Articolo pubblicato sul n. 216 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) dell'aprile 2001
Prove prodotti: Un telefono cordless su MC? Ma siamo proprio diventati tutti matti? Chi, noi, oppure il mercato? No, ahimè, non si tratta né in un caso né in un altro di una poco rassicurante follia. Dovevamo attendercelo, tutto qui. Come sempre. Del resto l’idea è proprio geniale e, tutto sommato, riassumibile in poche righe. Almeno dopo aver sciolto un piccolo enigma. Ma procediamo con ordine. Se questo cordless “sta su MC” ovviamente si collega a un computer. E fin qui ci siamo. Dall’altro capo, come tutti i telefoni “terrestri” (cordless e non) si collega a una presa telefonica. E anche questo è ovvio. Nella fattispecie, come moda vuole, la linea telefonica utilizzata è di tipo ISDN, ossia digitale, ossia particolarmente votata alla trasmissione dati oltre che al traffico, cosiddetto, voce. Bene, ci siamo quasi. Fermo restando che quando si ha a che fare con l’ISDN non ha molto senso, tecnologicamente parlando, esprimersi in termini di modem (lo sanno tutti, figuratevi, perfino io!!!) si tratta solo di capire se, l’oggetto in questione, è un “modem” con un cordless incorporato o, viceversa, un cordless che integra le funzionalità di comunicazioni ISDN per quel che riguarda il traffico dati. Un problema, banalmente, di lana caprina? Non lo so, e non credo che riuscirò a darmi facilmente una risposta. Quello però che è importante sapere è che se siamo in giardino (i più fortunati a bordo piscina), mentre sorseggiamo un drink e, allietati da qualche bella donzella (dai su, il “virtuale” è bello anche per questo…) stiamo finendo sul portatile la nostra bella relazione (alzi la mano chi non ha mai finito una relazione in uno scenario simile!!!) e decidiamo di mandarla, subito, via e-mail a qualcuno non dobbiamo interrompere il nostro meritato relax e sarà sufficiente collegare via seriale il cordless al portatile per usufruire al volo di una connessione ISDN di quelle, per intenderci, senza tante storie. Analogo collegamento, visto che i cavetti seriali a corredo sono ben due, potrà essere effettuato con la cosiddetta “base” (la parte collegata fisicamente alla linea telefonica ISDN e che, come tutte le soluzioni cordless, interagisce col portatile nell’arco di alcune centinaia di metri) nei confronti di un PC fisso, dislocato dentro casa. E qui, le funzionalità di “modem” (o più propriamente, mo basta scherzare!, di adattatore ISDN) sono tangibili, se vogliamo, in maniera più permanente. Ovvero, come minimo “ci risparmiamo” l’acquisto di quest’ultimo accessorio, che significa risparmiare dalle cento alle trecentomila tout court, ridimensionando sensibilmente il prezzo d’acquisto dell’apparecchio che, solo apparentemente può sembrare elevato. Poco più di settecentomila lire, IVA inclusa, potrebbero sembrare un prezzo un po’ elevato, è vero, ma non sottovalutate che al di là delle caratteristiche offerte “sulla carta” si tratta di un prodotto comunque ben fatto, dal design molto accattivante, robusto e affidabile come la maggior parte dei prodotti teutonici. Ben poco ha da spartire, per intenderci, con i cordless da poche decine di migliaia di lire che spesso troviamo finanche nell’ipermercato sotto casa (anche questi, gli ipermercati, ormai sono dappertutto!), previa presa visione sul volantone attira allodole che, continuamente, troviamo nelle cassette delle lettere. (TESTO INCOMPLETO) Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui |