Articolo pubblicato sul n. 179 di
MCmicrocomputer
(Edizioni
Technimedia Srl - Roma) nel dicembre 1997
Digital
Imaging:
Wacom PenPartner
di Andrea de Prisco
Tappatevi le orecchie, se volete, ma concedetemi questa
colorita espressione: pilotare il proprio Photoshop (o
qualsiasi altro programma grafico, ovviamente!) attraverso
una tavoletta grafica al posto del "solito" mouse è una
delle cose più
libidinose
che si possano fare in fotografia digitale. Se poi l'oggetto
in questione,
la tavoletta grafica, non è riservata
all'utenza professionale (com'è sempre accaduto finora) ma è
offerta ad un prezzo di vendita assolutamente consumer (con
tanto software "leccabaffi" a corredo) è facile che la
libido si trasformi magicamente in estasi da sballo. Certo,
sto esagerando un bel po', ma volevo per prima cosa
comunicarvi il mio entusiasmo, prima ancora di scendere nei
dettagli tecnici e funzionali. Eh sì, la Wacom PenPartner,
avrà pure un prezzo di vendita assolutamente invitante (poco
più di duecentomila lire, compresa l'IVA!), ma non è affatto
costruita in economia. E' un oggetto ben fatto,
perfettamente funzionante in ogni condizione di utilizzo, di
ridotte dimensioni per non creare problemi superficiali
anche nelle più affollate scrivanie. Chiunque l'abbia vista
in redazione ha immediatamente espresso il desiderio di
provarla e stentava a credere che un dispositivo simile
fosse offerto ad un prezzo di vendita così contenuto.
La penna, tanto per cominciare, pur essendo un'entità attiva
funziona senza cavi e senza pile grazie al campo
elettromagnetico emesso dalla tavoletta, captato
dall'avvolgimento interno e ritrasmesso a sua volta come
avviene nei trasponder. L'accoppiata tavoletta-stilo riesce
così a comunicare all'elettronica interna, oltre alla sua
posizione assoluta, anche l'intensità di pressione (fino a
256 livelli), è presente un pulsante programmabile sullo
stilo e, proprio come una matita "vera", se l'utilizziamo a
testa in giù possiamo cancellare come fosse una gomma. La
sensibilità alla pressione (tanto per citare subito le
differenze funzionali rispetto ai mouse) ci permette ad
esempio di modulare adeguatamente il tratto nell'utilizzo
dello strumento "pennello" o "aerografo". Proprio come
avviene nella realtà, a maggiore pressione corrisponde
maggiore applicazione dello strumento, ottenendo agevolmente
sfumature ed effetti parziali. Fantastico!
Si collega alla porta seriale e a cavallo del collegamento
tastiera del PC (non è previsto, ahimé, un analogo modello
altrettanto economico anche per Mac), ha una risoluzione di
1000 punti per pollice con precisione di ±0.5 mm, offre
un'area utilizzabile di 128x96 mm.
La dotazione software "di base" comprende solo il software
di gestione disponibile in diverse lingue tra cui
l'italiano, ma a sole 249.000 lire (sempre IVA compresa) è
possibile avere con la tavoletta anche due programmi di
trattamento/elaborazione grafica (Kai's Photo Soap e Fractal
Design Dabbler) e, con un ulteriore sovrapprezzo di appena
diecimila lire, otteniamo inoltre lo splendido Disney Magico
Artista - del quale vi riferiamo in un riquadro a parte -
per volare in entusiasmo digitale perfino nel mondo di
Topolino & Co.
Anche l'occhio...
"Tutto compreso" la Wacom PenPartner misura 196x181 mm, ha
uno spessore di soli 7 millimetri e pesa ben 400 grammi.
Grazie alla sua solida base in metallo, non se ne va a
spasso per la scrivania mentre l'utilizziamo e, detto tra
noi, quando non è in funzione, considerato il suo spessore
davvero minimo, può fungere perfino da tappetino per il
nostro inseparabile mouse!
Un unico cavo fuoriesce dalla tavoletta che diventa prima un
connettore per la porta seriale e, di seguito, un passante
per il collegamento della tastiera. Non necessita di
alimentazione esterna, "rubandola" direttamente grazie a
quest'ultimo connettore passante. Grazie alla presenza di un
adattatore DIN/MiniDIN e alle prese maschio/femmina
disponibili una in formato piccolo e una in formato grande è
possibile il collegamento sia ai connettori per le tastiere
tipo AT (DIN) che PS/2 (MiniDIN). Nel primo caso
l'adattatore si installa al termine del cavo ottenendo così
due connettori maschio/femmina di formato grande, nel
secondo caso lo stesso adattatore si installa dal lato
opposto, ottenendo in questo modo due connettori piccoli.
Una soluzione tanto geniale quanto ottimizzata.
Molto interessante, dal punto di vista tecnologico, la penna
di tracciamento fornita di apposito supporto separato. E'
formata, come detto, da una punta intercambiabile, un
pulsante programmabile e dallo strumento "gomma" per
cancellare quanto tracciato. Funziona già a cinque
millimetri dalla tavoletta e questo permette di interporre
anche fogli di carta spessi per ricopiare disegni. Inoltre
la superficie superiore della PenPartner incorpora uno
speciale foglio semitrasparente che consente di inserire al
suo interno gli originali cartacei più sottili, mantenuti in
questo modo ben fermi durante l'utilizzo.
Il pulsante presente sulla penna, se abilitato da apposito
pannello di controllo disponibile dopo l'installazione
software, può emulare il click di sinistra del mouse, il
doppio click, il click di destra o quello di centro (per i
mouse a tre tasti), la pressione dello Shift, del Control o
del tasto Alt. Secondo le intenzioni della Wacom, la nostra
nuova tavoletta grafica può comodamente mandare in pensione
il vecchio mouse anche se, a rigor di logica, non ci sembra
la scelta più consigliabile. Anche considerato il fatto che
le due periferiche (disponendo com'è consolidata abitudine
di una doppia porta seriale sul nostro PC) convivono
egregiamente sullo stesso sistema. E non occorre nemmeno
abilitare ora l'uno ora l'altro dispositivo: lavorano
fraternamente in parallelo, sicché è possibile in qualsiasi
momento lasciare la penna e impugnare il mouse per
operazioni differenziate.
Installazione e uso
Permettetemi uno sfogo. Purtroppo quando c'è di mezzo
Windows 95, installando qualcosa di nuovo sul nostro
computer è fortemente consigliabile incrociare, anche se
dispari, tutte le dita disponibili (è il ben noto "Plug &
Pray", collega e prega!). Collegata, a computer spento!, la
tavoletta grafica e riavviando Windows 95 quest'ultimo si
accorge subito del nuovo componente hardware presente e
chiede di installare il corrispondente driver di gestione da
CD-ROM. Che meraviglia! Peccato che l'installazione in
questo modo non viene portata a conclusione in quanto sul
più bello manca all'appello non so cosa di non so quale
cartella. E in effetti sulla guida rapida di installazione
della PenPartner è chiaramente specificato (ma io di solito
i manuali li leggo solo quando non riesco a cavarmela da
solo... e con Windows 95 mi capita sempre più spesso) di non
effettuare l'installazione automatica subito dopo il
riconoscimento da parte del sistema operativo: è necessario
lanciare manualmente il setup dalla voce Esegui del menu
Avvio. Sul manuale disponibile, invece, in formato PDF sul
CD-ROM (Acrobat Reader 3.0 è fornito di conseguenza) si
legge che l'installazione automatica funziona perfettamente.
Dove stia la verità è difficile da capire, fatto sta però
che sul Pentium 100 utilizzato per la prova non ha
funzionato affatto. tant'è che si è dovuto procedere
manualmente.
