Articolo pubblicato sul n. 3 di DoppioClick
(Edizioni
Finson SpA - Milano) nel dicembre 2002
Plextor
PlexWriter 48/24/48A
Masterizzare ad alta velocità
di
Andrea de Prisco
Fino
a qualche anno fa “l’arte della masterizzazione” era
praticamente… un terno al lotto. Generalmente solo gli
smanettoni più coraggiosi praticavano tali alchimie, fatte
principalmente di estenuanti (e lunghissime) attese in
religioso silenzio, rigorosamente portate a termine a dita
incrociate o, per i maggiormente attrezzati, accarezzando
strani amuleti. Succedeva di tutto: inaspettate interruzioni
nel bel mezzo della scrittura (con annessa perdita del
supporto fin lì utilizzato), problemi di compatibilità tra
masterizzatore e dischetti e, posto di riuscire a portare a
termine con successo la delicata “cottura” (a “fuoco” lento…
molto lento…) nasceva il problema “del dopo”, ovvero con
quali lettori si sarebbe riusciti a leggere quei dati e/o
quei brani musicali. Se a tutto questo aggiungiamo il costo
dei supporti, che inizialmente pareva fossero venduti a peso
d’oro (personalmente credo di aver pagato i primi “gold” di
Kodak almeno una quindicina di migliaia di lire l’uno… avete
letto bene… uno, non a mazzi da venti come capita oggi!) si
capisce quanto fosse poco spinta la diffusione di questi
dispositivi fino a non tantissimo tempo fa.
Fortunatamente oggi la masterizzazione dei CD è diventata
una tecnologia ben più che matura, i prezzi sono crollati
rapidamente per almeno un fattore 10, forse come in nessun
altro caso in ambito tecnologico ma, soprattutto, sono
svanite nel nulla tutte le complicazioni e le vere e proprie
maledizioni che affliggevano chi voleva esplorare questo
settore.
Spesso oggi troviamo il masterizzatore finanche come “primo
equipaggiamento” di un PC per la famiglia, acquistato
all’ipermercato (dove, sempre più spesso, è facile spuntare
anche in questo caso il prezzo migliore) e, sempre più, come
unico dispositivo ottico dei computer portatili di fascia
media ed alta. Esattamente come dire che il masterizzatore
sta, finalmente, diventando il dispositivo di memorizzazione
dati rimovibile più diffuso… e non solo un oggetto
“copia-CD” a rischio, come poteva essere fino a qualche
tempo fa.
Presto & bene…
Il Plextor PlexWriter 48x in prova in queste pagine è la
dimostrazione vivente che “presto e bene possono benissimo
vivere insieme”. Il 48 che campeggia nella sua sigla la dice
lunga sulle sue performance velocistiche in fase di
masterizzazione. Per la prima volta al mondo ci si è spinti
a questo livello (quarantotto volte la velocità di
lettura/scrittura standard di un CD, credeteci, non è poco!)
e, tanto per cambiare, è stata proprio la Plextor ad osare
così tanto, proprio come successo anche in passato per molti
altri (ormai dimenticati) traguardi superati.
Ma cos’è la velocità senza la sicurezza? (sembra la
pubblicità di un pneumatico…) Niente, e infatti con
l’aumento della velocità di masterizzazione sono via via
state introdotte nuove tecnologie atte a garantire anche in
questi nuovi standard, anzi meglio ancora che in passato
quando erano in gioco velocità molto inferiori, risultati
soddisfacenti.
Se, infatti, fino a qualche tempo fa uno dei problemi più
ricorrenti in fase di masterizzazione era il cosiddetto
“buffer underrun” (ovvero l’improvviso, quanto inaspettato,
svuotamento del buffer di scrittura con conseguente
interruzione del flusso di dati, tanto grave da provocare la
“perdita” del supporto fin lì utilizzato) le aziende, e
prime tra tutte proprio la Plextor, sono corse ai ripari con
la tecnologia “Burn-proof”. Grazie all’utilizzo,
intelligente, del buffer di scrittura di maggiori
dimensioni, ma soprattutto con un controllo attento del
flusso dati in registrazione, nonostante le velocità in
gioco molto maggiori, finanche in caso di interruzione del
segnale digitale in scrittura non succede più che dobbiamo
buttare un disco al presentarsi di tale eventualità.
Ma Plextor, nel progettare questo nuovo campione di
velocità, si è spinta molto oltre aggiungendo due importanti
“contributi software” all’ottima riuscita di una
masterizzazione effettuata ad alta velocità. La prima si
chiama VariRec e permette al dispositivo di masterizzare
alla massima velocità ammessa dal supporto utilizzato in
quel momento, saggiando durante la scrittura stessa fino a
che punto è possibile spingere “sull’acceleratore”. Così
accade che per i primi minuti la masterizzazione avviene a
velocità moderata (ad esempio 12x) se non si rivelano
problemi di scrittura si passa a 20x (e sempre senza che
l’utente debba occuparsi della cosa) per completare il tutto
in volata – sembra proprio una competizione ciclistica! – e
arrivare alla meta, il disco “cotto a puntino”, nel minore
tempo possibile. Finanche quando non si è in grado di
stabilire preventivamente la velocità di scrittura ottimale.
La seconda tecnologia (che assieme al già noto Burn-proof e
al VariRec rappresenta il terzo asso nella manica del
Plextor 48x) si chiama PoweRec e permette di regolare
finemente la potenza del laser nella scrittura a 4x,
ottimale per realizzazione di CD musicali, in modo da
massimizzare la resa acustica scongiurando qualsiasi
problema di compatibilità di lettura con i player. Siano
essi portatili, domestici, da auto. Finalmente!
Riscrivere a 24x
Last but not least, proprio come direbbero americani e
inglesi, l’ultimo nato in casa Plextor batte nuovi record
anche per quel che riguarda i supporti riscrivibili, a dire
il vero non molto utilizzati a causa del loro costo ben più
elevato (ma che comunque si è ridotto anch’esso
significativamente negli ultimi tempi). Comodi soprattutto
per i dati, i supporti CD-RW vengono masterizzati “dal
mostro” a 24x, una velocità fino all’anno scorso riservata
ai soli CD-R e ai masterizzatore di un certo livello.
Ovviamente non è possibile l’utilizzo di un CD-RW
“qualsiasi” ma è necessario acquistare i nuovi “UltraSpeed”,
gli unici in grado di reggere l’alta velocità. Un piccolo
sacrificio in più per non avere (brutte) sorprese riguardo i
nostri dati salvati. Come dire… se vogliamo correre è meglio
non badare a spese!
PRO
• Velocità di masterizzazione entusiasmante.
• Tecnologia Burn-proof (evita il buffer underrun).
• Tecnologia VariRec (ottimizza al volo la velocità di
scrittura).
• Dotazione sw a corredo: Nero Burning Rom e PlexTools.
CONTRO
• Prezzo al pubblico elevato
• Masterizzazione CD-RW a 24x solo con dischi UltraSpeed
Distributore:
ARTEC SpA
Via degli Aldobrandeschi, 14
Roma
tel. 06-665001 - fax 06-66418380
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): € 193,00
Articolo pubblicato
su
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