Articolo pubblicato sul n. 17 di DoppioClick
(Edizioni
Finson SpA - Milano) nel maggio 2004
Waitec
IXO 334
3,3 megapixel dal costo contenuto
di
Andrea de Prisco
Se
fino a qualche anno fa le fotocamera digitali, o almeno
quelle che potevano realmente essere definite tali... e non
semplici giocattolini, erano d’esclusivo appannaggio di
pochi, blasonati, marchi storici del mondo della fotografia
tradizionale (Nikon, Canon, Olympus, Pentax, Kodak, e pochi
altri), da un po’ di tempo a questa parte sono presenti sul
mercato anche prodotti, altrettanto validi fotograficamente
parlando, dal “cognome” più spiccatamente informatico.
Un esempio, un validissimo esempio di questa nuova tendenza,
è la fotocamera che ci accingiamo a provare questo mese.
L’azienda che la produce è l’europea Waitec, molto nota in
campo informatico per i suoi ottimi masterizzatori CD e DVD.
Con sede in Olanda, Waitec ha in catalogo anche altri
prodotti, come i display LCD e i più recenti monitor al
plasma, ma offre anche interessanti riproduttori e
masterizzatori MP3.
Ben dieci sono ad oggi le fotocamera digitali prodotte da
Waitec. Si va dai modelli più semplici basati su un sensore
CCD tipo webcam (che, naturalmente, non disdegnano tale
funzionalità aggiuntiva) ai modelli cosiddetti “megapixel”
ovvero in grado di fornire una qualità immagine, almeno
sulla carta (è proprio il caso di dirlo... ci riferiamo alle
foto effettivamente stampate!), quantomeno comparabile a
quella fotografica tradizionale.
Certo, sempre se (e solo se) non ci spingiamo molto nel
formato di stampa utilizzato. Ma questo, si sa, è un
problema noto.
Waitec IXO 334
Se vogliamo, la caratteristica più interessante della
fotocamera Waitec in prova questo mese è riassunta nel dato
numerico della sua sigla: 334. Sta per 3.34 megapixel, un
valore che non esitiamo a definire di tutto rispetto per
cominciare a ragionare in termini di qualità fotografica.
Certo, sul mercato esistono anche apparecchi con risoluzione
maggiore – è facile, oggi come oggi, arrivare anche a 4 o 5
megapixel – ma i costi di tali prodotti aumentano
vertiginosamente e non è sempre detto che ad un numero
superiore di pixel corrisponda sempre una qualità immagine
realmente migliore. La gamma dinamica, il basso rumore, la
fedeltà cromatica, la qualità ottica, sono valori
indipendenti dalla risoluzione in gioco, anzi per le prime
due (rumore e gamma dinamica) sì è notato come addirittura
peggiorino con l’aumentare del numero di pixel sul sensore
CCD. Come dire: meglio badare alla qualità che alla quantità
(come sempre!).
La Waitec IXO 334 incorpora una memoria da 16 MB,
sufficiente a contenere finanche una decina di immagini ad
alta risoluzione o una cinquantina a bassa. La memoria è
ovviamente espandibile grazie ad un alloggiamento che
accetta moduli in standard Secure Digital e, con qualche
limitazione, le più datate MultiMedia Card. I formati
immagine supportati dalla IXO 334 vanno dal moderato
1280x960 pixel all’interpolato 2848x2136 passando per i più
veritieri 2048x1536 e 1600x1200 pixel. La risoluzione
interpolata, corrispondente ad un ideale sensore da ben 6
megapixel, è ovviamente da non tenere assolutamente in
considerazione dato che viene generata attraverso un
artificio Hw/Sw che moltiplica miracolosamente (sigh!) il
numero di pixel dell’immagine senza però, di fatto, fornire
una qualità immagine realmente migliore. In ogni caso le
immagini sono salvate in formato JPEG o, a richiesta, in una
non meglio specificata modalità NC che sta per “non
compressa”.
La fotocamera, alla bisogna, è anche in grado di registrare
brevi filmati video. Utilizzando il formato AVI-MJPEG e una
risoluzione ridotta a 320x240 pixel, riesce a memorizzare
spezzoni da ben 100 secondi, a 15 fps. Il tutto, ovviamente,
memoria permettendo.
Per quanto riguarda le caratteristiche più spiccatamente
fotografiche, la IXO 334 offre uno zoom ottico 2x cui ne è
abbinato un altro digitale di pari portata. Il totale, se
vogliamo, equivarrebbe a un interessante 4x... peccato però
che l’intervento dello zoom digitale, come noto, avviene a
discapito della qualità immagine. Buono il range della messa
a fuoco, che spazia da 14 cm all’infinito, più la modalità
macro che permette di focheggiare correttamente fino a soli
7 cm dall’obiettivo.
Ampia la gamma delle velocità d’otturazione, impostabili
anche in manuale, che spaziano tra 4 secondi a un 1/2000;
interessante, inoltre, la possibilità di compensare
manualmente l’esposizione automatica tra -2 e +2 EV a passi
di 1/2 EV.
Non manca, come di consueto, un flash incorporato né
tantomeno un display LCD a colori sul retro, utilizzabile
come mirino elettronico e per rivedere le immagini riprese.
Basato su tecnologia TFT, misura 1.5 pollici e conta su un
numero totale di pixel pari a 117.600. Quello che manca è,
viceversa, un mirino ottico, comodo per chi non ha molta
dimestichezza con questi oggetti ipertecnologici e
preferisce inquadrare e scattare le proprie immagini in
maniera più tradizionale.
Infine, i menù – di cui vi racconteremo tra breve –
richiamabili sul display tramite apposito pulsante presente
sul retro della macchina, parlano ben sei lingue, tra qui
l’italiano.
Un look inconsueto
Liberati dal rullino fotografico che, come noto, da almeno
un’ottantina d’anni ha dimensioni e ingombri ben definiti, i
costruttori di fotocamere digitali hanno finalmente
cominciato a sbizzarrirsi circa le forme e le dimensioni dei
loro recenti apparecchi. La Waitec IXO 334 non fa per nulla
eccezione e sfoggia un simpatico look a sviluppo
orizzontale: impugnata verticalmente, potrebbe ricordare un
telefonino di qualche generazione fa. Non è piccolissima, ma
si impugna agevolmente tenendola con entrambe le mani.
L’obiettivo è spostato lateralmente (il flash lo segue fin
troppo pericolosamente... ci riferiamo al fenomeno degli
“occhi rossi”) mentre il display a colori, sul retro, è
posizionato centralmente. Ed è sempre sul lato posteriore
dell’apparecchio che troviamo la maggior parte dei comandi.
Un selettore rotante commuta tra le cinque funzioni
principali: riproduzione, ripresa singole immagini, ripresa
immagini in sequenza, registrazione filmati, setup generale
dell’apparecchio.
Un secondo selettore basculante pilota lo zoom, permette la
navigazione dei menù e la scelta delle varie funzioni.
Cinque ulteriori pulsanti, disponibili sempre sul retro,
comandano rispettivamente il flash (attivazione,
disattivazione, dispositivo “anti occhi rossi”,
sincronizzazione con i tempi lunghi);
l’attivazione/disattivazione del display LCD a colori; la
possibilità di richiamare i menù contestuali; impostano la
risoluzione di ripresa o annullano l’ultima scelta
effettuata (funzione Cancel).
Sul lato superiore è presente il pulsante di scatto, la cui
prima parte della corsa attiva la messa a fuoco automatica,
e l’interruttore di accensione/spegnimento dell’apparecchio.
Sul fondo troviamo l’alloggiamento per le schede di memoria
Secure Digital, mentre lateralmente la porta USB per il
collegamento al computer, un’uscita videocomposita per
rivedere immagini e filmati sul televisore, l’ingresso per
l’alimentatore esterno/caricabatterie.
Menù ricco
Se i numerosi pulsanti e selettori presenti sul retro
dell’apparecchio permettono, già di per sé, il controllo di
diverse funzioni, accendendo al menù visualizzato sul
display LCD abbiamo davvero di che sbizzarrirci. Ben tre
pagine di settagli ci permettono di accedere facilmente ad
un’ulteriore quindicina di funzioni: vediamole brevemente.
Si parte dalla possibilità di formattare la memoria, con
possibilità di scelta se l’intervento riguardi la RAM
interna (16 megabyte) o l’eventuale scheda d’espansione
Secure Digital. Con la consueta cautela del “buon padre di
famiglia”, prima di procedere alla cancellazione totale
delle immagini viene chiesta una saggia conferma all’utente
(in realtà viene ribadito che la scheda sarà formattata, ma
non compare alcun riferimento specifico al fatto che
l’intero contenuto sarà irrimediabilmente perso!). La
seconda voce di menù (“Keep setting”) permette di stabilire
quali parametri di funzionamento impostati manualmente
debbano essere mantenuti anche a macchina spenta per un
successivo riutilizzo: il flash, il bilanciamento del
bianco, la compensazione d’esposizione, ecc. ecc.
Segue la possibilità di attivare/disattivare lo zoom
digitale, la conferma a video dell’immagine scattata, il
timeout prima dello spegnimento automatico della fotocamera.
La seconda pagina del menù contempla le seguenti cinque
funzioni: attivazione/disattivazione del beep di sistema;
modo operativo a risparmio energetico (per prolungare la
durata della batteria); la possibilità di impostare un
contatore sequenziale unico alle foto salvate, indipendente
dalla scheda di memoria utilizzata; la regolazione di data e
ora (memorizzate nel file immagine o sovraimpresse alla
fotografia digitale stessa); la lingua utilizzata dai menù.
Le rimanenti quattro funzioni, richiamabili accedendo alla
terza ed ultima pagina del menù, permettono di selezionare
lo standard video (PAL o NTSC), di resettare tutte le
impostazioni ai valori di fabbrica, di copiare le immagini
tra memoria interna e memoria d’espansione, di scegliere su
quale delle due memorie registrare le immagini riprese.
Non c’è che dire, hanno pensato proprio a tutto!
PRO
• Design compatto ed elegante
• Batteria ricaricabile al litio
• 16 MB RAM espandibili tramite SD-card
CONTRO
• Assenza di un mirino ottico
• Ergonomia migliorabile
Distributore:
ARTEC SpA
Via degli Aldobrandeschi, 14
00100 Roma
tel. 06-665001 - fax 06-66418380
www.artec.it
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): € 229,00
Articolo pubblicato
su
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