Articolo pubblicato sul n. 78 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'ottobre 1988
News: Non si chiama ancora Mac 3, ma si tratta comunque di un prodotto ricco di novita'. Stiamo parlando del nuovissimo Machintosh IIx ultimo nato in casa Apple, che non si sostituisce ad altre macchine, ma semplicemente si posiziona in vetta alla gamma Macintosh. L'estetica ricalca pari pari quella del Mac II cosi' come le caratteristiche di architettura completamente aperta, schermi monocromatici o a colori, porta SCSI,NuBus ed altro. Le differenze riguardano il processore impiegato, 68030 in luogo del 68020, coprocessore matematico 68882 invece del 68881, PMMU di serie e drive ad alta densita' capace di formattare microfloppy per ben 1.4 Megabyte in grado di leggere sia i normali dischi in formato Mac sia quelli MS-DOS. La versione per cosi' dire di base sara' corredata di hard disk da 80 megabyte e ben 4 mega di ram, espandibili ad 8. Grazie all'adozione del nuovo processore clockato a 16 MHz si avra' un aumento di performance pari ad un buon 10-15% rispetto al Mac II, mentre attraverso la PMMU (Page Memory Management Unit) sara' possibile gestire sotto A/UX (il sistema operativo Unix per gli Apple) la memoria virutale: in parole povere sara' possibile vedere tutta la memoria disponibile su hard disk come memoria centrale propriamente detta. Oltre a questo, sempre grazie alla PMMU, le varie partizioni di memoria cosi' create potranno essere protette separatamente in modo che un eventuale crash di una applicazione non ri ripercuota sull'intero sistema.
Come la stessa Apple dichiara, il Macintosh IIx rappresenta
una significativa estensione delle prestazioni e della
flessibilita' del Mac II, rispetto al quale cosituisce una
"configurazione alternativa" indirizzata alla fascia piu'
avanzata di utenti, in mercati quali quello scientifico e
della progettazioni di applicazioni.
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