Articolo pubblicato sul n. __ di
AudioReview
(Edizioni
Technimedia Srl - Roma) nel settembre 1993
Apple Macintosh AV
di Andrea de Prisco
La Apple lancia una nuova, rivoluzionaria, architettura per
i Macintosh futuri in grado di manipolare suono, grafica,
video, voce e telefonia. Vengono pienamente supportati input
e output per gli standard televisivi NTSC, PAL e SECAM (solo
input). Basate su un sistema misto bi-processor, le nuove
macchine disporranno sulla scheda madre di un
microprocessore Motorola 68040 per i calcoli "normali" e di
un DSP per i processi in real time, come il riconoscimento
della voce, la gestione del suono, i segnali modem ma anche
per manipolare immagini grafiche in maniera piu' veloce di
quanto consentito con il solo 68040. Oltre a questo i nuovi
Macintosh AV sono costruiti su un sottosistema di I/O basato
su DMA che, in quanto tale, opera in maniera indipendente
dal processore principale.
Due i nuovi prodotti annunciati, appartenenti
rispettivamente alla fascia alta e media della grande
famiglia Macintosh. Il piu' grande, denominato Quadra 840
AV, utilizza un 68040 a 40 MHz e un DSP AT&T 3210 a 66 MHz.
Dispone di 3 slot di espansione interna secondo lo standard
NuBus, e' espandibile fino a 128 MB di RAM, supporta
qualsiasi tipo di monitor Apple (oppure VGA) da 12 a 21
pollici fino a 16 milioni di colori (utilizzando due
megabyte di videoram). Come memorie di massa sono
disponibili, oltre al lettore di CD-ROM CD SC-300 (in grado
di leggere anche i comuni CD audio), hard disk da 230, 500 o
1000 megabyte. Il modello inferiore, denominato Centris 660
AV, e' basato su un 68040 a 25 MHz e sul DSP AT&T 3210 a 55
MHz. Come espansione massima della memoria centrale si
arriva a 68 megabyte, per la videoram troviamo un solo
megabyte (non espandibile) che permette l'utilizzo di tutti
i monitor fino al 16 pollici a trentaŽdueŽmila colori. Come
il suo predecessore Macintosh Centris 610, dispone anch'esso
di uno slot NuBus utilizzabile tramite un apposito
adattatore a richiesta. La memoria di massa, oltre al
classico lettore di CD-ROM opzionale, puo' essere da 230 o
500 megabyte.
La loro nuova architettura permette di visualizzare immagini
video provenienti da sorgenti come videoregistratori,
telecamere, laserdisc, sintonizzatori TV in una finestra di
qualsiasi dimensione. E' inoltre possibile la
digitalizzazione di sequenze video o di singole immagini.
Grazie alle uscite video standard e' possibile visualizzare
l'output Macintosh su qualsiasi dispositivo video
compatibile cosi' come registrare su un comune
videoregistratore quanto visualizzato sullo schermo .
Possiamo, ad esempio, montare un filmato partendo da
spezzoni salvati in formato QuickTime residenti su
Macintosh, e registrarlo su nastro video.
La nuova architettura supporta lo schema Apple Convolution
che elimina l'effetto di sfarfallio tipico delle
apparecchiature video e sette diversi effetti speciali di
trasparenza tra il video e la grafica nonche' il
chromakeying. L'input e l'output del video e della grafica
fanno capo a due banchi distinti di memoria: il segnale
video in ingresso puo' essere visualizzato in una finestra
in tempo reale (anche con una risoluzione diversa da quella
utilizzata dal sistema) senza rallentare le prestazioni
della CPU.
Il sottosistema di input video gestisce segnali NTSC, PAL,
SECAM tanto videocompositi quanto separati in
luminanza/crominanza (S-Video). All'interno dei nuovi
Macintosh troviamo un nuovo connettore denominato DAV
(Digital Audio Video) che permette l'accesso diretto ai dati
relativi al suono e al video. Molte sono le possibilita'
offerte da questo nuovo slot DAV: potrebbe ad esempio
esistere una scheda per la compressione hardware MPEG o per
la conseguente decompressione video che via NuBus acceda
alle informazioni su hard disk da visualizzare sullo schermo
del Macintosh. Assieme alle nuove macchine e' stato
presentato un monitor a colori "multimediale" dotato di una
coppia di altoparlanti stereo e di un microfono incorporato
dedicato al riconoscimento vocale di comandi (realizzato
attraverso il DSP interno) e alle operazioni di telefonia
tramite computer.
Articolo pubblicato
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