Digitando, digitando... n. 08/2014 del 17.03.2014
Apple CarPlay: dal polso al cruscotto? :-) Deve essere la vecchiaia. Fatto sta che più passa il tempo, meno vedo di buon occhio le novità Apple. Ho sempre l'impressione che ci sia qualche fregatura sotto... in particolare quando lo scenario è tutt'altro che definito/definitivo. E' il caso - ovviamente a parer mio - della neonata tecnologia Apple CarPlay recentemente annunciata dalla Casa di Cupertino e subito accolta a braccia aperte da soggetti automobilistici del calibro di Mercedes, Volvo, Honda e, scusate se è poco, nientepopodimeno che sua maestà Ferrari. Sì, proprio "lei". Definito da alcuni come un "nuovo sistema di car infotainment" (in che senso?), allo stato attuale Apple CarPlay - non me ne vogliano i mela-boys - non è altro che un'interfaccia "grande" (da cruscotto) per comandare più facilmente il nostro iPhone, collegato alla stessa via cavo (davvero???). Ne più, ne meno - ma qui almeno il collegamento è via bluetooth - di quanto accade con gli smartwatch nei confronti degli accoppiati smartphone. Traduco: se non è deludente poco ci manca. Dalla sua ha - anzi dovrebbe avere - la possibilità di crescere nel tempo, con aggiornamenti di sistema e nuove App specifiche che ne potrebbero - il condizionale è d'obbligo - aumentare sensibilmente le potenzialità, al momento piuttosto limitate. Staremo a vedere...
Temo di aver capito, nel frattempo, il perché del collegamento tra il sistema CarPlay integrato nel cruscotto dell'autovettura e l'iPhone, parcheggiato nel cassetto o nel bracciolo, via cavo (e non, per dirla alla Non ci resta che piangere, via "aere"). Immagino si tratti di un problema dovuto all'alimentazione, o per meglio dire all'autonomia, dal momento che CarPlay non è altro che un "telecomando" (a filo...) e tutto quello che accade sul display grande dipende direttamente dall'iPhone al quale è collegato. Troviamo Siri, è vero, ma altro non è che quello già presente all'interno dell'iPhone col quale dialogheremo. Lo stesso dicasi per l'applicazione Mappe che di "suo" ha solo una grafica più da cruscotto, mentre calcolo itinerari e ricezione GPS dipendono sempre dall'iPhone parcheggiato. Ovviamente lo stesso accade per le funzioni telefoniche, anche queste offerte in CarPlay, e svolte instancabilmente, in quanto ben alimentata, dall'appendice telefonica annessa e, soprattutto, connessa. Per non parlare poi dei brani musicali riprodotti tramite specifica App "Music" (i cui MP3 et similia sono sempre nell'iPhone ben acceso), così come dell'eventuale streaming audio, sempre a carico del medesimo. Tutte attività, comprenderete bene, che richiedono tanta energia. E visto che già in molti si lamentano della scarsa durata della batteria dell'iPhone, figuriamoci cosa succederebbe in uno scenario del genere in assenza di alimentazione costante.
L'alternativa?
Beh, sì, CarPlay potevano "pensarlo" radicalmente in tutt'altro modo... se non avessero fatto le cose di fretta. Ovvero offrendo non solo una scarna appendice da cruscotto ma un vero e proprio dispositivo iOS incorporato nell'auto, e integrante nativamente tutte le funzionalità e le tecnologie necessarie al funzionamento. Compresi i moduli GPS, 3G/4G e, perché no, le capacità telefoniche, sfruttando la tecnologia RSAP (Remote SIM Access Profile) che non ha mai fatto male a nessuno, anzi! Comunque, sembra che CarPlay riscuoterà successo, quantomeno tra i produttori di auto che vorranno proporlo, come optional a pagamento, ai propri clienti. Oltre ai blasonati marchi apripista prima citati se ne aggiungeranno presto tanti: da BMW a Ford, Suzuki, Nissan, Opel e altri ancora. Il "grande" assente è Volkswagen, che poi sarebbe uno dei principali produttori auto al mondo. Chissà cosa li avrà spinti - saggiamente? - a stare alla larga da Apple... Forse perché Audi (Gruppo VW) è membro, insieme a Google, di Open Automotive Alliance? (chissà... :-)))
:-)
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