Digitando,
digitando... n. 08/2009
del 02.03.2009
Gugolo...
ergo sum! :-)
di
Andrea de Prisco
Non
vorrei fare la “fine” di Tito Flavio Vespasiano!
L’Imperatore romano vissuto, stando a quanto riportato su
Wikipedia, tra il 9 e il 79 d.C., passò
alla
storia più per le faccende inerenti i servizi igienici
pubblici (per brevità... “cessi” :-) che per aver iniziato
la costruzione, nientepopò(popò???)dimeno che... del
Colosseo!
Mi
spiego.
Da
alcune settimane (non tengo il conto preciso per non
perdermi troppo d’animo...) sto “costruendo”, mattone dopo
mattone, un “gigantesco” :-)
sito
Internet in cui stoccare, quasi fossero scorie radioattive!,
tutti i miei articoli “passati”. Più, volendo, quelli
attuali e, perché no?, quelli futuri. Se non mi finisce
prima la voglia...
Il
dominio è registrato da un pezzo. Si chiama (parlo al
presente visto che, seppure in lavorazione continua, qualche
centinaio di pagine sono, di fatto, già online) “www.digiTANTO.it”.
Le maiuscole in mezzo al nome, come noto, non sono
obbligatorie per raggiungerlo: mi diverte scriverlo in
questo modo (ed è proprio così rappresentato nel banner) per
evidenziare il gioco di parole stesso. Altrimenti
“digitanto” (scritto tutto minuscolo) al massimo passava per
calabrese stretto! Che pure mi si addiceva... :-)))
Torniamo
a noi. Anzi ai cessi di Vespasiano. Sapendo che una volta in
Internet qualsiasi cosa, prima o poi, diventa di tutti, mi
sono divertito a vedere in quanti giorni sarei stato
“beccato” da Google... ovvero dopo quanti giorni il motorone
di ricerca avrebbe indicizzato le mie pagine.
Quindi
ogni tanto (vabbé, confesso, provavo anche più volte al
giorno!) andavo su Google e lo interrogavo in merito alle
mie ultime fatiche.
Sì, ma
come? (mi sono chiesto...). Se cerco, in generale, termini
informatici presenti nei miei articoli... e quando “mi
acchiappo” in mezzo a migliaia di pagine che parlano dello
stesso argomento?
Dovevo
cercare, innanzitutto dentro di me, una parola che avevo
inventato io... per beccare, eventualmente, la pagina su
Google al primo colpo.
Così mi
viene in mente “Commocoffe”. Per chi non lo sapesse,
“Commocoffe 64” fu un mio articolo semischerzoso, scritto
nel lontano 1985 (minchia, quasi un quarto di secolo fa!!!)
nel quale proponevo una semplice interfaccia per pilotare
(leggi: accendere e spegnere), tramite Commodore 64,
qualsiasi dispositivo funzionante a 220 V. E, come esempio,
proponevo in apertura nientemeno che la possibilità di
“pilotare” una macchinetta del caffè (elettrica) per
svegliarsi con la bevanda già bell’e pronta da bere.
Meno
male che nell’articolo non ho anche raccontato che,
parallelamente, facevo partire il radioregistratore con la
cassetta di Pino Daniele (appositamente registrata con circa
2 minuti iniziali di silenzio, per dare il tempo al caffè di
uscire sano e salvo dalla macchinetta) al suono di “na
tazzulell’e caffè” che, realmente, aveva l’ingrato compito
di svegliarmi! :-)))
Insomma... tutto questo per dirvi... che... (non lo
sapevo!!!) sono famoso in tutto il mondo! :-))) Sì, del
“Commocoffee” (proprio del MIO “Commocoffee”), a MIA
insaputa se ne parla in tutto il mondo, in tutte le lingue,
in tutte le salse e chissà da quanto tempo (non c’entra
niente, infatti, il sito attuale nel quale pure è presente,
da qualche settimana, questo articoletto).
Non ci
credete??? Ricercate anche voi proprio questa parolina, “commocoffee”,
su Google! A me, detto senza mezzi termini, a momenti m’è
preso un colpo quando ho visto... “che avevo combinato”.
Vi copio
e incollo qualche citazione tra le più “divertenti”:
(NOTA:
il riferimento è proprio al mio articolo, visto che tutti
questi signori, per rendere credibile la cosa, hanno anche
inserito l’immagine scannerizzata dalla rivista)
-
“This
is a scanned 1985 ad from the
Microcomputer”
-
“The Commocoffee-64, an espresso
maker that is controlled by your C-64, is definitely one
of the strangest”.
-
“Perhaps this particular gadget was
developed during one caffeine-fueled late-night research
and development meeting. It isn't clear exactly what
purpose the computer serves in the espresso maker setup,
but it sure looks cool”.
-
“I love the commocoffe, love it, love
it, love it and the wacky gadgets site/blog. Too fun. Do
you know of any steam punk sites? Keep safe and find
more good coffee.”
-
“Como podemos deducir del nombre, se trata de una
cafetera con temporizador que se conecta a un Commodore
64, aunque desconocemos su funcionamiento exacto, por lo
que si algún lector ha podido verla alguna vez
agradeceremos que nos lo explique”.
(che
dite, glielo “expliquo”??? :-)))
Qui,
invece, è necessario un aiutino a noi per capire... (a parte
quel “espressomaskine” e il susseguente, tranquillizzante, “fantastik”).
Credo sia danese:
E, volendo esagerare (con
l’incomprensibile):
Insomma, per concludere: ma vi pare
”normale” ritrovarsi sulle tastiere di tutti per questo
”cesso” di articolo che ho fatto???
Che sconsolazione!!! :-)))
Allegati:
I commenti
su
Facebook...
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Federico Rocchi alle 23.24 del 28 febbraio
eheh e che vuoi di più dalla vita? |
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Giorgio Govoni alle 9.16 del 01 marzo
aaccidenti al potere della rete.... dove la posso comperare!!!? ;-)))))))) |
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Andrea de Prisco - AdP alle 9.56 del 01 marzo
xFederico: la "sconsolazione" nasce dal fatto che mi sono spaccato il c... per l'ADP-basic, l'ADP-mttb (multitasking toolbox), l'ADP-network... e sono noto per l'ADP-cesso! :-))) Vabbè... sempre meglio che niente!!! ;-)
xGiorgio: vedi come cambiano i tempi? Allora concludevo l'articolo dicendo "non ve lo vendiamo in kit tant'è facile da realizzare". Oggi non ci meraviglieremmo leggendo: "Compra 100 cialde di sessantaquattrafè e ricevi in omaggio la TUA commocoffee!!!" :-)))))) |
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Giovanni Re alle 14.33 del 01 marzo
E' l'esempio pratico che la differenzazione è la linfa vitale della notorietà. Le cose diverse, fuori norma e possibilmente divertenti rimangono in memoria, tutto il resto passa liscio come i 6000 messaggi pubblicitari che ci becchiamo quotidianamente e del quale non ricordiamo nulla.
Adesso mi faccio un bel caffè con l'ARDUINO! |
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Giorgio Govoni alle 14.46 del 01 marzo
@ADP
L'ADP basic lo ricordo.. ma gli altri due no... forse non li utilizzavo... devo riandare a prendere in un garage a Pisa tutti i numeri della rivista dove scrievevi..
@Giovanni
Arduino ? la scheda opern source?...ora sono curioso.. anche perchè se scrivi caffè Arduino ti viene fuori un mondo di Caffè ( BAR ) :-) TKS |
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Paola Barbon alle 15.00 del 01 marzo
invece hai proprio meritato la diffusione mondiale perchè era un'idea sfiziosissima e divertente :-D |
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Andrea de Prisco - AdP alle 15.15 del 01 marzo
xGiovanni: Già "mi ti" immagino che canticchi... "il caffè con l'arduino non si beve al mattino né col latte né col tè, ma perché, perché, perchè!!!" :-))))))))))))))))))
(poi dici che uno fa la fine che ha fatto...)
xGiorgio: se al livello 1 c'è il Commocoffe (della malora) nella "scala" l'ADP-basic sta al livello 2 (li ho appunto elencati in ordine crescente di importanza e, evidentemente, decrescente di popolarità). Non provare a cercare ADPnetwork (rete hw/sw per Amiga, fault tolerant basata su Transputer, anche questa trattata su MC per mesi e mesi...) su Google, non ce n'è traccia! :-(
xPaola: grazie per le tue belle parole, come sempre! :-) si vede che sei una donna e puoi capire certe cose... :-))) era di una donna, per la cronaca, anche il commento citato: "I love the commocoffe, love it, love it, love it and the wacky gadgets site/blog. Too fun. Do you know of any steam punk sites? Keep safe and find more good coffee."
