Articolo pubblicato sul n. 188 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'ottobre 1998
Anteprima: 1+2=1. Questa è, per certi versi, la grande novità in casa EPSON. Algebricamente parlando, per far quadrare i conti rigorosamente, basterebbe aggiungere al primo "uno" semplicemente un segno meno: la soluzione, in realtà, va ricercata da tutt'altra parte. In EPSON, infatti, non usano certo le scienze matematiche per gli slogan pubblicitari, riservandole in primo luogo per le ricerche tecnologiche. Sforzi che, non fatichiamo a riconoscerlo, finora hanno portato sempre frutti più che soddisfacenti. Soddisfacenti, di sicuro, per noi utilizzatori di cotanto "ben di printing", ma allo stesso tempo confezionati con ottimo filo da torcere per tutti i concorrenti agguerriti di ogni parte del mondo. Così, zitta zitta (si fa per dire!) e nel giro di pochi anni, EPSON ha raggiunto vette elevatissime, la fa ormai da padrona nella stampa a getto di inchiostro nel mercato consumer, offre apparecchi dal costo contenuto specialmente in rapporto alle "performance" che definire entusiasmanti appare in certi casi addirittura un po' riduttivo. La nuova strategia EPSON (denominata "1+2=1") può essere riassunta grosso modo così: (1) Continuare a sviluppare le attuali linee di prodotti per utilizzo aziendali e home; (+2) Puntare alle grandi aziende offrendo una nuova gamma di stampanti laser ad alta velocità anche a colori e, contemporaneamente, offrire ai professionisti della grafica prodotti dalla definizione eccezionale, in grado di fornire una qualità paragonabile alla stampa offset anche su formati maggiori; (=1) Consolidare la posizione dell'azienda verso i clienti, offrendo servizi e supporti in particolare nei rapporti con la grande utenza. Come dire che il gioco di certo si fa duro, con EPSON (probabilmente a ragione) certa di avere le spalle abbastanza grosse per buttarsi - ed emergere! - nella mischia.
CMYK: i magnifici quattro
In barba alle più fantascientifiche previsioni, nel corso della recente conferenza stampa pan-europea svoltasi lo scorso 7 settembre a Parigi non sono state annunciate novità riguardo le macchine a getto di inchiostro di natura spiccatamente fotografica. Ovvero per l'accoppiata vincente Stylus Photo 700 e Stylus Photo EX, già in vendita con successo da alcuni mesi, non sufficienti, però, a decretarne il loro fisiologico rinnovamento. Le nuove carte (vincenti? lo sapremo presto!) di EPSON nella stampa a getto di inchiostro vengono giocate tutte in ambito quadricromatico "puro". Ovvero nell'utilizzo - tutto sommato tradizionale - dei consueti inchiostri della sintesi sottrattiva alla quale, come noto (e per ragioni esclusivamente tecnologiche) si aggiunge un colore nero per rafforzare le tinte più scure e rendere realmente nere le zone di questa tipo (e non "marronacchio" poco desiderabile). Tre le nuove macchine presentate: Stylus Color 440, Stylus Color 640, Stylus Color 740. Le prime due, la 440 e la 640, vanno a sostituire le ormai anzianotte (si fa per dire...) Stylus Color 400 e 600, mantenendone l'impostazione generale - anche estetica - ma riducendone la compatibilità con le diverse piattaforme: solo Windows (nelle sue varie specialità) sia per la prima che per la seconda. La Stylus Color 600, di contro, disponeva anche di interfaccia seriale e di possibilità di utilizzo anche in ambiente Macintosh. Le risoluzioni offerte non cambiano: 720x720 dpi per il modello minore, 1.440x720 dpi per la sorella maggiore. Migliora, però la velocità di stampa che raggiunge rispettivamente le 4 o le 5 pagine al minuto nella stampa di testi b/n in Economy Mode per passare ai 6.5 o ai 4.5 minuti per una immagine fotografica a colori in formato A4 stampata in tutt'e due i casi a 720 punti per pollice. Molto interessanti, com'era da attendersi nell'infinita corsa al ribasso alla quale siamo da tempo abituati, il prezzo di vendita al pubblico per le due nuove macchine. Si parla, infatti, di appena 289.000 lire (+IVA) per la Stylus Color 440 e di 419.000 (+IVA) per la 640, in entrambi i casi con una consistente dotazione software in grado di porre subito l'utente in grado di lavorare e di trattare digitalmente e in vario modo le proprie immagini fotografiche.
