Articolo pubblicato sul n. 153 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel luglio 1995

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Apple Macintosh Performa 5200
(ricomincio da 603!)

di Andrea de Prisco 

Quel "simpatico parallelepipedo a sviluppo verticale" e', in un certo senso ritornato. L'ultimo Macintosh "all in one" (lett. "tutto in uno"), se non ho perso il conto, e' stato il Classic Color, non piu' in produzione da tempo, ultimo esemplare di una fortunata stirpe di macchine compatte, iniziata piu' di dieci anni fa con il modello "128" (tanta era la memoria disponibile... espressa in kbyte!). Il suo successore fu il Macintosh Plus, poi vennero l'SE, l'SE/30 (per la prima volta un processore piu' "performante", Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloil 68030, anche in una macchina compatta), il Classic, il Classic II e, per finire, il gia' citato "Color". Ad onor del vero, a questi modelli importati e distribuiti in Italia, e' doveroso aggiungere anche il Mac TV e i Performa serie 500 riservati al solo mercato nordamericano.

La prima macchina a distaccarsi dal mondo "all in one" fu il Macintosh II, nell'ormai lontanissimo 1987, che inauguro' sia la modularita', sia il colore nel mondo della mela. Fu quello il capostipite di tutti i Macintosh ad alte prestazioni (il piu' recente e' il Power Macintosh 9500, di cui avete letto a pagina 172, probabilmente centinaia di volte piu' veloce del primo Mac), dedicati all'utenza professionale: prima di tutte quella impegnata nel campo del Desk Top Publishing, per poi invadere letteralmente qualsiasi service di fotocomposizione e, recentemente, la quasi totalita' dei fotolaboratori digitalmente attrezzati, impegnati nell'elaborazione digitale delle immagini. In questi settori, infatti, sia il colore, sia l'alta velocita' di calcolo e la massima modularita' ed espandibilita' sono elementi indispensabili per la produttivita', fine unico di chi utilizza per motivi professionali qualsiasi sistema di calcolo.

Oggi Apple torna all'attacco con una nuova macchina "compatta", il Macintosh Performa 5200, dedicata principalmente all'uso "domestico". Questa volta, pero', il monitor integrato e' un signor monitor (lo stesso tubo del Multiple Scan 15", venduto separatamente per gli altri Mac) e la rimanente dotazione hardware e le capacita' di espansione interne sono tutt'altro che minimali. A cominciare dal processore, un PowerPC 603 a 75 (diconsi settantacinque!) MHz, per la presenza di un lettore di CD-ROM a quadrupla velocita', un hard disk da oltre mezzo giga, un sintonizzatore TV/Televideo, il tutto telecomandabile tramite l'apposito accessorio fornito a corredo con quest'ultimo. Una macchina, in altre parole, non solo "all in one" ma soprattutto "one for all", in grado cioe' di soddisfare qualsiasi necessita' di "edutainement": da home computer a ricevitore TV/televideo, da "esecutore" di opere multimediali a riproduttore stereo di CD musicali.  Ma anche, viste le caratteristiche tecniche di tutto rilievo, rivolta alle piccole e medie attivita' professionali e/o di produttivita' personale (negli "States" tale mercato e' detto SOHO, Small Office Home Office), in tutti quei casi dove non e' necessario utilizzare monitor di grosse dimensioni o particolari add-on hardware su scheda NuBus. Le dimensioni compatte, infatti, non sono mai un difetto: il primo Macintosh, tanto per ribadire che anche lo spazio, come il tempo, e' denaro, aveva un'impronta quadrata di appena 23 cm di lato e la tastiera, pur di ridurre al massimo l'ingombro, era proposta senza tastierino numerico. Ma soprattutto, spostare il computer da una stanza all'altra, era come portarsi dietro un piccolo televisore: riattacchi la spina e vai!

