Articolo pubblicato sul n. 3 di DoppioClick (Edizioni Finson SpA - Milano) nel dicembre 2002

DoppioClick


Pretec CompactGPS
Lasciatevi guidare dal palmare!

di Andrea de Prisco

Nato per applicazioni principalmente militari, il GPS (Global Positioning System) si è presto diffuso anche in ambito civile, dapprima in ambito aeronautico e navale e successivamente in campo più spiccatamente terrestre.
Oggi, possiamo dire, che non c’è vettura di un certo livello che non disponga di un dispositivo simile a corredo o come optional: farsi guidare nel traffico di una città sconosciuta, dritto dritto fino alla meta, da un solerte assistente dalla calda (e rassicurante) voce femminile deve proprio essere un’esperienza assolutamente interessante!
Ma come funziona e di quali componenti necessita un cosiddetto navigatore satellitale? Beh, di sicuro serve un computer, un’antenna e un dispositivo ricevente (per captare i segnali dei satelliti), un buon display a colori e delle mappe digitalizzate. Come dire che, col nostro palmare (visto tra l’altro che non sono nemmeno richieste eccezionali potenze di calcolo), siamo già a buon punto! Ma il resto? Una soluzione ci viene offerto dalla instancabile Pretec, azienda californiana specializzata nei microdispositivi per notebook e palmari, con il suo CompactGPS, definito come il più piccolo ricevitore Global Position System per sistemi PocketPC.


Tanta sostanza!

Il sistema di navigazione satellitale CompactGPS proposto da Pretec è composto da pochissimi pezzi. Il sistema di ricezione vero e proprio incorpora anche l’antenna e si inserisce nello slot CompactFlash del palmare. A corredo è, giustamente, fornita anche un’antenna esterna, che si collega all’apposita presa presente sul lato destro del dispositivo. L’antenna esterna è praticamente indispensabile per l’utilizzo del sistema in auto in quanto per un efficace funzionamento è necessario ricevere i segnali da almeno tre o quattro satelliti. Pertanto questa va posizionata o direttamente fuori l’abitacolo (incorpora anche un potente magnete per aderire alla carrozzeria dell’autovettura) o quantomeno sotto al lunotto posteriore se in quel punto è “visibile” una sufficiente porzione di cielo. Per la verifica della ricezione ci viene in aiuto una comoda utility fornita a corredo (GPSdemo) che mostra l’intensità del segnale captato e uno schema grafico della posizione relativa dei satelliti in quel momento “visibili”.

Il software a corredo

Il “pezzo forte” della dotazione è ovviante rappresentato dal software, non tanto relativamente a quello di gestione (praticamente composto dai soli driver di interfacciamento col ricevitore) quanto per i programmi offerti in bundle col dispositivo.
Nella confezione troviamo infatti sia l’ottimo AutoRoute 2002 di Microsoft, tramite il quale è possibile esportare nel palmare le mappe generate con il software in versione PC, quanto il potentissimo “TomTom CityMaps” di Palmtop con il quale è possibile calcolare itinerari, lasciandosi guidare fino alla meta dal modulo GPS, proprio come avviene con i più costosi apparati da macchina.
Nel calcolo degli itinerari, TomTom CityMaps tiene conto anche del tipo di tragitto, a piedi o in auto, in modo da prendere o meno in considerazioni gli eventuali sensi unici incontrati o le altre restrizioni al traffico (strade private, inversioni ad U, ecc.). Analogamente possiamo impostare aree da evitare (ad esempio zone o strade eccessivamente trafficate in determinati giorni della settimana) così come tenere traccia di alcune locazioni riferite maggiormente (ad esempio casa, ufficio, ecc. ecc.). Le mappe fornite a corredo riguardano oltre 2000 centri abitati dell’Europa occidentale, tra cui ben 83 relative all’Italia che comprendono i 55 maggiori capoluoghi di provincia (più del cinquanta per cento) e una trentina di centri urbani minori. Ad esempio tra i maggiori centri vicino Milano troviamo (oltre, naturalmente, al capoluogo) le mappe di Rozzano, Monza, Legnano, mentre per quel che riguarda l’hinterland di Roma (per la quale troviamo tre mappe separate con altrettanti livelli di dettaglio) abbiamo le cartine dettagliate anche di Civitavecchia, Guidonia, Pomezia, Fiumicino, Cerveteri, Anguillara.

Questioni di memoria

Purtroppo in un dispositivo compatto quale può essere un palmare non è pensabile installare un numero molto elevato di mappe. Nel caso specifico del CompactGPS, trattandosi, inoltre, di un dispositivo da inserire nell’alloggiamento CompactFlash non possiamo nemmeno fare affidamento su una eventuale espansione di memoria ma dobbiamo fare affidamento sulla sola RAM a corredo. Questo, di fatto, potrebbe essere l’unico handicap da tenere in giusta considerazione prima utilizzare un dispositivo di questo tipo. C’è comunque da evidenziare che il dispositivo CompactGPS non richiede eccessive capacità di memoria, tant’è che è stato utilizzato per questo test sul “piccolo” HP 525 che ha di serie appena 16 MB di memoria, mentre alcuni modelli più attuali raggiungono comodamente i 64 mega (praticamente come un “potente” PC di un paio d’anni fa) e magari dispongono, oltre all’alloggiamento CompactFlash, anche uno slot per le memorie SD (Secure Digital) o MMC (MultiMedia Card).

