NOV 10 1993
Pen Based Computing allo SMAU
Allo SMAU di quest'anno, oltre alle solite migliaia di personal computer, monitor, stampanti, periferiche e accessori, era possibile trovare alcune penne. Le penne dei Pen Based Computer (orribile nome: quando ne inventano uno più corto?) esposti alla fiera dell'informatica più importante di Italia. Non tutti, però, potevano essere toccati dai visitatori: alcuni venivano gelosamente custoditi in bacheche e narrati al pubblico solo verbalmente. Grande è stata, comunque, l'affluenza di pubblico nei punti dove venivano mostrati o esposti questi strani apparecchi. Evidentemente la gente è attratta da questo tipo di macchine, anche solo (ma non sempre) per semplice curiosità. L'utenza sembra particolarmente attratta dal fatto che un computer possa comportarsi come un oggetto per certi versi intelligente, capace di comprendere i nostri gesti e le nostre intenzioni e non solo semplici, quanto ostici, comandi. A parte l'assoluta immediatezza di un'interfaccia grafica pilotata tramite penna, di primo acchito riscuote massimo successo la capacità di queste macchine di riconoscere la scrittura manuale. Ma altrettanto interessante è, ad esempio, la capacità di Newton di riconoscere le forme tracciate in modo da rendere i nostri schizzi o disegni il più puliti possibile, in maniera automatica. Dopo i primi entusiasmi, però, spesso si rimane un po' perplessi per il fatto che tutti gli attuali sistemi di riconoscimento della scrittura manuale «funzionicchiano» solo dopo una fase di apprendimento tutt'altro che breve, che non può essere effettuata durante la visita ad uno stand o al Amstrad PenPad PDA600: primo in ordine alfabetico e primo organizer già in vendita interamente gestibile con la penna. Permette di segnare appuntamenti, memorizza indirizzi e numeri telefonici, può essere utilizzato con la sua penna per prendere appunti o eseguire piccoli disegni. Non manca la possibilità di collegamento al personal computer né un alloggiamento per schede PCMCIA. L'apprendimento della scrittura manuale avviene sin dalla prima accensione. Il sistema non conosce la forma dei caratteri e la prima cosa che ci chiede è di scrivere manualmente l'intero alfabeto nonché le cifre decimali. Dopo questa prima fase il PenPad è in grado di riconoscere la nostra scrittura manuale: se qualche carattere viene riconosciuto con difficoltà è sempre possibile aggiungere altri campioni di riferimento per raffinare il funzionamento. Come in altri Pen Based Computer, riconosce solo la scrittura manuale «a carattere": le parole vanno scritte in apposite caselline Itipo cruciverba) che il sistema ci mostrerà ogni volta che è necessario scrivere. più vicino negozio di computer. E così è facile sentirsi rispondere dagli addetti: {(Non posso cederle la penna perché il sistema è tarato sulla mia scrittura manuale e potrebbe funzionare male con una grafia diversa ...». In giro per gli stand dello SMAU siamo andati alla ricerca di queste macchine (speriamo di non averne dimenticata nessuna), di cui vi riportiamo un brevissimo reportage. Tra qualche anno, ne siamo certi, sarà più facile scovarle perché saranno dedicati ad esse interi padiglioni {(Pen Based Computing». Come più volte ripetuto in queste pagine, siamo ancora agli inizi di una tecnologia che ci accompagnerà per tutti gli anni Novanta. Dobbiamo crederci se vogliamo vedere presto i risultati che vorremmo avere subito. Tutto qui il trucco! Apple Newton: è il re dei Pen Based Computer. Diversamente da tutti gli altri riconosce parole per intero le non caratteri separati) grazie anche alla presenza in ROM di un vasto dizionario di vocaboli. La forma dei caratteri è prede finita e l'utente può indicare solo la probabilità di scrivere un certo carattere in un determinato modo. Molto interessante, come abbiamo già detto nell'introduzione, la possibilità di «abbellire" i nostri disegni sostituendo automaticamente ai nostri schizzi forme geometriche regolari. Di Lui lè d'obbligo la maiuscola e il riferimento a persona più che a cosa) sentiremo parlare ancora per molti, molti anni. Olivetti EO: così recita il suo dépliant: ((Una macchina che introduce al futuro. Un futuro in cui gli individui non saranno più vincola ti dalla necessità di appoggiarsi a una scrivania, di raggiungere certi strumenti, di disporre di determinate fonti di energia ... Il è sicuramente vero. Ea è l'unico personal comunicator che può incorporare sia un modem che un modulo ((cellularell per qualsiasi tipo di collegamento telefonico via etere: dalle banche dati, alla spedizione fax alla semplice comunicazione telefonica in fonia. Display LCD 640x480 da 7.5", otto livelli di grigio, Il O dpl~ microprocessore AT&T 92010 (RISC da 13 MIPS), hard disk interno opzionale, penna attiva.
Compaq Concerto: è oggetto di una prova su strada in questo stesso numero di MC Correte a pagina 208 per saperne di più.
Sharp Expert Pad PI-7000: non tutti sanno che il Newton di Apple è costruito da Sharp la quale è la prima azienda che ha deciso di costruire anche un proprio organizer con la medesima tecnologia. All'accensione di questo apparecchio appare ben in evidenza sia illogo Newton che il copyright di Apple Computer. Toshiba Dynapad T100X: basato su Microsoft Windows per Pen Computing e su una penna ((attivall il Toshiba Dynapad ha tutte le carte in regola per far parte della famiglia dei Pen Based Computer. Processore Am386SXL Va 25 MHz, memoria da 4 a 20 megabyte, hard disk da 40 o 80 megabyte, slot PCMCIA. schermo VGA a 16 livelli di grigio, tastiera opzionale, batterie ricaricabili per 2 ore e mezza di autonomia sono le sue caratteristiche principali.