Articolo pubblicato sul n. 7 di Computer Office & Business
(Edizioni Finson SpA - Milano) nel maggio 2004
Asus S5
Design ultraslim per un notebook ultratecnologico
di
Andrea de Prisco
Di
Asus, marchio taiwanese noto soprattutto agli addetti ai
lavori per le sue ottime piastre madri e per le altrettanto
veloci e potenti schede grafiche, ne abbiamo già parlato di
recente in queste pagine provando per voi il palmare MyPal
A620, dotato di connettività wireless bluetooth.
Ma Asus, da un po’ di tempo a questa parte, produce anche
(potremmo dire perfino “soprattutto”, concentrandoci però
solo sulla punta del suo iceberg tecnologico) ottimi
notebook, in vari formati, con differenti configurazioni di
base – ovviamente espandibili – e, perché no?, per tutte le
tasche.
Come buona parte dei produttori maggiormente attenti alle
reali esigenze dell’utenza, Asus offre entrambe le soluzioni
di informatica portatile disponibili più o meno da sempre: i
modelli cosiddetti “all-in-one” e i super compatti “ultra
slim” o sub-notebook che dir si vogliano. I primi
incorporano tutto, proprio tutto, (dal masterizzatore allo
schermo LCD di generose dimensioni magari in 16/9, senza
escludere alcuna possibilità di connettività esterna), il
tutto dentro uno chassis non proprio portatile. I secondi,
viceversa, sono dedicati a chi intende portarsi appresso
solo il minimo indispensabile, senza però rinunciare a
nulla, proprio nulla, per quel che riguarda le prestazioni
offerte nell’utilizzo fuori sede (lontani, per intendersi,
da una rassicurante presa di corrente elettrica!).
L’Asus S5, di cui vi narriamo in queste pagine, è un
notebook appartenente alla seconda categoria: le sue
dimensioni ultracompatte sono di sicuro la prima cosa che
salta all’occhio. Quel che non si vede subito, ma si ha modo
di apprezzare mettendo in funzione il portatile, sono le sue
prestazioni velocistiche di tutto rispetto, cosa che appare
ben chiara immediatamente, notando la velocità di boot del
sistema, davvero un lasso di tempo molto ridotto per
caricare sistema operativo e tutti i driver necessari al suo
funzionamento.
Se poi ci troviamo sotto “copertura wireless”, sempre da lì
a pochi istanti, verrà evidenziata sul display la presenza
di reti di questo tipo e siamo subito connessi ad Internet,
alla posta elettronica, alla rete aziendale... in men che
non si dica!
Tutte cose che, come spesso capita di ripetere in questo
settore (né saremo facilmente messi in condizione di non
farlo più…), appena un paio d’anni fa sarebbero appartenuti
senza tema di smentita al capitolo fantascienza. Capitolo
che, pagina dopo pagina e giorno dopo giorno, continuiamo a
leggere.
Veramente ultraslim
Nonostante le dimensioni ridotte e l’altrettanto
contenutissimo peso (appena 1.3 Kg “in ordine di marcia”
sono davvero pochissimi se pensiamo che un modello
“all-in-one” può pesare anche il doppio se non di più)
l’Asus S5 non sembra affatto un dispositivo delicato, anzi.
Gli angoli smussati e la cornice metallica tutt’attorno, sia
al display che all’area tastiera, se da una parte
contribuiscono a snellire ulteriormente il design della
macchina, dall’altra infondono una maggiore sensazione di
robustezza dell’insieme. Insomma, sin dal primo contatto
l’Asus S5 appare proprio come un dispositivo piuttosto
solido, caratteristica di sicuro molto apprezzabile in un
prodotto portatile (e pure tanto!) come questo.
L’S5, tanto per spiegarsi meglio in altri termini – e al di
là di mere considerazioni esclusivamente metriche (righello
e bilancia alla mano) – può facilmente trovare posto nella
nostra abituale cartella portadocumenti, semplicemente…
facendosi un po’ di posto tra le carte di sempre: come dire
che non è del tutto indispensabile, come accade per i
notebook più grossi, provvedere ad una borsa “tutta per
lui”. Anche caricabatterie è piuttosto compatto: forse più
del trasformatore vero e proprio ingombra maggiormente il
cavo di alimentazione verso la presa di corrente elettrica,
per il quale forse avrebbero dovuto escogitare una soluzione
differente, in linea con la miniaturizzazione di tutto il
resto.
Esterna è anche l’unità ottica, un piccolissimo
masterizzatore CD di tipo “combo”, ovvero in grado di
leggere anche i DVD (quest’ultimi non utilizzabili in
scrittura). Necessita di alimentazione esterna: questa può
essere fornita da un apposito adattatore di rete o, meglio,
prelevata direttamente dallo stesso portatile grazie ad una
apposita porta “DC out” presente sull’S5 e ad un particolare
cavo di connessione USB+V. Ovviamente così facendo
l’utilizzo del lettore ottico inciderà negativamente
sull’autonomia di utilizzo a batterie del sistema.
Ergonomia
Sollevando il coperchio display accediamo alla completa…
interfaccia umana: display a 12.1 pollici da 1024x768 pixel
di risoluzione; una tastiera tra le migliori disponibili su
portatili, tanto per disposizione quanto per l’ottimo
feeling dei tasti; track-pad integrato e facilmente
disattivabile in caso di utilizzo di un mouse esterno,
altoparlantino mono e microfono incorporato. Sul bordo
inferiore, visibili anche a coperchio-display richiuso,
troviamo quattro LED colorati che indicano rispettivamente
lo stato d’accensione, la carica delle batterie, l’attività
dell’hard disk e della rete wireless.
Il pulsante di accensione, così come la chiusura del
coperchio-display, sono ovviamente configurabili via
software direttamente dal pannello “Opzioni risparmio
energia” di Windows XP. Possiamo, ad esempio, decidere che
alla chiusura del display la macchina vada in ibernazione
oppure che si spenga del tutto e/o viceversa agendo sul
pulsante d’accensione. La modalità di ibernazione, come
noto, salva tutto lo stato della macchina su hard disk
(effettua una istantanea dell’intero sistema, incluso
eventuali file aperti e non salvati, posizione delle
finestre, ecc.) e spegne completamente il notebook in modo
da riprendere esattamente dal medesimo punto alla prossima
riaccensione. La modalità StandBy, viceversa, lascia il
computer acceso a basso consumo, disattivando solo le
periferiche più impegnative sotto il profilo energetico,
come display e disco rigido, e impostando una velocità di
clock del processore ultraridotta. In altre parole, se
vogliamo prolungare al massimo la durata delle batterie è
conveniente lasciare il notebook in StandBy per
brevi/brevissime sospensioni dell’utilizzo e selezionare
l’ibernazione per quelle più lunghe (operazioni che,
ovviamente, possono essere automatizzate impostando appositi
time-out). Appare del tutto superfluo lo spegnimento totale
(così come siamo abituati a fare di regola col PC, che pure
può essere ibernato) a meno di non dover apportare modifiche
hardware alla configurazione di sistema, tipo espandere la
memoria RAM o cambiare l’hard disk interno.
Sotto il profilo spiccatamente ergonomico, il vero fiore
all’occhiello dell’Asus S5 è la tastiera. Non che il display
sia da meno, chiariamoci, solo che un bel display sui
portatili (anche in considerazione del fatto che i veri e
propri produttori di pannelli LCD si contano sulle dita di…
mezza mano) è ormai un dato assodato, mentre trovare una
buona tastiera è un po’ più raro. Nel caso in questione, la
tastiera è veramente ottima: finanche nella digitazione
veloce non perde un solo colpo e la disposizione dei tasti
secondari che, lo ricordiamo, nei portatili è tutt’altro che
standard, appare ben studiata. Tante cose che non esiteremmo
a definire banali in una tastiera di un PC, nel mondo dei
portatili (viste sempre le ridotte dimensioni in gioco) non
possono essere date per scontate. Ad esempio la dimensione
(e la corretta funzionalità) della barra spaziatrice, il
posizionamento dei tasti cursore, la presenza o meno del
doppio shift (maiuscole) a destra e a sinistra: nella
tastiera dell’S5 non hanno rinunciato a nulla, troviamo
finanche l’Alt e il Ctrl di destra che, specialmente
quest’ultimo, chissà quanti di voi hanno mai notato sulla
propria tastiera.
Trattandosi, comunque, di numero ridotto di tasti, nel
confronto con una tastiera PC, alcune funzioni sono
disponibili in seconda battuta: il tasto “Fn” presente in
basso a sinistra, permette l’accesso a tutte le funzioni
indicate tramite serigrafia blu. Tra queste troviamo i
“tasti” di avanzamento pagina (PageUp, PageDn, Home, End),
il tastierino numerico immerso (fissabile anche tramite “NumLock”)
più altre funzioni specifiche del portatile Asus. Tra queste
la regolazione del volume audio e della luminosità del
display; la commutazione tra display integrato e uscita
video esterno (con possibilità di utilizzarli anche
contemporaneamente: pensate ad esempio ad una
videopresentazione); la possibilità di richiamare al volo
Internet Explorer e il nostro abituale programma per la
posta elettronica (di default Outlook Express); attivare o
disattivare la connessione a reti wireless.
