Digitando, digitando... n. 08/2010 del 22.02.2010 IPEVO: Skype in salsa Wi-Fi! Della "sempre emergente" tecnologia Voice over Internet Protocol (VoIP, per brevità) se ne parla più o meno da sempre: di fatto da quando mondo (in Rete) è mondo (in Rete). Ci sono utenti che conoscono bene di cosa stiamo parlando (la possibilità, in pratica, di parlare con altri utenti attraverso Internet) e la usano da molti anni attraverso vari sistemi. Poi c'è chi l'ha incontrata saltuariamente, strada facendo, in più di un'occasione (ma non si possono definire utenti reali di questo modus comunicandi) e chi, come tanti, non conosce affatto questa tecnologia di comunicazione vocale (anche video...) attraverso Internet. Regina incontrastata, da sempre, del VoIP è Skype. Normalmente, per usare Skype, è sufficiente installare un apposito programmino sul proprio computer, attivare un account gratuito, aggiungere i propri "contatti" (gli altri utenti del servizio "connessi" alla medesima rete) e... cominciare a parlare. Di solito con cuffietta e microfono, stile operatore di Call Center, per intenderci! :-) Lo "scomodo", di tutto ciò, è che a differenza dei telefoni per così dire "normali", Skype (nella sua accezione classica, NON come vedremo grazie all'oggetto di cui stiamo parlando questa settimana) "impone" che tanto il computer dell'utente chiamante quanto quello dell'utente chiamato siano accesi e "connessi" al sistema. Altrimenti la comunicazione non può avvenire. Ovviamente. Naturalmente, poi, Skype prevede anche comunicazioni verso le linee telefoniche tradizioni, ovviamente queste ultime a pagamento, anche perché altrimenti non si capirebbe come fosse possibile mantenere in piedi un sistema del genere, senza fonte di sostentamento alcuna. Se vuoi... compri una ricarica (come fosse quella di una SIM di un telefonino) e sei abilitato anche a chiamare le numerazioni tradizionali, siano esse di telefonia fissa o cellulari. Chiaramente di tutto il mondo e, ancor più evidentemente, a prezzi assai concorrenziali rispetto alla telefonia "tutta tradizionale". In particolar modo per le chiamate internazionali. Tutto ciò premesso (a proposito: so bene che la quasi totalità dei miei lettori sanno bene tutto ciò... ma a beneficio dei pochi mi è sembrato giusto fare un'ampia introduzione) l'oggetto in prova questa settimana è, a parer mio, la "soluzione delle meraviglie". A guardalo sembra proprio un cellulare. Poi, leggendo un po' dappertutto la scritta Skype viene in mente un cordless VoIP come tanti ne esistono... ma, di fatto, non è nemmeno questo. E' "semplicemente" un terminale Skype totalmente autosufficiente (non necessita né di tenere il PC acceso né di una sua "unità base" di comunicazione, stile appunto, cordless) in quanto si aggancia alla rete wireless di casa propria, o di dove ci troviamo in qualsiasi momento. Come dire che possiamo portarcelo dietro (proprio come un cellulare) e abbiamo la possibilità di connetterci a Skype col proprio account in qualsiasi posto dove sia presente una connessione Wi-Fi a Internet. Spettacolare!
Cronaca di un'emozione aspettata...
L'affarino in questione, a dire il vero, me lo sognavo da tempo. Mi sono sempre chiesto perché non avessero ancora ideato un "cord(wire)less" di questo tipo, capace cioè di connettersi alla rete wireless in casa propria. Poi un giorno, curiosando (come faccio sempre) su eBay ho urlato: "è lui!!!!!!!!!" :-))) Si nascondeva bene, tra i tanti, anche perché è un oggetto non in vendita nel nostro Paese - anche se non credo rimarrà ancora a lungo extracomunitario... - ma viene dritto dritto da Taiwan. Dritto dritto è, però, una licenza poetica del momento: a dirla tutta il viaggio è stato tutt'altro che "dritto", visto che s'è fermato per colpa NOSTRA (dell'Italia) ben due mesi in dogana, a Milano, per i controlli (?) di routine. Comunque, alla fine è arrivato. Costo complessivo dell'operazione: 97 euro l'oggetto (compresa spedizione), circa 29 di iva e "dazi" vari: in totale meno di 130 euro, praticamente il prezzo di un cellulare di fascia media. Ma...
... vediamolo meglio!
Nella sua bella scatolina colorata, assieme al piccolo IPEVO, troviamo anche un consueto alimentatore con attacco STANDARDISSIMO mini USB (quindi del tutto compatibile con tanti altri eventualmente già in nostro possesso!) una base d'appoggio assolutamente passiva (non è, lo ripeto, un ricevitore: serve solo come supporto verticale e, collegato all'alimentatore, dà anche la giusta carica al "cosetto"), un comodo auricolare microfonato, anche questo con attacco piuttosto standard (mini Jack). La batteria a corredo, una 3.7 V da 900 mAh, sembra un modello compatibile con quello di tanti telefonini... ma non è del tutto evidente tale, auspicata, compatibilità. Speriamo non sia complicato trovare un ricambio, il giorno che si renderà necessario. La durata, lo diciamo subito, non è del tutto esaltante. Tutte le sere va messo sotto carica, meglio a questo punto tenerlo collegato costantemente all'alimentatore quando non è utilizzato: con le batterie al litio, come noto, non ci sono problemi di effetto memoria e quant'altro. Alla sua prima accensione, come prevedibile, parte una procedura di setup automatica del tipo "non ti puoi sbagliare". La prima domanda riguarda la lingua del dispositivo: possiamo scegliere tra inglese, cinese e non so ché (giapponese?). Ovviamente per noi occidentali la risposta è scontata. Segue - si veda foto qui a lato - la ricerca delle reti wireless captate e, chiaramente, le impostazioni di quella da utilizzare: password d'accesso WEP o WPA, per intenderci. Immediatamente dopo, proprio come accade quando si installa Skype su computer, viene chiesto all'utente se dispone già di un account o desidera crearlo al momento. Inserite anche queste credenziali di accesso, siamo immediatamente connessi al sistema. Vedremo tutti i nostri contatti di Skype (non è necessario, ovviamente, reinserirli se abbiamo già un nostro account registrato) e finanche la grafica visualizzata sul piccolo display (così come i suoni emessi alla connessione o quando riceviamo una chiamata) è esattamente la stessa del programma originario, dandoci così la sensazione di utilizzare un prodotto di una certa familiarità. A questo punto, il piccolo (grande) IPEVO, si comporterà né più né meno come un cellulare. Possiamo chiamare gratuitamente i nostri contatti Skype come abbiamo sempre fatto da computer (e a pagamento i numeri tradizionali, se disponiamo di credito telefonico), ricevere chiamate, e di fatto nulla cambierà dal punto di vista dei nostri interlocutori che, al massimo, non potranno chattare con noi ma solo comunicare vocalmente. Manca la webcam integrata... e questo non ci permetterà né di fare, né di ricevere (questo a dire il vero è un po' strano...) videochiamata, ma nel suo "piccolo" l'IPEVO rimane un prodotto interessantissimo. Speriamo sia disponibile presto anche in Italia. Se no bisogna avere un po' di pazienza (io ho aspettato in tutto circa 3 mesi per averlo) e comprarlo all'estero. Come dire... si può fare!
:-)
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