Altri tempi
Stamattina, mettendo un po' d'ordine, è 'cicciato' fuori questo (per me) vero e proprio cimelio storico.
Ci fu dato al termine del tour guidato a Cupertino, Silicon Valley, con annessa visita al Comdex di Las Vegas, riservato a un ristretto gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo, penisole comprese. Parliamo del lontano 1992, ovvero una infinità di anni fa.
Infinita come la distanza della Apple di allora, di cui mi ritenevo un fan, rispetto a quella di oggi. O, per meglio dire, dal 1998 a oggi... quando hanno lanciato i primi iMac, tutto attaccato, colorati (non inteso come a colori perché già c'erano da un decennio). Per me un tentativo mal riuscito di scalfire la predominanza Windows che, a distanza di decenni, sta ancora lì. Dove, a parer mio, rimarrà ancora un po'. Un po', ripeto.
Tornando ad Apple, poco dopo quel viaggio/sogno americano, sono sceso definitivamente da quel carrozzone, né vi sono risalito più dopo, con l'arrivo dei vari iPhone/iPad. All'epoca mere pulsantiere lancia-app (quest'ultime sempre ben fatte, lo ammetto) e solo più di recente migliorate (rincorrendo Android: apriti cielo!!!)
Anche di Steve Jobs... ne considero due. Quello originario, del famoso garage, e quello acchiappasoldi, del suo ritorno in Apple. Inutile dire che preferivo il primo... poi che sia stato un personaggio di stra-successo, e non solo in termini di risultati economici, non c'è alcun dubbio.
Ma io sono un romantico, nonostante l'indole digitale! A me la Apple piaceva, lo ripeto, quando faceva vere e proprie workstation... e basta! Non capisco, se non per le ragioni economiche, la scelta di invadere altri campi. Ma, si sa, a comandare sono i soldi, non le passioni, ed è andata come andata. Per loro sicuramente bene, molto bene!
In sintesi ho iniziato a non condividere alcune scelte e sono arrivato a non condividerne più nessuna. Pur certo di andare un bel po' controcorrente, ma quest'è!