Articolo pubblicato sul n. 141 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel giugno 1994
Anteprima: All-in-one (lett. "tutto in uno") identifica, in casa Apple, i notebook che incorporano tutte le funzionalita' delle macchine da tavolo. Drive integrato, interfacce standard (compresa la porta video), oltre naturalmente alla tastiera, al display, all'hard disk e, fino a qualche settimana fa, alla trackball. Che fine ha fatto la pallina? Questa e' la prima novita' dei nuovi PowerBook 500: addio trackball integrata, per far posto ad una nuova, rivoluzionaria (figuriamoci se non era tale...) unita' di puntamento denominata Trackpad. Le caratteristiche innovative dei nuovi PowerBook 500 (tre i modelli attualmente in catalogo: 520, 520c e 540c) non si fermano certo a questo. Il "motore" della nuova famiglia e', temporaneamente, il potente 68040 a 25 e 33 MHz. Temporaneamente in quanto questi nuovi portatili sono pronti per montare PowerPC non appena il chip 603, specificatamente realizzato per applicazioni portatili, sara' disponibile in quantita'. Upgrade, questo e' il bello, effettuabile senza cambiare la scheda elettronica, ma semplicemente sostiuendo la schedina processore che attualmente monta il microprocessore 68040. E quando saranno disponibili le versioni con il PowerPC direttamente installato all'interno, come si chiameranno, Power PowerBook? Macchine nuove anche nell'estetica, decisamente piu' curata che nelle precedenti realizzazioni, e per completezza di interfacciamento/espandibilita' (troviamo finanche la porta Ethernet!) che comprende anche la possibilita' di utilizzare schede PCMCIA. Tre prodotti veramente nuovi, come vedremo, e non un semplice restyling.
Addio trackball
A guardarla sembrerebbe una minuscola tavoletta grafica e, se fosse tale, la prima considerazione da fare riguarderebbe l'efficacia e la precisione di un tale dispositivo tanto piccolo proiettato sull'intera dimensione dello schermo. Fortunatamente si tratta di qualcosa completamente nuovo, posizionabile a meta' strada tra una tavoletta grafica e una comune trackball. E', a tutti gli effetti, una tavoletta sensibile al tatto, ma si usa come una trackball. Non vi e' corrispondenza assoluta tra il punto toccato e la posizione del puntatore sul video, ma si tratta di una corrispondenza relativa. La freccia seguira', piu' semplicemente, il movimento, la velocita' e l'accelerazione del nostro dito sulla Trackpad. Esattamente come avviene con una comune trackball, per compiere movimenti piu' ampi, instintivamente, effettueremo piu' volte piu' un movimento breve. La Trackpad analizzera' il movimento del nostro polpastrello per capire dove stiamo spostando il cursore. Inutile dirvi che a spiegarne il funzionamento si fa una fatica immane (come quella che sto facendo in questo momento), ma una volta sotto le mani, bastano pochi secondi per capire come si usa e qualche minuto per averne assoluta padronanza. A causa dell'utilizzo esclusivo tramite polpastrello del dito indice (o comunque di qualsiasi altro dito diverso dal pollice) sparisce anche il secondo tasto mouse presente superiormente, per far posto ad un unico tasto posizionato in basso e attivabile con il pollice. Grazie al consueto posizionamento centrale, il dispositivo puo' essere azionato correttamente anche con la mano sinistra, per la gioia di tutti i mancini. I vantaggi della Trackpad al posto della trackball, riguardano anche la sua estrema compattezza, che permette di utilizzare anche lo spazio al di sotto per installare batterie di maggiori dimensioni, ma soprattutto e' un'unita' assolutamente protetta dalla polvere e dallo sporco, unici talloni d'Achille di mouse e trackball. E in una macchina portatile, polvere e sporco sono sempre pronti in agguato.
