Articolo pubblicato sul n. 170 di
MCmicrocomputer
(Edizioni
Technimedia Srl - Roma) nel febbraio 1997
Digital
Imaging:
Barco Personal
Calibrator
di Andrea de Prisco
Sul numero di ottobre di MCmicrocomputer e' apparsa la prova
del Colortron, un piccolo "spettrofotometro" utilizzato per
misurare i colori stampati, le superfici o i tessuti in
tinta, e per la calibrazione dei monitor sulle macchine che
supportano un sistema di trasporto del colore, CMS (Color
Management System),
tipo il ColorSync 2 dei Macintosh. Ci
riallacciamo a quell'articolo, e a quello che - spero!
-
abbiate appena letto nella pagine precedenti, per continuare
il discorso sul trattamento del colore lasciato in sospeso.
Com'e' ovvio, nella catena fotodigitale, il monitor ha una
funzione fondamentale: se desideriamo valutare a video
l'effetto cromatico della nostra immagine, se intendiamo
operare su questa regolazioni di colore, se non vogliamo
subire brutte sorprese una volta in stampa e' assolutamente
necessario che il dispositivo di visualizzazione sia il piu'
fedele possibile.
Ma fedele a che cosa? Certamente all'originale dal quale
siamo partiti (sempreche' il dispositivo utilizzato per la
digitalizzazione non abbia combinato qualche altro
pasticcio) ma anche alla fruizione finale dell'immagine che,
molto probabilmente, non rimarra' abbandonata in digitale,
vita natural durante, nei meandri del nostro hard disk o di
qualsiasi altro mezzo di memorizzazione. Potremmo, ad
esempio, stamparla a sublimazione su una periferica di
questo tipo, apprezzarne le qualita' con una "getto
d'inchiostro" di buon livello (come l'ottima EPSON Stylus
Pro XL+ provata lo scorso mese), utilizzarla in ambito
tipografico o, semplicemente, restituirla nuovamente su
pellicola per una fruizione piu' tradizionale della stessa
(stampa chimica o proiezione nel caso delle diapositive).
Barco, nota in tempi recenti soprattutto per i suoi ottimi
videoproiettori, lavora in realta' nel campo dei monitor di
alta qualita' da svariati decenni ed e' particolarmente
presente soprattutto negli ambienti video professionali.
Fondata in Belgio nel 1934, Barco Group opera in tutto il
mondo attraverso numerosissime filiali (compreso in Italia)
e dispone di laboratori di ricerca e industrie, oltre che in
terra belga, anche in Germania, in Svizzera, in Inghilterra
e negli Stati Uniti. Sette le aree di interesse principale:
videoproiezione, display, comunicazione, progettazione e
produzione grafica, automazione, microelettronica,
componenti speciali.
Stabile e' bello!
Barco, in campo informatico, gia' da una quindicina d'anni
ha risolto uno dei problemi maggiori riguardanti la
visualizzazione delle immagini da computer: la stabilita'.
Ovvero immagini fedeli, brillanti, bilanciate,
cromaticamente perfette non solo quando il
monitor e' nuovo
ma anche dopo un utilizzo continuo. Si sa, infatti, che i
fosfori dei cinescopi a lungo andare perdono brillantezza e
ogni possibile taratura effettuata prioritariamente in
fabbrica va inesorabilmente a farsi benedire dopo un
utilizzo prolungato del dispositivo. Per compensare
l'invecchiamento dei fosfori, Barco non agisce sulla scheda
video del computer rimappando diversamente i tre canali
cromatici (in questo modo limitando il numero totale di
sfumature visualizzabili) ma regolando automaticamente gli
amplificatori analogici interni al monitor, "pompando"
maggiormente il colore o i colori primari corrispondenti ai
fosfori "indeboliti".
Anche il "banale" controllo di luminosita' e contrasto, in
casa Barco, ha una valenza tutt'altro che secondaria. Nei
dispositivi tradizionali, le due regolazioni non sono mai
indipendenti l'una dall'altra: se dopo aver aggiustato una
delle due grandezze modifichiamo anche la seconda e' assai
probabile dover regolare nuovamente la prima divenuta non
piu' soddisfacente. Nei monitor Barco questo non accade:
regolando la luminosita' si innalza o si abbassa solo il
punto di nero (tant'e che tale controllo e' detto Background
Level), mentre agendo sul contrasto (denominato Picture) non
viene assolutamente toccato il nero ma vengono rimappati
analogicamente solo tutti gli altri livelli aumentando di
fatto l'intensita' emissiva.
