Articolo pubblicato sul n. 173 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) del maggio 1997
Prove prodotti: 1.440x720 punti per pollice. E' questa l'incredibile risoluzione dichiarata da EPSON per la sua nuova nata, la Stylus Color 600. E' la più piccola dei tre nuovi modelli in grado di fornire tale risoluzione e sostituisce la precedente Stylus Color 500 che si accontentava di stampare ad "appena" 720x720 dpi. EPSON, se vogliamo, è arrivata tardi nel mondo delle stampanti a colori a getto di inchiostro, ma l'ha fatto proprio alla grande, proponendo subito macchine in grado di sorprendere per qualità di stampa, affidabilità, risoluzione. Il tutto ad un costo per l'utente tutt'altro che esagerato, nonostante potessero essere considerate esagerate le caratteristiche offerte. Con la Stylus Color 600, EPSON scopre tette insieme numerose carte vincenti. A parte la già citata risoluzione "a prova di foto", lancia nuovi inchiostri e nuovi materiali di consumo per sfruttare al meglio l'innovativa tecnologia "Super Micro Piezo" che permette di lanciare gocce di minore dimensione - senza ridurre la dimensione dei fori d'uscita - attraverso un brusco micromovimento meccanico del dispositivo piezo elettrico di attuazione. Questo consente una risoluzione maggiore senza il rischio che ugelli troppo piccoli possano otturarsi con maggiore probabilità. Contemporaneamente EPSON ridisegna la logica software dell'interfacciamento computer-stampante (non potendo intervenire sull'hardware per motivi di compatibilità) per trasferire velocemente fiumi di "bit colorati" grazie ad un meccanismo di compressione-decompressione dei dati trasmessi: compressione operata dal driver di stampa prima del trasferimento, decompressione a carico della logica di interfacciamento interna alla stampante che, una volta tanto, non si limita ad eseguire semplici comandi di avanzamento carta, movimento testina, attivazione iniettori e poc'altro. All'aumento (considerevole) della velocità di stampa contribuisce anche il numero di ugelli presenti, che è passato da 20 a 32 per ognuna delle tre testine a colori (quella del nero continua ad offrire 64 ugelli, che diventano ben 128 nei modelli superiori) e il fatto che i nuovi inchiostri sono caratterizzati da alta penetrazione, alta concentrazione e rapido essiccamento. Dal punto di vista qualitativo ciò si traduce in colori più brillanti, maggiore ricchezza di dettaglio, tinte intermedie più fedeli... alle intenzioni del driver di stampa. Per finire, una brutta notizia. Per quanto ci sforzeremo di fornirvi prove di stampa significative, sappiate che la risoluzione reale (testata e misurata) delle nuove macchine EPSON polverizza alla grande la resa tipografica di MCmicrocomputer e di qualsiasi altro periodico di questo tipo. La qualità di stampa 1440x720 non abbiamo proprio modo di mostrarvela... in tutto il suo splendore: ma non fidatevi ciecamente delle nostre impressioni, alla prima occasione fate un salto dal vostro rivenditore di fiducia. C'è, però, oggettivamente il rischio a ritornare a casa con le mani occupate...
