Editoriale pubblicato sul n. 10 di PC imaging (Edizioni Pluricom - Roma) nell'ottobre 2000

PC imaging


La sfida continua...

di Andrea de Prisco

Sono circa tre o quattro anni (se non di più. non ricordo bene ... ) che "vado predicando" la necessità di disporre di un sensore CCD da almeno 3 milioni di pixel per ottenere. fotograficamente parlando. risultati qualitativamente accettabili nella ripresa diretta in digitale. l sensori sono così pronti da mesi. alcune fotocamere pure. e i risultati di qualità decisamente fotografica non tardano di certo ad arrivare. Copertina del numero di PC imaging contenente l'articolo

Abbiamo così avuto occasione di provare sul campo. approfonditamente. due apparecchi digitali basati su tale sensore eco: la Canon PowerShot S20 e la Nikon CoolPix 990. Si tratta di apparecchi entrambi "degni successori" di modelli precedenti. ancora disponibili sul mercato ... diciamo fino ad esaurimento scorte. basati sulla precedente ondata di dispositivi CCD da 2.1 megapixel.

Come era facilmente prevedi bile i risultati ottenibili da questo nuovo sensore CCD sono a dir poco sorprendenti. Esattamente come sono stati sorprendenti. lo scorso anno. quelli ottenibili dai modelli precedenti e lo furono. un paio di anni fa. quelli relativamente agli apparecchi digitali da "appena" un megapixel o poco più.

Ma. ovviamente. non finisce e non finirà qui: come era da aspettarsi già si parla di quota 4 milioni (di pixel. le lire potrebbero anche essere. inizialmente. un po' di più) che promettono. di certo. risultati "sorprendenti". (pausa di riflessione ... ).

Ma noi. malcapitati utenti della fotografia digitale, smetteremo mai di sorprenderci per davvero??? O, meglio, quando smetteremo di considerare deludenti (perché poi è proprio quel che accade ... ) quei risultati che appena pochi mesi prima ci avevano colpito così favorevolmente?

Tre milioni di pixel. detto francamente, sono più che sufficienti per ottenere risultati ben più che accettabili in ambito fotografico amatoriale. anche quello più evoluto/esigente (e a ben guardare per certi versi anche relativamente a quello professionale. sia ben chiaro!!!): occorre. secondo me, secondo il mio modestissimo parere di appassionato di fotografia "vecchia & immortale maniera", lavorare semmai da tutt'altra parte.

Ad esempio smettendola. una volta e per tutte. con fotocamere (ma non è il caso né di Nikon né di Canon ringraziando Iddio!) dall'interfaccia utente stile rasoio elettrico. improponibili per forme e dimensioni (spesso esageratamente, ancorché inutilmente, piccole) realizzate apposta per un'utenza che di fotografia sa ben poco, interessata di fatto più alle caratteristiche su carta che ai risultati effettivamente e realmente fruibili.

Oppure, pretendere e ottenere un "maggior sfruttamento" della risoluzione reale esistente (i benedetti/maledetti 3.3 milioni di pixel) per far si che questi non vengano prima gonfiati da banali algoritmi di interpolazione e poi abilmente distrutti da compressioni JPEG più o meno spinte.

Insomma, smettiamola di star dietro al solo traguardo numerico dei pixel disponibili e cominciamo a volgere il nostro sguardo altrove: la fotografia. quella vera. digitale e analogica. funziona e ha sempre funzionato così.

AdP


Desidero esprimere un caloroso ringraziamento all'Arch. Vincenzo Crocenti (www.adamantium.it), ex collaboratore di PC imaging, che mi ha fornito la "scansione" della copertina e dell'impaginato riportati in questa pagina HTML del sito.


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