Articolo pubblicato sul n. 139 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'aprile 1994

MCmicrocomputer


KLR 486 megachop

(ATTENZIONE: pesce d'aprile 1994)

di Andrea de Prisco

Tokyo, 1-4-94. La KLR Technologies, nota casa giapponese specializzata in prodotti di elettronica di consumo, dopo le sue rivoluzionarie segreterie telefoniche a spago (fatte apposta per trattenere quanto piu' possibile il chiamante al telefono), i telefonini cellulari a sapone liquido (permettono Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolodi avere costantemente le orecchie pulite per un ascolto sempre ottimale) e gli incredibili asciugacapelli ad acqua (sfruttano direttamente quella contenuta nei capelli da asciugare), lancia oggi sul mercato mondiale un nuovo, rivoluzionario, chip superautoupgradabile ottimizzato denominato "chop".

Basato su tecnologia beta-HCMOS-14, la caratteristica interessante del nuovo chop e' di avere, oltre ai comuni piedini in disposizione PGA (Pin Grid Array), come nei comuni zoccoli per microprocessore, un numero pari di fori sul lato superiore atti ad ospitare un altro dispositivo dello stesso tipo. Sul secondo chop sara' possibile installarne un terzo, un quarto e cosi' via. Non vi sono limiti prefissati al numero massimo di integrati sovrapponibili: dipende solo dalle caratteristiche dell'alimentazione (i chop assorbono 1.5 W cadauno) e dalle performance che si vogliono raggiungere. Qualche difficolta' solo per i costruttori di cabinet, che dovranno fornire i futuri prodotti con un apposito sportellino ribaltabile per consentire alla torre di microprocessori di estendersi anche all'esterno. Meno problemi per i cabinet di tipo tower, a condizione che la scheda elettronica sia posta, orizzontalmente, in basso. E' stato comunque calcolato che in un desktop e' possibile installare comodamente fino a 12 dispositivi, in un tower, utilizzando qualche tirante e senza mai spostare il computer durante l'utilizzo, si puo' arrivare fino alla bellezza di 44 elementi.

Ogni chip, pardon! chop, oltre ad essere pin compatibile con i normali 486, utilizzato singolarmente fornisce performance tipiche di un Pentium a 60 MHz. Gia' questo primo aspetto puo' far gola a chi intende passare alla nuova famiglia di microprocessori senza cambiare macchina. Montando due chop si raddoppia in un sol colpo la potenza di calcolo arrivando a quota 120 megahertz. Ogni chop costera' all'incirca 45 dollari (per ordinativi da un pezzo, o anche meno) ed e' quindi facile prevedere che gli utenti installeranno un numero abbondante di dispositivi di questo tipo. Superstizione a parte, sono sufficienti 17 chop impilati l'uno sull'altro per superare abbondantemente il gigahertz.


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