Articolo pubblicato sul n.45 di
MCmicrocomputer
(Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'ottobre 1985
Laurearsi in Informatica
di
Andrea de Prisco
Ottobre si sa, è tempo di scuola. Sia per chi ha da poco
ricominciato, sia per chi ha appena finito: ci sono infatti
tutti i diplomati '85 che intendono proseguire i loro studi
presso qualche università e che ancora non hanno fatto una
scelta circa l'indirizzo da seguire. Certo la scelta è
tutt'altro che facile: basta pensare a quanti laureati già
da anni attendono un loro primo impiego senza troppe
speranze: non è nuovo sentire di qualche ingegnere nucleare
ridotto a fare il portiere d'albergo o alle migliaia di
medici che dopo la laurea lavorano gratis per anni (e
sottolineo anni) presso gli ospedali, sotto la "gonnella"
del professore.
In questa
giungla spaventosa della caccia all'occupazione il povero
neo-studente universitario non ha certo vita facile e spesso
è costretto a fare scelte affrettate. Si trova magari a
studiare materie che odia, solo perché qualcuno gli aveva
promesso, molto alla spicciola, che si sarebbe trovato bene
all'università X corso di laurea Y.
MC microcomputer, con questo articolo spera di dare una
mano a quanti vogliono "prendere" Informatica, forse
scoraggiando i più decisi e incoraggiando i meno convinti.
Occorre avere le idee ben chiare in tal senso: la laurea in
informatica non è solo in informatica...
Scienze dell'Informazione
Bisogna ammettere che oggi l'informatica va proprio di
moda. Se ne parla davvero tanto, in qualsiasi ambiente o
occasione (anche quando non c'entra affatto).
L'importante è essere al passo coi tempi... sempre. E così
capita di sentirsi rispondere in casa propria, alla
richiesta di un orario dei treni: "Chiedilo al computer (un
64, ndr), se no a che serve?"
Bah, contenti loro!
Poi, prendere informatica all'università è proprio il
massimo: vuoi mettere che hai il posto assicurato "appena"
ti laurei!
Il sottoscritto, per dire il vero, studia informatica
proprio in virtù di questa strana congettura, propinata per
sacrosanta al tempo del liceo. Sarà vero? Speriamo di sì,
non mi dispiacerebbe.
Ma chi si iscrive quest'anno, per laurearsi tra 4 o 5
anni, può essere ancora così sicuro?
Mi è capitato di leggere personalmente su un noto
quotidiano (non dico la data per non fare pubblicità) che la
situazione non è più così rosea come un tempo: affermava
anzi che gli informatici disoccupati sono centinaia, mentre
i più fortunati riescono a "beccare" un posto dopo alcuni
anni. Beh, forse così catastrofica la situazione non è. Ho
visto laureare a Pisa molte persone che stavano più avanti
di me e giuro nessuna è a spasso: chi lavora presso un
centro di calcolo, chi in grossi centri di ricerca, chi
presso la stessa università svolgendo la libera professione
(i cosiddetti contrattisti). Tutti dopo attese di al più
qualche settimana. Altri prima ancora di laurearsi,
richiedendo la tesi di laurea a ditte (è possibile anche
questo) che assumono anche laureandi.
Il problema, come detto prima, è semmai per quelli che si
iscrivono ora. Del resto la sfera di cristallo non ce l'ha
nessuno e certamente la "pacchia" prima o poi finirà.
Questo corso di laurea ben pochi lo conoscono e quasi
tutti quelli che si iscrivono lo credono ben diverso.
Innanzitutto occorre tenere presente che si tratta di un
corso di laurea e non di una facoltà: Informatica (per
essere più precisi Scienze dell'Informazione) appartiene
alla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. è
bene non sottovalutarlo mai. Infatti nei primi due anni di
studio, di informatica se ne vede ben poca: su 11 esami del
primo biennio, solo due parlano di computer, tutti gli altri
riguardano materie matematiche e fisiche (vedi riquadro
[2]).
Questo, chi si iscrive al primo anno, di solito non lo
sa. Si iscrive maggiormente chi ha smanettato per qualche
anno in basic sul proprio Home computer, convinto di
imparare meglio all'università quello che sa già (niente).
