Articolo pubblicato sul n. 17 di DoppioClick
(Edizioni
Finson SpA - Milano) nel maggio 2004
Asus
MyPal A620 BT
Un concentrato di tecnologia formato palmare...
di
Andrea de Prisco
Asus,
marchio taiwanese da molto tempo noto al pubblico più
“specialistico” per le sue ottime piastre madri e per le
altrettanto performanti schede grafiche, da qualche anno
offre sul mercato svariati prodotti “end user” come gli
ottimi portatili ultracompatti della serie “S” ed “M” e i
più recenti palmari della linea MyPal.
In prova questo mese l’ultimo nato di casa Asus, il modello
MyPal A620 BT dove il suffisso “BT” sta per Bluetooth,
ovvero l’interfaccia per il collegamento senza fili ad
analoghi dispositivi, quali cellulari, cuffie, modem
esterni, altri PC o palmari, e/o a quant’altro compatibile
con tale modalità wireless.
E’, inoltre, tra i pochi palmari ad incorporare uno slot
d’espansione per schede CompactFlash di tipo II, il che apre
le porte a numerosissime possibilità di espansione, a
partire dai minuscoli Microdrive (veri hard disk in “carne
ed ossa” – motore, disco, testina... – dalla capacità anche
superiore al gigabyte) per finire alle schede di
connettività WiFi, quale quella proposta dalla stessa Asus
come naturale complemento del suo palmare di punta.
Questo, ovviamente, nell’attesa che venga rilasciato un
palmare – probabilmente proprio dalla stessa Asus – in grado
di offrire entrambe le modalità di connessione wireless
(Bluetooth e WiFi) senza bisogno di installare ulteriori
accessori.
Design snello...
Premesso che in dispositivi di questo tipo ogni millimetro
interno risparmiato si ripercuote sensibilmente anche
all’esterno, la prima cosa da segnalare riguardo il design
del MyPal è proprio il ridotto spessore del palmare in
considerazione della presenza di un “ingombrante” (viste le
dimensioni in gioco) slot CompactFlash di tipo II.
L’impronta, viceversa, si equivale un po’ per tutti i
palmari, visto che troviamo sempre un display da 240x320
pixel, i consueti tasti funzione nella parte bassa, un po’
di cornice intorno tanto per consentire i collegamenti
interni tra le varie sezioni quanto per aumentare e
migliorare la presa in qualità di computer palmare.
Oltre che snello, l’Asus MyPal appare anche piuttosto
leggero coi suoi 141 grammi di peso, più o meno come un
telefonino (in realtà non tropo “ino”) di qualche
generazione fa.
Come su tutti i computer palmari, il lato superiore è per
buona parte occupato dal display a colori. Si tratta di
un’ottima unità, molto contrastata e in grado di funzionare
bene anche in piena luce (ad esempio al sole) grazie alla
potente retroilluminazione e alla superficie “transreflectiva”,
in grado di riflettere una buona parte della luce ambiente.
Nella parte bassa troviamo i quattro tasti funzione
principali (home, calendario, contatti, attività) e al
centro un selettore multifunzione basculante nelle quattro
direzioni – praticamente un piccolo joystick – che prevede
anche una posizione centrale di selezione. Ottimo, ad
esempio, per scorrere una pagina Internet, selezionare i
vari link e ciccarli senza l’uso della pennina.
Sopra al display, in una posizione forse fin troppo
accessibile (è molto facile premerli per sbaglio quando si
inserisce il palmare nella sua base) troviamo il pulsante di
accensione/spegnimento (che pilota anche la
retroilluminazione dei display) e quello per attivare il
registratore vocale.
Tutt’intorno troviamo poche altre cose: sul lato sinistro la
porta a raggi infrarossi e due led (per lo stato di carica
della batteria e la connessione Bluetooth); sul lato
superiore l’alloggiamento CompactFlash, la sede della
pennina e l’uscita audio per le cuffie; sul lato inferiore
la presa per la porta USB di collegamento al PC e l’ingresso
per caricabatteria esterno. Tanto questo quanto il cavetto
USB possono essere allacciati direttamente alla base in modo
da rendere pressoché immediato il collegamento del palmare
tanto al PC quanto alla sorgente elettrica.
Un’appendice utile...
Quando si parla (le prime volte...) di palmari, uno degli
errori più comuni è quello di considerarli delle evoluzioni
super tecnologiche delle vecchie agendine elettroniche, una
delle cose più inutili che abbia mai partorito il mondo
moderno. Chi non è riuscito ad evitare di comprarne una
qualche annetto fa sa anche quanto altrettanto rapidamente è
finita, abbandonata, nell’ultimo cassetto, dove poteva
tranquillamente riposare immersa nella sua inutilità. Un
computer palmare NON è un’agendina elettronica né,
semplicemente, qualcosa per prendere appunti strada facendo.
E’, o almeno dovrebbe essere, l’appendice portatile del
vostro PC, per poter continuare ad usare i vostri dati di
sempre più o meno nel modo di sempre. In particolar modo
l’intero universo di Outlook (da non confondere con Outlook
Express...) del quale, se vogliamo sfruttare al massimo il
nostro palmare, dovremmo essere già “suoi” utenti.