Arrivano i picolitri!!!
740, in Italia, è un numero dal quale si vorrebbe, con molto piacere, stare alla larga. Suona proprio male: "Che modello è la stampante EPSON che vorresti comprare?"... "Si tratta del modello 740". E giù a disperarsi pensando agli infernali riquadri da compilare, al primo e al secondo acconto da versare a maggio e a novembre, alla probabile tassa sulla salute della testina di stampa, da pagare anche in caso di funzionamento sempre perfetto... Scherzi a parte, la vera novità EPSON d'autunno nel campo delle stampanti a getto d'inchiostro, riguarda la nuova Stylus Color 740 (venduta a 539.000+IVA) e in particolare la sua innovativa tecnologia ink-jet denominata Advanced Micro Piezo. Questa è in grado di espellere gocce d'inchiostro da appena 6 picolitri (miliardesimi di litro), mentre la testina di stampa conta ben 288 ugelli (144 per il nero, 48x3 per ciano, magenta, giallo). La risoluzione dichiarata rimane ancora "inchiodata" a quota 1.440x720 punti per pollice, ma grazie alle gocce d'inchiostro di così ridotta dimensione (la più piccola mai "gettata", meno della metà rispetto ai precedenti modelli) e alla possibilità di variarne "al volo" la dimensione prima di raggiungere il supporto sul quale avviene la stampa, i risultati fotografici ottenibili sono a dir poco sorprendenti. Anche (o soprattutto) in considerazione del fatto che non vengono utilizzati i due inchiostri aggiuntivi dei modelli "Photo", per rendere al meglio le zone chiare dell'immagine. Le stampe ottenibili dalla Stylus Color 740, fotograficamente parlando, non hanno nulla da invidiare a quelli della Stylus Photo 700 (a sei colori): i punti di stampa sono pressoché invisibili (nelle prove di stampa pubblicate in quest'articolo potete "ammirare" solo una pessima riproduzione tipografica della reale qualità raggiungibile!). Solo nelle sfumature più tenui - guardando l'immagine davvero a pochi centimetri di distanza - si intravede il retino stocastico, problema che sarà definitivamente risolto dalla probabile futura generazione di macchine "Photo" che uniranno (com'è ovvio attendersi) la tecnologia Advanced Micro Piezo che genera gocce variabili tra i 6 e i 19 picolitri, con la stampa a sei inchiostri che tanto migliora la resa delle sfumature più tenui. Se poi in EPSON pensano (come, personalmente, mi auguro) anche alla stampa a 7 colori - con in più il "nero chiaro", o grigio che dir si voglia! - avremmo un significativo miglioramento anche nella stampa di immagini fotografiche in bianco e nero, residuo tallone d'Achille di ogni macchina ink-jet finora prodotta. Tornando, nei dettagli, alla Stylus Color 740, le novità non riguardano solo le dimensioni (variabili) della singola goccia ma si riferiscono anche alla velocità di stampa che raggiunge le 6 pagine A4 al minuto nella stampa di testi in b/n in Economy Mode per arrivare ai 3 minuti necessari a stampare un'immagine fotografica, sempre in formato A4. Tutti i dati (fonte EPSON... verificheremo!) riguardanti la velocità sono stati rilevati utilizzando un PC dotato di Pentium a 200 MHz, 64 MB di RAM, harddisk da 2 GB, sistema operativo Windows 95, misurando il tempo impiegato dal momento in cui si impartisce sul computer il comando Print fino all'effettivo rilascio del foglio nel vassoio di raccolta: più chiari di così... Tre, infine, le interfacce a corredo della macchina: oltre alla onnipresente parallela e all'auspicabile seriale (per la compatibilità Mac), troviamo per la prima volta anche una porta plug&play USB (Universal Serial Bus) con la quale dovremo sempre più abituarci a convivere. Felicemente!
