Articolo pubblicato sul n. 145 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel novembre 1994

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Apple Macintosh System 7.5

di Andrea de Prisco 

Come i lettori piu' affezionati ricorderanno, non mi occupo assiduamente di Macintosh da molti anni. Non ricordo, ovviamente, quanti anni sono passati, ma sono certo che la mia prima installazione di un sistema operativo su un Macintosh di mia proprieta' portava come release la 6.0.

Ho assistito, dunque, alla grande migrazione del popolo Macintosh verso il System 7.0 e suoi successivi "passetti" in 7.0.1, 7.1, 7.1.2 con l'avvento dei Power Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloMacintosh. In pratica man mano che arrivavano nuove famiglie di Macintosh, veniva anche rilasciata una nuova collezione di dischetti per l'installazione software. Inutile nasconderlo: col proliferarsi di tante nuove sottoversioni esisteva effettivamente il pericolo di creare confusione nell'utenza, fin troppo abituata a non aver mai nessun tipo di problema da mamma Apple.

Visto che per il System 8.0 (il sistemotto!) dovremo aspettare ancora un po' (quanto, proprio non lo so), alla Apple svariati mesi or sono hanno deciso di rilasciare una Reference Release del sistema operativo, valida per tutte le macchine presenti e imminenti (680x0 e PPC) arricchita di una buona cinquantina di nuove funzioni, compresi alcuni prodotti precedentemente disponibili a pagamento o come accessori terze parti, tali da rendere il nuovo sistema molto piu' avanzato delle versioni precedenti, almeno quanto lo e' stato il system 7 rispetto al system 6. Inoltre, una ulteriore fetta di routine di sistema e' stata aggiornata a codice nativo PowerPC, offrendo dunque performance ancora piu' interessanti agli utenti Power Macintosh.

Il nuovo sistema operativo di Apple e' stato costruito in base alle richieste degli utenti, incorporando una serie di nuove funzionalita' progettate per migliorare la produttivita' (gia' elevata) di chi utilizza i Macintosh, comprese alcune nuove tecnologie in grado di guidare attivamente l'utente perfino durante le operazioni piu' complesse.

Il risultato e' un nuovo sistema operativo, enormemente piu' potente della versione precedente, ma non per questo difficile da comprendere o da sfruttare fino... all'ultimo bit.

 

L'antefatto

 

L'articolo che state leggendo, e' stato scritto dopo aver ricevuto dalla Apple i 12 dischetti da 1.4 megabyte contenenti una versione pressocche' definitiva del System 7.5 in italiano, con una breve lettera d'accompagnamento che recitava piu' o meno cosi': i manuali non sono ancora pronti, ma vista la vostra esperienza non crediamo possano sussistere problemi nel valutare correttamente le vostre macchine aggiornate al 7.5... in bocca al lupo!

Per dirla alla Giandomenico Fracchia, mi si sono intrecciate le dita. Come senza manuali? Causa vacanza negli Stati Uniti (ogni tanto ci vuole...) non avevo nemmeno partecipato alla conferenza stampa di preannuncio del nuovo System 7.5 e ora dovrei scrivere un articolo sul nuovo sistema operativo senza nemmeno disporre dei manuali?

Armato di coraggio e stabilito quale doveva essere il Macintosh da sacrificare l'uno dopo l'altro ho inserito i dodici dischetti per l'installazione. Per essere piu' precisi il System 7.5 (almeno nella release non definitiva giunta in redazione) e' formato da 7 dischi da 1.4 megabyte. Un secondo disco installer permette di aggiungere QuickDraw GX e PowerTalk (in tutto altri quattro dischi) di cui parleremo piu' avanti. Immancabile, come sempre, il disco Utilities con una cartella minima del System 7.5 ed i consueti "Apple HD SC Setup" e "Disk First Aid" da utilizzare in caso di emergenza.

Inutile dire, prima di continuare, che ho tutta l'intenzione di mettere le mani avanti. Quanto leggerete in questo articolo non sono altro che considerazioni del sottoscritto in veste, questa volta, di esploratore "non supportato" di una nuova release di sistema operativo mai vista prima. Non riusciro', ovviamente, a narrarvi tutte le nuove funzionalita' del System 7.5 (per questioni di spazio e per l'assenza di manualistica), ma prometto solennemente che torneremo sull'argomento al piu' presto, non appena disporremo della relativa documentazione. Buona lettura!

 

Sette punto cinque

 

All'avvio, le macchine dotate della release del sistema operativo, ci salutano con il consueto "Benvenuto in Macintosh", aggiungendo pero' nella finestra di hallo una barra che segnala lo stato di avanzamento dell'avvio. Una segnalazione contenuta nel file di Info presente nel dischetto di installazione ci avverte di non utilizzare Startup Screen o Startup Movie che potrebbero interferire con la barra prima citata.

Dunque, la prima prova da me effettuata ha riguardato proprio lo Startup Screen: che succede se ne trova uno nella cartella sistema. Prima, piacevole, sorpresa: assolutamente nulla. Nel senso che lo screen e' stato correttamente visualizzato al posto del consueto "Benvenuto in Macintosh" (e della relativa barra indicatrice). Giacche' ci sono, segnalo anche una simpatica curiosita'. Se l'utente spegne il Macintosh brutalmente, senza rivolgersi al menu' "Altro" del Finder (o al menu' mela, come vedremo), alla successiva accensione ci viene segnalato che... cosi' non si fa e addirittura mostrata una schermata grafica che indica come procedere ad uno spegnimento corretto. Ovviamente la tirata d'orecchie ce la becchiamo anche nel caso in cui manchi la corrente durante l'utilizzo della macchina, a meno che dal pannello di controllo non disabilitiamo tale funzione.

Terminato il boot del nuovo sistema operativo, la prima cosa che possiamo verificare e' che vi sono ben poche differenze dal punto di vista dell'interfaccia utente o, quantomeno, per quel che riguarda l'aspetto grafico. In alto a destra, nella barra menu', una prima gradita sorpresa: la visualizzazione corrente dell'ora stile SuperClock. Alla sua destra troviamo un piu' appariscente punto interrogativo che nasconde il menu' relativo agli aiuti. Anche da questo punto di vista il nuovo sistema operativo e' stato potenziato enormemente. Oltre al gia' presente Balloon Help  troviamo Apple Guide, una guida interattiva in grado di guidare l'utente, passo dopo passo, dalla sua richiesta iniziale fino al completamento dell'operazione. Il tutto magistralmente condito da indicazioni grafiche animate a video, eseguite automaticamente durante l'esplorazione dell'help, con la possibilita' (per i piu' duri) di chiedere sempre ulteriori chiarimenti sull'operazione da compiere. Facciamo un esempio: apriamo la guida e selezioniamo la ricerca per argomenti. Immaginiamo di voler avere maggiori informazioni sull'utilizzo dei documenti. Clickando su questo argomento, alla sua destra compare un ricco elenco di operazioni riguardante i documenti. Scegliamo, sempre ad esempio, dalla lista "Come faccio per" la riga "semplificare l'accesso ad un elemento". A questo punto il Macintosh ci informa che esistono varie modalita' per ricercare ed aprire un elemento (come un programma, un documento, una cartella o un disco) e ci chiede cosa effettivamente vogliamo fare. Attenzione: la guida Apple non solo ci spiega come fare una determinata operazione ma, durante la spiegazione stessa, ce la fa compiere. Un vero e proprio insegnante, paziente e gentile, come mai l'abbiamo avuto. Selezioniamo la voce "inserire l'elemento o l'alias nella cartella Menu Apple" e andiamo avanti. Nell'ipotesi che la finestra relativa al disco di avvio sia chiusa, il Macintosh ci dice di aprirla evidenziando l'icona da cliccare con un vistoso cerchio rosso. Eseguita l'operazione ci dira' di aprire la cartella sistema tracciando un altro cerchio intorno alla sua icona e infine ci indichera' il Menu Apple spiegandoci che per avere l'accesso all'elemento da questo menu' e' necessario trascinare all'interno di questa cartella la relativa icona.

Dal momento che abbiamo citato il Menu Apple (quello in alto a sinistra, se volete traccio un cerchio rosso sulla scrivania del vostro Macintosh per farmi capire meglio!) vi segnalo subito che anche al suo interno troviamo poderose novita'.

Innanzitutto, prima sorpresa, il Menu Apple comprende anche i sottomenu': qualsiasi cartella sia presente, potremo accedere a questa o a qualsiasi elemento al suo interno. Non si tratta ovviamente di una novita', in quanto gia' esistevano alcune utility che permettevano tale tipo di accesso. Dando, pero', uno sguardo piu' attento al suo contenuto, troviamo molti elementi interessanti. Si va dalla possibilita' di richiamare le ultime applicazioni o gli ultimi documenti (cosi' come i server) utilizzati all'accesso diretto ai comandi AppleScript senza tralasciare un nuovo e potentissimo "cerca documenti" col quale possiamo chiedere al nostro hard disk perfino quello che ha sognato la notte scorsa (probabilmente una cartuccia ottomila megabyte, tutta calze e guepiere, capace di far perdere la testina a qualsiasi supporto di memorizzazione!).

Comoda e', infine, la possibilita' di attaccare sulla scrivania foglietti colorati (software) contenenti promemoria, decidendo se vogliamo o meno la loro visualizzazione anche al successivo avvio.

 

Nel pannello di controllo

 

Dal Menu Apple possiamo accedere, come sempre, al pannello di controllo. Al suo interno troviamo icone note e icone nuove. Anche tra le prime c'e' qualche novita' rilevante, ad esempio nei Controlli Generali possiamo decidere se mostrare o meno la scrivania o la pulsantiera (per l'accesso facilitato alle applicazioni) all'avvio, disattivare la gia' citata tiratina d'orecchie per gli spegnimenti brutali, proteggere l'accesso in scrittura alla cartella sistema o alla cartella applicazioni, selezionare la cartella di default quando si apre o si salva un documento tra quella contenente l'applicazione, l'ultima utilizzata o la cartella documenti.

