Non ci sono più le finestre di una volta! :-)))
Notizia bomba
della settimana è stata, come tutti sanno, la presentazione
della prima Developer Preview di quello che potrebbe essere
(mai come in questo caso il condizionale è d'obbligo!) il prossimo sistema operativo
di Casa Microsoft. Nome in codice: Windows 8 (e già... nessuno ha mai
detto ufficialmente, sebbene non sia da escludere, che si
chiamerà così) .
Leggendo le prime notizie circolate in queste ore, le
prime recensioni, i primi commenti di chi l'ha usato (per
prova) davvero o l'ha visto usare da altri, si rimane un bel
po' sconcertati. Di default viene proposta un'interfaccia
utente che che dà un taglio netto col passato, quasi a
dimenticare la destinazione principale di tali sistemi
operativi: i comunissimi PC. Lo sguardo di Microsoft per
questa futura release del suo sistema operativo è
chiaramente puntato ai tablet o, per meglio dire, ai PC da
usare in punta di dita (più che col mouse) attraverso un touch screen.
La tentazione di farsi un giro "da dentro" è stata
irresistibile. Il disco di installazione per tale Preview è
liberamente scaricabile dal sito Microsoft e una volta
"cotto" il master, nel giro di poche cinquine di minuti
l'installazione è pronta per noi. Per deliziarsi con tutte
le novità proposte o, più verosimilmente, per traumatizzarci
a sufficienza per quello che, speriamo proprio di no,
potrebbe attenderci dall'anno prossimo in poi.
La mia personalissima sensazione - lo anticipo - è che
l'attuale Windows 7 farà la stessa bella fine di XP, ovvero
gli utenti se lo terranno bello stretto ad oltranza, chissà
per quanti anni.
Che il nuovo "8" faccia la stessa brutta fine di Vista?
E' probabile, almeno sui computer come li intendiamo ancora
oggi... e sono ancora tanti!
Qui comincia l'avventura...
Come
dicevo poco fa per procurarsi una Developer Preview di
Windows 8 non bi sogna fare particolari acrobazie, né
rivolgersi abusivamente al modo P2P (Emule & Co.). La
versione, ad esempio, a 64 bit "pesa" circa 3.2 GB e si
scarica mediamente in una o due ore di tempo. Dipende,
come sempre, dalla tipologia di connessione disponibile e
dall'intasamento generale della Rete.
Il file "ISO"così ottenuto è facilmente
trasformabile in un disco di installazione con capacità di autoboot. Parte,
volendo, anche dal sistema operativo
già presente (tant'è che inizialmente avevo provato questa
strada) ma dopo tanto, inutile, crunch-crunch - alla
ricerca di non so bene cosa per completare i vari
preparativi all'installazione - ho desistito riavviando il
sistema direttamente da disco ottico. Molto meglio.
La procedura di installazione è assai simile a quella di
Windows 7: viene chiesto dove installare il tutto e, come
anticipato, l'intera operazione si completa in una ventina di
minuti. Non male.
Al
primo avvio c'è una nuova procedura di inizializzazione
account utente che, volendo, può essere semplificata
accedendo con le proprie credenziali di Windows Live (per
intenderci le stesse di Messenger). In questo modo
ci viene risparmiato il nome utente e l'immagine dell'account,
informazioni che vengono prelevate direttamente da lì, fatta
salva (ovviamente) la possibilità di modificarle
in ogni momento.
Accedendo al sistema, poco dopo, per la prima volta ci viene
subito "sparata in faccia" la nuova, rivoluzionaria, per
certi versi sconvolgente, temibile, interfaccia utente: si
chiama Metro e ricorda in tutto e per tutto - o per meglio
dire è praticamente identica - quella poco fortunata di
Windows Phone 7. Progettata per i telefonini...
(Sob!!!).
Sicuramente, quando sarà, calzerà a pennello anche le
soluzioni tablet (nessuno lo nega) ma vederla in funzione su
un computer, pilotata principalmente tramite mouse, fa una
certa impressione. O, forse, ma non credo..., ci dobbiamo
solo abituare a questa sconvolgente novità.
Fatto
sta che il nuovo "Start" non è altro che una
collezione di
mattonelle - quasi fossero dei post-it! - che rappresentano
le varie applicazioni presenti sul sistema. Alcune di queste
sono né più né meno che delle icone giganti, altre (per
fortuna) vivono di vita propria anche in quel formato,
mostrando ad esempio l'anteprima dei messaggi ricevuti o le
quotazioni di borsa, le previsioni del tempo, le
notizie via RSS e altre robe "vive" di questo tipo.
La più tranquillizzante delle mattonelle è denominata
"Desktop" e, come dice il suo nome, richiama l'interfaccia a
finestre più tradizionale, molto simile a quella di Windows
7. Purtroppo non è un "arrivederci e grazie" per
ripristinare una volte e per tutte l'interfaccia
tradizionale ma, di fatto, non è altro che un'App come tutte
le altre che ci permette (quando strettamente necessario)
di tornare brevemente alle vecchie maniere. Attenzione, però, a
non cliccare sul pulsante Start di questa... perché non
compare il consueto menù al quale siamo abituati da una
quindicina abbondante di anni (fu inaugurato con Windows
95), ma saremmo nuovamente catapultati nell'interfaccia-incubo
Metro. :-)))
Una
volta dentro...
Le applicazioni gestite da Metro - in particolare
quelle sviluppate appositamente per Windows 8 - sono tutte
fruite a schermo pieno. Di fatto sparisce del tutto, alla
base, il concetto stesso di finestra e quando queste sono
assolutamente indispensabili viene riesumata all'istante
l'interfaccia tradizionale (Desktop) prima citata.
Per le applicazioni "datate", dopo l'installazione, compare
una "mattonella" generica contenente, al suo interno,
l'icona originaria del programma: molto brutto a vedersi, ma
non dimentichiamoci che si tratta appena di una preview del
prossimo sistema operativo (nemmeno una beta) che non vedrà
la luce prima di un anno o poco meno.
Le funzionalità, nel suo complesso, torno a ripeterlo, sono
quelle tipiche dei dispositivi touch: è l'utilizzo tramite
mouse delle stesse che lascia molto perplessi.
Volendo
analizzare la cosa da un altro punto di vista, l'impressione
è che convivano (malamente) due distinti sistemi operativi.
Uno basato su gesture caratteristiche dei dispositivi
"tattili", l'altro incentrato su finestre tradizioni e
interazione - altrettanto tradizionale - tramite mouse.
Questo particolare aspetto (la convivenza di due entità
distinte) trova il culmine in Internet Explorer 10 presente,
in maniera distinta, sotto entrambe le vesti. La versione
Metro, per dirne una, non è compatibile con Flash mentre
lo è quello richiamabile da Desktop: il plug-in (in stile
quasi Apple) non è preinstallato né viene installato
automaticamente, ma basta farsi un giro sul sito Adobe per
risolvere, a metà, il problema. Ovvero solo per la versione
Desktop.
Boh!!! Chi li capisce è bravo...
:-)
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