Articolo pubblicato sul n. __ di
AudioReview
(Edizioni
Technimedia Srl - Roma) nel settembre 1993
Pioneer PD-S802
di Andrea de Prisco
Non possiamo non riconoscere a Pioneer alcuni meriti nella
storia dell'alta fedelta' non soltanto domestica.
Nell'ambito dell'hi-fi car, ad esempio, Pioneer e' stata per
moltissimi anni leader "assoluto e unico"
e ancor oggi mantiene la sua leadership indiscussa in un
mercato che, forse grazie anche alla stessa Pioneer, ha
assunto proporzioni ciclopiche. E' stata la stessa casa,
tanto per citarne una, ad inventare la musica "da
bagagliaio" con i cambia CD in grado di offrirci ore e ore
di musica e di tranquillita' di guida. Gli stessi caricatori
erano poi utilizzabili anche a casa con apparecchi in grado
di ingoiarne addirittura 3 per volta per una ventina d'ore
di autonomia musicale.
Nell'ambito dell'hi-fi domestica, chi non ricorda sul finire
degli anni '70 i componenti separati Pioneer color alluminio
anodizzato, con tanto di maniglioni laterali "di sicurezza",
ingrediente principale di ogni festa tra amici o con i
compagni di scuola? E negli anni '80, chi non ricorda gli
orribili impiantoni formato rack, con tanto di rotelle e
vetro, comodi da piazzare anche nelle case meno attrezzate?
Il nome Pioneer, in questi ultimi anni, e' stato molto
legato alla tecnologia digitale e piu' in generale alla
tecnologia laser audio e video. Prendiamo, ad esempio, un
lettore Laser Disc: come e' possibile non legare, ancora una
volta, a questo tipo di apparecchio il marchio Pioneer?
Successo ottenuto, lo sappiamo tutti, anche grazie ad un
posizionamento del prezzo di vendita degli apparecchi
Pioneer sempre e comunque "ragionevolmente umano". Solo
cosi' si fanno i grandi numeri, nel fatturato, e aumenta
sempre piu' la diffusione e, perche no, la popolarita' di un
determinato marchio.
L'apparecchio in prova questo mese e' un modello nuovissimo
caratterizzato dalla presenza dell'esclusivo convertitore
"Legato Link". Abbiamo gia' collaudato questo dispositivo
nel Pioneer PD 95 provato sul numero 121 di AudioReview: si
trattava di un apparecchio "top" caratterizzato da un prezzo
di vendita di quattro milioni. Su questo numero incontreremo
la medesima tecnologia "Legato Link" in un apparecchio dal
prezzo piu' contenuto, sotto al milione di lire, per la
gioia di tutti noi comuni mortali.
Caratteristiche
Nell'attesa che qualche "costruttore pazzo" inventi il primo
lettore di CD senza motore alcuno, nel quale la lettura
avviene deviando magneticamente un raggio laser posto a
debita distanza dal disco immobile, svariati sono stati gli
sforzi dell'industria elettronica mondiale per cercare di
rendere la lettura laser piu' stabile e accurata possibile.
Il sistema proposto da Pioneer (e applicato a tutti i suoi
apparecchi di classe media e alta) e' denominato Stable
Platter Mechanism e basa il suo funzionamento sull'utilizzo
di un piatto flottante, spesso e pesante, delle dimensioni
di un CD. Su questo il disco dovra' essere appoggiato con
l'etichetta rivolta verso il basso e il lato di lettura
verso l'alto. Diciamolo pure... come eravamo abituati a fare
con i piatti analogici.
Conseguentemente anche l'unita' laser richiede un
posizionamento sottosopra: la lettura avviene dall'alto dopo
che un apposito dispositivo di chiusura provvede a spingere
il disco sul piatto di lettura. Grazie a questo meccanismo
si riducono drasticamente le microvibrazioni del supporto, a
tutto vantaggio della riduzione degli interventi dei
circuiti di servoassistenza, con la possibilita' di leggere
agevolmente anche dischi affetti da leggeri difetti di
fabbricazione. Meglio riusciamo a leggere le informazioni
digitali contenute sul CD, migliore sara' la qualita' del
suono riprodotto: questa e' matematica, non un'opinione!
Il secondo "ingrediente principale" del PD-S802 e' il
convertitore Legato Link. In questo sistema il
sovracampionamento viene effettuato tramite un filtro
digitale F.I.R. con frequenza di campionamento ottupla
caratterizzato da pendenza di intervento piu' blanda che nei
sistemi tradizionali. Con due conseguenze dirette: la prima
riguarda la naturale comparsa di immagini oltre la meta'
della frequenza di campionamento (frequenza di Nyquist); la
seconda comporta, nel dominio del tempo, un miglior
comportamento del sistema in presenza di segnali transienti.
Come vedremo piu' avanti basta dare uno sguardo alla pagina
delle misure per trovare un'immediata conferma di tutta la
teoria.
Per quanto riguarda le caratteristiche "esterne" del
PD-S802, iniziamo col dire che si tratta di un apparecchio
"tutta sostanza" nel quale non si strizza l'occhio a questo
o a quel gadget ma tutto e' pensato e realizzato per
massimizzare le performance sonore. A cominciare
dall'estetica, molto pulita e lineare, contraddistinta da un
ridotto numero di tasti sul pannello frontale: oltre ai
classici comandi per la lettura e/o selezione dei brani
troviamo solo altri quattro tasti che rispettivamente
permettono di spegnere il display (a detta di Pioneer
colpevole anch'esso di generare rumore quando e' acceso),
variarne la visualizzazione del tempo trascorso o rimasto,
impostare il repeat del brano o del disco, attivare o
disabilitare le uscite digitale o analogica. L'interruttore
di alimentazione e' di tipo elettronico: e' cosi' possibile
accendere e spegnere l'apparecchio anche da telecomando.
Il display e la meccanica di lettura sono posti al centro.
Sul primo le informazioni riportate sono ridotte al minimo:
traccia, indice, ascissa temporale. Sotto a queste
indicazioni trova posto un "music calendar" da venti brani,
molto comodo per avere sempre sottocchio i brani ancora da
riprodurre. Alcune indicazioni presenti sul display non sono
implementate sulla macchina: evidentemente lo stesso display
e' utilizzato dal costruttore anche su macchine piu' dotale.
In un piccolo box rettangolare del display, intitolato Edit,
appaiono le informazioni relative alla programmazione della
registrazione di una cassetta o al fader programmabile
incorporato. Impostando la durata di un nastro,
l'apparecchio cerchera' sul disco automaticamente i brani
piu' adatti a riempire lo spazio disponibile. Comoda la
possibilita' di ricerca veloce di picco massimo, utile per
regolare correttamente il volume di registrazione di una
piastra analogica.
Per finire, da una piccola fessura presente sul cassetto
porta CD possiamo vedere il piatto in rotazione durante la
lettura di un disco.
Costruzione
Aprendo il Pioneer PD-S802 possiamo facilmente renderci
conto di come questo prodotto "bello fuori" sia in
definitiva anche "bello dentro". La prima cosa da segnalare
e' l'estrema pulizia che regna all'interno: tutta
l'elettronica giace su quattro circuiti stampati, troviamo
due trasformatori separati per la sezione di servo controllo
e quella di conversione D/A, tutti i cablaggi tra le varie
schede sono ridotti al minimo e, comunque, effettuati con
molta cura. Si apprezzano particolarmente alcuni fermi
meccanici che bloccano i flat cable di interconnessione tra
le schede . Da segnalare, inoltre, l'assenza di alcuni
componenti sia sulla scheda di conversione che su quella di
servocontrollo, a testimonianza del fatto che gli stessi
circuiti stampati sono utilizzati anche per modelli piu'
sofisticati.
Lo châssis ha una conformazione a nido d'ape, che lo rende
particolarmente robusto in relazione al peso piuttosto
contenuto.
Imponente, al centro, la meccanica di lettura. Osservandone
il funzionamento ad apparecchio smontato, possiamo notare
come all'atto della chiusura del cassetto porta disco tutta
la parte superiore della meccanica (che incorpora anche il
pick up laser) si abbassi per tenere ben fermo, sul piatto,
il disco da leggere.
La sezione alimentazione dell'elettronica di servo controllo
e' situata sullo stesso circuito stampato del relativo
trasformatore, quella relativa all'elettronica di
conversione D/A e' situata, invece, sulla stessa scheda.
La conversione D/A e' affidata a due convertitori bitstream
"PulseFlow" della stessa Pioneer che fanno capo ad un unico
sovracampionatore parimenti realizzato dalla casa madre. I
componenti mancanti sulla scheda di conversione D/A
sembrerebbero essere relativi ad un circuito di regolazione
volume per un'uscita di linea variabile (regolabile da
telecomando), come accade per alcuni lettori di CD piu'
"commerciali". Il fatto stesso che sia stata tolta su questo
modello e' una conferma ulteriore della sua vocazione quasi
esoterica.
Le misure
Al banco di prova del nostro laboratorio il Pioneer PD-S802
ha mostrato ben in evidenza le sue doti di apparecchio di
alte prestazioni nonostante il prezzo di vendita contenuto.
Da segnalare, prima di ogni altra cosa, le varie tracce che
testimoniano la presenza del convertitore Legato Link. Nel
grafico "Residui in banda soppressa" sono ben visibili le
frequenze immagine oltre la frequenza di Nyquist, poco
attenuate dal blando filtro digitale. Sempre da correlare al
tipo di filtro, la risposta indiciale e quella impulsiva
risultano caratterizzate rispettivamente da un unico
fenomeno di overshoot e di ringing. Anche la risposta in
frequenza risente della particolare filtratura "Legato
Link", con un andamento marcatamente calante alle alte
frequenze (circa -1 dB a 16 kHz e circa -2.5 dB a 20 kHz).
Ottimi, quasi ai limiti teorici, anche i valori di gamma
dinamica (100 dB) e la risoluzione effettiva per entrambi i
canali pari a 15.9 bit. Risultati estremamente positivi
anche per la monotonicita' (vedi grafico), per la linearita'
con deviazione di soli 0.1 e 0.2 dB (rispettivamente sul
canale sinistro e sul canale destro) a -100 dB e per i
valori di separazione canali destro->sinistro,
sinistro->destro. Per concludere, eccellenti i grafici della
distorsione per differenza di frequenza e della distorsione
armonica quasi del tutto privi di componenti indesiderate.
Conclusioni
Giunti al termine della nostra prova, il giudizio finale su
quest'apparecchio non puo' non essere estremamente positivo.
Siamo davanti ad un oggetto realizzato particolarmente bene
sia sotto il profilo elettronico che meccanico, suona
benissimo (come avrete gia' letto nel riquadro relativo
all'ascolto) e costa poco in rapporto alle sue capacita'.
Ben riuscita ci sembra anche l'estetica, che si discosta
molto da quella piu' "scatolosa" di analoghi apparecchi di
altri concorrenti: non si tratta pero' di un look
completamente nuovo in quando riprende sufficientemente
l'estetica di alcuni modelli dello scorso anno e ricorda
particolarmente quella del modello top PD-95 provato sul
numero 121 di AudioReview.
Complimenti ancora una volta a Pioneer che con la sua "Art
of Entertainment" ci offre ad un prezzo molto contenuto un
apparecchio bello da vedere, bello da toccare, ma
soprattutto ottimo da ascoltare. Buon divertimento!