:-))))))) |
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Carmine Vena alle 17.33 del 01 marzo
:-))))))))))
That's incredible
... ho provato con VIC trislot e nulla!!!
Con tutte quelle saldature ;-)
Evidentemente il computer che faceva pure il caffè
era una grande idea di marketing ...
ho letto un commento di uno che dice:
"oggi tale accessorio è presente in versione USB… viene passato per novità assoluta. Mah ! "
... non ho parole ...non ci posso credere
ma come le pensano certe cose !!!
c'è chi l'ha preso sul serio 25 anni dopo e ne è pure risentito !!!
Mi sto scompisciando dalle risate ...
:-)))))))))))))))))) |
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Federico Rocchi alle 17.42 del 01 marzo
nonostante tutto (e gli anni) io sto ancora qui con una decina di calcolatori dentro casa, tutti più potenti di quello che ha mandato l'uomo sulla luna, e non sono in grado di comandarci nemmeno gli irrigatori del giardino. Probabilmente l'integrazione con gli altri apparecchi è ancora un campo da... innaffiare parecchio. |
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Giorgio Govoni alle 17.44 del 01 marzo
@Carmine
Ma perchè le BBs per il p2p e le chat di undernet sono poi tanto diverse tra di loro? Questi sociali network sono la versione carrozzata dei prototipi che erano i canali di ircnet, undernet e tutte le reti di allora! E ti dirò, li rimpiango quei canali, erano concreti e privi di certi effetti collaterali e di marketing che ci sono ora qui! |
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Andrea de Prisco - AdP alle 17.52 del 01 marzo
Volete sapere una cosa?!?
Il vero motivo per cui decisi, a suo tempo, di fare questa "applicazione" fu in risposta a tutti quelli (a quei tempi, ve lo ricordate?) che commentando il fatto che col computer si poteva fare qualsiasi cosa... se ne uscivano (simpaticamente) dicendo "ma fa pure il caffè???" (che risate...)
Bene, fu proprio in risposta tutti quei simpaticoni:
... SI' FA ANCHE IL CAFFE'! (tiè!)
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) |
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Carmine Vena alle 18.14 del 01 marzo
@Giorgio
Concordo ... è che ho letto quel commento e sto ancora
ridendo
... pensando al commeno serioso del tizio che dice
beh cosa c'è di così particolare ...
non è una novità, oggi addirittura c'è in versione
USB !!! Peccato che stà commentando un'applicazione
di 25 anni fa !!! (ma magari non era neanche nato :-)) !!!
@Andrea
Esattamente! quell'applicazione dimostrava che il C64
faceva anche il caffè :-)))))
Ovviamente il come farglielo fare dipendeva dal bravo
programmatore/smanettone ... in questo caso dal nostro
AdP ;-) ... magari se la mettevi in vendita, guadagnavi un pò di soldini. |
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Serena De Prisco alle 13.07 del 02 marzo
Ho uno zio famoso!!!!!
Ammazza il commocoffee ha la mia età :o potrei considerarlo quasi mio cugino |
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Lucia Scioli De Cecco alle 16.04 del 02 marzo
Draci Andrea, la frase incomprensibile e' croato.
I miei suoceri anconetani hanno ospitato tanti rifugiati durante la guerra nell'ex Yugoslavia, e in famiglia abbiamo imparato qualche parola. Isprobam vuol dire provare.
Google translate conferma :
"Commocoffee 64 - Più dal 1985 - timer cotto caffè controllato attraverso C64. Chi ha il vecchio C64 a vendere per provare?"
Dobra, ne? :-) |
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Andrea de Prisco - AdP alle 17.15 del 02 marzo
xSerena: se lo ritrovo in qualche cassetto, allora, te lo faccio conoscere... poi, si sa, da còusa nasce còusa... (barese! :-)))
xLucia: "Draci Tua"... ma sei bravissima!!! :-)))))))))))) |
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