Digitando, digitando... n. 25/2009 del 29.06.2009
Windows
e i 7 nani... :-)
di
Andrea de Prisco
Di
rivisitazioni in chiave scherzosa della (assai seria...)
favola "Biancaneve e i sette nani" se ne contano a
decine se non a centinaia. La tentazione, pertanto, in vista
(Vista?) dell'uscita di Windows 7 poco dopo l'estate, è
stata forte. Così forte che non ho saputo resistere. Nemmeno
un po'.
Pertanto... mi consentano... "andiam, andiam, andiam a
incominciar.." :-)))
Tornando
seri - tanto durerà solo pochi instanti, che credete?!? -
inizierei col dire che... "io c'ero" (come del resto molti
di voi... lo so bene!). Anche se nei primi tempi il mio
interesse per MS-DOS & affini era piuttosto fiacco:
preferivo, come qualcuno degli antichi lettori di
MCmicrocomputer forse ricorderà, architetture
"alternative".
La
"favola" di Windows ha inizio, si sa, esattamente a metà degli anni
ottanta.
Un po' dopo la nascita di Macintosh che, per primo, ha
diffuso l'interfaccia a finestre, l'utilizzo del mouse
(all'epoca pallo-dotati!), e quella nuova filosofia di
utilizzo dei computer che ancor oggi, dopo un quarto
di
secolo abbondante, ci portiamo "dentro".
Chissà quanto
dovremo aspettare ancora per assistere a un'altra
rivoluzione della medesima portata! Altri venticinque anni?
Bah... potrebbe essere! (ahimè)
Partiamo
dalle origini, da Windows 1.0 (soprannome in codice "Affiangolo"
:-))) del lontano 1985. Come molti dei suoi successori
(almeno fino alla versione 5,
meglio
nota come XP) non era un vero sistema operativo, ma "solo"
un ambiente operativo. La distinzione, tutt'altro che
filosofica, si basa sul fatto che i primi Windows non erano,
per così dire, autosufficienti, ma si appoggiavano su un
sistema operativo "testuale" sottostante. Nella fattispecie,
il sistema operativo in questione era l'MS-DOS e, se
vogliamo, i primi Windows non erano altro che interfacce
grafiche sviluppate per quest'ultimo. Poi, naturalmente,
esistevano programmi sviluppati specificatamente per tale
ambiente che, in tal senso, lo facevano sembrare un VERO
sistema operativo. Ma non era affatto così!
L'appellativo "Affiangolo" :-))) nasce dal fatto che la
prima versione di Windows, per quanto possa sembrare strano,
era sì basato su finestre (altrimenti il nome originale
stesso che senso avrebbe avuto?) ma quest'ultime non erano
sovrapponibili né dimensionabili dall'utente. Ogni volta che
si apriva una finestra lo spazio del display veniva
ri-suddiviso in aree affiancate orizzontalmente e
verticalmente. Ovviamente poi l'utente sceglieva quale
portare a tutto schermo per usarla davvero!
Uno
sguardo all'illustrazione in alto (non questa qui a lato!)
fugherà ogni dubbio a chi non l'ha mai visto o rinfrescherà
la memoria a chi, come il sottoscritto, più o meno c'era.
Un paio
d'anni dopo, nel 1987, fu la volta di Windows 2.0
(soprannome in codice "Sovrappongolo" :-)))
Qui,
finalmente, le finestre diventano sovrapponibili, non più
fisse sullo schermo, peraltro a quei tempi di risoluzione
formato palmare di oggi. (640x480 pixel, quando andava
bene!)
Francamente penso che il primo cauto tentativo da parte di
Microsoft, basato su un'interfaccia utente tanto rozza (mi
riferisco a "Affiangolo" :-))) era dettato soprattutto
dal timore di sconfinare nei brevetti di Apple, almeno fino
a quando non fossero stati (Bill Gates & Company) in grado
di combattere guerre legali con le dovute forze. Battaglie
che poi ci furono e come, a volte con soddisfazione
dell'una, a volte con gaudio dell'altra parte.
Ma il
(primo) vero balzo in avanti, soprattutto riguardo le
vendite - particolare tutt'altro che trascurabile! -
avvenne nei primi anni '90 con la saga dei Windows 3.x
(soprannome in codice "Usalo" :-)))
"Usalo"
proprio perché è stato il primo ambiente operativo marchiato
Windows, per così dire, di larga diffusione. Immagino che
chiunque abbia lavorato in ufficio al PC in quel periodo
abbia in mente proprio questo "protozoico" (che poi tale non
era, essendo già una versione "3" di qualcosa che esisteva
da tempo!), dicevo... protozoico modo di "comandare" un
computer.
Fanno
eccezione, ovviamente, gli utenti Macintosh di quello stesso
periodo che, come facilmente immaginabile & ricordabile, se
la ridevano allegramente sotto i baffi. Anzi, a ben guardare
mi sa mi sa che continuano a farlo ancora oggi, rivendicando
l'incontestabile superiorità dei "loro" sistemi operativi.
Passato
un lustro dominato dalla saga 3.x si affacciò all'orizzonte
Windows 95 e, tre anni dopo, Windows 98 (soprannome in
codice "Avviolo", poi cambiato in "Startolo"
:-)))
Pur
vissuti dal grande pubblico come due ambienti operativi
distinti e separati erano, in realtà, due sotto-release
della medesima versione di Windows: la 4.x
Windows
95 era la 4.00, Windows 98 era appena la 4.10 (si è ben
stupito di ciò "financo" il sottoscritto, andandosi a
ri-guardare le varie tappe di Microsoft in previsione di
questo articolo).
Windows
95, "Avviolo", aveva finanche il nome del menù Start
tradotto in italiano: si chiamava, appunto, menù Avvio. Bah!
Forse in
Microsoft, a quei tempi, pensavano che Start fosse un
termine poco chiaro per chi utilizzasse un computer in
Italia. Evidentemente sfuggiva loro che finanche il più
casalingo dei videoregistratori (per non parlare dei lettori
di musicassette e di molti frullatori già a quei tempi)
avevano in bella mostra un bel pulsantone Start per "farlo
andare" :-)
Tre
anni dopo, dicevamo, arrivò Windows 98. Finalmente il
pulsante principale si chiamò Start (come in tutte le
versioni internazionali, credo) ma non era ovviamente solo
questa la differenza col suo predecessore, "Avviolo"
:-)))
"Startolo"
:-))) spalancò meglio le porte al ben noto
meccanismo Plug & Play (da molti ribattezzato, per ovvi
motivi, "Plug & Pray" :-) grazie anche al supporto,
migliorato, all'innovativa interfaccia USB.
Windows
98 aveva, come novità, anche Internet Explorer incorporato
(ma forse dovrei dire "integrato") e diede il battesimo
anche al File System FAT32 che ancor oggi è utilizzato dalla
chiavette USB e dai dischi esterni di piccole dimensioni e/o
destinati ad essere utlizzati anche con altri sistemi
operativi.
Per la
serie "che tempi! che tempi!!!", Windows 98 aveva come
requisito minimo di sistema, per quanto riguarda la RAM, la
"ragguardevole" cifra di 16 MB. Praticamente quello che oggi
troviamo in un telefonino da quattro soldi! :-)
Dopo i
consueti tre anni - siamo giunti al 2001 - arriva sul
mercato il tanto amato Windows XP (soprannome in codice
"Attivalo" anche se in molti lo chiamavano "Crackalo"
:-)))
La
"prima cosa" che cambiò nei confronti dell'utente, rispetto
ai precedenti sistemi o ambienti operativi, fu il fatto che
prima di utilizzarlo fosse necessario
effettuare
una banale operazione di attivazione, online o telefonica,
per metterlo in condizione di funzionare. Era una mossa di
Microsoft, come facilmente immaginabile, per "tentare" di
arginare il dilagante fenomeno della pirateria informatica.
Inutile dire che, parallelamente, tutti i "pirati" si misero
immediatamente all'opera per aggirare l'ostacolo (da questo
il secondo soprannome in codice, forse più diffuso del
primo!).
Io sono
tra quelli che inizialmente, non fidandomi di Microsoft, ha
installato una versione di prova "taroccata".
Poco dopo, però, constatato quanto funzionasse bene almeno rispetto
ai suoi disastrosi predecessori (uno dei miei commenti
all'epoca fu: "mi sa che qualche progettista Apple
deve aver cambiato sponda!!!"), ho sentito il
DOVERE di acquistare
una copia originale. Anzi, due: una Professional per il PC
"grande" e una HomeEdition per il portatilino di allora.
Chiaramente XP, rispetto a suoi tanti predecessori, non
aveva come differenza il solo processo di attivazione! Era,
innanzitutto, un VERO sistema operativo: non si appoggiava,
cioè, su MS-DOS & affini.