Iniziano i corsi, e sui quaderni degli appunti finiscono
matrici, algebre di tutti i tipi, spazi vettoriali,
topologie, integrali, convergenze, momenti d'inerzia e
qualche accenno alla struttura dei calcolatori. Troppo
arduo, meglio cambiare. E così succede: al primo anno
arrivano in massa centinaia di iscrizione per dimezzarsi al
secondo e al terzo anno. Tanto per perdere e far perdere un
po' di tempo. è capitato un anno a Pisa che quasi 1400
matricole (così sono chiamati gli studenti del primo anno)
si sono presentate a novembre: non c'erano né aule né
professori a sufficienza. Le lezioni sono iniziate con
notevole ritardo dovendo istituire nuovi corsi (A-B-C-D) per
rendere la frequenza un tantino più umana. Ricordo le liti
per accaparrarsi un posto a sedere in aula: i ritardatari, e
spesso succedeva anche al sottoscritto, restavano in piedi o
a loro scelta seduti per terra a prendere appunti della
lezione.
Ciò che maggiormente non si conosce, è cosa un futuro
informatico "farà da grande". Io ho cominciato a subodorarlo
al terzo anno, precedentemente ero troppo impegnato a fare
matematiche di tutti i tipi. Chi si laurea in informatica
non è un programmatore: niente programmi per studi medici.
Lo dimostra anche il fatto che l'unico esame dove bisogna
saper programmare (nel senso comune) è Teorie e Applicazioni
delle Macchine Calcolatrici del primo anno. Lì si studia
bene un linguaggio di programmazione (generalmente il
Pascal) e all'esame scritto normalmente è richiesta la
stesura di un programma dato l'algoritmo.
Poi si fa scienza: si studia molto la teoria informatica.
Non crediate che dietro al Pascal vi sia solo un grosso
compilatore. Vi sono tanti teoremi nati da ricerche che
hanno impegnato per anni i più grandi matematici moderni del
mondo: Kleene, Mc Carthy, Rice, Turing, per citarne
qualcuno.
Chi si laurea in informatica sarà in grado di partecipare
con altri laureati a grossi progetti quali la creazione di
un nuovo linguaggio di programmazione, un super sistema
operativo, l'automazione dell'informazione posseduta da
grosse imprese: non programmi per studi medici, vi prego.
Sarebbe come chiamare un ingegnere elettronico per far
riparare il forno della cucina.
Il corso di laurea
Il corso di laurea in scienze dell'informazione, per il
momento attivo solo in 6 sedi universitarie (Pisa, Torino,
Milano, Udine, Bari, Salerno), è diviso in due bienni ed è
articolato in tre indirizzi. Il primo biennio ha lo scopo di
fornire allo studente i fondamenti della matematica, della
fisica e dell'economia necessari allo studio delle scienze
de ll'informazione, nonché le tecniche di base necessarie
all'elaborazione dell'informazione mediante calcolatori
elettronici.
Il secondo biennio si svolge in tre indirizzi a scelta
dello studente: Generale, Applicativo, Tecnico. L'indirizzo
generale ha lo scopo di formare laureati orientati verso
l'analisi problemi e lo studio delle metodologie di
elaborazione. L'indirizzo Applicativo assicura la
preparazione di laureati nel campo dell'elaborazione
dell'informazione applicata alla gestione delle imprese.
L'indirizzo tecnico, infine, ha lo scopo di formare
specialisti nel campo dei sistemi di elaborazione.
Come già detto, nel primo biennio, gli insegnamenti da
seguire sono in tutto 11: 7 annuali e 4 semestrali. Un
insegnamento annuale, come è facile immaginare, ha inizio a
novembre e termina a maggio. Un insegnamento semestrale,
inizia a novembre per terminare a febbraio o inizia a marzo
per terminare a maggio (quindi proprio semestrali non si
direbbero: però si chiamano così).
All'università degli studi di Bari a questi, nel primo
biennio sono aggiunti due colloqui obbligatori di lingua
straniera, uno di Inglese, l'altro a scelta dello studente.