Ultimo, ma non meno importante, nell’angolo superiore
sinistro troviamo un tasto aggiuntivo denominato PowerGear
4, grazie al quale possiamo in ogni momento variare le
prestazioni e, conseguentemente, il consumo energetico del
nostro portatile. Massime prestazioni, si sa, vuol dire alti
consumi e, fortunatamente, vale anche il contrario: se
dovessimo accorgerci di avere poca autonomia residua niente
paura: PowerGear sta lì apposta per noi!
Interfacciamento col mondo esterno
La dotazione di porte di interfacciamento con periferiche
esterne è più o meno in linea con quelle normalmente
disponibili sui portatili più recenti. Non troviamo, quindi,
“roba del passato”, tipo parallela e seriale, ma ben 3 porte
USB 2.0 (compatibili con le più diffuse USB 1.1)
utilizzabili ormai per collegare qualsiasi tipo di
dispositivo, dalla fotocamera digitale alla webcam, dal
mouse esterno allo scanner, dalla stampante a colori al
telefonino o al palmare.
Oltre a queste, sono presenti: un porta firewire IEEE 1394
(per il collegamento, ad esempio, di una videocamera
digitale, ma anche hard disk ed altri dispositivi esterni
che necessitino di un interfacciamento ultraveloce);
un’uscita video per monitor/display esterno o
videoproiettore, ingresso microfono esterno e uscita cuffie
(un altoparlantino mono e un microfono, come detto, sono già
disponibili nel vano tastiera); un alloggiamento per memory
card compatibile con le Secure Digital, le MultiMedia Card e
Memory Stick di Sony; uno slot PCMCIA di tipo II; porta di
rete 10/100 Mbit/s; linea telefonica analogica (Modem 56K
incorporato).
Manca all’appello, inspiegabilmente (anche se, ad onor del
vero, sta diventando una pratica tristemente diffusa…) una
porta a raggi infrarossi per il collegamento ottico, ad
esempio, ad un telefonino. In considerazione del fatto che
l’S5 non è dotato nemmeno di interfaccia bluetooth, almeno
nell’esemplare di pre-serie in nostro possesso, equivale a
dire che utilizzare un cellulare per connettersi ad Internet
diventa un’operazione piuttosto difficoltosa: quanti di noi,
ammesso di averne uno, portano con se il cavo di
collegamento al PC per il proprio cellulare?
Uno sguardo all’interno
L’architettura hardware dell’Asus S5, come ormai è moda
diffusa nei notebook di ultima generazione, è basata sulla
tecnologia mobile Intel Centrino: un processore a basso
consumo e alte prestazioni, nell’esemplare in prova a 1.4
GHz, non a caso denominato Pentium M (dove M sta per
Mobile); un completo chipset per l’interfacciamento, sempre
a basso consumo, con la memoria e con le rimanenti
periferiche di sistema (NorthBridge e SouthBridge); l’intero
sottosistema di interfacciamento wireless a 11 Mbit/s,
conforme allo standard IEEE 802.11b (più noto come WiFi).
Di Intel è anche la scheda grafica da 64 MB con
accelerazione hardware, specificatamente progettata per i
sistemi portatili. Utilizza due distinti buffer video grazie
ai quali è in grado di visualizzare due separati schermi
grafici sul display LCD e sull’uscita video esterna (ma è
anche possibile clonare le due visualizzazioni). Sul
pannello LCD, la cui risoluzione, come noto, è assolutamente
hardware (possiamo contarli come vogliano, ma sono e saranno
sempre 1024x768 pixel) è possibile anche impostare
risoluzioni inferiori (640x480 e 800x600) a discapito però
della qualità trattandosi di valori sempre e comunque
interpolati. Sull’uscita video esterna, invece, possiamo
proprio sbizzarrirci praticamente senza limiti: la
risoluzione massima è di ben 2048x1536 pixel, passando per
un’interminabile serie di valori intermedi, con una
“profondità colore” di 32 bit. Sempre in hardware, la scheda
video è in grado di ruotare la visualizzazione di 90-180-270
gradi: non è molto chiaro a cosa possa servire in un
portatile, ma tant’è…
Possibilità di espansione
Nonostante le precauzioni in più punti riportate sul manuale
circa la decadenza della garanzia in caso di “accesso non
autorizzato” da parte dell’utente, l’Asus S5, di fatto
strizzando l’occhio all’utente più smanettane (e anche più
coraggioso…), permette ampie possibilità di espansione del
sistema senza necessità di smembrare tutta la macchina come
di solito accade in altri notebook.
