Articolo pubblicato sul n. 91 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel dicembre 1989

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Atari PCfolio

di Andrea de Prisco

Se fino a tre o quattro anni fa c'era da meravigliarsi all'idea di portare nella propria ventiquattrore un vero e proprio PC, oggi e' disponibile per voi un micro pc dal formato addirittura tascabile.Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

Si chiama PCfolio, e' prodotto dalla Atari e, a differenza di altri pocket computer di dimensioni, peso e prezzo analogo, conta addiruttura sulla compatibilita' MS-DOS. Vedendolo nessuno ci crederebbe, ma nelle sue ridotte dimensioni di appena 20x10x2.5 cm si nasconde un 80C80 clockato a 5 Mhz, 128 K ram, bios e sistema operativo compatibile MS-DOS, un lettore per memory card da 128 K, una completa tastiera qwerty (ovviamente non in formato standard) e un display 40x8 che, volendo, puo' rappresentare una finestra sul vero schermo 80x25 naturalmente implementato. La possibilita' di espandere la memoria ai canonici 640 K e di installare una interfaccia seriale o parallela completano le capacita' hardware di questo arnese. Come software, troviamo al suo interno anche 5 programmi residenti in rom e precisamente: un text editor, uno spreadsheet, un indirizzario, un'agenda-diario (con funzioni di sveglia per gli appuntamenti), e un comodo programma calcolatrice con "stampante video" integrata. Insomma, la tentazione di portarlo sempre dietro e' proprio forte...

 

Descrizione esterna

 

Il piccolo Atari PCfolio, come detto, assomiglia moltissimo ad una calcolatrice programmabile tipo pocket-basic o giu' di li'. La finitura esterna e' bellissima: un grigio antracite intenso e antigraffio e l'estetica curata fin nei minimi particolari fanno dell'oggetto un vero capolavoro.

Sul fondo della macchina troviamo il compartimento per le pile alkaline in numero di tre che assicurano una autonomia di funzionamento di circa 6-8 settimane. Naturalmente e' possibile sfruttare la corrente di rete utilizzando l'apposito trasformatorino disponibile a richiesta. Anche a batterie esaurite i dati conservati nelle memorie rimangono attivi per oltre un mese e finanche durante la sostituzione delle stesse non vi e' alcun rischio di perdita della memoria.

Sul fianco destro troviamo uno sportellino che nasconde il bus di espansione della macchina. A questo potremo attaccare l'interfaccia parallela, l'interfaccia seriale e/o moduli di espansione di memoria da 256 K l'uno.

Tanto l'interfaccia seriale che l'interfaccia parallela possono pilotare stampanti di vario tipo. Inoltre attraverso la parallela, utilizzando un apposito software fornito con l'interfaccia, e' possibile il trasferimento dati nei due sensi con un normale PC.

Sul lato sinistro troviamo il "drive" per memory card. Si tratta di moduli di memoria da 32-64-128 K tamponata (una minuscola batteria al litio da ben 5 anni di autonomia) che possiamo inserire e togliere come normali floppy. E come tali al primo utilizzo vanno formattati, dispongono di selettore write protect, possiamo leggere e scrivere file, creare directory e subdirectory. E' finanche disponibile come accessorio un minilettore di memory card da collegare al PC da tavolo per un interscambio di file ancora piu' rapido.

Aprendo il coperchio display accediamo al vano tastiera, come detto, standard QWERTY. La qualita' e' buona e il tocco dei tasti abbastanza convincente: certo siamo davanti ad un pocket computer, questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Per contenere le dimensioni globali della tastiera, senza sacrificare ulteriormente i tasti, molti comandi sono posti in seconda funzione. Ad esempio di tasti PageUp, PageDown, Home, End, F1... F10, sono tutti richiamabili utilizzando come prefisso il tasto Fn. Troviamo anche un tastierino numerico "immerso", utilizzabile al volo prefissandone l'uso col tasto "Atari" oppure selezionano il NumLock. Il grosso (si fa per dire...) tasto Lock disponibile all'estremita' sinistra della tastiera se premuto da solo mostra sullo schermo ora e data di sistema e lo stato delle funzioni CapsLock, NumLock, ScrollLock e InsLock; utilizzato in congiunzione ad altri tasti permette appunto di variare lo stato di queste ultime. Infine, il tastino con il logo "Atari", usato congiuntamente ad altri tasti, permette la regolazione elettronica del contrasto del display e di lanciare le applicazioni residenti nelle rom del PCfolio.