A proposito dell'inglese, c'è da dire che la maggior
parte dei testi di studio sono in questa lingua e quindi è
bene attrezzarsi in tal senso in anticipo.
Al termine del secondo anno vi è un blocco: possono
iscriversi al terzo anno solo gli studenti che hanno
superato gli esami di almeno 5 materie annuali (due corsi
semestrali sono valutati come un corso annuale). In alcune
sedi sono un po' più buoni: il blocco non riguarda
l'iscrizione ma solo il divieto di superare esami del terzo
o del quarto anno: in questo modo uno può "sbiennare" in
qualsiasi momento dell'anno. A Pisa, invece, se non si hanno
le 5 annualità allo scadere del termine si è praticamente
bocciati e se ne parla l'anno prossimo per l'iscrizione al
terzo.
Comunque le diversità tra sedi non si limitano solo a
faccende burocratiche: spesso ci sono differenze enormi tra
i contenuti dei corsi. Per esempio Sistemi per
l'Elaborazione dell'Informazione 1 (esame del secondo anno)
a Pisa non ha nulla a che vedere col corrispondente esame di
informatica a Bari: nella prima sede si studiano le reti
combinatorie e sequenziali, nell'altra l'organizzazione dei
calcolatori vista a vari livelli: linguaggio macchina,
sistema operativo, microprogrammazione, assembler e a
livello di linguaggi di programmazione compilati o
interpretati.
Il piano di studi
Ottenuto il nullaosta per l'iscrizione al terzo anno
(l'aver superato almeno 5 esami annuali) lo studente di
scienze dell'informazione fa le sue prime scelte:
l'indirizzo da seguire e nell'ambito di questo gli esami
complementari che intende superare. Gli indirizzi possibili
come detto sono tre: Generale, Applicativo, Tecnico, i vari
insegnamenti si distinguono in:
Per attuare queste scelte si consegna alla segreteria,
sempre al momento dell'iscrizione al terzo anno, un piano di
studi contenente appunto l'indirizzo e gli insegnamenti che
lo studente intende seguire. Di quest'ultimi il piano di
studi ne conterrà di tutti e tre i tipi (per un totale di 7
annualità per il secondo biennio): ad esempio, Metodi per il
Trattamento dell'Informazione è un esame obbligatorio per
tutti gli indirizzi, Linguaggi Formali e Compilatori è
obbligatorio per l'indirizzo generale e così via. Per ogni
indirizzo, poi si potranno scegliere due o tre esami
complementari (come al solito due esami semestrali contano
come un esame annuale). La distinta delle possibili scelte è
riportata nel riquadro [1].
Una nota simpatica di tutto l'andazzo universitario
informatico, riguarda la moda di indicare gli esami (che
come avrete notato hanno dei nomi abbastanza lunghi) con una
sigla. Così Teorie e Applicazioni delle Macchine
Calcolatrici diventa TAMC (a scelta dello studente con la c
finale dolce o dura). Progetto Sistemi Numerici, PSN; Teorie
dell'informazione e della trasmissione col più gradevole TIT.
Calcolo delle Probabilità e Statistica, che dovrebbe
chiamarsi CPS, generalmente è arricchito con una I,
diventando più simpatico in CIPS (forse qualcuno avrà
pensato Calcolo Inutile ecc.).
Metodi per il Trattamento delle Informazione
(generalmente chiamato "metodi") ha anch'esso la sua brava
sigletta, MTI, che sembra essere anche abbreviazione di
"metodi".
ROGA, Ricerca Operativa e Gestione Aziendale, quando non
si riesce a passarlo diventa un ROGO... e così via.
Da sottolineare che l'uso di queste sigle non è diffuso
solo tra studenti, ma invade tutta informatica: professori,
segreteria, libretti universitari. Fino al punto da
dimenticare a volte il significato di una di queste sigle,
magari a fine corso.
Fisica due
L'ultimo paragrafo di quest'articolo voglio dedicarlo
alla pecora nera (a detta del 99.9% degli studenti) degli
esami di informatica. è opinione diffusa che la fisica agli
informatici serve ben poco: in virtù di questo fatto, la
voglia di studiarla non ce l'ha nessuno. Qualche sforzo si
può fare per fisica uno, poi basta!
E così, se a qualcuno del terzo o quarto anno manca un
esame del secondo, questo è certamente fisica due.
L'odio per questa materia è inoltre alimentato dal fatto
che l'esame è tutt'altro che banale, e al compito scritto
bisogna essere davvero dei fisici per raccapezzarsici un
po'. Di solito sulle centinaia di studenti che si presentano
all'appello si e no ne passano una decina, una decina e
mezza.
Tanto da spingere un gruppo di studenti (e questo non è
successo solo a Pisa) a proporre al consiglio di corso di
laurea l'abrogazione della materia, tutt'al più
sostituendola con un esame a scelta. Sono state raccolte
delle firme. Tante. Tantissime. In meno di tre giorni
qualche migliaio. Hanno firmato per solidarietà (e
soprattutto amore fraterno) anche quelli che ce l'avevano
fatta, dopo tanti sforzi e soprattutto dopo tanti tentativi.
Il sottoscritto, per la cronaca, ha combattuto per un anno e
quattro mesi, naturalmente intercalando altri esami superati
con meno rabbia, riuscendo a racimolare un (meraviglioso,
stupendo, insostituibile) diciannove, dopo "soli" tre
tentativi. C'è chi non riesce a laurearsi per colpa di
quest'esame: chi addirittura ha la tesi pronta e già
rilegata da da più di un anno.
Per quanto riguarda la proposta degli studenti non se n'è
fatto ancora nulla. Certo la cosa non sarà facile, anche
perché c'è da un po' di tempo aria di riforma totale del
corso: si parla di portare da 4 a 5 gli anni e di istituire
un "diploma" di informatica ottenibile con soli due anni di
studio.
Oltre a fisica due, vi sono altri esami abbastanza
difficilotti: sono però esami di informatica nel vero senso,
e questo fa combattere con stato d'animo assai migliore. Ad
esempio, un esame molto grosso è Metodi per il Trattamento
dell'Informazione, del terzo anno: si studia la teoria dei
linguaggi formali, la computabilità, le grammatiche
generative, gli automi; in poche parole tutta la teoria
della Scienza dell'Informazione. Sempre a Pisa, per questo
esame è necessario superare una prova scritta e una orale.
Fin qui niente di nuovo. La durata della prova scritta (cioè
il tempo concesso allo studente per rispondere ai quesiti o
risolvere problemi, tre o quattro in tutto) è di una
settimana. Lo scritto dura una settimana: il candidato
ritira il testo del compito il lunedì e il lunedì successivo
bisogna consegnare. Nessun timore da parte del professore di
copiature: i quesiti sono così difficili che nessuno si
fiderebbe mai dell'altrui operato. E poi c'è sempre l'orale
(più di un'ora sotto torchio) e lì non si scherza.
Altri esami constano invece di più prove scritte e magari
tre orali (con tre professori diversi) o integrati da un
progetto da svolgere a casa nei mesi antecedenti la data
dell'esame.
Insomma, il cammino non è affatto facile. Per laurearsi
in informatica bisogna davvero lavorare sodo. Non a caso
solo poche persone riescono a laurearsi in tempo (4 o 5, i
cosiddetti geni), tutti gli altri al primo, secondo o terzo
anno fuori corso.
Riquadro 1:
GLI ESAMI
Riportiamo qui di seguito la distinta di
tutti gli insegnamenti di Scienze
dell'Informazione, estratta dall'Ordinamento
degli Studi della Facoltà di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa, anno
accademico 84-85. Occorre tener presente che non
tutti gli insegnamenti complementari sono al
momento attivi e quindi nella compilazione del
proprio piano di studi bisogna sottostare ad
alcune restrizioni, di anno in anno comunicate
dalla segreteria.
Sono insegnamenti fondamentali obbligatori
comuni a tutti gli indirizzi per il primo
biennio:
1' Anno.
- Fisica 1
- Analisi Matematica 1
- Geometria
- Algebra
- Teoria ed Applicazioni delle Macchine
Calcolatrici.
2' Anno.