Prezzo equo…

… anzi, tutto sommato (tenuto cioè conto della ottima dotazione software) molto, molto vantaggioso in rapporto alle caratteristiche offerte. Si parla, infatti, di poco più di 250 Euro, meno di mezzo milione delle vecchie lire, per trasformare il nostro palmare in un potente strumento di navigazione satellitale. Da non perdere… per non perdervi!


Riquadro 1:

In auto, in mare, a spasso

Se escludiamo le applicazioni aeronautiche, il cui campo di utilizzo seppur importantissimo per la navigazione aerea, è limitato alla pura e semplice individuazione delle coordinate di latitudine, longitudine, quota del velivolo interessato, i rimanenti campi applicativi del GPS (Global Positioning System) in ambito civile riguardano principalmente gli spostamenti in auto, in barca e, da un po’ di tempo, anche a piedi!
In auto il GPS diventa una vera e propria “mano santa” per trovare una destinazione a noi non nota, semplicemente impostando da telecomando la meta alla quale siamo interessati e lasciandoci guidare per le strade seguendo le indicazioni vocali che man mano ci vengono impartite (svoltare la prossima a destra… mantenersi sulla corsia di sinistra… ecc. ecc.). Chiaramente, quando c’è da individuare, oltre alla posizione attuale anche mete all’interno dei centri abitati (o lungo strade extraurbane) e tragitti per raggiungerli il dispositivo GPS da solo non basta: con quello, “nudo e crudo”, al massimo possiamo stabilire le nostre coordinate geografiche. Per avere funzioni anche di vero e proprio “navigatore”, serve un computer (integrato nel dispositivo stesso) e una collezione di mappe digitalizzate sulle quali effettuare il calcolo del tragitto e la successiva verifica.
Tutto questo, ovviamente, in mare non serve! O, meglio, servono sì le carte digitalizzate, ma per quanto queste possano essere dettagliate al massimo riporteranno la sagoma delle coste e di tutti gli scogli e gli isolotti (non certo di iceberg vaganti…) che potremmo incontrare sul nostro percorso. Anche per questo i dispositivi GPS di tipo nautico spesso dispongono di display monocromatici (come del resto sono “monocromatiche” anche le carte nautiche stampate).
Con l’avvento dei computer palmari e dei dispositivi GPS miniaturizzati, come quello in prova in queste pagine, la localizzazione e il successivo calcolo di un percorso verso una meta diviene un “problema tascabile”, egregiamente risolto tutto sommato con una spesa contenuta. A differenza dei sistemi da auto, in un dispositivo di così ridotte capacità non è possibile precaricare tutte le mappe disponibili sul CD-ROM fornito a corredo ma è necessario fare una cernita preventiva riguardo le zone maggiormente frequentate. Inutile aggiungere che per utilizzare un palmare dotato di ricevitore GPS in auto è fortemente consigliabile, per non dire assolutamente necessario, l’utilizzo di una antenna esterna (posizionata fuori l’abitacolo) o da lunotto posteriore, in una posizione dove sia facilmente ricevere il maggior numero di satelliti.

Riquadro 2:

Il GPS: bello, ma come funziona?

Una volta per fare il “punto”, ovvero per localizzare la nostra posizione sul globo terrestre (specialmente di notte & in alto mare) si faceva affidamento sulla posizione delle stelle, su alcuni semplici strumenti ottici di misura e su alcuni calcoli che venivano, ovviamente, compiuti manualmente. Oggi i moderni dispositivi GPS, volgono ugualmente lo “sguardo al cielo”, non per scrutare le stelle, ma per captare i segnali della rete satellitale (detta appunto GPS, Global Positioning System) e stabilire in modo pressoché esatto la posizione del punto in cui viene effettuata la lettura.
Per capire come funziona il sistema GPS basta sapere che la rete satellitale è formata da ben 24 satelliti di cui è nota la posizione istante dopo istante. Quello che fa, di fatto, un dispositivo GPS è misurare attraverso la lettura e la comparazione dello sfasamento temporale dei segnali captati, con una tolleranza più che accettabile per le applicazioni civili, la distanza in metri da almeno tre o quattro di questi satelliti. Il tutto poi si riconduce ad una sequenza di calcoli geometrici piuttosto semplici. Conoscendo, infatti la posizione assoluta di un satellite intorno al globo e la sua distanza in quell’istante, il dispositivo è in grado di stabilire che la nostra posizione giace su un’ipotetica sfera avente come raggio la distanza stessa e come centro il satellite captato. Ricevendo i segnali anche da un secondo satellite, con analogo ragionamento possiamo esser certi di “giacere” anche sulla seconda ipotetica sfera, la cui intersezione con la prima riduce ulteriormente la nostra posizione a tutti i punti che giacciono su una circonferenza. Una terza, ed eventualmente una quarta lettura da altri satelliti, ci permette infine di stabilire con precisione latitudine e longitudine (anche la quota se siamo in volo!) per sapere con esattezza “metrica” dove siamo finiti. Semplice, no?


PRO
• Costo molto contenuto
• Dispositivo alimentato dal palmare
• Dotazione software completa
• Antenna esterna fornita a corredo

CONTRO
• Interfacciamento tramite slot CompactFlash (ovvero impossibilità di caricare le mappe sull’espansione di memoria!)

Distributore:
MICROCHIP ITALIA S.r.l.
Via Orti di Villa Sciarra 5/a
00044 Frascati (RM)
Tel. 06-94018083 r.a.
Fax 06-94018074
e-mail info@mchip.it

Prezzo al pubblico (IVA inclusa): € 257,00


Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui