Digitando, digitando... n. 39/2011 del 14.11.2011
Asimo di un robot!!! :-) A 11 anni dalla sua nascita (e almeno altri 15 di gestazione) il robot-laboratorio di Honda, Asimo, nella sua ultima interpretazione - annunciata la scorsa settimana - fa ulteriori passi da gigante. Dopo averlo visto correre per la prima volta qualche annetto fa, la "nuova versione" è in grado finanche di saltellare su una sola gamba, così come di prendere decisioni in totale autonomia, ovvero senza bisogno di essere comandato a distanza da un operatore. Cammina più o meno agevolmente su terreni più o meno accidentati, e schiva da solo le persone che incontra sul suo percorso. Meglio, poi, di come sarebbe in grado di fare un vero umano, riesce (dicono...) a "seguire" tre persone che parlano contemporaneamente, riportando successivamente i tre distinti dialoghi. Magari offrendo loro qualcosa da bere, visto che ora è in grado anche di aprire contenitori con tappo a vite e versarne il contenuto liquido in bicchieri. Senza farne cadere una sola goccia! Quanto costa?!? No, non è ancora in vendita... ne riparliamo, semmai, tra una quindicina di anni, quando la Honda prevede di commercializzarlo. Non appena smetterà di essere un semplice mostro da baraccone stupisci-folle, per diventare un oggetto realmente utile. Speriamo a costi non proibitivi...
Honda Robotics, per chi non lo sapesse, è la divisione robotica dell'azienda giapponese da sempre famosa per le sue moto e le sue auto. Come ricorda Zia Wiki, con la sua produzione annua di oltre 14 milioni di motori si situa al primo posto mondiale tra i costruttori. Ah, però!!! :-)
Più che un robot, "E0", non era altro che l'appendice elettro-meccanica di qualcos'altro (un computerone come minimo). Poteva però compiere dei veri e propri passi e camminare in linea retta. Peccato (ma quelli, si sa, erano tutt'alti tempi...) che tra un passo e il successivo ci pensava ben 5 secondi. Non si sa bene (si fa per dire!) se per colpa sua o del "cervellone" atto a governarlo.
La velocità di deambulazione comincia a diventare più consistente, passando dai precedenti "un passo ogni 5 secondi" (praticamente non misurabile!) a 0.25, 1.2 e, finalmente, 3 km/h che - mi dicono... - sia quella tipica della passeggiata umana. Ulteriori "passi avanti" (ops... mi è scappata! :-) sono stati fatti dai tre "cosi" successivi, E4, E5, E6, nel triennio '91-'93. La camminata human-like diventa più svelta (4.7 km/h), i "cosi" acquistano maggiore autonomina e stabilità. In particolare E6, l'ultimo dei "cosi", è il primo ad avere una certa stabilità nel salire e scendere le scale, così come nel superare pendenze o piccoli ostacoli.
Umanoidi: era ora!
A partire dal 1993 ai "cosi" spuntano finalmente le braccia e finalmente si può parlare di "umanoidi". Cambia anche la lettera di progetto, tant'è che i prototipi successivi sono denominati P1, P2 e P3.
P2, del 1996, pesava ancora di più (circa 210 kg!!!) ma aveva dentro tutto il necessario, batterie comprese. Era quindi in grado di camminare autonomamente, di spingere carrelli, salire e scendere le scale, il tutto con sembianze assai più rassicuranti: alle brutte sembrava un astronauta in arrivo da chissà quale pianeta. P3, terzo ed ultimo prototipo della serie, viene alleggerito e snellito significativamente (130 kg per un'altezza di 1,60 metri) e dotato d sembianze sempre più "umane" (si fa per dire!). Tra le sue caratteristiche peculiari, la possibilità di cambiare direzione durante la marcia, abbassarsi sulle ginocchia e tornare in posizione eretta, stringere un dado con una chiave meccanica, stringere la mano in segno di saluto a un vero "umano" (gentaglia... :-)
Conclusasi con successo la fase prototipale degli anni '80 e '90, è la volta dei modelli evoluti che, tanto per cominciare, si meritano un nome degno di nota. Asimo ricorda, ovviamente, Isaac Asimov, ma ufficialmente è una sigla e sta (starebbe...) per "Advanced Step in Innovative MObility": un passo avanzato nella mobilità innovativa??? (Bah...) Le dimensioni e il peso grazie al progresso tecnologico (nel frattempo siamo arrivati ad ottobre 2000) si riducono significativamente: si scende a 1.20 metri d'altezza per una sessantina di kg di peso. I movimenti del robottino sono assai più naturali e aumenta significativamente anche la precisione degli stessi. Le mani hanno cinque dita e sono sufficientemente rispettate anche le proporzioni degli arti e le libertà di movimento. Può finalmente camminare anche su vari tipi di superfici così come variare la lunghezza e la velocità del passo. A fine 2005 viene mostrato alle folle la prima, significativa, evoluzione di Asimo. Tale nuova versione, Asimo 2, a differenza del precedente è in grado anche di "correre" a 6 km/h. Il fatto che stia correndo e non, semplicemente, camminando un po' più veloce di prima è dato dal fatto che durante questa marcia svelta entrambi i piedi sono sollevati (seppur brevissimamente) da terra.
Viceversa, è notizia di pochi giorni fa, la presentazione di Asimo 3, ulteriore evoluzione della specie. La prima novità è che si tratta, realmente, di un "dispositivo" autonomo. Non è più comandato e/o controllato a distanza ma incorpora tutto il necessario per svolgere le sue funzioni e prendere decisioni. A detta di Honda dispone di una propria, migliorata, intelligenza ed è in grado di adattarsi alle situazioni. Un esempio è dato dalla sua capacità di schivare le persone che incontra sul cammino, decidendo di volta se spostarsi a destra o a sinistra, a seconda del caso. La velocità della "corsa" è ora di 9 km/h, ma le sue capacità di equilibrio sono aumentate enormemente, visto che è anche in grado di saltellare su una sola gamba o su entrambe, così come procedere su superfici non perfettamente piane. Infine, ma certo non meno entusiasmante, la sua capacità di afferrare oggetti di tipo diverso con uguale naturalezza: che si tratti di una bottiglia in vetro con il tappo da svitare o maneggiare, delicatamente, un bicchiere di carta (nel quale versare il liquido della bottiglia) non è certo un problema per... "lui"!
:-)
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