- Fisica 2
- Analisi Matematica 2
- Calcolo Numerico
- Calcolo delle Probabilità e Statistica
- Sistemi per l'Elaborazione
dell'Informazione 1
- Ricerca Operativa e Gestione Aziendale
Sono insegnamenti fondamentali obbligatori
comuni a tutti gli indirizzi per il secondo
biennio:
- Sistemi per l'Elaborazione
dell'Informazione 2
- Metodi per il Trattamento dell'Informazione
- Teoria dell'Informazione e della
Trasmissione
Sono insegnamenti fondamentali obbligatori
per:
l'indirizzo generale:
- Linguaggi Formali e Compilatori
- Metodi di Approssimazione
l'indirizzo applicativo:
- Teoria e Metodi dell'Ottimizzazione
- Economia e Organizzazione Aziendale (sem.)
- Trattamento dell'Informazione nell'Impresa
(sem.)
l'indirizzo tecnico:
- Teoria dei Sistemi
- Tecniche Numeriche ed Analogiche
Due insegnamenti annuali (o l'equivalente)
dovranno essere scelti tra i seguenti
complementari comuni ai tre indirizzi:
- Analisi Numerica
- Bioelettronica
- Calcolo delle Probabilità
- Cibernetica e Teoria dell'Informazione
- Complementi di Gestione Aziendale
- Comunicazioni Elettriche
- Controlli Automatici
- Controllo dei Processi Industriali
- Documentazione Automatica
- Econometrica
- Elaborazione dell'Informazione non numerica
- Elaborazione di Immagini
- Elaborazione di Testi Letterari
- Elettronica
- Fisica Numerica
- Fisica Superiore
- Istituzioni di Fisica Teorica
- Istituzioni di Analisi Superiore
- Istituzioni di Fisica Matematica
- Linguaggi Speciali di Programmazione
- Logica Matematica
- Macchine Calcolatrici Analogiche
- Teoria dei Modelli
- Progetto di Sistemi Numerici
- Simulazione
- Statistica
- Tecniche di Progettazione Automatica
- Tecniche Direzionali
- Tecniche Speciali di Elaborazione
- Teoria degli Algoritmi e Calcolabilità
- Teoria degli Automi
- Teoria dei Giochi
- Teoria dei Grafi
- Teoria delle Decisioni |
Riquadro 2:
IL PRIMO BIENNIO
Comuni a tutti e tre gli indirizzi, gli
insegnamenti del primo biennio sono in tutto 11:
5 al primo anno, 6 al secondo. Riportiamo
brevemente i contenuti dei corsi svolti presso
l'Università degli Studi di Pisa.
1' Anno
Fisica 1:
Vettori. Sistemi di riferimento e moto dei
corpi. Forze. Lavoro. Potenza. Energia. Impulso
e quantità di moto. Attriti. Moto dei corpi
rigidi.
Analisi Matematica 1:
Calcolo combinatorio. Disequazioni. Insiemi.
Numeri complessi. Successioni. Funzioni reali di
variabile reale. Limiti. Derivate. Infinitesimi
e infiniti. Integrali.
Geometria:
Risoluzione di sistemi lineari. Vettori e
matrici. Determinante. Indipendenza lineare.
Spazi vettoriali e basi. Prodotto scalare
canonico. Il procedimento Gram-Schmidt. Spazi
euclidei. Autovettori e autovalori.
Algebra:
Teoria degli insiemi. Relazioni di
ordinamento parziale. Relazioni di equivalenza.
Cardinalità. Insiemi quoziente. Partizioni.
Gruppi. Reticoli. Algebre di Boole. Logica del I
ordine. Linguaggi proposizionali. Linguaggi del
I ordine. Calcoli logici.
Teoria e Applicazioni delle Macchine
Calcolatrici:
Linguaggi di programmazione ad alto livello.
Espressioni, comandi, procedure, liste, record e
reference. Aritmetica dei calcolatori. Linguaggi
di tipo assembler. Formato di istruzioni,
registri, modi di indirizzamento. Cenni di
semantica denotazionale.
2' Anno.
Fisica 2:
Elettrostatica e sue leggi. Corrente
elettrica e circuiti ohmmici. Condensatori.