Prestazioni super
I tre nuovi PowerBook della famigia 500 (520, 520c e 540c) si differenziano tra loro per il tipo di display utilizzato, rispettivamente livelli di grigio, dual scan a colori e matrice attiva a colori, per la velocita' del processore (25 o 33 MHz) e per la capacita' dell'hard disk integrato (160 o 320 megabyte). Per tutt'e tre i modelli, il display e' da 9.5 pollici con risoluzione massima di 640x480 pixel (contro i 640x400 dei precedenti modelli). Il modello superiore, PowerBook 540c, offre la possibilita' di visualizzare migliaia di colori sul suo display a matrice attiva. Nuova anche la tastiera, di dimensioni standard (19 mm pitch) completa dei 12 tasti funzione e del tasto di accensione (proprio come sulle tastiere dei Macintosh). I nuovi PowerBook hanno inoltre la possibilita' di montare due batterie ricaricabili, per un'autonomia totale di 7 ore di funzionamento "reale". Le nuove batterie sono in tecnologia NiMH (Niche Idride Metallico) e contengono al loro interno un processore che comunica direttamente con il sistema di gestione dell' alimentazione EverWatch sulla scheda madre. In questo modo in qualsiasi momento e' possibile conoscere con estrema esattezza il tempo di autonomia residua. La batteria installata nella sede di sinistra puo', all'occorrenza, essere sostituita con il drive per schede PCMCIA o con altri dispositivi di terze parti. All'interno di tale alloggiamento e' presente uno slot PDS sul quale e' potenzialmente possibile installare quasiasi tipo di espansione. All'interno dei nuovi PowerBook sono state inserite anche le funzionalita' hardware/software riguardanti il suono stereo a 16 bit: oltre al microfono integrato, non mancano, alla destra e alla sinistra del display, due piccoli altoparlanti stereo pronti per ogni applicazione multimediale... portatile. Dal punto di vista delle comunicazioni remote, anche i nuovi PowerBook possono utilizzare l'Express Modem (modem/fax send e receive 14.400 bps, V.42 e V.42bis, per citare solo le caratteristiche piu' importanti), nella versione II. Questo nuovo dispositivo si connette direttamente alla linea telefonica senza utilizzare un DAA (Data Access Arrangement) esterno pur adattandosi perfettamente a qualsiasi tipo di rete telefonica. Quando il computer si avvia, il DAA interno interroga il sistema operativo per verificare quale versione di linguaggio e' attualmente in uso e si configura di conseguenza. Se ad esempio e' installata la versione Italiana, l'Express Modem II si configurera' per la nostra rete nazionale, se ci fosse una versione francese, si configurerebbe secondo lo standard PTT francese e cosi' via. Naturalmente viaggiando in paesi differenti non dovremo reinstallare il System di volta in volta, ma potremo utilizzare adattatori esterni di dimensioni ridottissime che consentono di cambiare la configurazione del modem senza effettuare l'interrogazione del sistema operativo. Nuovo, infine, anche il materiale utilizzato per la realizzazione del cabinet, quattro volte piu' robusto di quello dei precedenti modelli: all'interno e' presente uno scheletro in magnesio, simile a quello impiegato per i modelli Duo.
PowerBook Mobility Bundle
A corredo con i nuovi PowerBook troviamo anche una nutrita serie di prodotti sofware, molti dei quali per l'uso specifico di computer portatili. Troviamo Apple Remote Access per il collegamento, via modem, ad un server remoto; File Assistant per mantenere sincronizzati i contenuti di due hard disk differenti (ottimo per lavorare sempre con l'ultima versione di ogni file); PC Exchance per leggere e scrivere i dischi in formato DOS/Windows; DataViz Easy Open Traslators per tradurre file da un formato all'altro; Pulsantiera per lanciare le applicazioni con un singolo click; HyperCard Player per lanciare le applicazioni HyperCard; MacCheck per testare lo stato della macchina e un Calendario nel menu' mela per tenere traccia degli appuntamenti. Sullo schermo dei nuovi PowerBook e' ora presente una Striscia di Controllo che permette di mantenere sotto controllo continuo molte attivita' della macchina. E' formata da una serie di bottoni e di indicatori che possono essere posizionati a piacere dall'utente stesso. Inoltre la Apple ha reso l'uso di tale Striscia di Controllo libero anche dai parte dei produttori software che potranno prevedere eventualmente bottoni e indicatori anche relativi alle loro applicazioni o ai loro add-on hardware. Tra le funzioni offerte dalla Striscia di Controllo, troviamo l'attivazione o la disattivazione di AppleTalk senza richiamare scelta risorsa e senza resettare. E' inoltre fornita constantemente l'indicazione dello stato di carica delle batterie, il tasso di consumo e il tempo esatto di autonomia. Sempre da Striscia di Controllo, l'utente puo' attivare o disattivare la condivisione, cosi' come cambiarne l'impostazione, fermare il disco rigido con un singolo click, impostare il massimo dell'economia nel consumo delle batterie, porre il computer in stato di sleep, regolare il volume audio e attivare o disattivare la duplicazione dello schermo (quando si collega un monitor esterno) senza aprire il pannello di controllo.
PowerBook Duo 280c
Prendete un Quadra 950, il piu' ingombrante Macintosh mai realizzato (e anche uno dei piu' potenti) e mettetelo a dieta. Una dieta tanto rigida da costringerlo a ridurre il suo peso fino alla strabiliante leggerezza di due soli chilogrammi abbondanti. Aggiungete un display a colori a matrice attiva da 8.4", senza aumentarne il peso, e ottenete il nuovo, incredibile, Duo 280c. Incredibile almeno quanto la sua potenza, presente e futura. Microprocessore 68040 a 33 MHz, hard disk da 320 megabyte, da 4 a 40 megabyte di memoria RAM incorporata sono numeri da potente server di rete non da sub-notebook. Quasi due volte mezzo piu' veloce del Duo 270c, il nuovo nato (come se tutto cio' ancora non bastasse) apre anch'esso le porte a PowerPC 603 non appena sara' disponibile l'upgrade della scheda elettronica. Contemporaneamente al Duo 280c e' stata presentata anche la Duo Dock II, che integra una porta Ehernet e il supporto per monitor a colori di grandi dimensioni, permettendo la visualizzazione di migliaia di colori sul 16" e di 256 colori sul 21". Per gli utenti dei precedenti modelli Duo, come noto basati sul 68030, la nuova docking station offrira' on board anche 32 KB di cache e un sempre utile coprocessore matematico.
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