Oltre a questo, i monitor Barco offrono una marcia in piu'
data dal controllo dinamico del nero. Un apposito circuito,
denominato AKB (Automatic Kinescope Biasing), misura la
corrente residua che circola nel cinescopio dopo aver messo
praticamente in "corto", tra un quadro e il successivo, gli
ingressi degli amplificatori RGB. Il valore rilevato e'
utilizzato dal circuito per tarare dinamicamente gli
amplificatori, in modo da mantenere il nero... veramente
tale.
C... come Calibrator
Attualmente la gamma dei monitor per applicazioni
fotodigitali e di prestampa si basa essenzialmente su due
famiglie: Reference Calibrator e Personal Calibrator,
entrambe discendenti del "mitico" Calibrator realizzato da
Barco una dozzina di anni or sono.
I monitor della famiglia Reference Calibrator rappresentano,
senza ombra di dubbio, il reale stato dell'arte nella
visualizzazione tramite tubo catodico. Ogni dispositivo
"rilasciato" dalla fabbrica viene tarato singolarmente
utilizzando un sofisticatissimo radiospettrofotometro e le
caratteristiche specifiche dell'esemplare sono memorizzate
all'interno del "computer colore" incorporato in ogni
monitor. Questo dovra' poi gestire il corretto funzionamento
dell'apparecchio, garantendone la stabilita' cromatica nel
tempo. Ogni Reference Calibrator, inoltre, dispone di un
proprio sensore di calibrazione, dal comportamento noto, col
quale il "computer colore" e' in grado di monitorare il
grado di invecchiamento dei fosfori e di provvedere alla
generazione del profilo di calibrazione specifico
dell'esemplare installato tenendo conto anche delle
caratteristiche reali della scheda grafica utilizzata.
Grazie ai numerosi dispositivi digitali ed analogici di cui
e' "circondato" ogni Reference Calibrator, e' garantita la
corrispondenza cromatica tra la visualizzazione a video e
qualsiasi altro utilizzo delle immagini di cui sia noto il
profilo cromatico corrispondente. Senza mezzi termini, senza
brutte sorprese, che se dovessero manifestarsi non
dipenderebbero di certo da una visualizzazione incorretta.
Il Personal Calibrator, di cui vi parliamo brevemente in
queste pagine, e' una versione piu' economica del modello "Reference",
ma offre comunque numerose caratteristiche interessanti tali
da distaccarlo comunque sensibilmente dai monitor a colori
tradizionali.
Anche il Personal Calibrator e' dotato di circuito AKB (per
il controllo dinamico del nero), incorpora un "computer
colore" semplificato rispetto a quello del modello superiore
ma utilizzato parimenti per monitorare il corretto
funzionamento del dispositivo, non offre a corredo alcun
sensore fosfori integrato ma il suo software di gestione e'
gia' abilitato al pilotaggio di due dispositivi esterni di
calibrazione: il gia' citato Colortron II o il piu'
performante (sebbene adatto solo alla lettura di tinte
emissive) X-Rite DTP92.
Barco Personal Calibrator
Essendo un monitor dell'ultima generazione, e' dotato di
numerose caratteristiche innovative, alcune dettate da
esigenze tecnologiche, altre dovute a dettami legislativi.
La progettazione elettronica e meccanica offre un'emissione
di campi elettromagnetici sensibilmente ridotta in
conformita' alle numerose norme europee e statunitensi che
regolano la materia. E' conforme, inoltre, alle norme VESA
DPMS (Video Electronics Standard Association - Display Power
Management System) per quel che riguarda la gestione
dell'assorbimento energetico. Entra automaticamente in
standby dopo pochi minuti di inattivita' e, trascorso un
ulteriore intervallo di tempo in tale stato, il monitor
passa prima in modalita' Suspend e successivamente in
PowerOff, in quest'ultimo caso con un consumo complessivo di
appena 8 W. Non appena si riutilizza il computer, il monitor
si riattiva automaticamente e il tempo necessario al
risveglio dipende dallo stato in cui era transitato: in
tutti i casi si tratta, realmente, di pochi secondi
d'attesa. La modalita' di risparmio energetico puo',
naturalmente, essere disabilitata: in piu', il meccanismo
dell'orbitazione (attivabile o disattivabile anch'esso)
preservera' la bruciatura dei fosfori causata dalla
persistenza di immagini statiche, muovendo in continuazione
e impercettibilmente i pixel dell'immagine visualizzata.
Attivando il controllo della luce ambientale (ALC, Ambient
Light Control), un sensore situato frontalmente misura la
luminosita' esterna e regola automaticamente il contrasto:
pur essendo un dispositivo piuttosto sofisticato (e' data la
possibilita' all'utente di regolare il range di intervento
sul contrasto) non deve essere attivato per applicazioni
fotodigitali in cui e' necessario lavorare sempre in
condizioni di semioscurita'. Puo' essere comodo in DTP o in
tutte quelle applicazioni in cui non e' critica la
percezione cromatica dell'immagine visualizzata ma si vuol
solo lavorare nelle migliori condizioni indipendentemente
dall'illuminazione ambientale.