Elettromagnetismo. Forza di Lorenz. Teorema di
Ampere. Legge di Faraday sull'induzione
elettromagnetica. Circuiti RCL. Proprietà
magnetiche della materia. Equazioni di Maxwell.
Analisi Matematica 2:
Integrali indefiniti e definiti. Funzioni di
più variabili. Integrali multipli. Integrali
curvilinei. Serie. Equazioni differenziali.
Calcolo Numerico:
Studio della propagazione dell'errore.
Algoritmi di risoluzione di sistemi di equazioni
lineari. Polinomi di interpolazione. Algoritmi
di approssimazione.
Calcolo delle Probabilità e Statistica:
Campionamenti. Probabilità composte e
condizionate. Teorema di Bayes. Variabili
aleatorie. Speranza matematica, varianza, indice
di correlazione. Distribuzioni discrete. Densità
di distribuzione. Catene di Markov.
Sistemi per l'Elaborazione dell'Informazione
1:
Reti combinatorie e sequenziali di Mealy e
Moore. Sintesi e analisi delle reti. Sistemi di
reti. Microlinguaggi e microprogrammazione TS e
PS. Parte operativa e parte controllo di un
microcalcolatore. Strutture dati. Ricerche in
tabelle.
Ricerca Operativa e Gestione Aziendale:
Problemi di ottimizzazione. Programmazione
lineare. Algoritmo del simplesso. Teoria della
dualità. Analisi di stabilità e
parametrizzazione. Problemi di programmazione
intera. Piani di taglio. Cammino minimo. |
Riquadro 3:
IL SECONDO BIENNIO
In questo riquadro troverete un sunto della
maggior parte dei programmi degli esami del
secondo biennio di Scienze dell'Informazione.
Per ragioni di spazio, ci scuserete, non abbiamo
potuto riservare più di poche righe per ogni
insegnamento.
Sistemi per l'Elaborazione dell'Informazione
2:
Funzioni di un sistema operativo. Concetti di
base: commutazione, interruzioni. Concetto di
processo in sistemi uniprocessor e
multiprocessor. Multiprogrammazione e time
sharing. Processi concorrenti. Processi
cooperanti. Comunicazione tra processi.
Politiche di ordinamento. Gestione statica e
dinamica della memoria. Gestione
dell'informazione.
Metodi per il Trattamento dell'Informazione:
Definizione della sintassi e semantica di
formalismi. Macchine di Turing. Formalismi
ricorsivi. Formalismo di McCarthy. LISP. Domini
di Scott. Teorema del punto fisso. Grammatiche e
automi per la generazione e il riconoscimento di
linguaggi. Formalismi di interesse pratico
(linguaggi di programmazione). Sintassi (teoria
dei linguaggi formali) e emantica (metodo
denotazionale). Definizione completa di un
linguaggio di tipo Pascal.
Linguaggi Formali e Compilatori:
Linguaggi e macchine astratte loro associate.
Semantica denotazionale e statica. Tipi di dato.
Operazioni. Tipi di dato astratti. Specifiche
algebriche. Dati con effetti laterali. Controllo
di sequenza. Controllo dati. Semantica
denotazionale delle procedure. Supporto a tempo
di esecuzione nei linguaggi Fortran, Algol 60,
Pascal e LISP.
Teoria della Informazione e Trasmissione:
Misura dell'incertezza di un esperimento
finito. Sorgenti di informazione discreta.
Proprietà dei codici. Codifica in assenza di
rumore. Trasmissione con canali rumorosi. Codoci
correttori. La distanza di Hamming. Codici a
controllo di parità. Serie di Fourier.
Trasformata di Fourier. Il terorema del
campionamento. Processi casuali.
Autocorrelazione . Spettro di protenza dei
segnali per la trasmissione dei dati. Il rumore
gaussiano.
Metodi di Approssimazione:
Teorie delle matrici. Autovalori e
autovettori. Metodi computazionali. Teoremi di
tipo spettrale. Metodi iterativi per la
risoluzione di sistemi lineari. Interpolazione
medianti funzioni spline. Processi di Markov,
equazioni differenziali. Problemi di risonanza.