Comunque, superata questa prima incomprensione di fondo,
tutto si è svolto secondo i piani e la PenPartner ha
funzionato perfettamente al primo colpo.
E a proposito di colpi (bassi), all'inizio ero un po'
perplesso circa la precisione di funzionamento del
dispositivo: vedevo la freccia a video tremare
terribilmente. Il tragico è stato constatare di lì a poco
che la freccia tremava non per imprecisione della PenPartner,
ma... per la mia mano tutt'altro che ferma! Se consideriamo,
infatti, che in una superficie di meno di 10x13 cm viene
"mappato" l'intero schermo video (nel mio caso 800x600 pixel
su 17 pollici) è facile rendersi conto che un tremolio
appena percettibile sulla tavoletta corrisponde,
amplificato, ad un tremolio di alcuni millimetri sullo
schermo. Questo comunque capita solo quando siamo con la
penna non in contatto con la superficie: appoggiando lo
strumento correttamente tutto sembra più facile.
Picchiettando una o due volte con lo stilo, otteniamo il
singolo o il doppio click del mouse. Possiamo in questo modo
selezionare icone o oggetti a video e spostarli dove/come ci
pare, così come buttarli nel cestino. Da pannello di
controllo possiamo regolare le dimensioni dell'area di
percezione del doppio click sulla tavoletta. Con l'area al
minimo è praticamente impossibile riuscire ad effettuare il
doppio click con lo stilo (senza programmare adeguatamente
il tasto presente sulla penna) in quanto sarebbe necessario
riuscire a "bussare" due volte sullo stesso pixel.
Aumentando l'area di percezione viene riconosciuta un'umana
tolleranza tra i due punti di seguito stimolati.
Sempre da pannellino di controllo possiamo regolare la
sensibilità della punta e del cancellino: non ci sono
particolari consigli al riguardo, in quanto ognuno deve
effettuare la regolazione secondo le proprie esigenze. Se
non si riesce ad utilizzare facilmente la PenPartner, molto
probabilmente è perché potrebbe essere necessario affinare
qualche regolazione. Oltre al funzionamento assoluto (ogni
pixel della tavoletta è mappato in una precisa zona dello
schermo) è disponibile il posizionamento relativo a mo' di
mouse. In questo caso spennellando ripetutamente nella
stessa zona della tavoletta il cursore si sposterà
additivamente in quella direzione. Comodo, in alcuni casi,
anche se il movimento sembra essere troppo "diluito", anche
accelerando al massimo il moto del mouse dal suo pannellino
di controllo.
In conclusione
Wacom, come noto, la sa lunga in fatto di tavolette grafiche
essendo presente da tempo nel mercato professionale: oltre
ai suoi modelli di generose dimensioni, adatti agli studi
grafici di alto livello, dispone addirittura di tavolette
grafiche con display LCD a colori incorporato, in modo da
avere costantemente sotto la penna l'immagine digitale da
trattare.
Chi, meglio di lei, poteva proporre un dispositivo per
l'utenza consumer dalle caratteristiche a dir poco
entusiasmanti? E il tutto, last but not least, proposto ad
un prezzo di vendita - software compreso! - così invitante?
Vi do un consiglio: se siete interessati alla fotografia
digitale (o più in generale alle arti grafiche
computerizzate) non lasciatevi sfuggire la Wacom PenPartner.
Non ve ne pentirete...
Riquadro Prezzi:
Wacom PenPartner
Produttore
Wacom Computer System GmbH
Hellersbergstrasse 4
D-41460 Neuss
Distributori:
CDC Point tel. 0587/2882
Computer Store tel. 02/26294300
Delta Srl - tel. 0332/803111
Micrograph tel. 039/60901
Modo Srl - tel. 0522/504111
Prezzi al pubblico (IVA inclusa)
Wacom PenPartner, penna, software di gestione per Windows L.
209.000
Wacom PenPartner, penna, software di gestione per Windows,
Kai's Photo Soap, Fractal Design Dabbler L. 249.000
Articolo pubblicato
su
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