 

Nuovo e bellissimo

 

Inutile nasconderlo, il  Performa 5200 ha un look mozzafiato. Si tratta, come sempre, di un giudizio assolutamente personale (la bellezza, ahime', non e' una misura fisica), ma e' ben evidente la cura posta dai progettisti Apple nel disegnare un prodotto che non puo' certamente passare inosservato.

Il "pupo" si presenta con un design innovativo straordinariamente pulito in cui monitor e unita' centrale, compresa l'unita' floppy disk, il lettore di CD-ROM, gli altoparlanti stereo e tutti gli accessori, sono integrati all'interno di un unico cabinet dotato di base basculante e girevole. Il tutto, oltreche' simile nell'aspetto, e' poco piu' grande di un normalissimo monitor al quale e' sufficiente collegare la tastiera per metterlo in funzione, utilizzando un unico cavo di rete e un solo interruttore di alimentazione.

Il lato anteriore e' quasi completamente occupato dallo schermo a colori multiscan da 15" (in grado di visualizzare risoluzioni comprese tra 640x480 e 832x624 pixel a varie frequenze di refresh). Nella parte inferiore troviamo gli altoparlanti stereo, i comandi per regolare volume e luminosita', il ricevitore per il telecomando a raggi infrarossi (fornito con il kit TV/Video System), il lettore di CD-ROM a quadrupla velocita' e la meccanica per floppy disk in grado di leggere e scrivere 1.4 megabyte sia in formato Mac che in formato DOS/Windows. Nella parte superiore e' presente il microfono integrato per registrare suoni, musica e messaggi vocali.

Il telecomando offre la possibilita’ di pilotare l'intero sistema, compreso il cambio canale, il volume audio e la meccanica CD-ROM integrata in veste di lettore di CD musicali. Accensione e spegnimento della macchina sono servoassistite, attivabili dal gia’ citato telecomando o, tradizionalmente, tramite il pulsante della tastiera presente in alto a destra (grazie al System 7.5.1 quest'ultimo ora comanda anche lo "smettimento"). Sul retro troviamo ugualmente un interruttore di alimenatazione che svolte in pratica le funzioni di un interruttore generale da azionare solo in particolari circostanze (ad esempio quando si effettua l'upgrade di una componente interna o si effettuano collegamenti a periferiche esterne).

Come il suo fratellino 630 (o, piu' precisamente, come il Performa 6300 basato sul medesimo PowerPC 603) anche il 5200 offre un accesso super semplificato alla scheda principale (basta allentare un paio di viti e tirare fuori l'intera logica a mo' di cassetto) con la possibilita' di espandere facilmente ed autonomamente il sistema. Ad esempio, se decidiamo in un secondo momento di acquistare il kit per la sezione TV/video, non dobbiamo necessariamente portare il computer presso un centro d'assistenza ma possiamo effettuare da soli, in pochi minuti, l’installazione ultra semplificata. Discorso analogo per un'eventuale scheda LC-PDS aggiuntiva, un adattatore di connessione EtherTalk o per il modem interno.

Sul retro della macchina in versione base troviamo una porta SCSI (nonostante l’hard disk interno utilizzi un’interfaccia IDE), un ingresso e un’uscita audio (per il collegamento di dispositivi sonori esterni), una porta seriale, una porta stampante/AppleTalk, una porta ADB (Apple Desktop Bus) per mouse e tastiera in grado di sopportare fino a tre dispositivi. Sulle macchine complete di sezione TV troviamo anche gli ingressi audio/video su pin-jack RCA (nonche' in formato S-Video separati luminanza/crominanza) e la presa per l'antenna esterna indispensabile per la ricezione dei programmi televisivi.

Alcuni coperchietti di plastica presenti sempre sul retro riguardano la possibilita' di installare un'uscita per monitor esterno (duplicazione dello schermo, non e' una seconda scheda video!), un modem interno, una scheda LC-PDS o la gia' citata interfaccia Ethernet assente sulla macchina in versione base.

La tastiera, come avviene per tutti i Macintosh di fascia bassa, e’ inclusa nella confezione ed e' del tipo "AppleDesign" (comprende anche i tasti funzione e i tasti di controllo cursore estesi) e sostituisce la tastiera base prodotta fino all'anno scorso. La qualita’ dei tasti e’ piuttosto buona, ma e' ovviamente inferiore a quella della "Tastiera Estesa" vera e propria, disponibile separatamente e perfettamente funzionante anche con il 5200.

 

Uno sguardo all'interno

 

Come gia' anticipato, per accedere all'elettronica del Performa 5200 non e' necessario aprire completamente il cabinet, ma basta svitare  due viti dal retro, togliere la protezione estetica in plastica e sfilare la scheda madre come fosse un cassetto. L'operazione e' ancor piu' semplice grazie ad una piccola maniglia ribaltabile che consente l'estrazione dell'intera logica senza utilizzare ulteriori attrezzi. La scheda e' collegata elettricamente alle rimanenti componenti (video, hard disk, altoparlanti, microfono, sintonizzatore TV) tramite un grosso connettore a pettine che si inserisce nell'analoga femmina presente  all'interno.

Proprio al centro della scheda sono posti i due connettori SIMM per la memoria centrale. La macchina giunta in redazione, dotata di sezione TV/Video, "monta" 12 megabyte di RAM: una SIMM da 4 e una da 8. La macchina base ne ha, invece, solo 8 e offre un connettore libero per un'eventuale espansione. La massima quantita' di memoria installabile sul 5200, utilizzando due SIMM da 32 MB e' dunque pari a 64 megabyte: una discreta quantita' per una macchina dedicata principalmente al mercato consumer!

Accanto alla memoria troviamo il "direttore esecutivo": il PowerPC 603 a 75 MHz. A conferma del fatto che si tratti di un chip particolarmente parsimonioso sotto il profilo del consumo energetico (e della conseguente dissipazione termina) non troviamo nemmeno un'aletta di raffreddamento: la Apple si e' limitata ad inserire una serigrafia accanto al chip che avverte circa la sua (naturale) alta temperatura corporea durante il funzionamento. Si tratta di una delle solite precauzioni americane che possono far risparmiare alle aziende alcuni miliardi di risarcimento danni, come e' accaduto a quella signora statunitense che, ustionata dall'elevata temperatura di un caffe' ritenuto (anche dai giudici!!!) troppo caldo, ha cambiato vita a seguito dell'enorme cifra chiesta e ottenuta dalla megacatena di fast food che... aveva provocato il danno. Non meravigliatevi, dunque, se negli Stati Uniti troverete posate di plastica usa e getta con su scritto "non mangiare!" o bistecche ai ferri con stampigliato a caldo la dicitura "masticare bene!".

Tornando alla piastra madre del 5200, vicino al processore (dove e' ovvio che sia) troviamo anche la cache di secondo livello da 256 kbyte interfacciata tramite bus PowerPC a 64 bit.

Alla sezione video e' riservato un ulteriore megabyte di RAM (non espandibile) grazie alla quale e' possibile visualizzare fino a 32 mila colori utilizzando 640x480 pixel o i classici 256 colori alle risoluzioni maggiori.

Sulla scheda troviamo ancora quattro connettori. Quello posto poco sotto la cache riguarda la scheda video, la stessa montata sugli LC 630, compatibile con i segnali PAL, SECAM, NTSC in formato composito o separato luminanza/crominanza (S-Video). Dal lato opposto troviamo lo slot LC-PDS e uno slot di comunicazione per l'installazione di un modem interno o di una porta Ethernet. Accanto a questi due connettori e' presente la batteria tampone che alimenta l'orologio interno a macchina spenta e un piccolo pulsante di reset da azionare ogni volta che installiamo hardware interno aggiuntivo. Infine, il piccolo connettore posto vicino al grosso pettine posteriore riporta i segnali per l'opzionale porta video esterna da utilizzare per la duplicazione dello schermo (comodo per collegare dispositivi di videoproiezione nel corso di presentazioni: tipica applicazione domestica!).

Il modulo sintonizzatore TV si inserisce in un apposito alloggiamento previsto sotto al cassetto principale, accanto all'hard disk interno di tipo IDE.

Il giudizio complessivo sulla realizzazione elettronica del Performa 5200 e' estremamente positivo: i componenti, in numero ristretto, sono tutti saldati in tecnologia SMD su entrambi i lati della scheda, dove non troviamo alcun "ripensamento dell'ultima ora" sotto forma di piste tagliate, componenti o ponticelli posticci, come a volte capita di vedere su prodotti elettronici meno maturi. Anche questo, nel suo piccolo, e' garanzia d'affidabilita'.

 

Video e Televideo

 

In una macchina di stampo prevalentemente consumer come il Performa 5200, il sottosistema TV/Video non puo' assolutamente mancare. Disporre di un televisore "integrato" nel nostro Mac, con tanto di decoder televideo, e' una vera e propria "libidine". Tant'e' che vale la pena acquistare direttamente la versione video-equipaggiata, con gia' installato sia l'hardware che il software necessario al suo funzionamento. Noi dovremo solo disporre di una presa d'antenna nei pressi del computer, da collegare all'apposito ingresso in radiofrequenza disponibile sul retro.

L'applicazione Apple Video Player permette la visualizzazione di un segnale video all'interno di una finestra ridimensionabile a piacere, la "cattura" di fotogrammi singoli o la registrazione digitale di filmati video. La sorgente puo' essere il sintonizzatore TV, l'ingresso videocomposito o l'ingresso S-Video. La durata di una digitalizzazione video (dell'ordine dei minuti, non di piu') dipende dalla quantita' di memoria disponibile sull'hard disk anche se, una volta terminata la registrazione, e' possibile comprimere il file fino ad una dimensione variabile tra il 12 e il 50 per cento di quella originaria.

La sezione di sintonizzazione TV e' molto completa. Possiamo memorizzare fino a 99 programmi, indicando per ognuno di essi il nome dell'emittente. Per quelle piu' "scottanti" possiamo proteggerne l'accesso tramite password onde evitarne la visione ai piu' piccoli. Per attivare o disattivare il video possiamo agire su una sequenza di tasti definibile dall'utente, ma anche programmare la commutazione ad un determinato orario per non perdere appuntamenti televisivi ai quali teniamo particolarmente. In tal caso la commutazione puo' essere impostata singolarmente (per un determinato giorno, alla tale ora, con preavviso di tot minuti) ma anche programmata con cadenza giornaliera, includendo o escludendo i giorni festivi (ottimo per le telenovelas, ma anche per il Maurizio Costanzo Show e per tutti i telegiornali che non vogliamo assolutamente perdere). E' anche possibile programmare l'accensione del sistema attraverso "Accensione Automatica" (presente nel pannello di controllo) combinandola con la programmazione della commutazione televisiva. Meglio di cosi'!

Per sintonizzare i canali possiamo procedere con la ricerca (e memorizzazione) automatica o indicare per ogni programma il canale da sintonizzare (chiamata diretta al canale in sintesi di frequenza) e il nome o la sigla dell'emittente. Ovviamente per ogni programma possiamo regolare la sintonia fine, indicare il sistema televisivo (NTSC, SECAM, PAL piu' i relativi sottostandard), ma anche stabilire l'audio solo monofonico. Il sintonizzatore, infatti, e' di tipo stereo e commuta automaticamente su tale sistema quando l'emittente trasmette in stereofonia. Se la trasmissione e' bilingue, da un'apposita finestra di controllo possiamo scegliere il canale audio da ascoltare. Sempre a proposito dei controlli e' da segnalare la presenza delle regolazioni di luminosita', nitidezza e tonalita' per la sezione video, bilanciamento, toni alti e toni bassi per quanto riguarda l'audio.

Ma il bello deve ancora venire: passiamo ora alla sezione televideo. Nonostante negli Stati Uniti i sistemi teletext non siano molto diffusi, il lavoro svolto dai progettisti hardware e dai programmatori Apple per mettere a punto il sottosistema televideo e' a dir poco eccellente. Innanzitutto la schermata teletext non sostituisce (come ovviamente avviene nei televisori) l'immagine video ma gli si affianca comparendo all'interno di un'altra finestra. Il sistema memorizza ben cento pagine ricevute per un accesso pressoche' immediato alle stesse. Per passare da una pagina all'altra possiamo digitare il numero corrispondente da tastiera o spostarci in avanti o indietro con i tasti cursore o navigare tra le pagine televideo direttamente con il mouse, cliccando sui numeri di richiamo mostrati sulle schermate. Ogni volta che in una pagina c'e' un riferimento ad un altra pagina (ad esempio negli indici, ma capita spesso di trovare riferimenti dappertutto) con un doppio colpo di mouse possiamo raggiungere la pagina desiderata. Il software prende per buone tutte le triple di cifre comprese tra 000 e 799: se clicchiamo su un numero al di fuori di questo range la pagina non cambia. D'altro canto, se in una notizia si parla di tasse, e viene nominato il modello 740, cliccando su quel numero salteremmo all'omonima pagina, ma non per questo possiamo pretendere di trovare a quell'indirizzo ulteriori informazioni sull'argomento.

Per utilizzare in altre applicazioni le informazioni ricevute via televideo e' possibile utilizzare le comuni operazioni di taglia e incolla per prelevare i testi visualizzati: purtroppo manca la possibilita' di monitorare un insieme qualsiasi di pagine per salvare automaticamente il contenuto di queste man mano che vengono aggiornate. Comodo, ad esempio, per tenere traccia dell'andamento del mercato borsistico... ma anche le previsioni del tempo, i risultati di calcio, le ultime notizie, ecc. ecc.

 

Il software a corredo

 

La Apple propone addirittura tre diverse formule di vendita per i suoi Macintosh Performa, la prima dedicata al mercato Business, la seconda al mercato Home Consumer, la terza a quello "telematico". In quest'utimo caso, oltre alla presenza di un abbonamento omaggio per tre mesi a MC-link (guarda chi si vede!) e di due mesi a Video-on-line, le macchine sono fornite di modem Supra 144 LC a 14.400 baud. In questo caso la differenza di prezzo e' di appena 230.000 lire (piu' IVA).

Tutt'e tre le soluzioni prevedono, comunque, una dotazione si software di tutto rispetto:

ClarisWorks 3.0 . Integra sei programmi: elaborazione di testi, foglio di calcolo, archiviazione, grafica, disegno e telecomunicazioni.

Avid Videoshop. Programma di elaborazione e montaggio video, semplicissimo nell'uso e dalle prestazioni professionali senza compromessi.

Amazing Animation. Creato per i piu' giovani, e' semplicissimo: si sceglie uno sfondo, si seleziona un personaggio e un suono, si muove il personaggio e si preme un tasto. L'azione viene registrata ed e' possibile rivederla e modificarla a piacimento.

CD-ROM 1000 Auto. Realizzato dalla redazione di QUATTRORUOTE contiene, oltre da alcuni filmati QuickTime e a un completo vocabolario tecnico, fotografie e caratteristiche di tutte le autovetture disponibili sul mercato italiano

CD-ROM Leonardo digitale. Una minuziosa monografia interattiva dedicata al grande genio del Rinascimento, dalla Gioconda alle macchine da guerra, tutta da guardare.

