Articolo pubblicato sul n. 182 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel marzo 1998

MCmicrocomputer


Anteprima:
Nuove stampanti EPSON
l'esacromia vola a quota 1.440...

di Andrea de Prisco

Come previsto (e ampiamente anticipato su MCmicrocomputer dello scorso dicembre) EPSON annuncia una nuova famiglia di stampanti a colori a getto d'inchiostro riunendo, in un sol colpo, le più spinte tecnologie proposte lo scorso anno dalla casa giapponese. Sicuramente ricorderete le Stylus Color 800 e 600, le prime stampanti a colori a getto di inchiostro a battere il "muro" dei mille punti per pollice, con la loro risoluzione dichiarata di ben 1.440x720 dpi.Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo Analogamente, chi si occupa almeno un po' di fotografia digitale, conoscerà l'ormai mitica Stylus Photo, macchina spiccatamente votata alla resa fotografica grazie all'utilizzo di sei inchiostri per la stampa in una particolare esacromia basata sui colori nero, giallo, ciano, ciano chiaro, magenta e magenta chiaro. Quest'ultima, a fronte di una resa cromatica decisamente migliore delle due sorelline, non andava oltre i canonici 720x720 punti per pollice, risoluzione se vogliamo addirittura di base per le macchine EPSON (la prima stampante a colori a getto di inchiostro di quest'azienda, l'ormai anziana Stylus Color, raggiungeva questo valore di risoluzione già nel lontano 1994!).

Dunque, cosa c'è di meglio (e, se vogliamo, di più scontato), che unire i due primati tecnologici per "creare" stampe in esacromia alla massima risoluzione attualmente disponibile da una stampante a getto di inchiostro? Nasce così non una ma una famiglia di nuove macchine, tutte in grado di offrire il massimo sia in termini di risoluzione che in termini di resa cromatica. Partendo dal basso troviamo la Stylus Photo 700, in formato A4 e offerta ad un prezzo di vendita sicuramente molto invitante (addirittura inferiore a quello della precedente Stylus Photo). Un po' più in alto troviamo la Stylus Photo EX, dotata della medesima tecnologia di stampa della 700, ma con in più la possibilità di stampare in formato A3, anche in PostScript Level 2 grazie al RIP software disponibile come opzione. Infine al livello comunemente detto "over the top" troviamo la Stylus Pro 5000 (di cui vi avevamo già anticipato le prodezze tecnologiche su MC di dicembre), stampante professionale di fascia alta, dedicata al mondo PrePress e alle arti grafiche, disponibile anche con RIP hardware esterno per l'elaborazione di stampa PostScript (e non) senza minimamente pesare sulle risorse di calcolo del computer utilizzato.

 

Chi ben comincia...

 

Il sistema EPSON PerfectPicture Imaging System rappresenta una sintesi della tecnologia proprietaria Micro Piezo delle testine di stampa, degli inchiostri Quick-Dry ad alta concentrazione e alto potere di penetrazione nel supporto, della tecnologia AcuPhoto Halftoning per la massima resa cromatica nella stampa. Questa, aggiunta alla riproduzione ottimizzata di immagini fotografica grazie alle avanzate funzioni dei driver di stampa, permette di ottenere una qualità finale a dir poco sorprendente e sempre più difficilmente distinguibile dalla stampa fotografica tradizionale (chimica). I due inchiostri aggiuntivi, "ciano chiaro" e "magenta chiaro", della stampa in esacromia proposta da EPSON permettono di ottenere sfumature più uniformi e punti di stampa meno visibili nonostante siano di dimensioni maggiori. Quel che apparentemente potrebbe sembrare un astruso controsenso (o un evidente refuso redazionale...) è in realtà il vero asso nella manica della tecnologia introdotta lo scorso anno per la EPSON Stylus Photo. Nelle macchine tradizionali, funzionanti in quadricromia (ciano, magenta, giallo, nero) per ottenere sfumature molto chiare il driver di stampa non può far altro che tracciare punti di ridotta dimensione ben distanziati tra loro. Quando i punti, pur di dimensioni piccola, sono tracciati con inchiostri piuttosto scuri (come il ciano e il magenta, ma ci auguriamo che presto il medesimo meccanismo sia esteso al nero... il più scuro di tutti!) l'effetto finale sulla carta è visibilmente, volendo o nolendo, piuttosto sgradevole. Per quanto piccoli di dimensione, la presenza di pochi punti scuri ben distanziati tra loro appare ben evidente e comunque d'effetto tutt'altro che gradevole. La trovata sta proprio nell'utilizzo di inchiostri chiari per le sfumature chiare per tracciare con questi punti di dimensioni maggiori, maggiormente accostati tra loro, e per questo meno visibili ad occhio nudo.

