Articolo pubblicato sul n. 51 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'aprile 1986

MCmicrocomputer


Commodore 128:
40/80 swap

 

di Andrea de Prisco

Fermi restando tutti gli innegabili e numerosi pregi delle sue macchine, la Commodore si è sempre adoperata per dare in qualche modo del filo da torcere agli utenti, con soluzioni quel tanto-che-basta-non-standard, caratteri speciali di tutti i generi o procedure macchinose per procedimenti semplici. Perché il 128 avrebbe dovuto fare eccezione? Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloIl diavolo ha messo la coda nella zona della gestione del monitor. Sofisticatissima, con tanto di due processori e due zone video, ma tale da richiedere una contabilità speciale per decidere su quale monitor uscire e con quante colonne. Cavo e controcavo, monitor e contromonitor, anzi bi monitor, come il 1901 che è contemporaneamente composito e RGBI. Nel numero scorso Tommaso Pantuso ha tentato di far luce sull'argomento, proponendo anche alcune soluzioni ai problemi di collegamento dei vari monitor. Questo mese vi presentiamo un modo alternativo a quelli già proposti: usiamo il tasto 40/80 del 128 per decidere (anche a macchina accesa) se visualizzare 40 o 80 colonne sui nostro (unico!) monitor.

Scopo dell'articolo

Seguendoci in questa foto-articolo potrete dare un nuovo significato al tasto «40/80 display» presente sulla tastiera del vostro 128 per eseguire lo swap tra i due modi 40/80 colonne in maniera alternativa rispetto a quanta proposto in una parte dell'articolo di T. Pantuso riguardante i modi video del C-128 pubblicato sullo scorso numero di MC. Infatti la sua originaria funzione è solo quella di stabilire, all'accensione, su quale dei due schermi, a 40 o 80 colonne, far apparire la scritta di hello: mi sembra un po' poco. Con la modifica proposta, tramite tale tasto potremo effettivamente commutare i due schermi. Proprio nel vero senso della parola: se il tasto è premuto vedremo le ottanta colonne, se il tasto è rilasciato le quaranta, sempre con lo stesso cavo computer-monitor.
Ci serviremo per questa scopo di un piccolo relè 6 volt doppio scambio, un connettore DIN a sette poli per l'uscita video, il nostro vecchio cavo del monitor, una manciata di fili di vario colore per non fare confusione, il tutto condito con qualche centimetro di stagno per effettuare una ventina di saldature.

Apriamo il 128

I più attenti avranno certamente capito che questa è la prima operazione da compiere. Anche se di per sé non difficoltosa, compierla con le dovute cautele e attenzioni certamente non guasterà. Messo a pancia in giù, il 128 mostra (ma non troppo) le sei viti da rimuovere: tre proprio sotto la tastiera, due agli angoli opposti, e una proprio al centro del fondo della macchina.
Tolte le sei viti, occorre separare i due gusci di plastica che compongono il mobile, applicando una leggera forza per liberarli da due incastri che, assieme alle viti, tengono unite le due parti. Udito lo scatto liberatorio degli incastri, prima di allontanare i due gusci, bisogna svitare la vite che mantiene a massa la tastiera, sconnettere il connettore della stessa facendo leva con un cacciavitino, gradualmente da più parti, e staccare la presa del led situata sulla destra della piastra madre. Provvederemo a liberare anche questa dal guscio inferiore, svitando le sei viti presenti lungo il perimetro.
La piastra madre, come impongono le leggi statunitensi, è schermata con due superfici metalliche che asporteremo allentando leggermente alcuni dei fermi, presenti sempre lungo il perimetro. Ce I'abbiamo fatta: il nostro 128 è così pronto per I'intervento.

Schema elettrico

In figura 1 è mostrato lo schema elettrico della modifica da fare al Commodore 128. II tasto 40/80 display, come noto, è un vero e proprio interruttore aperto-chiuso allo stesso modo dello shift lock e del caps lock.
In figura 1 è stato evidenziato come il tasto 40/80 sia separato dalla tastiera: le linee tratteggiate mostrano il collegamento standard. Dato che ora il nostro tasto dovrà svolgere due funzioni ben distinte contemporaneamente, useremo un relè a doppio scambio il cui schema interno è visibile sempre in figura 1. La prima funzione che dovrà svolgere è quella di sempre: all'accensione su quale dei due schermi far apparire il copyright. La seconda funzione riguarda quale dei due segnali video (40 o 80) inviare al nostro monitor.
In figura 2 è mostrato il cavo video da preparare per usare il nuovo schema. Dal lato monitor non vi so no ovviamente variazioni: avremo i due contatti, segnale e massa, per pilotare il video. Dal lato computer useremo il contatto 2 per la massa e sui contatto 7 o 8 invieremo il segnale video. La scelta tra 7 o 8 è arbitraria in quanta sia I'uno che l'altro normalmente non sono usati, ma basta solo che teniate conto della scelta quando modificherete il 128. Infatti occorrerà tranciare il contatto corrispondente sui retro del connettore video del 128 per isolarlo elettricamente dal resto, prima di saldare su questa il filo proveniente dal relè. Naturalmente, inutile dirlo, una volta tagliata la pista che va sul Pin 8, non avremo più a disposizione i + 5 volt nel caso ne avessimo bisogno.
I due segnali video e i 5 volt
II segnale 80 colonne monocromatico è presente sui connettore RGBI del 128 sui Pin 7, come indicato in figura 3. Noi preleveremo tale segnale, come quello delle 40 colonne, direttamente da sotto la piastra madre, facendo attenzione a non creare pericolose sbavature di stagno. Per trovare i contatti da usare, riferitevi alle foto riportate in questo articolo. Per quanto riguarda il segnale 40 colonne occorre fare una distinzione: colore o bianco e nero. Infatti il Pin 4 dell'uscita 40 colonne del 128 fornisce un segnale video composito a colori, mentre sui Pin 1 è presente direttamente in bianco e nero. Se disponete di un monitor a colori userete ovviamente il Pin 4, ma se disponete solo di un monitor monocromatico è molto meglio prelevare il segnale dal Pin 1 (o meglio, da sotto alla piastra in corrispondenza del Pin 1) ottenendo un'immagine di qualità superiore.
I 5 volt usati per alimentare il relè li preleveremo dal contatto 2 della user port (quelli sui Pin 8 dell'uscita din non forniscono una sufficiente potenza). La piedinatura completa è mostrata in figura 5, ma un miglior aiuto per trovare questa contatto ve lo forniscono come sempre le foto, alle quali vi rimandiamo anche per tutte le altre operazioni da compiere per portare a termine il lavoro. Tutto qui.


Impaginato originale...


Clicca per ingrandire... Clicca per ingrandire...
Clicca per ingrandire...  

Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui