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Digitando, digitando... n. 34/2009 del 31.08.2009

Progetto "MC-online"!!!
Il sogno, piano piano, s'avvera... :-)

di Andrea de Prisco

Con la "pubblicazione online" in forma sperimentale del numero 1 di MCmicrocomputer, del lontanissimo settembre 1981, prende il via - per davvero!!! - il progetto "MC-online". E' questo sicuramente il sogno mostruosamente proibito del sottoscritto e, immagino, anche di Marco Marinacci (prima "solo" Direttore Responsabile e poi "Megadirettoregalattico" della storica, quanto compianta, rivista di Information Technology leader del mercato editorial-informatico per tantissimi anni).

Con Marco, impavido iniziatore della mia "folgorante" carriera giornalistica (al quale, pertanto, debbo molto: a cominciare dall'avermi ESATTAMENTE LUI - medesimo di persona! - insegnato a scrivere!) condivido per il momento i dolori ma spero/speriamo anche le gioie di questa epica impresa: digitalizzare tutti i 218 numeri di MC e, se ci riusciamo, di pubblicare (finalmente...) anche l'inedito 219 del luglio/agosto 2001. Quest'ultimo numero, prodotto in tutto e per tutto (copertina compresa) fino alla realizzazione del master per la tipografia, non è mai andato in stampa per mancanza di fondi!!! :-(

Tornando al progetto "MC-online", la voglia matta m'è scattata nel gennaio 2009, nel momento stesso in cui ho deciso di realizzare il sito www.digiTANTO.it.

MC n. 1 del settembre 1981Come più volte ripetuto in queste pagine, sto "stoccando" (manco fossero scorie radioattive... :-) qui dentro tutti i miei articoli scritti in quasi venticinque anni di attività giornalistica, rilasciandoli per di più nel pubblico dominio sotto licenza Creative Commons.

Detto in parole semplici, chiunque può/potrà liberamente utilizzare - finanche ripubblicare - i miei articoli (compreso questo che state leggendo ora... tanto per esser chiari) alla "sola condizione" di non modificare il testo, di citare la fonte e, in particolare, NON per scopi commerciali: mi paiono condizioni accettabili, no?!? :-)))

Quindi non solo quelli di MC - che rappresentano il 90% del totale... - ma tutti, proprio tutti gli articoli a firma mia qui dentro pubblicati: quasi 600 "pezzi" (d'artiglieria??? :-)

 

Storia breve

 

A sinistra potete "ammirare" la copertina del numero 1 di MCmicrocomputer, andato in stampa come dicevo nel settembre 1981.

Tengo a precisare che a quei tempi io non ero altro che un "lettore" (diciannovenne) di questo genere di riviste: sono venuto a conoscenza dell'esistenza di MC a causa di un errore dell'edicolante. Micro & Personal Computer n. 1 del settembre 1979

Leggevo a quei tempi, come molti (dei pochi...) appassionati di informatica, Micro & Personal Computer, edita a Roma dal Gruppo Editoriale Suono. Chiedendo all'edicolante tale rivista m'è stata data "per sbaglio" MC. Stavo per restituirla (educatamente??? Uhm... forse no... ma questo dettaglio, diversamente da tutto il resto, proprio non me lo ricordo!) quando sono rimasto attratto dalla copertina, dal nome simile "all'originale" e, perché no, dalla grafica familiare.

Quasi quasi la compro lo stesso... tanto M&P tarda ad uscire... :-)

 

Sfogliando, sfogliando...

 

... le prime pagine della neonata MC, l'inaspettata sorpresa: ma questa E' Micro & Personal, ma che è successo all'originale?!?

I vari giornalisti coinvolti nella nuova testata erano proprio gli stessi di prima: Marinacci, Nuti, Arnklit, Giustozzi, Petroni, Panunzi, e tanti altri, ben conosciuti.

Poi, leggendo l'editoriale, tutti i tasselli sono tornati al loro posto: non era chiaro quale fosse il reale motivo della disputa (anche se facilmente immaginabile...) ma l'intera truppa di M&P assieme a quella della rivista di alta fedeltà Suono ha, nell'estate del 1981, rotto i rapporti con l'editore originarioMC n. 7 del marzo 1982 e fondato una PROPRIA casa editrice, la Techimedia Srl, pubblicando due non-nuove testate: MCmicrocomputer e AudioReview.