Contrazione Finestre ci permette di attivare una nuova, interessante, funzionalita' di System 7.5: possiamo, con due o tre click a scelta, ridurre una finestra aperta alla sola barra titolo per far spazio sulla scrivania.

Data & Ora ci consente, oltre a scegliere un formato di visualizzazione, di impostare il fuso orario (ottimo per i computer portatili) e attivare o disattivare l'ora legale. Peccato che tale operazione non sia automatizzabile con un'impostazione del tipo "aggiungi l'ora legale dalla data XX alla data YY" o, meglio ancora, "dall'ultima/penultima domenica di marzo all'ultima/penultima domenica di settembre".

Gestione Estensioni, come recita il suo nome, ci permette di attivare o disattivare le estensioni del sistema operativo che potrebbero creare problemi al momento dell'avvio. Ovviamente si tratta di un'utility da utilizzare con cautela (nella finestra e' ben visibile l'avvertimento) dato che un suo uso improprio potrebbe creare problemi al successivo riavvio. E' possibile definire gruppi di estensioni da richiamare agevolmente in tempi differenti, a seconda del tipo di utilizzo che dobbiamo fare del computer. Naturalmente ogni modifica sortira' il suo effetto al successivo riavvio.

Per concludere in bellezza, il nuovo controllo Sfondo Scrivania offre 64 nuovi motivi per colorare la nostra scrivania: troviamo di tutto, dalla roccia alla superficie lunare, dagli orsacchiotti colorati a gattini stilizzati, dal motivo scozzese alle bollicine di champagne.

 

QuickDraw GX e PowerTal­k

 

QuickDraw GX e PowerTal­k sono due nuove componenti del System 7.5. Con la prima Apple ha effettuato un ulteriore, nonche' significativo, passo avanti riguardo la gestione del colore, la tipografia e la stampa facilitata alla portata di tutti gli utenti Macintosh. Grazie a QuickDraw GX e' possibile usufruire di input, visualizzazione e output a colori coerente, predicibile e facile da utilizzare grazie alla tecnologia ColorSync. E' possibile creare documenti "portatili" registrabili, visualizzabili e stampabili anche da chi non dispone della relativa applicazione o dei font utilizzati (purche' abbia QuickDraw GX). Include funzioni tipografiche sofisticate come supporto dei codici internazionali di caratteri e testo, in qualunque combinazione di sistemi di scrittura o direzioni di lettura su qualsiasi pagina di un documento. Offre funzioni di stampa semplificata, attraverso l'utilizzo sulla scrivania di icone relative alle stampanti collegate direttamente o accessibili attraverso AppleTalk. Per stampare un qualsiasi documento e' sufficiente trascinarlo sull'icona della stampante desiderata. Aprendo un'icona stampante, possiamo vedere la lista dei documenti in attesa, eventualmente eliminando o sospendendo uno o piu' file dalla coda, o trasferendolo ad un'altra stampante semplicemente spostandolo tramite mouse.

Le routine grafiche di QuickDraw GX sono state potenziate e migliorate per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni in grado di ruotare, distorcere e inclinare oggetti (compreso i testi) e incorporare funzionalita' grafiche in una piu' ampia gamma di applicazioni. Naturalmente QuickDraw GX e' ottimizzato per i sistemi Power Macintosh e supporta la famiglia di processori 680x0.

PowerTalk e' un software di collaborazione e posta elettronica con il quale e' possibile scambiare messaggi con altri utenti PowerTalk senza l'utilizzo di un server (o tramite il server PowerShare). Con un'unica Casella Postale (visualizzata sulla scrivania sotto forma di icona) e' possibile ricevere o spedire fax, modulistica elettronica, richieste di scheduling, messaggi vocali, testi, usufruire di servizi on-line. Offre, inoltre, una struttura espandibile di catalogazione che consente un accesso coerente a tutte le informazioni necessarie alle persone per collaborare reciprocamente, semplificando radicalmente e rendendo piu' ricca la collaborazione.

Grazie, poi, alla tecnologia DigiSign e' possibile aggiungere ai nostri messaggi una "firma digitale" conforme alle norme RSA Public Key Crypography System. Chi riceve tramite posta elettronica un messaggio di questo tipo puo' avere la certezza che a mandarlo sia stato effettivamente il mittente e che, soprattutto, non sia stato modificato da altri durante la trasmissione. La cosa e' piu' seria di quanto possa sembrare: grazie ad un accordo mondiale che in Italia ha coinvolto anche la categoria dei Notai, un messaggio inviato tramite DigiSign ha lo stesso valore di un foglio di carta recante la firma per esteso del mittente. Attenzione, dunque all'uso azzardato del mezzo!

Infine, PowerTalk trasferisce nel mondo Macintosh anche il concetto di portachiavi, tramite il quale con un'unica password possiamo accedere a piu' servizi di rete e fornisce funzionalita' di sicurezza per la Casella Postale.

 

 

 

 

 


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