dT n.20/2012 del 22.10.2012
Cornice stile Ritorno al futuro
OCT 22 2012


Immagine di apertura

HTC J butterfly: Full HD da taschino!

Era nell'aria. Prima o poi anche il formato Full HD (da 1080x1920 pixel) avrebbe fatto capolino sui dispositivi tascabili.

La prima ad osare così tanto, per certi versi inaspettatamente, è stata la taiwanese HTC con il suo J butterfly, al momento annunciato solo per il mercato giapponese, evidentemente il più avido di pixel! Al momento... perché, si sa, questi prodotti non vengono mai confinati in specifiche aree geografiche come spesso succedeva qualche decennio fa con primi prodotti figli della nascente microelettronica. Arriverà certamente anche da noi, forse entro l'anno, al più carrozzato diversamente e dotato dell'hardware e del software di sistema specifico per il nostro mercato. Lo attendiamo a braccia aperte... :-)))

Immagine_inlinePhablet, chi era costui?

In principio era lo Streak, il Dell Streak. Con il suo display gigante da 5 pollici - ma è esistito anche in formato 7 pollici - è stato il primo dispositivo via di mezzo tra uno smartphone e un tablet. Tant'è che subito è stato coniato il discutibile neologismo Phablet che sta ad indicare questa aggiuntiva fascia di prodotti né carne, né pesce, ovvero un qualcosa più di un phone, ma meno di un tablet.

Di lui, dello Streak, se ne sono visti ben pochi esemplari in circolazione. Credo, tra l'altro, che in Italia non sia mai stato venduto, se non per vie traverse, al di là del fatto che Dell non è certo famosa nel mondo - nel senso di aver voce in capitolo - per il suoi dispositivi tascabili. Ci ha pensato Samsung, poco dopo, con il suo Note, recentemente rinnovato con la versione II, che dalla sua aveva/ha anche la caratteristica, un po' retrò, di uno stilo a corredo, come avveniva lustri addietro con i palmari prima maniera, antecedenti (e di molto) al multi-toccabile iPhone dell'ormai lontano gennaio 2007.

Beh, che un pollice in più faccia la differenza, e che questa sia evidente, è vero. Qui sopra le dimensioni, a confronto, dell'ultimo nato in casa HTC (il J butterfly) con l'ultimo discusso figlio Apple, l'iPhone 5. Non si userà con una sola mano, come Apple insegna, ma con quel display Full HD farà parlare certamente parlare di sé. Nel bene e nel male, sin dalle prossime... righe! :-)

Immagine_inlineSub-retina display

Calcolatrice alla mano, il nuovo nato di casa HTC può contare su una risoluzione di ben 440 pixel per pollice, che polverizza in un sol colpo la già invisibile risoluzione di 326 dpi dei retina display di Apple per i suoi iPhone (4, 4s e 5) e gli altrettanto recenti iPod Touch. Risoluzione invisibile come i suoi pixel, ad occhio nudo s'intende. La domanda, anzi le domande, nascono dunque spontanee: a che servono pixel ancora più piccoli se non c'è modo di vederli singolarmente se non tramite una potente, potentissima, lente d'ingrandimento? Non sarà solo un'inutile esercitazione tecnologica finalizzata a far colpo (psicologico) sugli utenti digitali, ovvero interessati più ai numeri che ai benefici reali? E, dulcis in fundo, siamo sicuri che pixel così minuscoli restituiscano, complessivamente, una resa cromatica davvero soddisfacente per l'occhio umano vero? (e non quello bionico... :-)))

Immagine_inlineTra l'altro, una risoluzione così elevata costringe il processore grafico a trattare un quantitativo più che doppio rispetto a un display semplicemente HD (1.280x720), come quelli già presenti sui vari Samsung Galaxy S3, HTC One X, Sony Xperia V (quest'ultimo dotato di un LCD da 4,3 pollici in luogo dei più diffusi 4.7 per questo formato). Il che si traduce o in un rallentamento delle prestazioni o un raddoppio-o-forse-più dell'energia necessaria per il trattamento grafico del display. Che, traducendo ulteriormente, equivale a un dimezzamento dell'autonomia... quando il processore è particolarmente impegnato con i pixel, come nella visualizzazione video e, ancor di più, nell'utilizzo ludico del gingillo iper-iper-tecnologico. Insomma... un bel pasticcio a parer mio!

A parte questa tecnologica preoccupazione, le altre caratteristiche non sono certo da meno. Il processore è un vigoroso (e non poteva essere diversamente) quad-core cloccato a 1.5 GHz, la memoria di sistema è da 2 GB (è da 16 GB quella storage ulteriormente ampliabile con una Micro SDHC). La fotocamera posteriore è da 8 megapixel, 2.1 quella frontale; chiaramente non manca una completa connettività WiFi e Bluetooth e la versione Android prevista è l'ultima attualmente disponibile: la 4.1, al secolo Jelly Bean. Aspettiamo di vederlo in vendita in Italia e poi, semmai, ne riparliamo...

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Andrea de Prisco - AdP

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