Dal fondo della macchina appena un paio di viti e un sottile
sportellino metallico ci separano nientepopodimeno che dalla
sede del microprocessore (installato su zoccolo ZIF e
sormontato da un sofisticato sistema di raffreddamento) e
dall’alloggiamento per l’espansione di memoria (la macchina
ha di base 256 MB di RAM praticamente il minimo
indispensabile per operare con Windows XP Professional di
cui dispone). Altre due viti e un secondo sportellino ci
separano invece dalla sede dell’hard disk interno,
facilmente intercambiabile.
Prestazioni ai massimi livelli
Nell’utilizzo “tradizionale” di un computer (ovvero per
applicazioni “tipicamente office” e non tanto per animazioni
realtime 3D tipo Toy Story piuttosto che videogiochi
dell’ultima generazione o, peggio, elaborazione di modelli
matematici per le previsioni meteorologiche…) per quanto
possa sembrare strano quel che conta di più in un computer è
la velocità del disco rigido. I moderni sistemi operativi,
infatti, considerano lo spazio di memorizzazione magnetica
(hard disk) come una naturale estensione della memoria
elettronica (RAM), effettuando continue operazione di paging
memoria-disco. Se l’hard disk è veloce non solo avvieremo
rapidamente il PC all’accensione ma, ben più importante,
saranno pressoché immediate le operazioni di apertura delle
applicazioni e tutte le azioni che, man mano, effettueremo
durante il nostro lavoro (proprio perché avviene un continuo
scambio memoria-disco). Considerate che la CPU vera e
propria, ripetiamo “nell’utilizzo tipicamente office di un
computer”, lavora si e no al 5-10 per cento delle sue
capacità e difficilmente in Word o in Excel – tanto per
calarci subito nel pratico – noteremmo differenze operative
tra una macchina 1 GHz e una due, tre o anche quattro volte
più veloce. In un portatile, viceversa, è ben più importante
poter contare su una durata massima delle batterie e su
quanto tempo si impiega per aprire un documento.
Tutto questo non per dire che l’Asus S5 ha un processore
lento… lungi da noi una simile affermazione… quanto il fatto
che, al di là dei valori meramente numerici dei benchmark
(di tutto rispetto e, soprattutto, in linea con le
aspettative, vedi schermate) siamo rimasti favorevolmente
colpiti dalle prestazioni nel suo complesso.
In definitiva
Dire che siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’Asus S5,
in conclusione, appare addirittura scontato. L’unico vero
difetto di questo portatile, che non abbiamo esitato a
definire inspiegabile, è l’assenza di una porta a raggi
infrarossi o, in sostituzione di questa (anche se ben
vengano entrambe quando possibile) un’interfaccia Bluetooth
di questi tempi tanto di moda.
Per quanto riguarda tutto il resto, il giudizio finale non
può che essere positivo. In particolar modo se siamo
interessati ad un prodotto di questo tipo, ovvero guardiamo
con maggiore attenzione all’ingombro ridotto anche se, in
alcuni casi, questo può rappresentare un limite.
Dal canto suo l’Asus S5 ha superato brillantemente tutti i
nostri test, non ultimo quello relativo all’autonomia di
funzionamento a batteria che difficilmente scende al di
sotto delle 2-3 ore di utilizzo ininterrotto. In particolar
modo, l’autonomia cresce significativamente (raggiungendo
tranquillamente anche quota 4-5 ore) utilizzando la batteria
ricaricabile di maggiore capacità, a fronte, però, di un
leggero aumento di peso e delle dimensioni del notebook.
Interessanti, infine, i prezzi al pubblico: la macchina
base, dotata di processore Pentium M (Centrino) a 1.4 GHz,
256 MB di RAM, hard disk da 40 GB e sistema operativo
Windows XP Home Edition (oltre, naturalmente, a tutto il
resto, WiFi compreso!), costa 1.749 euro, IVA inclusa. Con
100 euro in più si ha la versione Professional del sistema
operativo e, sfiorando quota 2100 (sempre IVA inclusa)
possiamo avere la macchina “top”, con velocità del
processore di 1.6 GHz, 512 MB di Ram e hard disk da 60 GB.
Che peccato, “quel bluetooth mancante!”.
PRO
• Design ultraslim
• Connettività wireless “onboard”
• Ottime prestazioni
• Prezzo al pubblico contenuto
CONTRO
• Porta a raggi infrarossi assente
• CD-ROM esterno
Distributore:
Asus Italy Srl
Via Lazzaro Palazzi, 2
20124 Milano
Tel. 02.2023101
www.asus.it
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): a partire da € 1.749,00
Articolo pubblicato
su
www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni
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