Il display e', purtroppo, solo 40x8 caratteri, ma di qualita' piu' che soddisfacente. Possiamo pero' impostare il modo video 80x25 e sportarci su questo utilizzando lo schermo 40x8 come una finestra. Il movimento puo' essere automatico o manuale. Nel primo caso la finestra si sposta assieme al cursore inquadrando sempre la porzione interessata alla scrittura, nel secondo caso lo spostamento avviene agendo sui tasti cursone.

Accanto al display troviamo l'altoparlantino di sistema che emette, volendo, il click relativo alla pressione dei tasti. Oltre a questo e' utilizzato per i segnali di sveglia e come compositore telefonico per lo standard telefonico americano a toni. E' un vero peccato che in Italia non funziona: sarebbe cosi' possibile, avvicinando la cornetta all'altoparlantino, far comporre all'Atari PCfolio i numeri di telefono memorizzati nell'indirizzario.

 

L'interno

 

Ho aperto l'Atari PCfolio con un po' di paura. Pensavo a tutto il sangue buttato su altri portatili aperti con enorme difficolta' e richiusi con imprecazioni ancor piu' grandi. Figuriamoci questo cucciolo come sara' incasinato all'interno, pensavo. Chissa' se riusciro' a richiuderlo funzionante...

Nulla di tutto cio': se l'ingegnerizzazione esterna ci ha lasciati ultrasoddisfatti, quella interna ci ha lasciato a dir poco stupefatti. Basta togliere in tutto 4 viti e le pile dal compartimento per restare letteralmente a bocca aperta. Una sola scheda all'interno contiene tutta l'elettronica disposta su entrambe le facce. Praticamente tutti i chip sono stati miniaturizzati, a cominciare dall'80C88 in surface mounting come tutto il resto. La sezione alimentatore, come in ogni realizzazione che si rispetti, e' montata su un scheda a parte, lillipuziana anch'essa: meno di due centimetri quadrati. I collegamenti tra tastiera, "matherboard", video e alimentatore sono effettuati a mezzo flat cable. Pensate che l'intero circuito stampato occupa meno della meta' della superficie interna. Molto spazio, anche se non sembra, e' occupato dalla memory card che va ad infilarsi in un connettore montato direttamente sulla piastra madre.

Un altro po' d'elettronica sta naturalmente nel vano display, ma e' interamente dedicata alla gestione di quest'ultimo.

Accanto al processore (di costruzione OKI) troviamo un altro grosso integrato marchiato DIP, Distribuited Information Processig. La stessa DIP, con sede a Guildford in Gran Bretagna, pare sia la casa che ha progettato l'hardware del pocket computer. Almeno cosi' dichiara lo stesso PCfolio subito dopo un reset hardware. I fondatori della DIP, sempre per la cronaca, erano ingegneri della nota Psion, altra casa costruttrice di computer tascabili.

Per finire, non mancano all'interno numerose schermature metalliche atte a difendere i chip interni da disturbi esterni e, naturalmente, viceversa.

 

L'utilizzo

 

Per accendere il PCfolio basta premere qualsiasi tasto. Lo spegnimento e' demandato alla pressione dei tasti Fn+O oppure digitando il comando OFF. Trattandosi di un vero e proprio comando, puo' anche essere inserito all'interno di un batch file in modo da provocare lo spegnimento della macchina appena eseguito l'ultimo comando.

Se proprio siamo masochisti possiamo finanche metterlo come unico comando nell'autoexec.bat seguito da una nuova chiamata allo stesso batch file: se eseguite a questo punto un control+alt+del non riuscirete piu' a riaccendere il vostro pocket computer. O, meglio, voi lo accendete e un attimo dopo il computer si spegne non dandovi nemmeno il tempo di eseguire control+C per fermare il "suicida".

Non fatelo, ve ne pentireste (come me ne sono pentito io). E' stato necessario togliere le pile per alcuni minuti, aspettando cioe' che si scaricasse anche il condensatore interno che preserva il contenuto delle memorie durate il cambio delle pile, perdendo cosi' tutti i dati nel ram disk.

A proprosito di ram disk, esso e' il drive C e ovviamente condivide la memoria ram disponibile col rimanente sistema. Tramite il comando FDISK possiamo stabilire quanta memoria dedicare al ram disk interno e quanta al sistema operativo.

Per accedere ai programmi interni basta premere il tastino col logo Atari in basso a sinistra e contemporaneamente premere l'iniziale corrispondente al programma. Alternativamente possiamo premere il tastino Atari seguito da Z oppure digitare il comando APP per accedere ad un apposito menu.

Come per il comando OFF anche APP puo' essere inserito in un batch file e/o seguito dall'iniziale del programma desiderato. Cosi' facendo possiamo provocare l'apparizione del menu' oppure l'esecuzione di uno dei programmi interni ogni volta che effettuamo un warm start.

Nonostante le ridotte dimensioni del display, tutte le applicazioni built-in visualizzano finestre per i vari requester. Oltre a questo e' possibile in ogni applicazione togliere la cornice esterna che ruba, inutilmente, spazio utile sul minuscolo display. Diamo qui di seguito le caratteristiche piu' importanti dei singoli programmi.

 

Calcolatore:

 

Cinque memorie indipendenti e conservate anche una volta usciti dall'applicazione (resistono anche al warm start). Le ultime operazioni eseguite sono visualizzate sullo schermo ed e' possibile editare i calcoli precedentemente eseguiti. Tra le funzioni implementate piu' importanti citiamo l'elevazione a potenza, la radice quadrata, il calcolo del fattoriale, le percentuali.

 

Indirizzario:

 

Organizzazione a schede. Per ogni nominativo e' possibile inserire nome, numero di telefono, indirizzo e/o informazioni aggiuntive. Ricerca per nome, numero di telefono, indirizzo o parte di essi. I nominativi sono automaticamente mantenuti in ordine alfabetico. E' possibile, volendo, editare l'intero file di nominativi col Text Editor incorporato nel PCfolio.

 

Diario-Agenda:

 

Due modi operativi: calendario e diario. Il modo calendario permette di visualizzare un calendario continuo indicando i giorni nei quali sono fissati appuntamenti. Posizionandosi col cursore su un determinato giorno e battendo Return si accede al modo diario. E' possibile settare allarmi (con relativo commento da visualizzare) relativi al singolo giorno, giornalieri, giornaliero-lavorativi, settimanali, mensili, annuali (ottimo, quest'ultimo, per non dimenticare gli anniversari). Naturalmente gli allarmi programmati "scattano" anche a computer spento, provocandone l'accensione e la visualizzazione del messaggio preimpostato.

 

Text Editor:

 

Si tratta di un semplice editor di testi ASCII con capacita' di formattazione, ricerca e sostituzione stringhe, inserimento di testi presalvati, stampa. La lunghezza di linea puo' essere settata a piacere tra 5 e 250 caratteri.

 

Worksheet:

 

Sufficientemente compatibile col Lotus 1-2-3, lo spread sheet dell'Atari PCfolio ha solo il "difetto" di vivere in una finestra di soli 40x8 caratteri. Naturalmente i fogli elettronici possono essere di qualsiasi dimensione (memoria permettendo), ma lavorare in cosi' poco spazio e' davvero... restrittivo.

La compatibilita' col Lotus 1-2-3 permette di caricare anche fogli ricevuti via interfaccia dal PC da tavolo avendo cosi' l'opportunita' di portare in tasca i nostri conti o bilanci. Nel caso in cui il foglio contenga funzioni 1-2-3 non implementate dal Worksheet del PCfolio le relative caselle interessate visualizzeranno errore. In appendice al manuale fornito col portatile, sono elencate le differenze tra i due spread sheet.

 

Set Up:

 

L'utility Set Up permette di settare diversi parametri hardware e software del sistema. Ad esempio possiamo indicare se vogliamo il display 40x8 fisso oppure come una finestra mobile sullo schermo 80x25; decidere la nazionalita' della tastiera e la lingua degli help; settare o meno il click dei tasti; configurare opportunamente il printer device (interfaccia, linee per pagina, margini, codice di setup); settare i parametri della seriale (velocita', parita', lunghezza parola, stop bit). Oltre a cio' tramite programma Set Up possiamo interscambiare file col nostro desk top utilizzando l'interfaccia parallela opzionale.

 

Conclusioni

 

L'Atari PCfolio ci ha divertito parecchio. Si tratta di un oggetto molto interessante sotto molti punti di vista. Ovviamente non puo' sostituire un PC da tavolo, ma rappresenta un partner ideale dello stesso grazie al fatto che possiamo facilmente interscambiare file. Gli unici difetti riguardano lo schermo troppo piccolo e la poca memoria disponibile on board che non ci permette certo di far girare programmi esterni. Ricordiamoci pero' che si tratta solo del primo esemplare di "compatibile-tascabile" e prevediamo che tra non molto saremo letteralmente invasi da macchinette di questo genere. Auguri quindi al piccolo Atari che sara' sicuramente in grado di conquistarsi la sua fetta di mercato in mezzo (nonche' insieme) a tanti concorrenti ben piu' pesanti.


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