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dT n. 35/2025 del 09.03.2025
Cornice stile Ritorno al futuro
MAR 09 2025


Immagine di apertura

Sono circondato!

Non tanto da utenti iPhone-Mac quanto da persone che NON si spiegano perché non sia 'uno di loro'...

Tutto nasce da un recente scambio di commenti relativi a un post sulla mia pagina FB. Mi chiedevo, candidamente, da quanto tempo esistesse tra dispositivi Android e computer Windows - lo scenario, vedete, era chiaramente dichiarato - questa interessante funzione di copia e incolla. Avrei scommesso qualsiasi cifra, vincendo, che qualcuno avrebbe subito obiettato «eh, ma con l'iPhone non hai idea...». Funzionalità iOS che non solo davo (oggi) per scontato... pur ricordando a me stesso che il copia e incolla, sui primi iPhone, non c'era nemmeno localmente. Non potevi trasferire facilmente cose tra un'app e l'altra e nemmeno all'interno dello stesso testo (o SMS) che stavi scrivendo.

Meditate, gente, meditate! (cit.)

Immagine_inlineQuello, viceversa, che non mi spiego è perché in molti 'non comprendono' questa mia lontananza dal mondo loro. Effettivamente nel mio passato a MC per diversi anni non solo mi sono occupato di Macintosh, ma ne ero anche un fan accanito. Ricordo come fosse ieri la recensione di un add-on hardware di compatibilità Windows per Macintosh che in quell'articolo non esitai definire di downgrade. Quindi, la domanda «sì, ma poi cos'è successo?» non è affatto priva di senso. Provo a raccontarlo.

Sono stati due gli eventi che mi hanno, diciamo, costretto ad abbandonare a fine anni novanta l'universo Mac. Il primo riguarda il capitolo mobile: a quell'epoca ero fortemente attratto dagli Psion, sui quali facevo molto affidamento per il mio lavoro. Addirittura con lo Psion Series 5, l'ultimo posseduto (esemplare che conservo tuttora gelosamente, nonostante l'abbondante quarto di secolo intercorso), quando serviva - ad esempio in treno - scrivevo perfino gli articoli per MC grazie al suo "word", e soprattutto alla sua tastiera, tutt'altro che sottodimensionati, almeno per quello di cui avevo bisogno. Immagine_inlineBene, l'utility di scambio file con Windows era ben fatta (funzionava da desktop tramite mouse e finestre, ma soprattutto preservava il formato file rendendolo compatibile con le applicazioni dopo il trasferimento) mentre con l'utility Mac sembrava essere tornati ai tempi delle BBS, con al massimo la possibilità di trasferire da un capo all'altro del collegamento seriale soltanto file TXT.

Nobbuono!!!

Chiariamoci: non voglio sostenere che la colpa fosse di Apple - anche se 'oggi' non mi stupirebbe una sorta di blocco simile! - ma io in quello scenario ero solo l'utente, con questo specifico ancorché unico problema, e certe domande non sono tenuto a farmele, basta e avanza il mio unico punto di vista. Ripeto, da utente.

Immagine_inlineLa seconda mazzata allontanatoria, viceversa, me l'ha data proprio la Casa di Cupertino. Mi riferisco all'avvento dei primi iMac che - come molti sanno - 'amo' definire barbicozzi colorati, pur non essendo l'aspetto coloroso a indispettirmi maggiormente, quanto quello plasticoso. Finitura che - storia canta! - è durata poco, una sola generazione: quelli di Apple sono presto tornati sui loro passi, riprendendo a fare Mac a forma... di Mac. Con o senza 'i' davanti. Preferisco liquidarlo come un incidente di percorso, può succedere anche nelle migliori famiglie, pur sapendo - il mondo è bello perché è vario! - che questo look 'anomalo' riscosse comunque un discreto successo (ma anche non poche critiche: a detta di alcuni era eccessivamente giocattoloso). Faceva il paio con quel portatile altrettanto 'discutibile' (e discusso) a forma di conchiglia, di cui - come sottolineavo sempre su FB - è pietoso e saggio tacere anche il nome (cit.)

