Era nell'aria da tempo: prima o poi anche
Amazon sarebbe entrata nel variegato mondo degli
smartphone. Quello che non era chiaro sin dai
primi rumors è che l'avrebbe fatto
partendo dall'alto, con un dispositivo - come si
usa dire sempre più spesso -
"top
di gamma".
In grado, cioè, di competere sin da subito con i
grandi del mercato "alto", ovvero Apple,
Samsung, Sony, LG e, nel suo piccolo, anche HTC.
Molti - a cominciare dal sottoscritto - si
aspettavano un dispositivo "tanto per", tanto
per essere sul mercato con qualcosa di
esclusivamente funzionale al loro core business
che è la vendita online di tutto e di più.
E invece...
Non che di questo non si sia tenuto conto con
il Fire Phone, anzi!, è che nessuno si aspettava
un dispositivo così avanzato, da far impallidire tutti i grandi di
cui sopra.
Che certo, e come sempre, non staranno a
guardare... (e buon per noi!)
Le vie del cervello sono infinite... :-)
O se non proprio infinite - come quelle di
Qualcun altro - sono comunque difficili da
contare. Nel senso che pare non finisca mai il
"suo" modo di stupirci o, se preferite, di
essere stupito da noi stessi quando ci
impegniamo così tanto per farlo!
Vabbè...
non la buttiamo troppo sul filosofico
esistenziale, altrimenti rischiamo
(plurale maiestatis... :-))) di incartarci.
Fatto sta che il 3D, tanto caro al nostro
cervello per il tramite dei nostri due occhi non
a caso affiancati, in realtà può essere simulato
piuttosto bene anche sul piano bidimensionale
(ad esempio sullo schermo normalissimo di un
tablet o di uno smartphone) per mezzo di pochi,
in alcuni casi semplici, artefici tecnologici.
L'idea, ad onor del vero, non è totalmente nuova
e la troviamo implementata da qualche tempo
anche in iOS 7. Se teniamo d'occhio le icone di
un iPhone o iPad di ultima generazione e
muoviamo leggermente il dispositivo vedremo
queste spostarsi rispetto allo sfondo con un
effetto (simulato, appunto) 3D. Che di
tridimensionale in realtà ha ben poco, tant'è
che anche chiudendo un occhio l'effetto non
cambia perché a farlo diventare "profondo" ci
pensa, da solo, il nostro cervello: se delle
icone si muovono diversamente rispetto allo
sfondo, è "evidente" che si trovano su due piani
diversi... che sia reale o no!
Su
iOS l'effetto è piuttosto limitato, ma c'è già
chi dice di non sopportarlo accusando
addirittura nausea e capogiri (tant'è che se non
sbaglio può essere disabilitato). Il tutto è
comandato dal sensore giroscopico interno che,
comunicando al sistema operativo le rotazioni
assiali del dispositivo, fa sì che queste vengano
riprodotte sullo schermo come piccoli
spostamenti delle icone rispetto allo sfondo.
Bene, ma se uno tiene fermo l'iPhone e sposta
leggermente la testa a destra o a sinistra...
che succede?
Un bel niente: ed è qui che casca, morsicato,
l'asino!
Deve essere più o meno quello che hanno pensato
in Amazon nel progettare, da zero, il loro
dispositivo palmare ultratecnologico.
Non una ma ben 4 - diconsi #quattro# -
fotocamere aggiuntive frontali, posizionate nei
quattro angoli e ben visibili nella foto in alto,
tracciano la posizione della testa dell'utente
(probabilmente tenendo d'occhio anche gli
occhi... come già fa Samsung per altri scopi)
per prendersi gioco - per non dire peggio... -
del nostro cervello.
L'effetto è davvero notevole e appare piuttosto
interessante (è ben raccontato nel video qui
sotto). Certo è che non può rimanere limitato a
qualche funzionalità estetica dell'interfaccia
utente, lockscreen o poco più, pertanto
tutto si giocherà (verbo scelto non a caso...) nei prossimi mesi in funzione
di come reagiranno le case software con i loro
prodotti, modificando gli attuali o proponendone
di nuovi, secondo questa nuova moda proposta
da Amazon.
Vedremo...
:-)
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