Per il mercato Home Comsumer, con una differenza di prezzo di appena 190.000 e' possibile acquistare assieme al computer la valigetta "Rapsodia Macintosh" (singolarmente e' venduta a 690.000 lire, sempre piu' IVA) contenente i seguenti titoli, tutti in italiano (documentazione compresa):

Impara l'inglese con Asterix. Per l'insegnamento dell'inglese ai ragazzi dai 7 ai 14 anni mediante una tecnica di apprendimento innovativa, che unisce audio di qualita CD e le divertenti avventure di Asterix a esercitazioni interattive.

Millie's Math House. Per l'insegnamento, in forma di gioco ed esplorazione, dell'aritmetica e della geometria elementare ai bambini da due a sei anni.

Il laboratorio di Sammy. Un'avvincente introduzione alle meraviglie della scienza per i piu' giovani (con tante notizie interessanti su animali, piante, stagioni) per mettere alla prova le proprie capacita' logiche.

Pensare le cose. Insegna ai bambini (dai 4 agli 8 anni) a riflettere mentre si divertono. Sviluppa la creativita', la capacita' di risolvere i problemi, il pensiero critico e la memoria.

Evocation 2. E' il seguito di un'avvincente avventura che ha fatto scalpore nel mercato italiano. Evocation 2 conserva la magia del suo predecessore e apre le porte di un fantastico e misterioso mondo virtuale.

A World of Frames. Un corso di inglese innovativo e sorprendentemente piacevole per i piu' grandi, con il quale si impara attraverso il doppiaggio (eseguibile dall'utente!) di attori famosi nei capolavori del cinema.

I video. Un programma innovativo per la gestione di una collezione di videocassette, dall'acquisto alla registrazione fino a regali e prestiti.

I libri. Gestione e organizzazione della biblioteca di famiglia per mezzo di quattro archivi riguardanti i libri da acquistare, quelli in prestito, quelli prestati e quelli presenti in casa.

Conto Corrente. Per gestire e organizzare con riservatezza e precisione ogni conto corrente individuale e di lavoro con un clic del mouse.

Il Budget. La soluzione completa per ottimizzare con Macintosh spese e guadagni in tutte le famiglie

 

 Considerazioni finali

 

Se dovessimo esprimere un giudizio sul Performa 5200 basandoci esclusivamente sul prezzo di vendita in rapporto al tipo di utenza al quale e' destinato, ci troveremmo in serie difficolta'. La macchina completa, infatti, costa circa cinque milioni (IVA compresa): un prezzo, oggettivamente parlando, ben superiore al budget che l'utente medio e' (secondo il nostro parere) disposto a stanziare per un computer destinato all'utilizzo prevalentemente domestico.

Il problema e' che il Performa 5200, analizzate in dettaglio le caratteristiche offerte, vale sicuramente il prezzo richiesto. Sia in rapporto agli altri modelli di casa Apple, sia "misurato" (utilizzando il giusto metro di paragone) con macchine di altre piattaforme. A condizione, pero', di fare bene i conti: non bisogna sottovalutare la potenza di calcolo paragonabile come minino a quella di un buon Pentium, ne' i 12 megabyte di RAM, il lettore di CD-ROM a quadrupla velocita', la porta SCSI, l'hard disk da mezzo giga, la scheda grafica 832x624, il monitor a colori multiscan da quindici pollici, la completa sezione audio/video con relativi convertitori A/D, il sintonizzatore TV, il decoder televideo e la "valanga" di software fornito a corredo.

"Vestire" una macchina Windows, tanto per non fare nomi, con pari dotazioni non e' ne' facile ne' economico; inoltre dovremmo sicuramente rinunciare al design compatto e innovativo del 5200 (stracoperto da numerosi brevetti) e, soprattutto, al software di sistema Macintosh - checche' ne dicano i meno informati - anni luce avanti alla concorrenza.

