Articolo pubblicato sul n. 128 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'aprile 1993
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Pentium, ergo elaboro. Anche se la "t", a quanto pare rimane
"t" e non "z" alla latina. A quanto pare ce l'abbiamo
proprio fatta. E' finalmente disponibile, anche se in
quantita' ridotte nei primi mesi, il nuovo processore Intel
di quinta generazione. Si sarebbe dovuto chiamare 586 (o,
magari, "cinqueottosei", come ha fatto la Fiat con la sua
ultima nata) seguendo la scia dei precedenti 286, 386, 486,
ma Torniamo al presente e al nuovo Pentium. Integra al suo interno la bellezza di 3.100.000 transistor che implementano un'unita' intera molto sofisticata, un'unita' in virgola mobile, 8KB di cache dati e 8KB di cache programma. Disponibile inizialmente con frequenze di clock di 60 e 66 MHz, il nuovo processore e' capace di ben 112 mips. Un rapido calcolo mentale per accorgersi che i mips sono piu' dei MHz che significa che il Pentium riesce anche ad eseguire due operazioni nello stesso ciclo di clock. Questo grazie all'architettura superscalare del chip dovuta all'utilizzazione di una doppia pipeline interna che possono lavorare in parallelo spartendosi le istruzioni da eseguire. Per quanto riguarda l'unita' floating point, anche questa e' stata completamente ridisegnata permettendo, pur utilizzando una sola pipeline, prestazioni da 5 a 10 volte superiori a quelle dell'unita FP del "vecchio" 486. Tra le tecniche avanzate utilizzate nello sviluppo del nuovo Pentium troviamo un meccanismo di branch prediction che permette di calcolare l'indirizzo di salto prima ancora che venga terminata l'esecuzione dell'istruzione di salto condizionato, l'utilizzo di bus interni da 256 bit, e memorie cache con funzionamento write back e meccanismo di congruenza con la memoria principale secondo il protocollo MESI riguardante il funzionamento di sistemo multiprocessori basati su Pentium. Pur trattandosi di un processore a 32 bit (a livello di registri interni) Il bus dati esterno e' a 64 bit, permettendo quindi di trasferire ben 8 byte in un solo ciclo di clock, con un troughputh di ben 528 MByte al secondo. Esistera' poi una versione ridotta con bus dati a 32 bit del Pentium con piedinatura compatibile a quella dello zoccolo OverDrive disponibile in molti 486 dell'ultima generazione. Impaginato originale...
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