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dT n. 31/2025 del 15.02.2025
Cornice stile Ritorno al futuro
FEB 15 2025


Immagine di apertura

Come disse il topo alla mela (renetta)

… dammi tempo che t’aggiusto (senza fretta!)

E così è andata, ma procediamo con ordine. Il mio interesse per l’Apple IIc affonda radici profonde. Interesse quasi assente per i modelli precedenti - ricordo ai distratti che a quei tempi ero un acceso fan Commodore - ma quando vidi la pubblicità dell’epoca «Vi siete mai innamorati di un computer?» non s’è sentito pubblicamente, ma già all’epoca sussurrai in cuor mio: presente!

Immagine_inlinePer il resto degli anni ottanta...

... poi i novanta, nei due decenni successivi e abbondanti del nuovo millennio, la questione era rimasta lì dove l’avevo lasciata: nel dimenticatoio o quasi. Fino a quando non decisi di parlarne brevemente nell’#ADPbook2023… e in quell’occasione, solo allora, scoprii che me n’ero perso un altro, poco conosciuto in Italy.

Esiste, è esistito, tre anni dopo anche un IIc Plus che quasi nessuno conosce, venduto praticamente solo in USA e che si differenzia dal IIc normale soprattutto per l’utilizzo di una meccanica FD 3.5’’ in luogo della classica 5.25’’ e per molti aggiornamenti interni poco visibili esternamente, dovuti più che altro al progresso intercorso in quegli anni. Quindi, diciaaaamolo, a me sarebbe piaciuto (oggi) avere un Plus… ma non è tanto facile trovarli, soprattutto a un prezzo decente. Dogana inclusa, visto che i pochi che ho visto in vendita erano oltreoceano.

Immagine_inlineNel frattempo è venuto in prezioso aiuto mio fratello, che all’epoca aveva un IIc normale, e che per mia fortuna non aveva né ceduto ad altri, né «archiviato», se non nel senso più classico del termine: era parcheggiato in soffitta. Così mi sono proposto di adottarlo… e non solo ho avuto fraterno riscontro positivo, ma col pupo è saltato fuori (non me l’aspettavo) anche il suo monitor 9’’, altro gioiellino, e tutti gli accessori a corredo, incluso il mouse. Tombola!

Quasi tombola… :-(

Già perché dopo più di trent’anni di parcheggio il monitor non si accendeva, era totalmente morto, a differenza del IIc che dava ben evidenti - o quantomeno apparenti - segni di vita. Poi confermati collegandolo a un monitor di fortuna, di tipo LCD-moderno e per questo totalmente fuori tema. No, no, no, il monitor suo s’ha da risveglia’… costi quel che costi. Si fa per dire!

Immagine_inlinePer prima cosa ho fatto un giro di post su FB, sperando di ricevere qualche dritta. E così è stato. In realtà cercavo un posto dove portarlo per farlo riparare… ma almeno su Roma nessuno mi ha segnalato soluzioni in tal senso. In molti mi hanno spiegato più o meno cosa fare, un po’ meno come fare, tant’è che un successivo giro su YT alla ricerca di qualche tutorial più specifico mi ha buttato nello sconforto più profondo. Sembrava proprio non essere roba alla mia portata.

E chi aveva mai messo mano dentro un monitor CRT? Peraltro con tutto quello che comporta riguardo ai rischi di scosse elettriche e quant’altro, questione che come immaginabile mi frenava ulteriormente. Aggiungiamoci che del monitor in questione esistono, come prevedibile, più versioni… alcune ancora più complicate da smontare e revisionare. In sintesi: sconforto totale, stavo per mollare.

Immagine_inlinePoi mi sono fatto coraggio...

… e sul mio tavolo di lavoro è riecheggiato, finalmente, un boomerissimo «ma che ha fatto, l’ha aperto?». Sì, naturalmente con le opportune cautele del caso, nello specifico ho acquistato preventivamente dei guanti isolanti (cinesi) che, forse, qualcosa avrebbero fatto in mia difesa. Non so se siano stati davvero d’aiuto, ma nel dubbio… meglio usarli che pentirsene!

Così ho potuto vedere già a occhio che alcuni condensatori (i famosi, anzi famigerati, RIFA) avevano un aspetto particolarmente sofferto, poi c’era un fusibile “fuso” e non era facile capire se fosse esso stesso l’unica causa del problema o solo una conseguenza. Quindi NON l’ho sostituito e basta, ma visto che ormai avevo le mani in pasta… tanto valeva cambiare anche i RIFA che, come mi avevano detto tutti su FB, erano da sostituire senza se e senza ma. Dopo tanti anni se non erano già squagliati avrebbero lanciato puzzolenti segnali di fumo di lì a poco.

Immagine_inlineBene

Ma dove li trovo sti maledetti RIFA? Su ebay anche questi, ma il problema è che sono tutti NOS (New Old Stock, ovvero fondi di magazzino… fermi da decenni) e quindi oltre a costare un botto non si sa nemmeno quanto dureranno una volta sostituiti ai precedenti.

Male

Meglio cercare condensatori moderni naturalmente con gli stessi valori e medesimo formato. Li ho trovati praticamente identici in un negozio di elettronica a Roma e sostituirli ai vecchi e malandati è stato un gioco da… poche saldature. Cose, ovviamente, alla mia portata da decenni.

Inutile dire che non avevo idea se questo minimo intervento avesse risolto appieno… ma così è andata e il pupo ha di nuovo il suo degno compagno, a fosfori verdi, brillanti e in grado di visualizzare pixel nemmeno sfocati.

Tombola-tombola-tombola!

AdP


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#OldApple#ADPbook2023#Amarcord#Anni80#digiTANTO#Apple

Progetto a cura di  Andrea de Prisco - AdP

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