Accanto al sensore ALC troviamo nove pulsanti gommati e due
LED. Da destra: accensione/spegnimento, smagnetizzazione (degauss),
luminosita', contrasto, due tasti + e - per le regolazioni e
per scorrere le voci dei menu' a video, piu' tre pulsanti
per selezionare le voci e per entrare o uscire dai menu.
Sul retro troviamo l'interruttore di rete vero e proprio
(quello frontale commuta tra accensione e stato PowerOff),
cinque connettori BNC per l'ingresso video (Rosso, Verde,
Blu, Sincronismo orizzontale e verticale) un piccolo
deviatore e una porta seriale DB9. Il deviatore si utilizza
per il collegamento in cascata di piu' monitor mentre la
porta seriale si collega al computer e per
l'interfacciamento col "computer colore".
Le funzioni principali
Premendo il pulsante all'estremita' sinistra si accede al
menu' principale. Ci vengono proposte cinque scelte: lingua,
stato, configurazione, regolazioni, informazioni. Le voci
configurazione e regolazioni sono, giustamente, protette da
password: il monitor e' un dispositivo importantissimo, se
il primo "pinco pallino" che si siede al nostro computer
cambia le carte in tavola senza avvertirci addio fedelta' e
corrispondenza cromatica...
Le lingue impostabili sono l'inglese, il francese, il
tedesco, l'olandese e (last but not least) l'italiano:
complimenti!
Tramite il menu' di stato possiamo leggere alcune
informazioni relative alle regolazioni correnti: frequenza
verticale, frequenza orizzontale, stato dell'ALC, dell'orbitazione,
della smagnetizzazione automatica, delle funzionalita' di
risparmio energetico, della temperatura colore e del livello
del bianco. Per regolare i parametri si utilizza il menu'
configurazioni, protetto da password: al monitor puo' essere
abbinato un indirizzo di riconoscimento mediante un valore
compreso tra 1 e 9, necessario quando si utilizzano piu'
apparecchi collegati in cascata allo stesso computer.
Il menu' piu' ricco e' certamente quello delle regolazioni
(anche per questo e' necessario inserire la password),
ulteriormente suddiviso in altri quattro sottomenu': Colore,
Geometria, Uniformita', ALC. Il primo (Colore) e' riservato
all'assistenza tecnica, riguardando la calibrazione
cromatica dei tre colori primari: meglio non scherzare con
questo tipo di regolazioni se non volete trovarvi con un bel
monitor giallo-fucsia. "Geometria" permette di regolare
dimensione e posizione orizzontale e verticale
dell'immagine, la sua rotazione, l'ortogonalita', la
linearita, l'arrotondamento degli angoli, l'effetto botte ed
altri parametri di questo tipo.
Tramite il sottomenu' "Uniformita'" possiamo eliminare
l'effetto moire' (disturbo causato dall'interferenza tra la
maschera del tubo catodico e l'immagine visualizzata),
regolare la messa a fuoco, l'uniformita' verticale e assiale
nel caso in cui siano visibili chiazze colorate sullo
schermo (al centro o agli angoli).
Calibrator Talk Lite
Come gia' anticipato il collegamento computer-monitor
avviene attraverso due distinti cavi: uno per il segnale
video, il secondo per pilotare il "computer colore" interno
al Personal Calibrator.
Il software di gestione, Calibrator Talk Lite, e' fornito su
dischetto e deve essere installato sul computer utilizzato.
Tramite questo potremo effettuare la maggior parte delle
regolazioni effettuabili (scomodamente) tramite i pulsantini
sul monitor, ma, soprattutto, potremo effettuare la
calibrazione cromatica del dispositivo attraverso un sensore
esterno come il Colortron II o l'X-Rite DTP92. Effettuata la
calibrazione (e' sufficiente appoggiare il sensore al centro
dello schermo e cliccare sull'omonimo pulsante) potremo
esportare il profilo ColorSync 2 specifico del nostro
monitor. E vivere felici e contenti... al riparo da brutte
sorprese!
Barco Personal Calibrator
Produttore:
Barco Srl
Via Monferrato 7
20094 Corsico (MI)
Tel. 02/48602805
Distributore:
Modo Srl
Via Masaccio 17
42100 Reggio Emilia
Tel. 0522/504111
Prezzo al pubblico (IVA esclusa):
Barco Personal Calibrator - 21 pollici - ris. max 1600x1200
- pitch 0.28 -
multisync 48/150 Hz - 30/85 KHz L. 7.500.000
Articolo pubblicato
su
www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni
clicca qui
|