Un nuovo scanner... anzi due!
Ma forse sarebbe più giusto dire "uno e mezzo". Il modello, infatti, è lo stesso, si chiama GT-7000 ed è uno scanner piano per il formato A4 dotato di convertitori analogico/digitali a 12 bit per colore primario (36 bit/pixel per la conversione, anche se l'uscita è comunque a 24). Ne esiste poi una versione PHOTO, proposto per un uso prevalentemente fotografico, in grado di eseguire l'acquisizione anche di pellicole negative o positive - fino al formato 10x12 cm - grazie al compatto lettore per trasparenze fornito a corredo solo con . Per il resto, il GT-7000 offre - almeno sulla carta - risultati molto interessanti. La risoluzione ottica è di 1.200x600 punti per pollice, ben più che sufficienti per l'acquisizione di originali opachi di grande formato (fino all'A4) e per le pellicole di maggiore dimensione. Sono purtroppo pochi per l'acquisizione di qualità fotografica di pellicole in formato 35mm (24x36), per le quali è meglio utilizzare uno scanner apposito (come l'EPSON FilmScan 200) in grado di offrire risoluzioni maggiori. Sia la versione "liscia" che la versione PHOTO sono in grado di funzionare tanto su piattaforma Windows che in ambiente Macintosh. Il secondo, proprio per la sua destinazione prevalentemente fotografica, viene fornito con il software Adobe Photoshop LE 4.0 a corredo. Non si conoscono, al momento di andare in stampa, il prezzo di vendita al pubblico dei due nuovi apparecchi.
Il grande salto
La nuova strategia EPSON prevede, come detto, anche l'ingresso dell'azienda giapponese nel settore delle stampanti laser dedicate alle aziende. Finora s'era occupata, in tale ambito, principalmente di stampanti laser economiche, indicate soprattutto per il mercato SOHO (Small Office Home Office) per il quale, almeno del paese del Sol Levante, risulta essere produttore leader. Tre i modelli presentati, tutti di alte prestazioni (una finanche a colori in formato A3+) e condivisibili in rete. La EPL-C8000 è una laser a colori rivolta alle piccole aziende e alle arti grafiche. Il formato massimo è l'A3+ che permette la stampa del formato A3 "pieno", comprensivo degli eventuali crocini di registro. La compatibilità PostScript è assicurata da un server RIP Fiery e offre come velocità di stampa 16 pagine al minuto in modalità monocromatica e 4 ppm nell'utilizzo a colori. La risoluzione massima è di 600x600 punti per pollice (su carta comune) con la quale è possibile la stampa a 268 lpi (linee per pollice) per la riproduzione di grafici e per le applicazioni commerciali o di 166 lpi per la resa fotografica. La EPL-N4000 è una stampante laser b/n di fascia alta in grado di gestire il formato carta A3. Raggiunge la ragguardevole velocità di 40 pagine al minuto per una capacità nominale d'uso di 100.000 pagine/mese. Compatibile con i maggiori standard di rete (comprese quelle ad alta velocità) dispone di numerose opzioni per le varie esigenze di utilizzo condiviso: cassetti carta, fascicolatori, opzioni per la stampa fronte retro, ecc. Infine, la EPL-N1600 offre una velocità di stampa di 16 pagine al minuto ed è dedicata ai gruppi di lavoro. Dispone di due cassetti carta, stampa in modalità fronte/retro, di un'interfaccia per il collegamento in rete, di cartucce toner ad alta capacità (8.000 pagine) e di un modo "Economy" per ridurre significativamente il costo copia. Impaginato originale... Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui |