Articolo pubblicato sul n. 107 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel maggio 1991

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Hewlett-Packard Apollo 9000 Serie 700

di Andrea de Prisco

Con una conferenza stampa svoltasi nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Hewlett-Packard presenta una nuova famiglia di workstation RISC HP Apollo. Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

Basata sull'architettura HP PA-RISC la nuova famiglia denominata serie 700 è composta attualmente da tre modelli. 720, 730 e 750.

Le caratteristiche di queste nuove macchine, come era da aspettarselo, garantiscono livelli di prestazioni all'avanguardia del settore offrendo ben 76 MIPS, 72.2 SPECmarcks e 22 MFLOPS. E se questi dati possono sembrare poco significativi ai meno esperti possiamo citare il fatto che rispetto alla generazione precedente di workstation la velocità di elaborazione del software HP di modellazione dei solidi è ora 20 volte superiore.

Il Modello entry-Ievel della famiglia 900 serie 700 è siglato 720 e, come il suo fratello maggiore 730, ha un cabinet desktop. Offrendo il migliore rapporto prezzo/prestazioni attualmente disponibili sul mercato, il modello 720 a 50 MHz garantisce 57 MIPS, 55.5 SPECmarks, 17 MFLOPS e ha un prezzo base per la versione monocromatica 19", diskless, di soli 19 milioni e mezzo (pari, per la cronaca, allo strabiliante valore di sole 340.000 lire per MIPS). La stessa macchina con monitor a colori 19", HD da 400 MB è offerta a 38 milioni di lire. La ram standard di questa macchina è di 16 MByte espandibile a 64, all'Interno è possibile installare memoria di massa per 840 Mbyte ed esternamente fino a 10 gigabyte.

Il modello 730 ha il medesimo cabinet del modello inferiore e il clock innalzato a 66 MHz con performance pari a quelle del modello top 750. Ouest'ultimo ha in più anche un cabinet tower in grado di contenere maggiori espansioni (per dirne una, la memoria ram può raggiungere i 192 MB e all'interno è possibile installare HD per 2.6 gigabyte mentre all'esterno è possibile raggiungere i 40 gigabyte). Il modello 750 con turboVRX (di cui parleremo più avanti), 16 MB ram, HD da 1.4 gigabyte ha un prezzo di 163 milioni.

Tutte e tre le workstation della serie 700 implementano il bus a 32 bit EISA, compatibile, come noto, con il bus ISA dei PC-AT. In questo modo è garantita anche la compatibilità hardware con una vasta gamma di schede I/O a basso costo per la connessione delle periferiche, il networking e le tecnologie future. I due modelli desktop dispongono di un solo slot EISA, il modello tower di ben 4 slot EISA.

Per quel che riguarda le interfacce, le workstation della serie 700 dispongono di porte SCSI-II, Ethernet, RS-232, Centronics e HP-HIL. Verso la fine del 1991 sarà disponibile anche il networking ad alta velocità FDDI.

Con i nuovi sistemi grafici GRX a livelli di grigio e CRX a colori, le nuove workstation HP sono le prime ad elaborare più di un milione di vettori 2D/3D al secondo: come la stessa HP dichiara, tali performance sono almeno due volte superiori di quelle di qualsiasi altro concorrente.

Tanto il sistema grafico GRX, adatto al desktop publishing, al CASE (Computer Aided Software Engineering) e alle applicazioni di intelligenza artificiale, quanto il sistema CRX, ideale per la progettazione elettronica e meccanica, garantiscono un doppio buffering ad otto piani e offrono prestazioni X11 quasi quattro volte superiori ad ogni altra workstation presente sul mercato, per entrambi la risoluzione è di 1024x1280 pixel con refresh flicker-free a 72 Hz.

Grazie poi allo stretto legame delle funzioni grafiche alla CPU e l'interfaccia ad elevata ampiezza di banda tra memoria e display è perfino possibile l'animazione di immagini a 30 frame al secondo.

Oltre ai modi grafici «standard» sono disponibili due opzioni grafiche denominate PersonalVRX e TurboVRX per prestazioni avanzate di modellazione e rappresentazione tridimensionale di solidi e superfici. La prima fornisce prestazioni di modellazione solida con ombreggiature dinamiche ed altre funzioni avanzate come il sectioning, il non-uniform rational B-splines e il Personal Visualizer.

La seconda opzione è un sistema ad alto livello di modellazione e rendering tridimensionale progettato per applicazioni di design e animazione altamente realistiche. È ora disponibile in una configurazione comprendente fino a quattro motori di trasformazione Intel i 860 che garantiscono prestazioni pari a quasi 320 MFLOPS OP e 882000 vettori anti-aliased al secondo.

Riguardo al software utilizzabile sulle nuove macchine HP, gli utenti HP Apollo serie 700 hanno immediatamente accesso a più di 2000 applicazioni PA-RISC tecniche e commerciali grazie alla completa compatibilità con i sistemi e server gestionali HP 9000 serie 800 basati anch'essi su PA-RISC.

Grazie poi a SoftPC 3.0, un emulatore software MS-OOS che consente l'uso di applicazioni di questo tipo in un ambiente window basato su Unix, gli utenti HP Apollo 9000 serie 700 possono accedere subito a più di 50000 soluzioni software MS-DOS ad una velocità pari a quella di un PC 386.

Oltre a tutto il software già esistente, più di 220 produttori nel mondo hanno annunciato il supporto alle nuove workstation HP: presto saranno disponibili pacchetti per la progettazione meccanica, elettronica, di ingegnerizzazione, automazione, desk top publishing, servizi finanziari, analisi scientifica, gestione di data base e CASE


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