 

Poche settimane dopo...

 

Nel frattempo, ripeto, da "impallinato" di informatica personale, a quei tempi me la facevo principalmente con le calcolatrici programmabili.

Tenete presente che nel 1980/81 i personal computer erano dispositivi non certo destinati ai ragazzini (qual ero ancora a quei tempi...) ma erano riservati quasi esclusivamente agli utilizzi spiccatamente professionali: studi di progettazione, contabilità, magazzino, vendite... e non certo videogamers e smanettoni come il sottoscritto!

Così, sempre nel settembre 1981, poche settimane dopo l'MC pro quo con l'edicolante, conobbi per caso proprio Marco Marinacci a Parigi, durante l'affollatissimo Sicob (praticamente... lo SMAU francese!).

Marco era lì in veste di giornalista, io, viceversa, "vagabondavo" :-) da quelle parti, privatamente, in occasione del torneo mondiale di Othello per computer. Partecipavo indirettamente con il programma di Silvio Cavalcanti che, in quella particolare occasione, non poté recarsi di persona nella capitale francese.

Anche Marco Marinacci (così come molte altre persone con cui ho parlato durante quell'evento parigino) a momenti non credeva che fossi venuto fin lì dall'Italia - peraltro dal profondo sud... Cosenza... manco a dire che abitassi ad Aosta!!! - per partecipare ad un torneo di calcolatrici programmabili, organizzato dalla rivista francese di informatica personale L'Ordinateur Individuel.

Immagino, però, di aver fatto colpo sul Marinacci... e così, di lì a poco, fu chiesto anche a me di collaborare con la neonata MCmicrocomputer! (indovinate un po' come andò a finire... :-)))

 

Tornando ad oggi...

 

Bene... dopo la bellezza di 28 anni da questa storiella (a lieto fine...), come dicevo all'inizio, supportato da Marco Marinacci sto digitalizzando l'intera raccolta di MC: ben 218 numeri, per un totale di pagine da scannerizzare pari a svariate decine di migliaia (non conosco, ancora, il numero esatto, ma da una stima iniziale siamo nell'ordine delle 50-60.000!!!).

Mi sono attrezzato con un paio di scanner, di cui uno fronte/retro ad alta velocità, in grado di produrre automaticamente i PDF con le pagine scannerizzate, procedendo anche con il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR). Solo così i file potranno essere esplorati in modo testuale, potendo cioè effettuare anche ricerche sui testi.Il disco rigido Corvus da 5 megabyte provato sul n. 1 di MCmicrocomputer

In una fase successiva, come suggerisce Marco Marinacci, potrebbe essere sensato trasformare tutti i contenuti in un vero e proprio database, in particolar modo per quanto riguarda le migliaia e migliaia di news che, nell'arco dei vent'anni in cui è esistita MC, tracciano un preciso percorso storico evolutivo dell'informatica personale, sin dagli albori.

Non dimentichiamoci, infatti, che MC è nata ancor prima dell'IBM Personal Computer (il padre di tutti i PC Windows di oggi), dei Macintosh, dei vari "Commodore" domestici, dello stesso mouse e di qualsiasi sistema operativo grafico e/o a finestre.

Non solo non c'era Internet, ma non esisteva la posta elettronica, i modem (lentissimi) servivano solo per collegare tra loro terminali remoti e server aziendali altrove dislocati, le stampanti laser (in b/n) erano ancora desiderio di molti. Per non parlare dei dischi rigidi che, tanto per essere chiari, quando c'erano venivano condivisi tra più macchine offrendo stupefacenti capacità di memorizzazione... dell'ordine di qualche megabyte.

Sì, proprio Mega (non Giga né tantomeno Tera!), come quel "meraviglioso" Corvus System da 5 MB, di cui potete leggere - e commuovervi... - sul numero 1 di MC a pagina 50. Costava quasi otto milioni di lire (mi consentano: circa quattro mila dei nuovi euro! :-) senza le necessarie interfacce di collegamento da installare sui rispettivi computer.

Che tempi... che tempi!!!

 


Un concurrent italien

"Circa centocinquanta concorrenti hanno partecipato al torneo di "Othello" organizzato dalla rivista MCmicrocomputer n. 3"L'Ordinateur Individuel". C'era anche una rappresentanza italiana, costituita da Silvio Cavalcanti e Andrea de Prisco, che hanno ottenuto il terzo posto nella categoria calcolatrici e che stanno, ora, preparando un articolo sull'Othello per i lettori di MCmicrocomputer. Nel frattempo, se conoscete il gioco e avete qualcosa da dirci, scriveteci!" - Marco Marinacci, MCmicrocomputer n.3, pag.26.

E' proprio vero... conobbi l'editore di L'Ordinateur Individuel, si chiamava Jan Luc Veroy se non ricordo male, che mi disse "il y a aussi un concurrent italien!"... e mi portò a conoscerlo... ed ecco qua. Beh, uno che parte da Cosenza in treno per andare a Parigi a fare una sfida con un programma per calcolatrice o è scemo o è in gamba... oppure tutte e due le cose... da non perdere! Ed erano queste le persone che, all'epoca, servivano al manipolo di avanguardisti che eravamo... quando al bar non si sentiva parlare di computer! (mi ricordo ancora la prima volta che mi successe, e mi sorpresi, di sentire degli avventori che parlavano di informatica...).

Poi da cosa nasce cosa... e 'mo sta nascendo questa cosa di cercare di non lasciare che quello che è stato scritto su MC rimanga nascosto nelle pagine polverose... E così, siccome - questo lo ho imparato io da Andrea - chi nasce tondo non muore quadrato, eccoci qua a fare questa cosa... perché ci piace e perché ci sembra giusto, proprio come a quell'epoca...

              Marco Marinacci

 


 

Nota del "concurrent italien" (ma forse dovrei dire "calabraise" :-)))

 

Confermo: ho fatto nell'81 un bellissimo megaviaggio "dalla Calabria con furore" con, in tasca, la Texas Instruments TI-59 di Silvio Cavalcanti. Poca roba, invero, rispetto all'edizione 1983 del medesimo torneo, sempre a Parigi, per il quale arrivai lì (ancora in treno, sebbene questa volta da Pisa, e poi in metro fino a La Defence) con "in tasca" un intero Commodore Vic-20. Con tanto di unità esterna Floppy Disc 1540 e... TELEVISORE 12 POLLICI (modello cucina) in veste di display video.

Il tutto, ovviamente, in una valigia e un borsone, entrambi intrisi di calzini, slip, T-shirt, dentifricio, spazzolino e quant'altro (leggi: sopressate e caciovcavalli) ... atti a garantirmi la sopravvivenza francese in quei tre giorni di kermesse e di piccante (nel senso "peperoncinico" del termine) follia!

Lo ridico??? Che tempi... che tempi!!!  E quanto mi mancano!

 

                        AdP

 

PS: per "dovere di cronaca-come-poi-fu", il programma Othello di Silvio Cavalcanti, diversamente da quando annunciato frettolosamente a fine torneo dagli organizzatori (e così riportato su MC n. 3), si classificò "1° ex aequo" con i due concorrenti indicati inizialmente come primo e secondo. Non fu possibile, infatti, per mancanza di tempo effettuare gli spareggi finali in quella sede. Tale risultato definitivo fu però ufficializzato sull'articolo de L'Ordinateur Individuel pubblicato in Francia in quello stesso periodo e da noi appreso in questo modo!

 

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:-)


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Da: Marco C.
 
Ma siete meravigliosiiiiiiiiiiiii che mitoooooo io mi ricordo quando ancora la redazione stava in quel microgarage nella zona delle Valli.. quando comprai il mio primo adventure game realizzato per il mitico TI99 4/a della poi defunta Texas Instruments.. ragazzi che tuffo nel passato... che emozione... e mi ricordo che l'avventura non si poteva finire perché invece di scrivere "prendi osso" come logica suggeriva, bisognava scrivere "prendi l'osso" e se sbagliavi non c'era modo di risolvere l'enigma..

