Digitando, digitando... n. 04/2010 del 25.01.2010
2010,
l'anno del 3D?
di
Andrea de Prisco
Beh, sì,
è proprio il caso di dire che qualcosa si comincia a...
vedere! Se fino a qualche anno fa la riproduzione video
tridimensionale era qualcosa o di assai teorico, se non
addirittura fantascientifico (o comunque tanto complicata in
pratica) pare proprio che qualcosa, di interessante, sta per
succedere.
Che il
3D sia sulla bocca di tutti, da un po' di mesi a questa
parte, è risaputo. Non c'è "film importante" (specialmente
di animazione... o se non di animazione comunque ben dotato
di computer grafica) che non venga proposto, nelle sale
cinematografiche più attrezzate, anche in versione
tridimensionale.
Allo
spettatore, come noto, viene consegnato all'ingresso un bel
paio di occhialini polarizzati per far si che ogni occhio
riceva la giusta "metà di film" :-))) col risultato,
scontato per certi versi, di ottenere una visione 3D della
scena guardata.
Chi ha
provato il sistema sa quanto sia realmente spettacolare
tutto ciò. E naturalmente già sono in cantiere le soluzioni
home che ripropongono le medesime esperienze sull'LCD o
sul plasma da salotto.
Attenzione... non il VOSTRO normale televisore... ma uno
nuovo modello, pronto (nelle intenzioni degli affamati costruttori) a
rimpiazzarlo. Eh già... mica pensavate di cavarvela con un
paio di occhialini e, al più, un decoder specifico esterno!
No,
chiaramente serve un nuovo schermone (nemmeno tanto
piccolo... se no che spettacolo è?!?) e, conseguentemente,
un po' di soldini da (re)investire nell'home entertainment!
Beh,
dopo gli schermi piatti propriamente detti (i primi,
costosissimi, LCD
e Plasma di qualche annetto da), dopo i
primi HD-Ready... subito schiacciati a seguire dai vari
Full-HD, per non parlare di Digitale-no/Digitale-sì, volete
che non dobbiamo buttare nel cassonetto di nuovo tutto per
non perderci la visione "treddì"?!?
Lasciamo
perdere le mie, consuete, note polemiche... se no non ne usciamo più!
Andiamo avanti... :-)
Almeno
due, al momento, le "scuole di pensiero" al riguardo. C'è
che propone tecnologie consolidate e mature, chi invece si
spinge oltre... ai confini della (fanta)scienza.
Come sempre
staremo a vedere chi vincerà.
Alla
prima categoria appartengono sistemi che, per funzionare,
necessitano che lo spettatore indossi appositi occhialetti,
come al cinema. Esistono varie soluzioni, dalle più semplici
(due vetri colorati, uno rosso e l'altro verde: soluzione
molto economica e poco efficace, si perde il colore) a quelle più
sofisticate, delle lenti polarizzate o, meglio ancora, dei
cosiddetti shutter glasses: occhiali dotati di lenti
auto-oscuranti, sincronizzate con il video.
In tutt'e tre i
casi il compito degli "occhialetti" è quello di far arrivare
ad ogni occhio il proprio "punto di vista".
Anni
luce più avanti, almeno in teoria, sono i sistemi di
visione tridimensionali che - rullo di tamburo! - non
necessitano di indossare alcun accessorio visivo...
... per buona
pace di chi, come il sottoscritto, è già occhialuto almeno da una
quarantina d'anni a questa parte! :-)
I
sistemi video tridimensionali detti "auto-stereoscopici"
rasentano, secondo il mio modesto punto di vista, la vera e
propria fantascienza.
Per
quanto è dato sapere fino a questo momento (ammetto di non
averne ancora visto uno in carne ed ossa... e sono molto
curioso al riguardo) tale tecnologia, detta Multi Layer
Display (MLD), promette quasi un miracolo. Ecco cosa ho
trovato su Internet al riguardo - copio & incollo... - "Si
tratta di sovrapporre due o più schermi LCD l’uno sull’altro
intervallati da una lastra trasparente, questo layout “a
lasagna” permette di ottenere un effetto tridimensionale
dell’immagine, dato che è possibile visualizzare contenuti
diversi sui vari schermi per dare l’illusione della
profondità."
A me i
conti non tornano... perché non è chiaro come sia possibile
dirottare ad ogni occhio la giusta immagine video per creare
l'effetto 3D. Pare, però, che funzioni, come testimonia
anche il video qui sopra!
Naturalmente
il 3D del decennio appena iniziato non troverà applicazione
soltanto nei nostri salotti per quel che riguarda
entertainment video-televisivo (nonché "gamico").
Ci sono
altri due fronti "punta di iceberg" che scuoteranno un po' i
piani di molti costruttori negli anni (prossimi) a venire.
Fujifilm
ha presentato la sua bella fotocamerina tridimensionale,
visibile qui a lato.
Che sia
3D lo testimonia il fatto che utilizza, proprio come due
occhi, una coppia di obiettivi ben distanziati tra loro.
Fin qui
nulla di nuovo... di giochetti 3D basati "solo su questo" ne
abbiamo ampia conoscenza da svariati ventenni, sin dai tempi
della pellicola fotografica... in bianco e nero (inizio
secolo scorso!). Quel che è interessante, di questa
"macchinetta", è che - per la serie "volevamo stupirvi con
effetti speciali!" -
sul
retro è montato uno di questi schermi autostereoscopici, in
modo da vedere in diretta l'effetto 3D realmente ripreso.
Chissà se sarà un caso isolato, tanto per fare storia, o
davvero il primo di una lunga serie di apparecchi di questo
tipo!
Concludo
questa breve carrellata del "3D che verrà" con un'ultima
anticipazione di cui s'è parlato, un po' in sordina, nelle
ultime settimane: tenetevi forte! :-)
Stanno
per arrivare - forse entro l'anno o poco più - a prezzo
"umano" le stampanti 3D! (... ma che sta dicendo???)
Ebbene
sì, quella che da diversi anni è detta "prototizzazione
tridimensionale" (se non ne avete mai sentito parlare è
giusto così: riguardava esclusivamente il settore
industriale) sta per arrivare, a costi ragionevoli, nelle
case di tutti noi. O, meglio, di chi (ma chi???) potrà
essere realmente interessato alla cosa.
Macchinari da posizionare sulla scrivania, grandi come un
forno a microonde o poco più (vedi immagine a lato), in
grado di costruire fisicamente un oggetto disegnato, tramite
CAD, al PC.
Si è
rotta la maniglia del frigorifero? (come è successo al
sottoscritto la scorsa settimana) Niente paura...
disegniamola al computer e "stampiamola": nel giro di
qualche minuto è bell'e pronta per noi!
Bah...
:-)
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