dT n.74/2023 del 21.06.2023
Cornice stile Ritorno al futuro
NOV 20 1985


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Windows 1, prove tecniche...

... di mouse & finestre. O, per meglio dire, il «primo esperimento» Microsoft per far dimenticare la linea di comando MS-DOS.

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Già, perché quello che i #piskellians quasi sicuramente non sanno è che un tempo ai computer ci si rivolgeva per iscritto, stando soprattutto attenti all’ortografia. Niente mouse, puntatori o finestre (né tantomeno meccanismi touch indispensabili oggi) ma comandi digitati tramite tastiera e visualizzati sull’unico schermo disponibile, attraverso cui facevamo di tutto. Dal lanciare ‘IL’ programma da utilizzare, naturalmente uno per volta, alla gestione delle poche periferiche collegate, per finire con le semplici operazioni su file, spesso nemmeno organizzati in directory quant’erano pochi!

Così, nei primi anni ottanta, nel pieno ribollire del nascente fenomeno PC IBM & compatibili/cloni, con il Lisa e il Macintosh entrambi in stato avanzato e prossimi al rilascio, anche Microsoft ha rivolto lo sguardo nella stessa direzione. Incuriosita, oltre che dalla soluzione Xerox che già aveva folgorato poco prima Steve Jobs orientando il futuro di Apple, da un’interfaccia utente grafica poco nota e prodotta da VisiCorp, denominata Visi On. Eh?!?

Mai sentita nominare, vero? Non siete i soli… (ehm-ehm!)

Ascoltiamo Zia Wiki, che come noto le sa tutte: «era un programma di ambiente operativo basato su un'interfaccia utente grafica, di breve durata ma influente per i personal computer compatibili IBM che eseguivano MS-DOS. Sebbene Visi On non sia mai stato popolare, poiché aveva requisiti minimi di sistema elevati per i suoi tempi, ha avuto una grande influenza sullo sviluppo successivo di Microsoft Windows».

Immagine_inlineVisiCorp, apro e chiudo al volo una parentesi, per chi non lo ricorda era quella del VisiCalc, il primo spreadsheet della storia, quindi non qualcuno che stesse passando lì per caso.

Per quanto possa suonare strano, Visi On è stata una delle prime, se non la prima interfaccia utente grafica (GUI) per il mondo PC IBM. La sua apparizione pubblica risale addirittura al 1982, durante il Fall Comdex di quell’anno, mentre il rilascio è avvenuto a fine 83, addirittura prima dell'Apple Macintosh, per non parlare di Windows, partorito non meno di un paio d’anni dopo. Sotto diversi aspetti, Visi On risultò essere piuttosto rivoluzionario per l'epoca. Pur privo del meccanismo delle icone, si utilizzava tramite mouse, gestiva finestre grafiche sovrapposte, offriva un sistema di archiviazione personalizzato, una macchina virtuale portatile, una suite per ufficio integrata e supportava lo sviluppo di applicazioni di terze parti. Quanta roba!

Immagine_inlineFinestre sovrapposte, viceversa, assenti nella prima interfaccia utente di Microsoft, Windows 1, a quanto pare per evitare rogne legali con Apple che, comprensibilmente, proteggeva i propri interessi forte dei suoi brevetti. Non finì molto bene per quest’ultima, sappiamo infatti come andò finire!

Altra cosa che può apparire incredibile-o-quasi è che Windows 1, a dispetto della sua rozzezza esteriore e funzionale - infatti non ebbe un grande successo - già offriva un multitasking minimale. Era all’inizio limitato principalmente - per non dire esclusivamente - ai moduli a corredo di Windows stesso: Paint, Write, Notepad, Calculator, Clock, Reversi… e poco altro.

Immagine_inlineAltra questione da sottolineare è che Windows 1 (così come molti suoi successori dei primi tempi) NON era un sistema operativo, ma poco più che una interfaccia grafica legata al sottostante MS-DOS, indispensabile al suo funzionamento. In pratica per utilizzarlo si doveva prima effettuare il boot di quest’ultimo e poi lanciare - dalla linea di comando, appunto - ‘WIN.COM’ che, semplificando al massimo, non era altro che un programma (grafico) per MS-DOS. Windows 1 andò avanti a fatica per un paio d’anni, con sotto-release minime rilasciate strada facendo. Solo nel 1987 arrivò la versione 2, finalmente con finestre posizionabili liberamente sul desktop.

Non aveva ancora il cestino, ma questa è un’altra storia!

AdP

Tratto da #ADPbook2023 - Operazione nostalgia.

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Progetto a cura di

Andrea de Prisco - AdP

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