Marco e Andrea.. vi adoro.. e ricordate che nel numero 74 c'è anche il mio mitico programma "LA BORSA" che tu Andrea hai definito "uno dei programmi meglio scritti.." o qualcosa del genere...

vai andate avanti.. siete storici..
 


 
Da: Aldo C.
 
Ma che bella l'interfaccia.
Ragazzi, io devo molto ad MC e, come ti ho già scritto altre volte, provo ancora un grande affetto per voi e la rivista. Sarei onorato di potervi dare una mano per la realizzazione del progetto.
Non credo vi serva aiuto per la scannerizzaizone, ma se vi serve una mano per l'indicizzazione dei contenuti, sarò ben contento di darvela.
Ciao.
 



Da: Danilo R.
 
Grande AdP!
 



Da: Vanio B.
 
Iniziativa strepitosa e di grande valore culturale! Sono stato lettore "incallito" di MC dal nr. 64 in poi (a dir la verità gli ultimi anni la rivista aveva perso molto del fascino iniziale). Purtroppo ho buttato quasi tutti i numeri per mancanza di "storage" fisico nella mia cameretta e sarebbe davvero fantastico poter andare a ripescare certi articoli.
 



Da: Maurizio F.
 
Da lettore dei "secondi tempi" (scoprii MC dal numero 34) non posso che essere felice dell'iniziativa.
 



Da: Allanon d.
 
Evviva!!! Finalmente posso sfogliare il leggendario n° 1 oggetto mitico di cui narrano antichi scritti e che solo pochi eletti hanno potuto vedere dal vivo ;-D
Scherzi a parte ancora complimenti per il lavoro e la passione che ci metti...
Immagino che quel numero sia stato smontato per poter essere passato in uno scanner fronte/retro con caricatore automatico... Se hai fatto in altro modo 8-O ... Ero sicuro che gli "amanuensi" fossero estinti da secoli... Ma pare che qualcuno sia ancora dotato di pazienza infinita.
Le pubblicità poi... come erano "ingenue" e "fresche"... Che tempi ragazzi e che fortuna averli vissuti :-D
A questo punto ho solo una piccola speranza: di campare a sufficienza per fare il "backup" del cervello prima della data di scadenza biologica :-/... Visualizza altro
Per il "restore"... Mha!!!! speriamo bene :-D
 



Da: Enzo C.

Andrea, che emozione! Le macchine Computer Company, il favoloso Atari 800, il "mio" Apple II (ma lo sai che ce l'ho ancora, imballato in soffitta, insieme al suo meraviglioso modulo DuoDisk per floppy da 5" e 1/4?).
Lo so che il mio attuale MacPro è almeno 1.000.000 di volte più veloce e potente, ma il primo amore non si scorda mai...
 



Da: Roberto T.

Che dire...finalmente! Conservo gelosamente i primi numeri di MC, e non vi dico con quale disappunto ho cercato negli ultimi anni qualcosa che ci si avvicinasse... una rivista di "informatica", ma anche di cultura e divertimento, fatta da persone che perdevano un po' di tempo nello "scrivere", e non solo nell'inutile copia/incolla di depliant.
Tutto quando i computer erano davvero ancora "personal"!
Spero che questa sia solo la prima di molte altre iniziative... in bocca al lupo!
 



Da: Federico D.

Ricordo di aver sfogliato la rivista, il primo numero, con molta curiosità. Rimasi piacevolmente colpito dalla presenza dei listati e diventò subito un mio appuntamento fisso. Purtroppo per cause di spazio ho dovuto liberarmi dei numeri raccolti nel tempo. Apprezzo moltissimo questa iniziativa, complimenti.
 


 

Da: Salvatore M.

Davvero una iniziativa meritevole di lode quella di mettere on-line i numeri di MC. In questo modo anch'io potrò completare la mia raccolta (mi mancano un paio di numeri sotto il 100 e una trentina di altri sparsi).
Mi ricordo ancora quando comprai il numero 1 (che ovviamente possiedo ancora), ero poco più che diciottenne e non possedevo che la mitica HP 25C...

PS: un po' dell'atmosfera di un tempo si può trovare su www.jurassicnews.com, la fanzine dedicata al retrocomputer che curo assieme ad alcuni amici.
 


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