Il "passo successivo" è stato, come detto, quello di portare la tecnologia di stampa in esacromia light nelle testine di stampa da 1.440x720 punti per pollice ed ottenere in questo modo stampe di qualità fotografica ancor più sorprendente. La stessa tecnologia la ritroviamo sia nel modello Stylus Photo 700, in grado di stampare fino al formato A4, che nella Stylus Photo EX, che arriva al formato massimo A3. Ricca, per entrambi i modelli, la dotazione software. Per il modello più piccolo (la 700) è offerto a corredo Adobe PhotoDeluxe 2.0 (sia per Mac che per PC), per la EX troviamo addirittura Adobe Photoshop LE 4.0, sempre per tutt'e due le piattaforme. Solo per Windows sono inoltre offerti a corredo, per entrambe le macchine, le utility EPSON Print Adventure ed EPSON Photo Sheet, utilizzati rispettivamente per stampare sui nuovi Photo Sticker (piccoli adesivi in carta speciale fotografica) e per riprodurre la stessa immagine in diversi formati sullo stesso foglio.

 

... e per chi non s'accontenta!

 

Come già anticipammo a dicembre, il "meglio del meglio del meglio" è rappresentato dalla nuova, incredibile, EPSON Stylus Pro 5000, un prodotto dedicato principalmente all'utenza professionale dedicato alle applicazioni di PrePress e alle arti grafiche. Assieme all'opzionale server RIP Station 5000 rappresenta inoltre una valida soluzione per la stampa ad alta velocità di documenti PostScript Level 3, con il supporto delle simulazioni di stampa SWOP, Euroscale e DIC (indicata, quindi, anche per effettuare le cosiddette "prove colore" al pari delle macchine di fascia ben più alta). Il RIP hardware include una CPU RISC a 64 bit, due chip custom Fiery LX RIP, 32 megabyte di RAM e un hard disk da 2 gigabyte oltre, al totale supporto di reti multipiattaforma e multiprotocollo (utilizzabile con Mac, WIndows, Unix, ecc.).

Tornando alla stampante vera e propria (Stylus Pro 5000) le sue caratteristiche tecniche sono davvero molto interessanti. Il formato massimo stampabile è l'A3+, maggiore dell'A3 tradizionale, permettendo la stampa "al vivo" di quest'ultimo oltre agli eventuali crocini di registro. La testina utilizza la tecnologia Micro Piezo ed è dotata di 64 ugelli per ogni colore di esacromia. La risoluzione massima raggiungibile, sia in bianco e nero che a colori, è di 1.440x720 punti per pollice mentre la velocità di stampa permette di ottenere un'uscita A3+ grafica in soli 5 minuti a 720x720 dpi e in soli 9 minuti a 1.440x720 punti per pollice. Include i driver per Windows 3.1, Windows 95, NT 4.0, Mac OS 7.1x/8.0 e supporta il sistema di calibrazione del colore EPSON sia per Windows 95 che per Mac Os, l'ICM solo per il primo, ColorSync 2.0 solo per il secondo. Dispone di due interfacce standard per il collegamento diretto ad entrambi i sistemi (parallela e seriale) e, opzionalmente, può essere dotata di interfaccia di rete per l'utilizzo condiviso. Il vassoio carta accetta fino a 250 fogli da 55 g/metroquadro e opzionalmente è possibile installare un secondo cassetto carta per avere costantemente in linea due supporti diversi o due diversi formati carta. Manca all'appello, al momento di andare in stampa, il prezzo di vendita al pubblico delle nuove stampanti EPSON che si prevede essere molto interessante. Un'approfondita prova su strada su MC, non appena le nuove macchine saranno disponibili. 


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