Anche la compatibilita' Windows (utile, piu' che altro, per alcuni titoli su CD-ROM monopiattaforma), mancando una versione "DOS/compatible" del 5200, puo' essere comunque abbracciata utilizzando lo straordinario emulatore SoftWindows di Insinia Solution che presto sara' disponibile nella nuova versione in grado di emulare anche l'unita' floating point dell'architettura Intel.


 

 

Riquadro Prezzi:

 

Macintosh Performa 5200

 

Produttore e distributore:

 

Apple Computer SpA

Via Milano, 150

Cologno Monzese (MI) - Tel. 02/273261

 

Prezzi Orientativi (IVA Esclusa):

 

Macintosh Performa 5200 - 8 MB RAM - HD 500 MB -

Lettore di CD-ROM 4x                                                                              L. 4.240.000

 

Macintosh Performa 5200 - 12 MB RAM - HD 500 MB -

Lettore di CD-ROM 4x - Kit TV/Video System                                       L. 4.860.000

 

Kit TV/Video System                                                                                 L. 4.860.000

 

Supplemento Rapsodia (vedi testo)                                                       L.    190.000

 

Supplemento versione "Telematica/Intenet" (compreso

modem Supra 14.400 Baud)                                                                   L.    230.000

 

 


 

Riquadro

 

PowerPC 603:

Architettura superscalare a basso consumo

 

Il microprocessore RISC PowerPC 603 (nato, come gli altri componenti della famiglia, dallo storico accordo IBM-Motorola-Apple) offre le performance tipiche di una workstation in un design a basso costo e basso consumo. E', dunque, ideale per computer desktop di fascia medio-bassa, notebook o, piu' in generale, sistemi alimentati a batterie. Grazie alla sua architettura superscalare (comune a tutti i processori PowerPC) e' in grado di eseguire tre istruzioni per ciclo di clock grazie alla presenza di cinque unita' di esecuzione indipendenti: unita' intera, unita' floating point, unita' branch, load/store e system register. Realizzato in tecnologia static CMOS da 0.5 micron su una superficie di 85 millimetri quadrati e 1.6 milioni di transistor, la caratteristica principale di PowerPC 603 e' il basso consumo. Alla sua massima potenza assorbe appena 3 W offrendo, per la versione a 66 MHz (il chip montato all'interno del Performa 5200 e' a 75 MHz), performance dell'ordine dei 60 SPECint92 e 70 SPECfp92.

All'interno del 603 e' implementato un sofisticato meccanismo di risparmio energetico che permette di impostare quattro distinti modi di funzionamento agendo su opportuni registri del processore. Il primo, Full-Power, e' quello di default e, come indica il suo nome, fa si' che tutte le unita' interne del chip siano utilizzate alla massima velocita' di clock ammessa. Anche in questo stato, se viene settato il "dynamic power management", le varie unita' non utilizzate vengono automaticamente e dinamicamente poste in stato di basso consumo senza minimamente influire sulle performance.

Il primo dei tre stati Low-Power (adatti all'utilizzo su sistemi portatili) si chiama "Doze" e provoca la disabilitazione di tutte le unita' interne ad eccezione della sola logica di controllo bus e dei registri della base dei tempi. Da questo stato il PowerPC 603 passa in Full-Power a seguito di un interrupt esterno asincrono, di una eccezione di sistema, di un reset hardware o software, di una eccezione da timer.

Nel secondo stato Low-Power, denominato "Nap", e' disabilitata anche la logica di controllo del bus, riducendo ulteriormente la potenza assorbita. Anche in questo stato il ritorno al "Full-Power" avviene in pochi cicli di clock.

Nel terzo stato Low-Power, non a caso denominato "Sleep", tutte le unita' funzionali interne vengono disabilitate ed e' possibile fermare completamente anche il clock di sistema. Per "resuscitare" dallo stato di Sleep e' necessario abilitare la logica PLL (Phase-Locked Loop), riattivare il clock di sistema, e solo dopo effettuare un interrupt esterno, una eccezione di sistema, un reset hardware o software o un MCP (Machine Check Input).


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