Teoria e Metodi dell'Ottimizzazione:
Convessità: definizioni e teoremi.
Programmazione a variabili intere e miste.
Metodi di Lagrange e Kuhn-Tucker. Programmazione
quadratica. Metodi del gradiente. Metodi delle
penalizzazioni.
Economia e Organizzazione Aziendale:
Fattori produttivi. I beni e il concetto di
utilità. Curve di utilità totale e marginale.
Teoria del prezzo. La domanda e l'offerta.
Equilibrio fra produzione, domanda e
occupazione. Investimenti. Bilancia pagamenti.
Import-export e azione governativa. Inflazione
da domanda e da potere di mercato. Investimenti,
tecnologia e sviluppo. Cenni sulle monete e
principali problemi monetari e bancari.
Valutazione economica dei sistemi EDP: analisi,
costi, benefici.
Trattamento dell'Informazione nell'Impresa:
Il ruolo del calcolatore nell'impresa. Il
documento meccanografico. Elaborazioni
fondamentali, codifica. Gli archivi elettronici.
La sicurezza degli archivi e delle procedure. I
metodi di ordinamento: classificazione e
impiego. Automazione dei servizi di
certificazione anagrafica, problemi di codifica
e dimensionamento. La meccanizzazione dei
servizi vendite e produzione in una cartiera. Un
modello di produzione al minimo di un'industria
alimentare.
Teoria dei Sistemi:
Controllo di processi. Tecniche digitali per
l'elaborazione di segnali. Sistemi a grandi
dimensioni. Sistemi dinamici, deterministici,
lineari. Problema della controllabilità, della
osservabilità, del posizionamento dei poli e
della stabilità. Discretizzazione dei sistemi
continui. Sistemi anticipatori e non. Controllo
di processi con calcolatore in linea.
Tecniche Numeriche e Analogiche:
Sistemi analogici: trasformata di Laplace,
elementi circuitali passivi, teoremi generali
delle reti lineari, amplificatori con reazione,
amplificatori operazionali, generatori di forme
d'onda, filtri analogici, elementi di calcolo
analogico, mamorie analogiche. Sistemi digitali:
campionamento, quantizzazione e digitalizzazione
dei segnali analogici, convertitori A/D e D/A,
sistemi a microprocessore.
Analisi Numerica:
Introduzione allo studio degli algoritmi.
Procedure ricorsive, "divide et impera".
Problema della complessità di calcolo. Analisi e
sintesi di algoritmi nell'algebra matriciale.
Calcolo di funzioni razionali. Calcolo di un
polinomio. Analisi dell'errore. Calcolo di un
insieme di forme bilineari. Trasformata discreta
di Fourier e sue applicazioni. Teorema cinese
del resto. Algoritmi paralleli. Risoluzione in
parallelo di un sistema di equazioni.
Bioelettronica:
Proprietà pricipali delle cellule viventi.
Funzione neuronica, funzione sinaptica,
generazione dei segnali bioelettrici.
Classificazione dei segnali deterministici.
Proprietà dei sistemi, sistemi lineari, sistemi
lineari tempo-invarianti. Analisi di Fourier per
segnali e sistemi. Procedure di analisi di dati
digitali. Tecniche di filtraggio digitale.
Cibernetica e Teoria dell'Informazione:
Teoria del controllo: feedback negativo,
servomeccanismi, stabilità dei sistemi lineari.
Teoria degli algoritmi: algoritmi normali di
Markov. Funzioni e relazioni ricorsive. Teoria
degli automi: reti di neuroni formali. Teoria
dell' informazione: economia di codificazione,
teoremi di Shannon.
Complementi di Gestione Aziendale:
Analisi dei sistemi informativi aziendali.
Analisi del flusso informativo. Il flusso delle
informazioni connesse con la gestione del
magazzino, della produzione, delle vendite,
dell'approvvigionamento, della contabilità e del
personale. Soluzioni automatizzate e criteri di
progettazione degli archivi.
Comunicazioni Elettriche:
Il canale fisico. Il canale come sistema
lineare. Il canale in presenza di rumore. I
canali reali. La trasmissione digitale. Il modem
per trasmissione dati. Il canale PCM. I
protocolli di linea. Protocolli sincroni e
asincroni. L'elaboratore IBM S/1. Le reti
geografiche: rete telefonica, telex e sistemi di
commutazione.
Documentazione Automatica:
Linguaggi e metodi per la progettazione
concettuale dei sistemi informatici. I sistemi
di gestione di basi di dati. Sistemi gerarchici,
reticolari e relazionali. IMS, IDS-II, SQL/DS.
Organizzazione degli archivi. Organizzazione
sequenziale e ordinamento di archivi. Accessi
per chiave primaria e secondaria. Organizzazione
per associazione.
Elaborazione dell'Informazione non Numerica:
Introduzione all'Artificial Intelligence
(AI). Sistemi e strumenti di PRE-AI. Logica dei
predicati. Sistemi di regole. Strumenti hardware
e software per AI. Sistemi di AI. Principi di
ingegneria della conoscenza. Conoscenza
procedurale e dichiarativa. Deduzioni con
conoscienze contraddittorie. Sistemi esperti.
Rappresentazione della conoscenza secondo
Weyhrauch.
Elettronica:
Microelettronica digitale. Dispositivi
semiconduttori in regime di commutazione.
Circuiti logici. Tecnologie integrate.
Microcircuiti digitali. Sistemi a
microprocessore. Memorie di programma ROM,
EPROM, RAM. Circuiti di refresh.
Microprocessori. Riferimenti a CPU commerciali.
Interfacciamento con le periferiche. Gestione
delle interruzioni.
Progetto di Sistemi Numerici:
Architettura a livello di macchina
microprogrammata. Organizzazione di calcolatori
convenzionali e microprogrammazione. Meccanismi
di comunicazione e sincronizzazione.
Architetture parallele. Supporti per la gestione
della memoria. Architettura al livello del
sistema operativo. Approcci alla progettazione
di un sistema operativo. Tolleranza ai guasti e
protezione. Programmazione concorrente.
Architettura dei sistemi distribuiti. Reti
locali.
Simulazione:
Sistemi e modelli. Generazione di variabili
aleatorie. Variabili casuali e pseudocasuali.
Modelli matematici di sistemi stocastici.
Modelli matemetici esatti. Modelli di
simulazione discreta. Modelli per la
valutazione. Analisi dell'output. Convalida del
modello di simulazione. Linguaggi di
simulazione.
Statistica:
Richiami e complementi di calcolo delle
probabilità, variabili aleatorie, funzioni
caratteristiche. Stime parametriche. Metodo di
massima verosimiglianza. Intervalli di
confidenza. Test statistici: per ipotesi
semplici e composte. Test del rapporto di
verosimiglianza. Inferenza Bayesiana.
Probabilità soggettive.
Teoria delle Decisioni:
Formazione dei turni dei veicoli: algoritmi
di assegnamento e accoppiamento, tempi di
partenza variabili, viaggi periodici. Formazione
dei turni del personale viaggiante. Assegnazione
dei turni agli autisti: il problema di
accoppiamento Bottleneck, il package BDROP.
Tecniche Speciali di Elaborazione:
Software engineering. La produzione del
software. Adattamento di software esistenti. La
qualità del software. La sicurezza del software.
Il software dei microprocessori. La gestione
della produzione del software: gestione tecnica,
manageriale, economica. Tendenze di evoluzione
del software engineering.
Teoria degli Algoritmi e Calcolabilità:
Funzioni calcolabili da programmi imperativi:
estensioni della teoria classica della
calcolabilità. Semantica funzionale di un
linguaggio applicativo semplice (SL) nell'ambito
della teoria della calcolabilità. Semantica
operazionale di un linguaggio macchina
rudimentale (TL). Esempio di compilatore e prova
induttiva della sua correttezza.
Logica Matematica:
Sistemi formali. Deduzione naturale. Teorie
del I ordine. Logica intuizionistica. Richiami
di ricorsività generale. Strutture topologiche e
d'ordine. Ordini parziali, insiemi enumerati.
Insiemi enumerati (pre)-completi. Sistemi per
l'assegnamento di tipi. Semantica per i tipi.
Teorema di correttezza. |
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