Una volta installato il software di comunicazione (ActiveSync,
di produzione della stessa Microsoft e non del produttore
del portatilino) siamo pronti per sincronizzare – questo è
il termine corretto – il nostro palmare con i contenuti di
Outlook. La prima cosa che viaggerà tra i due saranno le
schede contatti, ma anche le attività, il calendario
appuntamenti e la posta elettronica e quant’altro decideremo
di tenere costantemente aggiornato nel nostro taschino.
Tolto il palmare dalla sua sede siamo pronti ad operare
lontani dal nostro PC, ed ogni cosa che faremo sul palmare
verrà automaticamente trasferita sul computer fisso alla
prossima sincronizzazione, sia questa una
modifica/eliminazione/aggiornamento di un contatto (occorre
un po’ di attenzione se non volete veder sparire anche le
informazioni dal PC!), il completamento o la creazione di
un’attività, la lettura o la risposta/creazione di posta
elettronica. Possiamo fare praticamente tutto quando siamo
lontani dal PC e tutto quello che faremo sul portatile
(ripeto, posta elettronica compresa) verrà automaticamente
riportato sul computer fisso una volta stabilito nuovamente
il contatto tra i due. Se, invece, stiamo lavorando al PC e
lasciamo collegato anche il palmare, ogni modifica sul primo
sarà contestualmente riportata sul secondo (senza intervento
manuale da parte dell’utente) in modo tale che anche uscendo
di corsa avremo sempre il dispositivo portatile
sincronizzato col computer fisso.
Inutile dire, per chiudere questa breve parentesi, che in
caso di conflitto tra aggiornamenti effettuati sul PC e sul
palmare (per questo motivo conviene sempre tenerlo collegato
quando è possibile) in fase di sincronizzazione viene
chiesta conferma all’utente su quale sia l’istanza valida di
una determinata informazione. E’ vero, un po’ d’attenzione
ci vuole, ma una volta entrati in questa sorta di triplice
sintonia (tra voi, il vostro PC e il vostro palmare) non ne
potrete più fare a meno di portarvi in tasca... il vostro
lavoro. Altro che agendina elettronica!
Blu... come bluetooth!
Diamo uno sguardo, prima di chiudere, alla funzionalità
incorporata Blutetooth, vera caratteristica particolare di
questo palmare Asus.
Bene, tutti i problemi che avevamo riscontrato in precedenti
prodotti, in particolar modo riguardo la difficoltà di
interfacciamento tra dispositivi senza prima sudare le
classiche sette camicie, con questo MyPal diventano,
magicamente, solo un brutto ricordo del passato. Sin dalla
schermata “Oggi” (praticamente l’homepage del palmari
PocketPC) un’icona blu posizionata in basso a destra ci
consente un immediato accesso alla funzionalità wireless
proprie di questo standard. Ma quel che è ancora più
rassicurante è il “Connection Wizard” che ci guida passo
passo alle varie configurazioni, partendo – come è ovvio! –
dallo stabilire assieme all’utente sin dall’inizio quello
che vorremmo fare. Ad esempio “Esplorare un dispositivo
Bluetooth” (alla ricerca dei servizi offerti); “Connetterci
ad Internet tramite un access point, un modem, un telefono
cellulare” (sempre, ovviamente, Bluetooth); “Connetterci a
due o più periferiche wireless” (per lo scambio file... o
anche per giocare tramite Bluetooth a games multiplayer);
“Effettuare la sincronizzazione ActiveSync tramite
Bluetooth” (altra cosa che, senza un wizard come questo,
pareva essere un’impresa a dir poco titanica!); “Connettere
un auricolare wireless” (per dirottare su questo l’uscita
audio del proprio palmare). Insomma, a seconda di quello che
vogliamo fare siamo guidati passo passo alla meta, tramite
pochi passaggi, tutti chiari ed inequivocabili. Al punto da
rendere Bluetooth, finalmente, qualcosa alla portata di
tutti. E non di chi, come succedeva prima, ha solo tanta
voglia ed energie per perdere tempo!
In definitiva
Il giudizio complessivo dell’Asus MyPal non può che essere
positivo, anche se qualche pecca la troviamo in ambito
ergonomico. Manca, ad esempio, un selettore laterale – a
portata di pollice! – onde evitare un utilizzo, per così
dire, forzoso della pennina, anche quando con una mano sola
(quella che impugna il palmare) ce la saremmo cavati
ugualmente benissimo. Nulla di negativo da segnalare
riguardo il resto, prezzo al pubblico compreso che appare di
sicuro ben allineato alle caratteristiche offerte.
PRO
• Dimensioni e peso contenuti
• Presenza di uno slot CompactFlash di tipo II
• Display luminoso e ben contrastato
• Prezzo al pubblico contenuto
CONTRO
• Assenza di un pulsante di selezione laterale
• Ergonomia migliorabile
Distributore:
Asus Italy Srl
Via Lazzaro Palazzi, 2
20124 Milano
Tel. 02.2023101
www.asus.it
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): € 430,00
Articolo pubblicato
su
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