Costruttore: Pioneer Electronics Corp, 4-1, Meguro 1-Chome,
Meguru-Ku, Tokyo 153 Giappone
Distributore per l'Italia: Pioneer Electronics SpA, Via
G.Fantoli 17 - 20138 Milano
Prezzo: L. 891.000
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE:
Risposta in frequenza: 2-20.000 Hz - Rapporto segnale
rumore: 112 dB - Gamma dinamica: 98 dB - Separazione canali:
106 dB - Distorsione: 0.0021% - Consumo: 18 W - Dimensioni (LxHxP):
420x131x270 - Peso: 5 Kg
(Riquadro)
L'ascolto
Dolore pazzesco. Ho ancora l'unghia del mio mignolo sinistro
annerita da un vistoso ematoma psicoacustico. Vi racconto
quello che e' successo. Qualche giorno fa, dopo aver portato
a casa il pupo Pioneer, me ne stavo comodamente spalmato in
salotto a lubrificarmi con l'ultimo numero di AudioReview.
Giusto per dare un po' di colore al bollente pomeriggio di
Luglio (quanto odio ti voglio...) giacche' il "coso" stava a
casa l'avevo gia' messo a lavoro. Io leggevo, lui suonava:
per la stesura di quest'articolo c'era ancora tempo
dunque... Zitto e suona!
In particolare quello splendido disco Fone' Jazz e, nella
fattispecie, il brano "Fascinatin' Rhythm" di Crombie
Murdoch, Bob Ewing e Frank Gibson. Io leggevo... leggevo...
leggevo... ad un certo punto il "dolore pazzesco": Frank
Gibson ormai materializzato tra le casse del mio impianto,
stufo del fatto che ero musicalmente disattento e
approfittando di un passaggio calmo della sua batteria, mi
ha dato una bacchettata sull'unghia. Chiedo umilmente scusa
e perdono: non mi ero ancora accorto che il "coso" suonava
stramaledettamente bene.
Gettato per aria AudioReview mi sono avvicinato mentalmente
all'impianto per comprendere meglio quello che stava
succedendo. Sono bastati pochi secondi di ascolto piu'
attento per capire che quel disco non l'avevo mai ascoltato.
Nel senso che non l'avevo mai ascoltato riprodotto in quel
modo. Gli strumenti del terzetto jazz erano li' come sempre:
mai pero' mi ero sentito cosi' presente io. Il suono emesso
era cosi' ricco di dettaglio acustico che tutto intorno
sembra svanire per far posto alla sola riproduzione sonora.
Giusto per avere conferma che non fosse solo effetto del
caldo torrido, sono tornato all'attacco in tarda serata, al
buio assoluto (ho spento finanche il display
dell'apparecchio) e ho continuato la mia prova d'ascolto con
qualche brano di musica classica. Riproducendo il concerto
per violino e orchestra di J.S.Bach BWV 1041,
nell'esecuzione di Jean Jacques Kantorow e della Munchener
Kammer Orchester diretta da Hans Stadlmair ho avuto piena
conferma delle mie prime impressioni. L'immagine sonora
appare particolarmente estesa nelle tre dimensioni con
particolare dettaglio dei singoli strumenti e, soprattutto,
del solista che si stacca magicamente dagli strumenti sullo
sfondo. Un'esperienza unica se non dimentichiamo
l'importante parametro del prezzo di vendita dell'oggetto.
Per concludere vediamo un po' come se la cava con le voci.
Tre i dischi inseriti: Fiorella Mannoia e Ivano Fossati in
"Oh che sara' ", Eugenio Finardi in "La forza dell'amore",
Francesco De Gregori in "La donna cannone". In tutti i casi
le voci appaiono sempre limpide, cristalline, ma soprattutto
ricche di tutte le componenti alte e basse che ne rendono
l'ascolto particolarmente gradevole. Quanto tutto questo sia
da addebitare al Legato Link e' un mistero. Vero e' che il
PD-S802 di Pioneer suona tanto, tanto bene.
Articolo pubblicato
su
www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni
clicca qui
|