Discendeva dal ramo NT dei sistemi Microsoft ovvero era
figlio dei prodotti professionali, principalmente destinati
ai server (e scusate se è poco!). Era, per intendersi, della
stessa "pasta" del meno fortunato (in quanto a
diffusione...) Windows 2000, da non confondersi con Windows
ME, Millennium Edition. Infatti Win2k era comunque "generazioni
avanti" rispetto ai '98 nelle sue varie espressioni.
Tra le
carte giocate con l'occasione, è da segnalare la larga
diffusione del File System NTFS, tuttora in uso nei sistemi
operativi successivi a XP. Di novità in tal senso, se ne
parla molto, ma si vede poco. O, per meglio dire, nulla!
XP ha
dalla sua anche un grande primato: è stato il sistema
operativo di Microsoft di gran lunga più longevo. Non è
stato sostituito, come previsto in partenza, allo scadere
del consueto triennio ma è rimasto al comando per un intero
lustro. Ancor oggi, a distanza di 8 anni dal lancio, viene
regolarmente venduto a corredo dei netbook ed è
lasciato come possibilità di downgrade per alcuni portatili
di fascia alta.
A
"tentare" di sostituire e a bissare il medesimo
successo di XP c'ha provato Windows Vista
(soprannome in codice "Incazzolo" :-))) In realtà
"tentare" non è proprio la parola giusta, visto che a un
certo
punto Microsoft - probabilmente per arginare l'insuccesso -
ha praticamente imposto agli utenti la commercializzazione
del suo nuovo sistema operativo per i PC, ritirando di fatto
dal mercato l'amato predecessore.
Vista,
dal punto di... vista tecnico (non mi esprimo su quello
commerciale) è stato proprio un piccolo-grande disastro. Non
si capisce perché Microsoft (o forse si comprende fin troppo
bene...) abbia tirato fuori un altro sistema operativo (Vista)
quando quello precedente (XP) andava benissimo. Rinnovato sì
nella grafica e nell'interfaccia utente era (anzi è)
contraddistinto da una lentezza esasperante. In particolare
sui portatili che, notoriamente, non brillano certo per
performance entusiasmanti. E più sono piccoli, peggio è!
La cosa
strana (ma farei bene a dire "insopportabile") dell'attuale
sistema operativo è che man mano che è in funzione,
ingigantisce il suo "da fare sommerso" rallentandone di
conseguenza il funzionamento lato-utente. Leggasi: "roba da
pazzi!!!".
Nonostante abbia personalmente disattivato la stragrande
maggioranza dei servizi inutili (primo tra tutti
l'indicizzazione dei dischi... preferisco di gran lunga
Google Desktop) a volte, mentre non è utilizzato
dall'utente, parte con una serie interminabile di operazioni
disco alla ricerca di non so bene cosa. Ma che fa di così
importante quando dovrebbe starsene buono buono & a
riposo???
Arriviamo ai giorni d'oggi. Anzi a quello che succederà a
partire dal prossimo 22 ottobre 2009. Il fatto stesso che un
nuovo sistema operativo Microsoft sia lanciato con
anticipo sulla tabella di marcia
(i
tre anni canonici scadrebbero a gennaio 2010) la dice lunga
sulla corsa ai ripari operata dall'azienda di Redmond a
seguito dell'imbarazzante affair-vistà.
Arriva,
tutti lo sanno, Windows 7.
Chi ha avuto modo - come il
sottoscritto - di provare la beta (rilasciata a gennaio) e
poco dopo la RC (Release Candidate, praticamente
definitiva, dello scorso aprile) si è potuto rendere conto
di quanto fosse "avanti" rispetto a Vista (come dire... "non
lo vede proprio!!!" :-)))
L'ha
smessa, finalmente, di ravanare l'hard disk alla
ricerca del byte perduto, si avvia in un attimo e,
altrettanto velocemente (perché, si sa, questa era/è
un'altra delle tragedie di Vista!) si spegne!
A me,
per dirla senza mezzi termini, viene addirittura un dubbio
(Andreotti diceva: "a pensar male si commette peccato, ma
di solito non si sbaglia!" :-)
Ma non è
che "per caso" la pessima riuscita di Vista era volutamente
prevista per invogliare maggiormente gli utenti a passare al
"nuovo"???
Non lo
so, e non mi interrogo più di tanto. Penso però che il
soprannome in codice più adatto per Windows 7 sia uno
solo: "Còmpralo!" :-)))
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