Immagine_inlinePer non parlare - anzi parliamone - del suo spettacolare mouse tondo che, per via di questa sua forma così anomala, risultava pressoché inutilizzabile. Tant'è che qualcuno, terze parti, propose un 'adattatore' - non a caso denominato iCatch - per restituirgli una dignitosa forma di mouse, quella vera! So di peggiorare la mia situazione, ma una domanda proprio mi scappa: chi, lì dentro, s'era letteralmente bevuto il cervello? Steve Jobs in persona?

Dove però si concentrano maggiormente le mie critiche, negli anni a seguire, non riguarda considerazioni estetiche o ergonomiche e nemmeno di natura tecnologica. Immagine_inlineSi concentrano principalmente sulla loro discutibile politica commerciale e, di riflesso, la loro stessa filosofia di lì a poco esplosa, ma nel senso negativo del termine.

Non nascondo che nell'ormai lontano 2009 feci anche un timido tentativo di riavvicinamento al mondo Apple, acquistando - di tasca mia e a prezzo pieno, non c'erano ancora offerte all-inclusive a canone corcordato - nientepopodimeno che un iPhone 3GS, alla ragionevole cifra di 569 euro, che oggi sembrano pochi ma all'epoca non lo erano affatto per un telefonino. Come è andata a finire? Un po' lo racconto qui, il titolo dice già tutto. Successivamente, per motivi più che altro professionali, ho avuto altri dispositivi morsicati, dal MacBook Air al MackBook Pro touchbar-dotato (tranquilli: entrambi seviziati con partizione Windows d'ordinanza!) senza dimenticare non meno di tre iPad, ma anche questi avuti più per dovere che per piacere. Altri iPhone no, me ne sono ben guardato!

Immagine_inlineTornando ai commenti sulla mia pagina FB, come scrivevo: «... per fare un esempio molto terra-terra, quando decido di acquistare un nuovo smartphone, preferisco scegliere tra centinaia, se non migliaia, di modelli diversi (e, magari, decidendo di spendere solo 99 euro se lo ritengo opportuno o necessario) non dovermi accontentare di soli tre modelli e, non sempre, di due soli formati del display - e ancora - ... può piacermi pieghevole, con o senza uno stilo per manovrarlo, oppure con il display e-ink, con la batteria sostituibile, con l'alloggiamento per le SD card, con la TRIPLA sim (esistono, cinesi, anche di questo tipo e a me non dà nessun fastidio che ci siano), carrozzato per applicazioni particolari ecc. ecc.. O anche, fino a poco tempo fa - prima che si 'piegassero' - dotato di una porta standard e non proprietaria. Così come voglio poterci collegare quel che mi pare, usare i ricambi che dico io in caso di riparazione, e non quello previsto e certificato da qualcuno al di sopra (di non si sa bene cosa). No, grazie!»

Immagine_inlineInutile sottolineare, e chiudo, che lo stesso ragionamento vale anche per portatili: potrei volerlo touch, magari anche convertibile per usarlo a mo' di tablet, con il prezzo che dico io, configurato come voglio (pretendo?) e non come mi viene concesso da Mamma Apple. Vogliamo parlare del fatto, per citare l'ultimo arrivato, ma non è certo un problema recente, che se vuoi sul MacBook Air il disco da 2 TB devi necessariamente prendere un modello con il processore più potente e costoso? Non li regge 2 TB il modello base??? Sono forse troppo pesanti 2 TB da gestire con soli 8 core della GPU? Ma, soprattutto, che c'azzecca la GPU con lo spazio disponibile sull'SSD?

Ah, saperlo...

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Progetto a cura di  Andrea de Prisco - AdP

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