Solida e bella
L'EPSON Stylus Color 600 è molto curata anche sotto il profilo estetico. L'inserimento della carta avviene attraverso un apposito scivolo di alimentazione inclinato in grado di accogliere un centinaio di fogli di media grammatura. I formati e i tipi di carta ammessi sono numerosi. Oltre all'A4, al formato Letter e ai sottoformati A5, B6, Half Letter ed Executive, la Stylus Color 600 accetta anche cartoline A6 (circa 10x15 cm), buste di varie dimensioni, tutti con spessore compreso tra 0.08 mm e 0.43 mm. Non manca, inoltre, la possibilità di utilizzare pellicole e lucidi per la stampa a getto di inchiostro nonché i fogli autoadesivi con i quali è possibile produrre agevolmente etichette. Oltre alla carta comune da fotocopiatrice è possibile utilizzare la carta speciale (disponibile per le varie risoluzioni possibili), la carta di tipo fotografico (lucida e di maggior spessore) e l'eccezionale carta "glossy" con la quale è possibile ottenere risultati al limite dell'inverosimile (ad un costo copia, però, dell'ordine di alcune migliaia di lire a foglio!). Sul lato anteriore della macchina troviamo il vassoio di raccolta per i fogli stampanti (telescopico e richiudibile a compasso) e un piccolo pannellino di comando comprensivo di quattro spie e tre pulsanti. A parte l'interruttore e la spia di accensione, troviamo un comando per la pulizia della testina, uno per l'avanzamento manale della carta e tre LED colorati che segnalano rispettivamente l'esaurimento di quest'ultima o delle due cartucce di inchiostro. Il vano testine, anch'esso incernierato, si apre verso l'alto a mo' di cofano motore. La testina comprende quattro serie di ugelli per gli altrettanti colori della sintesi additiva: le cartucce utilizzate sono due, una per il nero, una per la consueta terna ciano-magenta-giallo. Sul retro, infine, troviamo il connettore per l'alimentazione, una porta parallela (per il collegamento alle macchine PC compatibili) e una porta seriale (per l'utilizzo tramite Macintosh).
Driver software
L'installazione software, come è ormai consolidata abitudine, avviene in maniera totalmente automatica attraverso un apposito installer che si occupa di posizionare tutti i file necessari al funzionamento nelle giuste destinazioni previste dai rispettivi sistemi operativi (Windows 3.1, Windows 95, MacOS). Utilizzando Windows 95 è possibile sfruttare le sue funzionalità Plug & Play (qualche volta "plug & pray"): se accendiamo la stampante appena collegata prima di avviare il computer, quest'ultimo segnalerà automaticamente al termine del boot-strap la presenza di un nuovo componente hardware con conseguente richiesta per l'installazione del driver da utilizzare. Altrettanto automaticamente si può procedere alla stampa, semplicemente specificando il tipo di carta utilizzata e l'inchiostro da impiegare (solo nero o nero+colore). Il driver, in questo caso, provvederà di suo pugno ad impostare i parametri più idonei per il documento in uscita, regolando di conseguenza il suo ampio ventaglio di possibilità. Dalla corrispondenza cromatica alla risoluzione utilizzata, dal tipo di retino, alla saturazione, alla luminosità, al contrasto. Naturalmente i risultati migliori si ottengono intervenendo manualmente sulle singole regolazioni, eventualmente salvando le proprie impostazioni per utilizzi differiti delle stesse. Le impostazioni fornite dal costruttore riguardano le seguenti modalità di stampa: Fotorealismo (adatto alla stampa di immagini fotografiche), Vivace (per intensificare i colori, i toni medi e i riflessi), Video/Digital Camera (per la stampa di immagini provenienti da "frame" video o da fotocamera digitale), ICM (Image Color Matching, per la corrispondenza con la visualizzazione a video), Economy (per la rapida stampa in modalità "draft" di testi). In ogni momento possiamo accedere alla guida in linea che ci fornirà ulteriori dettagli sulle funzioni svolte: è richiamabile sia durante l'utilizzo del driver, sia esternamente dal menu Avvio/Programmi/Stampanti EPSON. Da Macintosh è anche possibile utilizzare i profili ColorSync 2.0 per ottenere una resa di stampa coerente con la visualizzazione dei colori sul nostro specifico monitor. Comune a tutt'e tre le piattaforme software supportate, troviamo utility per l'allineamento delle testine, per la verifica e la pulizia degli ugelli e uno spooler di stampa proprietario. Interessante, infine, l'EPSON Status Monitor, che permette tra l'altro di controllare la quantità di inchiostro ancora disponibile nelle cartucce utilizzate. Un valido aiuto per non rimanere irreparabilmente a secco, al sabato sera, in preda ad una crisi d'astinenza da stampa a colori di alta qualità. Esiste anche questo rischio...
EPSON Stylus Color 600
Produttore e distributore:
EPSON Italia SpA Via F.lli Casiraghi 427 Sesto S.G. (MI) - Tel. 02/262331
Prezzo al pubblico (IVA esclusa):
EPSON Stylus Color 600 L. 618.000 Cartuccia del nero L. 35.000 Cartuccia colore L. 42.500
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