica. Magari non ci sarà riparare ma riparazione sì... assunto, appunto, che il concetto - a livello di singolo termine - è il medesimo.
Il passo successivo, di questo si parla in questi giorni... ma se ne parla da anni (ripeto), sarà l'indicizzazione non tanto (e solo) dei termini contenuti nelle pagine quanto dei... contenuti in senso più ampio. Al punto di trovare pagine che trattano l'argomento cercato, anche in questo caso senza che i termini indicati nella ricerca compaiano realmente nel testo. Quindi digitando, ancora, riparare lavastoviglie, far sì che vengano fuori anche pagine in cui si parli in generale di assistenza tecnica per i grandi elettrodomestici, pur non citando mai la parola lavastoviglie da nessuna parte nel testo.
Spingendoci ancora (un po'...) più avanti, un altro traguardo sarà dato dal riconoscimento del contesto anche in caso di sinonimia. Si pensi ad esempio a titolo che può essere riferito alle azioni di borsa, a un diploma di studi, a un libro, un film, una canzone, una poesia, ecc. Infine, dando sfogo alla fantasia (si sa, quella non manca mai...) perché non integrare il tutto con webcam, onnipresente in ogni PC? Chessò, digitare cercasi divertimento e contemporaneamente strizzare l'occhio al video...
Cosa ci verrà proposto?!? :-)))